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Autore: JanineRyan    05/07/2014    1 recensioni
La storia è ambientata alcuni mesi dopo la grande vittoria di Harry & co., ma con alcuni cambiamenti... Voldemort non è morto, anzi si è riorganizzato per un nuovo e grandioso attacco! Altri personaggi, importanti nella mia storia, non sono morti: Piton, Silente, Bellatrix e...
Storia completamente concentrata sul mio personaggio preferito: Lucius Malfoy!!! Il quale dovrà confrontarsi con una ragazza di origini babbane che metterà in crisi le sue convinzioni di purosangue!
***
Ho modificato l'intro per la piega differente presa dalla storia!
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'IN GUERRA E IN AMORE NIENTE REGOLE'
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...e rieccomi qui! Sono mancata a lungo, forse anche per troppo tempo... ho scritto di getto questo capitolo e spero vi piaccia... spero di riuscire a dedicare più tempo a questa storia e di aggiornare con maggior regolarità.
Buona lettura a tutti/tutte!
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«Eccoti, finalmente.» disse Lucius, alzando lo sguardo dal giornale, incrociò gli occhi di Chloe.
Le fece tenerezza: si teneva stretta nel lungo mantello nero che, posato alle sue spalle, la faceva piegare in avanti.
«Scusa il ritardo…» rispose, chiudendo la porta alle sue spalle e donando al mago un sorriso sincero. Ogni volta che lo vedeva si ricordava perché se n’era innamorata.
Tratteneva le parole, mordendosi il labbro inferiore; moriva dalla voglia di dirgli la novità riguardante Draco… ma il vero motivo del suo ritardo era un altro. Dopo essersi chiarita con il giovane Serpeverde, era tornata nel dormitorio per cambiarsi e truccarsi leggermente. L’aria stava diventando fredda e il cielo incupito annunciava un’imminente nevicata.
Voleva apparire al meglio: la notizia che avrebbe dato a Lucius era importante. Avrebbe cambiato le loro vite. Voleva essere bella, voleva essere meravigliosa ai suoi occhi. Si accomodò davanti allo specchio e, prendendo il pettine, lo fece scivolare tra i suoi capelli: le ricadevano morbidi sulle spalle creando magnifici boccoli. Afferrò il rossetto e se lo passò sulle labbra, dischiudendole appena. L’effetto era troppo forte, si pulì le labbra massaggiandole con un fazzoletto di carta.
«Ho avuto un contrattempo.» aggiunse Chloe, avvicinandosi a Lucius e prendendo posto sulla poltrona accanto a lui.
«Non preoccuparti. Ho saputo da Rod che Rabastan ti ha incrociata finite le lezioni.» disse il mago, guardando la ragazza. S’interruppe, aspettando una risposta che non arrivava. Si schiarì la voce: «Allora? Tutto bene?»
«Sì.» rispose Chloe, accompagnando la risposta con un’alzata di spalle.
In realtà, voleva confessargli come si comportava: le dava fastidio. Tutta la confidenza che le riservava la irritava terribilmente. Odiava il modo in cui le sue mani si posavano ai suoi fianchi e di come, continuamente, cercasse di impressionarla pavoneggiandosi il migliore. Ma non voleva preoccupare Lucius. Non ora: la situazione tra loro era già abbastanza difficile.
«Bene, se non hai nulla da riferirmi possiamo iniziare. È inutile perdere altro tempo. Credo che nel giro di poche lezioni potremmo ottenere già buoni risultati. Non è un segreto il fatto che tu possieda grandi abilità.»
«Tom non si aspetta che io combatta… vero?» chiese Chloe, distraendosi dai suoi pensieri e guardando il biondo nei suoi profondi occhi grigi.
«Non preoccuparti. Ho parlato con lui… lo scopo delle nostre lezioni sarà quello di far crescere il tuo potere, fino a permetterti di trasferirlo a un’altra persona…»
«A Tom?»
«Esatto. Lo trasferirai a lui. Non dovrai far altro che bere una pozione che Severus sta preparando e la tua energia passerà a Tom. È molto forte e credo sia l’unico in grado di assorbire e controllare la tua energia.» rispose Lucius. Scese un silenzio imbarazzato tra loro.
Chloe lo guardò, strinse la mani a pugno e aprì la bocca per parlare, per rivelargli ogni cosa… ma il mago l’anticipò: «Tranquilla, Chloe… il trasferimento sarà momentaneo. Terminata la guerra, ogni cosa tornerà come deve essere. Da quello che ho capito una volta esaurita la magia della pozione, basterà che tu lo richiama… è tuo il potere, dopotutto. Ti appartiene. È parte di te.»
Richiuse la bocca. Avrebbe atteso dopo la lezione ma, con quelle parole Lucius l’aveva calmata. Chloe si sentì sollevata: era suo il potere. Guardò Lucius e desiderò che anche lui fosse suo.

Terminata la lezione, Chloe era esausta. Crollò a terra, ansimando per la fatica. L’aria stessa era opprimente e le dolevano i polmoni. Il pavimento era freddo e potersi sedere era un gran sollievo.
Secondo Lucius quel tipo di allenamento era la cosa migliore… continuava a ripeterle che doveva attaccare con forza, con rabbia… doveva volerlo… doveva desiderare la vittoria… doveva desiderarla… solo così poteva accedere alla fonte del suo potere.
«La tua forza proviene da dentro di te… è parte di te! Devi abbracciarla… devi accettare il tuo destino senza timore… hai una grande forza dentro di te, ma ti freni… metti un freno alla tua forza e la celi… sei stata abituata a soffocare la tua forza e ora dobbiamo porre rimedio.»
Chloe sospirò: «Un paio di volte ho perso il controllo...»
Ripensò a Karkaroff e Silente. Entrambi avevano visto il suo potere. Uno era sopravvissuto, l’altro no.
«Ho avuto paura di me stessa.» concluse.
«Non volevo farti ripensare a quel giorno.» sussurrò il biondo preoccupato, accomodandosi accanto alla ragazza e carezzandole i lunghi capelli. «Non era mia intenzione.»
«Vorrei solo essere abbastanza forte… mi sento inadeguata... temo di non rispecchiare le vostre aspettative. Tutti voi parlare della mia grande potenza… ma io non la vedo.»
«Anche Merlino era un mago mediocre alla tua età. Il suo potere, come il tuo, è diverso da quello degli altri maghi. È questo che stiamo facendo qui: stiamo cercando di portarlo a galla...»
«Hai grande fiducia in me.» sospirò Chloe, guardandolo negli occhi ed incrociando il suo sguardo. «Forse anche troppa.»
«Non è questione di fiducia…» rispose lui. «Ma di quanto io creda in te. Ma ora è meglio che ti avvii verso i dormitori. Il coprifuoco è scattato mezz’ora fa. Non dovresti avere problemi, ma preferisco accompagnarti personalmente fino alla torre dei Grifondoro.»
«Concedimi ancora un attimo… non credo di avere la forza di raggiungere la torre… sono… sono…» s’interruppe. Non trovava le parole. Perfino il suo cervello si rifiutava di funzionare a dovere.
Lucius sorrise, addolcito davanti alla ragazza stesa sul pavimento. I capelli aperti a ventaglio sparsi attorno alla sua testa, gli occhi socchiusi, una mano posata sopra la fronte… si stava per addormentare.
Lucius si stese al suo fianco e, guardando il soffitto sopra di loro, rimase in silenzio. Allungo la mano, sfiorando quella di lei. Le loro dita si intrecciarono, il cuore di Chloe fece una capriola nel suo petto.
«Devi bere qualcosa… ti farà sentire subito meglio…» sussurrò Lucius dopo diversi minuti.
Chloe rispose con un mugolio.
Entrambi si alzarono a sedere, Lucius fece apparire due bicchieri contenenti del ghiaccio. Ne porse uno alla ragazza.
«Whisky… vorrei dei whisky…»
A risposta della sua richiesta, il calice si riempì con un liquido dorato. Avvicinando il bicchiere al naso, Chloe respirò a fondo l’aroma amaro, ma allo stesso tempo dolciastro del whisky. Chiuse gli occhi e portò la coppa alla bocca. Delizioso, come sempre.
In soli due sorsi, svuotò il bicchiere. Si sentì la testa leggera. Posò la coppa per terra, il segno rosso delle sue labbra spiccava sul bordo. Prese lo zaino ed iniziò a frugarci dentro. Lucius la osservava, senza parlare.
«Hai da accendere?» chiese Chloe prendendo una sigaretta dal pacchetto.
«Te l’ho già detto che fumare fa male…» rispose il mago con un sorriso, mentre con la bacchetta accendeva la sigaretta che la ragazza teneva tra le labbra.
«Grazie.» rispose lei sorridente, mentre faceva un tiro profondo.
«Dovresti mangiare qualcosa.» disse.
«No. Non ho fame.» rispose donandogli un sorriso e spostando i capelli dietro il volto.
Fece un altro tiro e, con un tocco secco del dito, fece cadere la cenere per terra. Chloe moriva dalla voglia di parlargli: voleva condividere la buona notizia. Mentre Lucius parlava, la ragazza continuava a fissare le sue labbra che si muovevano… voleva baciarle.
«Comunque credo che abbiamo preso la decisione giusta…» concluse.
«Decisione giusta?» ripeté Chloe, senza capire.
«Sì…» rispose lui. «Non è il momento di perdersi in distrazioni. Ti amo… e non voglio negarlo… sappiamo entrambi  qual sia la verità... tu conosci i sentimenti che provo per te…» prese fiato. «Ma non posso permettermelo. Non possiamo permettercelo. Devo essere concentrato… un mio errore e…» non terminò la frase.
Chloe si sentì gelare il sangue nelle vene. “Un suo errore e…” suonava molto come una condanna a morte. Inspirò a fondo il fumo e, annuendo con scarso entusiasmo, concordò con lui. Era meglio non parlare: presto la guerra sarebbe finita e, con la fine del conflitto, avrebbero potuto stare insieme.

  
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