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Autore: icered jellyfish    07/07/2014    4 recensioni
[ CROSSOVER – How to train your dragon/The Brave | HICCUP x MERIDA ]
Quando sarebbe stata pronta, avrebbe sposato un uomo come suo padre, lei, perché era lui e lui soltanto l'unico che amava e che avrebbe continuato ad amare. E non le importava di quanto singolare fosse quel ragazzo leggero e libero come il vento – brioso come le fresche e pure cascate delle montagne dove sua madre non voleva si recasse –, perché nulla le avrebbe fatto cambiare idea, nemmeno il non riuscire a distogliere l'attenzione dalle sue espressioni decorate da innumerevoli lentiggini – e dai suoi occhi dello stesso colore della foresta.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Merida
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Un uomo come mio padre
                                                                   







C
A P I T O L O   U n i c o

“ Un uomo come mio padre
                                                                                                                                                                         





Attraverso il fitto fogliame del cespuglio, continuava ad osservare la scena con una curiosità che riscoprì di avere solo in quel momento.
Era convinta fosse un nuovo pretendente giunto lì con ritardo sul ritardo, ma la tranquillità del suo godersi innocentemente quello spazio verde – senza intenzione alcuna o apparente di appropinquarsi verso il suo castello –, le aveva messo addosso molteplici dubbi a riguardo.
Tanto valeva, ad ogni modo, perché se anche fosse stato l'ennesimo candidato per la sua mano, non avrebbe ottenuto più risultati degli altri rimasti sul campo degli arcieri – l'arena in cui li aveva umiliati tutti e che, di soppiatto, non da molto aveva abbandonato.
Quando sarebbe stata pronta, avrebbe sposato un uomo come suo padre, lei, perché era lui e lui soltanto l'unico che amava e che avrebbe continuato ad amare. E non le importava di quanto singolare fosse quel ragazzo leggero e libero come il vento – brioso come le fresche e pure cascate delle montagne dove sua madre non voleva si recasse –, perché nulla le avrebbe fatto cambiare idea, nemmeno il non riuscire a distogliere l'attenzione dalle sue espressioni decorate da innumerevoli lentiggini – e dai suoi occhi dello stesso colore della foresta.
Uno strano ruggito si fece poi largo tra gli alberi, per poi lasciar sì che da questi sbucasse la più strana creatura che avesse mai visto.
Lo sapeva, che i draghi esistevano. Lo sapeva e non riusciva a credere di averne finalmente la prova davanti, la convalida che non era pazza ad aver sempre dato per vere quelle storie che tutti ritenevano assurde – ma vedere ora quei due così vicini, così in sintonia tra di loro, non la fece sentire più così sicura di quest'ultima considerazione.
Era davvero possibile stringere un legame di quel tipo, addirittura?
La concentrazione di quegli eventi improvvisi e inaspettati la destabilizzarono più di quanto già non lo fosse per via dell'incontro con le famiglie che volevano marchiarla con il loro cognome – e a stento riusciva a credere che tutto quello stava accadendo realmente, che quel giovane fosse lì davanti a lei, con un drago, ignaro del suo sguardo nascosto tra gli arbusti.
Non aveva idea del perché in quel momento si sentisse
forte come l'oceano e il vento, come se fosse tra i picchi più alti a cogliere il riflesso di antiche civiltà – correndo, volando fino a toccare il cielo –, ma per ogni secondo che passava, per ogni frazione colta dai suoi occhi increduli, quel furtivo incontro lo percepiva sempre più come una freccia scoccata col suo amato arco.
La risata di quello strano cavaliere di draghi echeggiò appena nello spazio circostante, e la sua mano si accarezzò distrattamente i capelli bronzei per poi scendere, con un gesto abitudinario, lungo una protesi che lei non aveva ancora avuto modo di notare.
Strabuzzò gli occhi, perché non aveva una gamba – e la sua mente sorrise davanti alla similitudine con qualcuno a cui, senza rendersene conto, lo aveva associato fin dall'inizio.


 




F I N E




   » N O T E    A U T R I C E ;

Una piccola flashfic senza pretese e con tutto quello che c'è da sapere già al suo interno – condite voi il contorno con quello che più preferite immaginare. c:
Non sono certa che sia uscita esattamente come volevo – no, non lo è sicuramente –, ma tutto sommato il risultato non mi disturba, quindi beccatevi questo. (?)
Un paio di frasi sono tratte da una delle soundtrack di The Brave, e l'impaginazione è stata ristretta appositamente per rendere più gradevole la vista del breve testo 
imposto le flashfic così, insomma.
Grazie in anticipo delle le letture – ed eventuali commenti. Alla prossima!


© a u t u m n
   
 
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