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Autore: Njcole    06/07/2014    4 recensioni
Era bello, poteva avere tutte le ragazze che voleva, ma no: lui preferiva i libri alle persone.
Sono tre anni che ascolto il silenzioso richiamo dei suoi libri e dei suoi auricolari.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Michael è, oltre che uno dei migliori amici di Calum, il mio vicino di casa e mio amico d'infanzia.
L'unico con cui ho dei contatti è lui, ed è molto simpatico; ovviamente della mia ''ossessione'' per Cal non ne ho mai parlato con lui (in realtà non ne ho mai parlato con nessuno), ma spesso mi guarda in modo strano, come se mi leggesse e sapesse a cosa sto pensando. O meglio, a chi.
Mia madre mi vuole più socievole con i vicini, quindi oggi, essendo nella stessa classe, gli chiederò di studiare insieme.
Spera che dica di sì.
Seduta sui banchi di scuola, per la prima volta, spero che la prof dia da studiare, cosicchè io abbia un motivo valido per andare a casa di Michael a studiare.
Il libro nello zaino mi richiama, attende di essere letto, e io da gran lettrice faccio fatica a rifiutare l'invito delle pagine da sfogliare e del profumo della carta.
A fine lezione la professoressa ci assegna un compito a coppie per il giorno dopo: perfetto!
Suonata la campanella, faccio per alzarmi e uscire dall'aula, ma Michael mi fa cenno di aspettarlo.
Ci avviamo insieme verso l'uscita, abbiamo tutti e due un'ora buca, quindi ci fermiamo in cortile e vediamo i suoi amici.
Ora o mai più Allie: chiedigli di studiare insieme.
"Ehm, Michael?" - dico. Lui si gira e mi guarda.
"Si Allie?" -
"Oggi studiamo insieme?" - spera che dica sì, spera che dica sì.
"Perchè no?! Vieni alle 3 a casa mia, tanto sai dove abito." - e ride. Io riderei di più per i suoi capelli verdi.
"Okay allora, ci vediamo in giro." - 
"No, vieni con me. Ti faccio conoscere Calum. E gli altri, ma so che a te interessa solo Calum." - lui sorride, io rido. Mi ha sempre capito quel ragazzo.
Lo conosco da dieci anni e non ho mai rivolto la parola ai suoi amici: mai, nemmeno una volta mi è passata per la testa l'idea di parlarci.
Non me n'è mai importato tanto, nè di loro nè della loro musica.
Ora sì, eccome.
Io e Mikey ci avviciniamo a Luke, Ashton e Calum.
"Ragazzi, questa è Allie: mia vicina di casa, grande amica d'infanzia, compagna di mille avventure, colei che mi ha portato sulla via della musica, colei la quale mi ha tenuto sveglio ore e ore al telefono per i suoi problemi esistenziali. La ragazza che.."
"Michael basta" - io e lui ridiamo.
"Ciao Allie" - dicono in coro Luke e Ashton.
"Piacere, Allie. Sono Calum" - e, liberando la mano dal libro, me la porge gentilmente con un sorriso stampato in faccia che fa invidia al sole.
"Oh." - rimango spiazzata da quel gesto. "Piacere!" - rispondo con un sorriso
"-Colpa delle Stelle-" - leggo il titolo del libro. "Lo sto leggendo anche io" continuo.
"Da-davvero?"
"Si" - prendo dalla borsa il libro e glielo porgo.
Sorridiamo entrambi.
Qualcuno tossisce: momento imbarazzante.
Distolgo lo sguardo, e mi concentro su quella bellissima aiuola spoglia e circondata da sporcizia che non avevo mai notato; davvero molto interessante.
Rimetto il libro in borsa e aspetto in silenzio il suono della campanella mentre i quattro parlano di qualcosa apparentemente molto importante.
Comincio ad arricciare le punte dei capelli: forse è ora di spuntarle un po', e magari di colorarle. Forse più avanti.
Le lezioni riprendono e io, avendo due ore di storia con 'La Strega', mi fiondo in classe prima di prendermi una punizione e senza salutare nessuno.
La chiamiamo 'La Strega' perchè ci assomiglia proprio, ad una strega: ha i capelli grigi cotonati, veste sempre di scuro con gonne lunghe, stivali e maglie lunghe, e non fa altro che urlare e agitare quelle mani. Sembra quasi ci maledica.
Entro in classe e per fortuna la prof è ancora fuori in corridoio a parlare con il preside.
Aspetta! Parlando con il preside?
Aspetta pt.2! Ha gli occhi lucidi! La Strega! Occhi lucidi!
Che cazzo sta succedendo?
Quando entrano tutti, mi accorgo di un banco vuoto: Oliver.
È successo, lo sapevo. Ma non credevo COSÌ presto..Cazzo, Oliver.
Quando La Strega ci dice la notizia, io so già la risposta: Oliver è morto, si è suicidato. Sua madre l'ha trovato con delle pillole in mano, le altre erano dentro di lui: le pillole lo avevano ucciso.
Io e Oliver non so precisamente cosa eravamo, se amici, buoni amici, migliori amici, conoscenti, sconosciuti, l'uno lo psicologo, l'ancora, la salvezza dell'altro. So che eravamo qualcosa, e quel qualcosa mi piaceva.
Sapevo delle sue sofferenze. Io lo sapevo e non ho fatto nulla per impedirlo.
Ed ora che Oliver è morto, mi mangio le mani dal rimorso.
Spesso mi chiamava piangendo, anche solo per sentire la mia voce: era molto dolce, Oliver.
Oliver, Oliver, Oliver.
Ho solo quel nome in testa.
Ah, e Calum.
Mi accorgo di un biglietto sul banco, quello che ormai ha preso la forma del mio corpo, del mio astuccio, del mio zaino, forse anche del mio cellulare. Era mio da tre anni e nessuno osava toccarlo.
Lo leggo.
Ehi, Allie!
Se stai leggendo questo, sai già dove sono.
Grazie per essermi stata vicina quando non c'era nessuno.
- Oliver.


Non ce la faccio proprio a tenermelo dentro e mi alzo. Solo ora noto che ci sono sia Luke che Calum in classe. Ma da quando frequentano questo corso?
"Qualcosa non va, signorina Stuart?" - chiede la professoressa.
Mi fermo un attimo: è giusto questo? Ne vale la pena? Mi rispondo che sì, è giusto. Per Oliver.
"In realtà..Sì." - dico decisa.
"C'entra Oliver per caso?" - chiede la prof con una punta di gentilezza.
"Oh certo che c'entra, cazzo!"
"Non parli così nella mia classe!" - indignata, la prof protesta.
"Ma vaffanculo pure lei."
Con una faccia stralunata, mi rivolge un'occhiata di odio profondo e rabbia repressa.
"Ehi, Stuart! Ora che il tuo amichetto si è suicidato vai a piangere da mammina?" - ride Hunter, il coglione che sta davanti a me.
SBAM, una sberla. Secca, data col dorso della mano. Sento le ossa della sua faccia sotto le mie nocche.
Vedo la sua faccia che si volta dalla parte opposta in cui era prima, e una smorfia di dolore compre il suo ghigno da bastardo.
"Ops" - sorrido sarcastica "Ora vai a piangere da mammina?"
Comincio a ridere. Era una risata pazza, isterica, piena di dolore.
Devo sembrare da ricovero, perchè tutti iniziano a fissarmi quasi..impauriti.
Oh, questa cosa comincia a piacermi.
Affianco la prof, che nel frattempo si era seduta e si teneva il cuore, come se potesse scapparle.
Inizio il mio monologo:"È tutta colpa vostra. Solo colpa vostra! L'avete distrutto, umiliato, colpevolizzato, spezzato, graffiato, rovinato. L'avete fatto a pezzi e ne siete andati pure fieri, come se fosse un premio in palio ad una gara di insulti. Ma non vi fate..schifo? Vi darei fuoco, ma poi sarebbe maltrattamento animale." Sorrido. E tutti mi guardano con paura, leggo il loro terrore negli occhi.
Tranne in quelli di Calum. Lì c'è solo pena.
"Non ho bisogno della tua pena, Hood." - non so cosa mi spinge a dirlo.
Prendo la mia borsa, i miei libri ed esco dalla classe sotto le imprecazioni della Collin.
Mi affretto a raggiungere l'armadietto, ma vengo fermata da due braccia forti che mi stringono i fianchi racchiudendomi in un abbraccio, uno di quelli che ti tolgono il respiro, ma non ti vorresti mai staccare perchè ti fanno star bene con te stessa e con il mondo
Calum Thomas Hood.
"Non ho bisogno della tua pena, Hood!" - mi imita, con la voce più acuta di un ottava, scatenandomi una risata. "Ma dei miei abbracci sì, eh Stuart?!" - ride. Una risata magnifica.
"Devo.. Devo trovare Michael." - sciolgo l'abbraccio e mi avvio verso l'aula di recitazione, dove speravo di trovarlo.

Ma, se avessi saputo che quelle due frasi sarebbero state le ultime che ci saremmo scambiati nel giro di due settimane, giuro che avrei detto cose diverse.



 
 

Ciao!<3
Allora, ecco il primo capitolo, e con un giorno di anticipo per di più! Ho finito il capitolo venerdì ed ero troppo ansiosa per aspettare domani! HAHAHAH
Spero vivamente di non aver deluso le vostre aspettative, anzi. Mi sono impegnata molto per scriverlo e quindi spero vi sia piaciuto.
Grazie mille alle 346 persone che hanno visitato e quindi letto (speriamo lol) il prologo, e alle fantastiche TRE LETTRICI che l'hanno recensito.
Il prossimo capitolo sarà sempre postato di lunedì, e se ci saranno ritardi mi dispiace molto ma è estate e ho iniziato anche io a uscire HAHAAH
Ho, come avrete notato, cambiato il tempo verbale (da passato remoto-trapassato prossimo a presente), perchè mi sembrava più semplice scrivere così.
Vvb a tutti e recensite! <3
-Nicole.
   
 
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