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Autore: Meggie    04/01/2005    4 recensioni
Sono passati sei anni dalla fine di Hogwarts... Ron e Hermione si sono sposati e sono felici... ma è tutto come sembra? E gli altri, che fine hanno fatto? Dov'è Harry? E che cosa nasconde Ginny? (R/Hr)
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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OUR LAST TEARS

OUR LAST TEARS

 

Hold me in your arms, tonight.

I can be your hero, baby.
I can kiss away the pain.
I would stand by you forever.
You can take my breath away.

Would you swear
that you'll always be mine?

 

(Hero - Enrique Iglesias)

******

 

Capitolo 3: Remember that day

 

Ginny aprì gli occhi lentamente. Una debole luce già entrava dalla finestra. Faticosamente si portò a sedere sul letto e aprì gli occhi del tutto.

 

Oggi è il giorno…oggi si va da Harry…

 

Quando scese in cucina suo fratello e Hermione erano già lì. E anche loro duo non sembravano aver passato una bella notte.

 

Hermione aveva delle profonde occhiaie, mentre Ron stringeva in modo innaturale la sua tazza di caffè.

 

“Giorno”

 

Ron si voltò a guardare la sorella, come se la sua presenza non fosse particolarmente gradita. “Giorno Ginny… ti sei svegliata presto… come mai? Andremo via tra un’ora e mezza… potevi dormire ancora un po’…” La sua voce sembrò sottolineare le ultime parole.

 

Ginny scosse la testa e si versò una tazza di caffè bollente. “Non avevo più sonno… e poi voi? Siete già in piedi, no?”

 

“Per noi è normale… ci alziamo sempre presto… per il lavoro…” rispose Hermione.

 

Ginny annuì. Aveva fatto quella domanda, ma in realtà sapeva già la risposta… semplicemente cercava di non rimanere in silenzio. Era sempre piuttosto imbarazzante.

 

Una volta finito il suo caffè, appoggiò la tazza sul tavolo. “Beh… io vado a farmi un bagno… ci vediamo dopo, ok?”. Detto questo uscì dalla porta.

 

Hermione guardò il ragazzo seduto di fronte a lei. “Perché devi sempre trattarla così?” gli chiese.

 

Ron si voltò. “Così come?”

 

“Così… come se fosse colpa sua… quando dobbiamo andare da Harry sei sempre duro con lei… perché? Non si merita di essere trattata male Ron… non se lo merita affatto…”

 

“Lo so benissimo” Ron sospirò. “… è solo che ripenso a tutto quello che è successo… e non riesco a trattenermi… non ci riesco… e allora mi sfogo su di lei… so che non è giusto, ma è più forte di me…”

 

“Ron così la fai solo soffrire. È frustante, sai? Il giorno prima ridi e scherzi… mentre il girono dopo i tuoi occhi si trasformano e non fai altro che guardarla male…”

 

“Sai benissimo che non vorrei…”

 

“E allora cerca di controllarti Ron! La fai sempre sentire indesiderata… tu vuoi bene a Ginny vero?”

 

“Certo! Cristo santo è ovvio che le voglio bene! Rischierei la vita per lei… e non vorrei mai vederla soffrire…” Ron appoggiò i gomiti sul tavolo e si prese la testa tra le mani.

 

“Appunto… e sai cosa stai facendo? L’esatto opposto. È ora di finirla Ron… va da lei e parlale… e concludi questa storia… farai del bene a lei… e farai del bene a te…”

 

Ron si alzò e si avvicinò a Hermione. “Come farei senza di te?”

 

“Non potresti vivere…”

 

Ron annuì. “Già… non potrei vivere… ti amo”

 

“Anch’io…”

 

Ron la attirò a sé e appoggiò le sue labbra contro quelle della ragazza. All’inizio fu un bacio dolce… come per suggellare quell’antica promessa… poi si fece sempre più profondo, e si staccarono malvolentieri solo quando entrambi si ritrovarono senza fiato.

 

“Wow…” Ron sorrise maliziosamente. “Perché baciarti deve essere sempre così bello?”

 

“Non ne ho la più pallida idea… ma è esattamente quello che mi stavo chiedendo io…”

 

Ron avvicinò la sua bocca all’orecchio di Hermione e le sussurrò: “Voglio fare l’amore con te…”

 

“Anch’io…”

 

Ron si distanziò un po’, giusto il necessario per guardarla negli occhi. “Abbiamo tempo… adesso…”

 

“No… adesso non abbiamo tempo… devi parlare con Ginny… e poi dobbiamo andare… stasera, se farai il bravo…”

 

“Vedrai… sarai orgogliosa di me…”

 

Hermione sorrise. “Lo spero… sai questa notte non ho voglia di dormire…”

 

Ron rise e la lasciò dall’abbraccio. “Neanch’io” e uscendo dalla porta disse: “Vado a portare a termine il mio primo incarico: parlare con Ginny!”

 

******

 

I miss you

I miss you so bad

I don’t forget you

Oh it’s so sad

I hope you can hear me

I remember it clearly

The day you slipped away

Was the day I found

It won’t be the same

 

(Slipped away – Avril Lavigne)

 

******

 

Ron bussò alla porta, ma nessuno rispose. Appoggiò la mano sulla maniglia e aprì. Sua sorella probabilmente stava ancora facendo il bagno, perché la stanza era deserta.

 

Si sedette sul letto e diede una rapida occhiata alla fotografie poste sul comodino.

 

Deve star qui un giorno e si porta dietro la casa…

 

Prese in mano una cornice. La foto ritraeva la loro famiglia al completo… più Hermione. Si ricordava quando era stata scattata quella foto. Era stato dopo la distruzione di Hogwarts… dopo che tutto era andato distrutto… dopo che tutto era andato perso. Hermione si era trasferita a casa loro… e risaliva proprio a quel periodo il loro primo bacio… era stato il periodo in cui si erano messi insieme… era stato il periodo in cui avevano deciso di diventare auror.

 

Rimise a posto la fotografia e prese l’altra. C’era lui, Hermione, Ginny e Harry. Era stata scattata all’inizio del settimo anno. Harry e Ginny si tenevano per mano. Stavano bene insieme.

 

Gli venne in mente un episodio del sesto anno… quando scoprì che sua sorella e il suo migliore amico stavano insieme. Gli venne in mente il discorso fatto a Harry e senza nemmeno accorgersi, iniziò a sorridere…

 

“Fino a che punto ti sei spinto con lei?”

 

Harry sgranò gli occhi. “In che senso, scusa?”

 

“Hai capito benissimo” ribadì Ron.

 

“Ehm… no… credo di no…”

 

“Ci sei già andato a letto?”

 

Harry arrossì furiosamente. “Certo che no! Ma che ti viene in mente…”

 

Ron lo squadrò dalla testa ai piedi, come se lo vedesse per la prima volta. “Sicuro?”

 

“Si! Che cazzo di domande fai!”

 

“Non si sa mai con te… meglio essere sicuri… guarda che Ginny è ancora piccola…”

 

“Piccola… ha solo un anno in meno…” rispose Harry.

 

“Beh, questo non ti dà il permesso di fare ciò che vuoi con lei!”

 

“Si, si…”

 

Ron si voltò. Poi a bassa voce aggiunse: “Comunque… sono contento che stia con te… sempre meglio che con gente tipo Dean o Seamus…”

 

Harry sorrise. “Beh grazie per la fiducia!”

 

“Prego… comunque ricordati: giù le mani da mia sorella!”

 

Sorrise di nuovo al pensiero di quanto era possessivo con Ginny. Si preoccupava sempre e troppo. Ma solo perché le voleva bene, e non voleva vederla soffrire…

 

La porta si aprì all’improvviso ed entrò Ginny.

 

“Ron!” esclamò. “Che ci fai qui?” aggiunse poi, dopo aver constatato che gli occhi del fratello erano stranamente vivaci.

 

“Devo chiederti scusa” rispose semplicemente il ragazzo.

 

“Uhm… perché?”

 

“Perché sono uno stronzo e ti ho trattato male… e non lo meriti affatto… non so neanch’io perché a volte faccio così… scusa…”

 

Ginny lo guardò negli occhi e gli sorrise. Se c’era una cosa che proprio non riusciva a fare era rimanere arrabbiata con Ron. Le era sempre stato vicino in ogni situazione… soprattutto dopo che tutto sembrava perduto. Lui c’era stato e l’aveva aiutata. E lei… lei aveva aiutato lui. E anche se non gliel’aveva mai detto… era il suo fratello preferito.

 

Non sapeva bene perché, ma era così… forse perché era il più vicino con l’età, ma Ginny era sicura che ci fosse dell’altro, solo che non riusciva  a capire cosa fosse.

 

Ron si alzò dal letto e si avvicinò alla sorella abbracciandola. “Perdonato?”

 

“A pieni voti”

 

“Bene… sai… stavo guardando le tue foto… e stavo pensando al discorsetto che avevo fatto ad Harry su di te…”

 

“Me lo ricordo! Poverino, dopo aver parlato con te, era venuto a cercarmi per dirmi che mio fratello era completamente impazzito…”

 

“Ah e così lo stronzo era subito corso da te…”

 

“Ovvio” Ginny gli fece l’occhiolino, poi tornò seria. “Dai… adesso mi preparo e scendo ok?”

 

“Ok… ti aspetto giù. Ti voglio bene Ginny” e le scoccò un bacio sulla fronte.

 

“Anch’io ti voglio bene fratellone…”

 

******

 

Camminavano in un religioso silenzio, quasi a voler rispettare il dolore per tutte quelle persone.

 

Nessuno osava pronunciare anche solo una battuta scherzosa per alleviare la tensione. Nessuno sapeva trovare le parole adatte.

 

Ogni anno si ripeteva sempre la stessa situazione. Ogni anno andavano a trovare Harry… o quello che rimaneva di lui.

 

Hermione aveva in mano un mazzo di fiori, comprati pochi minuti prima.

 

Ron  camminava fissandosi le scarpe. Come se da un momento all’altro avessero potuto mutare forma.

 

Ginny stringeva nervosamente la sua giacca. Probabilmente, se fosse stata di un tessuto meno resistente, non avrebbe resistito ad un tale stress.

 

Tutti evitavano accuratamente di parlare. Non sapevano cosa dire. In effetti, non sapevano bene nemmeno cosa fare.

 

Ron si fermò all’improvviso e, dietro di lui, anche Ginny e Hermione.

 

La ragazza dai capelli rossi prese i fiori dalle mani dell’amica, fece un passo avanti e li appoggiò dentro al vaso.

 

Ron guardò davanti a sé… ogni volta che tornava in quel posto sentiva sempre le stesse cose. Un nodo allo stomaco e la gola secca… e nella mente tutte quelle immagini… quelle urla… quel sangue…

 

I suoi occhi azzurri lessero per la centesima volta quella semplice scritta che proprio lui ed Hermione avevano voluto. Rimarrai sempre con noi…

 

Tutte stronzate. La verità era che se n’era andato… per sempre… e quella frase non l’avrebbe di certo riportato indietro.

 

Distolse lo sguardo, non riuscendo più a reggere quella pressione. Si voltò verso Hermione. “Io vado fuori… quando avete finito venite…”

 

Hermione annuì e lui prese a camminare… voleva andarsene via da quel posto. Lontano. Dove i suoi occhi non avrebbero potuto leggere quella semplice scritta che faceva così male.

 

Via da quel luogo… dove sei anni prima aveva seppellito il suo migliore amico… Harry Potter.

 

Davanti ai suoi occhi iniziarono a scorrere quelle immagini. Le immagini di quel giorno…Quella luce bianca che li aveva travolti, impedendo ai loro occhi di vedere.

 

E poi si era sentito come morire. Aveva sentito qualcosa schiacciarlo a terra. Aveva sentito delle urla nelle sue orecchie… aveva sentito in bocca il sapore del sangue. Aveva cercato di alzarsi, ma non ce l’aveva fatta. Le gambe gli facevano male. Gli occhi si rifiutavano di vedere. Era tutto… bianco…

 

Aveva pensato di morire. Anche se non si sarebbe mai immaginato che la morte fosse bianca…

 

E poi ricordava solo che aveva sentito la voce di Hermione gridare e spezzarsi all’improvviso…

 

Ricordava di aver gridato. Di aver provato a chiamare la sua amica. Di non esserci riuscito…

 

E poi tutto era tornato bianco… e lui si era svegliato in un letto d’ospedale, con una cicatrice verticale su una guancia, e con la notizia che il suo migliore amico era morto…

 

Era morto… e non sarebbe più tornato. Mai più.

 

E tutto quello che sentì nel cuore, fu di sentirsi solo. Solo. Come mai lo era stato in vita sua.

 

******

 

Ok… non uccidetemi vi prego!! Ma recensite!!! ^__-

 

Per il resto… una piccola spiegazione ok?? Allora… Harry quindi è morto… e prima che me lo chiediate, no, non ritornerà. Le circostanze in cui è morto si spiegheranno in seguito…

L’idea di far morire Harry non è nata per caso. La Rowling ha affermato che Harry arriverà al settimo anno, ma non si sa se diventerà adulto… da questa frase è nata questa storia… ovvero, come potrebbero andare le cose se Harry morisse. Però per far morire l’eroe, ho dovuto far morire prima (in questa storia un anno prima) anche Silente… secondo me infatti con Silente in vita, Voldemort non potrebbe uccidere Harry…

 

Poi… se avete altre domande…cercherò di rispondervi…

 

Grazie a tutti quei che mi hanno recensito!!

Kamomilla: ecco qui il terzo capitolo… che ne pensi? La mia vena drammatica è sempre presente…

Pepy: non linciarmi! In effetti si… Harry è morto… potrò essere perdonata? Grazie x i complimenti sul “mio” (magari…) Ron! L’ho apprezzato molto!

Patty: ma graaaaaaaaaazie!!! Le tue recensioni sono sempre belle da leggere… e poi fanno bene al mio cuoricino… thank you so much!!!!!

Lara-Chan: grazie per  i complimenti… fanno sempre piacere!!

Abbi fede: e con questo capitolo si scopre dov’è finito il nostro Harry… poveretto… in effetti ha fatto una brutta fine… ma per una giusta causa! Lo scoprirete poi… ^__-

 

Alla prossima!

 

   
 
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