La tana immersa nella penombra sembrava immobile, silenziosa.

L' unica fonte di luce e di rumore era la televisione accesa su un canale che non interessava nessuno. Donnie stava “giocando” con il portatile nero da più di mezz'ora cercando di trovare informazioni utili (ci aveva messo solo due ore pre aggiustarlo, trovando i pezzi giusti e mettendoli correttemente al loro posto, senza intaccare la preziosa memoria interna del computer).

Faceva freddo. Molto.

Mikey stava sonnecchiando sul divano, dando l'impressione di uno che non dormiva da mesi.

Donnie sospirò spegnendo il computer e buttando la testa indietro appoggiandola allo schienale del divano.

“Allora Donnie? Niente?” chiese Leo arrivando dalla stanza accanto

“No, mi spiace, ma non risulta niente di strano: ragazzo normale con vita normale...”

“Ok, va bene...”

Mikey aprì gli occhi in quel momento, sbadigliando:

“Ooook, io vado a nanna, notte notte”

“Buona notte, Mikey” risposero in coro gli altri due.

Mikey si diresse in camera sua, sperando di riuscire a dormire sonni tranquilli almeno per quella notte.

Accese la luce e iniziò a togliersi l'attrezzatura ninja, ma si fermò, congelandosi sul posto, mettendosi in ascolto:

“Aiuto, ci devi aiutare...”

“Lei ci vuole...”

“Vuole te...”

“Le nostre anime...”

“I tuoi fratelli...”

“Aiuto...”

“Pericolo...”

“...troppo forte...”

Mikey si alzò lentamente la testa, con una paura assurda di cosa avesse potuto trovarsi davanti. Quasi tirò un urlo: decine e decine di persone, spiriti, lo avevano circondato guardandolo chi con aria triste, chi con aria spaventata, disorientata e disperata.

Tutti erano sporchi di sangue, pieni di ferite molto simili a tagli ed estremamente pallidi.

Per forza, sono fantasmi...

Mikey ispirò profondamente e chiese con voce abbastanza tranquilla: “Non ho capito... parlate uno alla volta per favore, è difficile capirvi se parlate tutti insieme... è come se al posto delle parole emetteste sibili... siete voi che mi tormentate da quattro notti ormai?”

Tutti annuirono e in mezzo alla folla di spiriti si fece avanti una ragazza di altezza media, occhi verdi scuri, quasi blu e capelli biondi e ricci. Lei parlò per tutti: “E' stata lei... lei ci ha ridotto così... siamo morti per colpa sua!”

“Perchè? Chi è lei?”

“Non possiamo dirtelo...lei è troppo forte, abbiamo paura..ci ha uccisi e noi siamo i pochi che sono riusciti a sfuggirle, ma lei ci vuole, ci segue, e non si accontenta mai... più le persone sono forti, più lei si mette in testa di avere la sua anima...”

“Ma...perchè?”

“Non ci è dato saperlo”
“Perchè siete venuti proprio da me?”

“Sei l'unico di cui ci fidiamo”

“Ma...”

Lei si mise a piangere, anche se le sue lacrime scomparirono prima di toccare il suolo

“Ti prego... impediscile di continuare!”

“IMPEDISCILE DI CONTINUARE!!! IMPEDISCILE...”

Tutti i fantasmi si misero a gridare in preda al panico: alcuni continuavano a chiedere aiuto, altri fluttuavano da tutte le parti impazziti, mentre quelli più calmi si limitavano a scomparire.

Tutti questi movimenti ebbero come conseguenza un dolore acuto e insopportabile alla testa di Mikey, che si portò entrambe le mani nella zona in preda al dolore cadendo in ginocchio e gridando a pieni polmoni: “Basta! Ho capito, ora basta!”

La porta si spalancò con un tonfo e gli spiriti si dileguarono, con la stessa velocità in cui erano comparsi.

Leo, Raph e Donnie corsero verso il fratellino, inginocchiandosi vicino a lui per calmarlo. Singhiozzava e tremava.

“Cosa è successo Mikey? Parla!” quasi gridò Raph visibilmente spaventato.

Ti prego Mikey, ti prego, non dire che l'hai vista anche tu... non farlo...

“I...io... ecco... ho visto...tanti fantasmi...mi hanno parlato... e...” si interruppe per guardare i suoi fratelli, cercando di individuare i loro pensieri.

Raph sospirò sollevato, quasi si fosse tolto un macigno dal cuore. Leo invece lo guardava anche in quel momento era troppo impegnato a cercare di codificare le parole del fratellino, mentre Donnie guardava il vuoto.

Lo sapevo: Shredder non c'entra niente, è qualcosa di molto diverso.

“Tranquillo Mikey, è passato tutto” disse abbracciando il fratellino.

“Mi... credete?” sussurrò, sperando che lo avessero sentito.

“Certo Mikey! Io ti credo!” si affrettò a rispondere Raph, sorprendendosi del tono che aveva usato.

Mikey sembrò sollevato, ma ancora non aveva sentito le risposte degli altri due

“Anche io Mikey, tranquillo”

Si girò verso Leo aspettando anche la sua risposta.

Lui sembrò svegliarsi da una specie di trance, sorrise più dolcemente possibile e gli disse: “Tranquillo, ti crediamo tutti”

Raph fu il primo ad alzarsi, accarezzando la testa del fratellino e annunciando che avrebbe fatto una doccia rapida.

Mikey non ha visto quella sotto-specie di vampiro...per fortuna!

. . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il vapore caldo saliva verso l'alto sfumando in veloci mulinelli scontrandosi con l'aria tiepida del bagno.

All'improvviso l'acqua bollente della doccia si trasformò in acqua congelata, che costrinse Raph a spegnerla velocemente.

Anche l'aria del bagno era cambiata, ora dava l'impressione di trovarsi in Canada nel bel mezzo dell'inverno.

Si sentì un sibilo sinistro, stranamente familiare che provocò a Raph un brivido che risalì tutta la spina dorsale.

Si girò lentamente, per poi indietreggiare con uno scatto fino a toccare con il guscio la fredda parete del bagno.

Davanti a lui c'era lei, con i suoi occhi bianchi opachi e il sangue che le usciva dalla bocca aperta.

Lo guardò per pochi secondi prima di piegare la testa verso destra fino a che il suo orecchio le toccò la spalla bianco latte.

Portò le braccia spiegate davanti al suo petto, come a voler afferrare il collo di Raph e si avvicinò lentamente a lui attraversando di pochi centimetri il vetro della doccia.

Raph si preparò a tirarle un pugno più forte di quello rivolto allo specchio, ma non si rese conto di aver gridato.

La porta si spalancò velocemente obbligando lo spirito a lasciare il bagno, facendo ritornare l'aria tiepida.

“Raph cosa è successo? Tutto ok?”

“Si certo! Tutto ok, sono solo scivolato, e ora uscite di qui!”

Leo e Donnie non se lo fecero ripetere due volte, si voltarono e seppur non totalmente certi della sincerità delle parole del fratello se ne andarono subito.

Mikey li seguì con lo sguardo per poi rivolgersi verso Raph e parlando a voce molto bassa chiese: “Li hai visti anche tu... vero?”

“Cosa? Io non ho visto nessun esercito fantasma...! Ora esci di qui, subito!”

Mikey alzò le mani e fece come ordinatogli.

Io ho visto una “cosa” che spero seriamente che tu non veda mai e poi mai, credimi fratellino...

. . . . . . . . . . . . . . . . . .
 

Sono sicuro di aver quasi capito che cosa sta succedendo, ma mi servono le prove. Raph non è scivolato, ha visto qualcosa che lo ha... spaventato. Anche Mikey ha visto qualcosa che credo possa tornare utile... Leo ha sbagliato, ne sono certissimo, Leo ha sbagliato: Shredder non c'entra niente, ma non sono per niente sollevato.

Ho paura. Mi ha preso di mira. Chiunque sia mi ha preso di mira, fra i quattro io sarò il primo. Non ho molto tempo.

Devo sbrigarmi.

Angolo autrice:

Ciauuu eccomi con il nuovo capitolo! Allora, mi scuso subito per i possibili errori ortografici ma non l'ho fatto apposta!! ^^””””

Passiamo ai ringraziamenti: grazie a chi legge e recensisce e ha quest' ultimi vorrei chiedere un favore: mi potete scrivere quale dei quattro cap vi piace di più, vi ha appassionato o semplicemente è scritto meglio? Mi fareste un enorme favore, di cui vi ringrazio infinitamente già ora... grazie mille.

A presto.

Blackrose18