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Autore: Lily BlackRose    27/08/2008    4 recensioni
Forse non era stata una buona idea uscire quella sera con Envy, ma Winry non aveva potuto fare altro visto che lui era venuto a prenderla sotto casa Mustang e per evitare che scoppiasse il finimondo fra il ragazzo, Ed e Roy, lei era uscita di corsa afferrando la borsa al volo... Siate buoni è la prima fan che scrivo così^^
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Envy, Nuovo personaggio, Un pò tutti, Winry Rockbell
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Forse non era stata una buona idea uscire quella sera con Envy, ma Winry non aveva potuto fare altro visto che lui era venuto a prenderla sotto casa Mustang e per evitare che scoppiasse il finimondo fra il ragazzo, Ed e Roy, lei era uscita di corsa affer

E va bene lo ammetto qui avrò fatto un disastro dei miei! Ma siate buoni vi prego! ç___ç! Questa è la prima fan che scrivo così! spero che siate clementi! *__* ! Non temente presto aggiornerò anche l’altra! Ed ora vi lascio alla lettura! Baciottoli dalla vostra Angel Natalie! ^^

 

 

Un pessima serata

 

 

 

Forse non era stata una buona idea uscire quella sera con Envy, ma Winry non aveva potuto fare altro visto che lui era venuto a prenderla sotto casa Mustang e per evitare che scoppiasse il finimondo fra il ragazzo, Ed e Roy, lei era uscita di corsa afferrando la borsa al volo. Ora era seduta in macchina accanto a lui e guardava fuori dal finestrino le case sfrecciare via ad una velocità folle; non aveva la più pallida idea di dove Envy la stesse portando, ma non gli chiese nulla dato il malumore che gli si leggeva benissimo sul viso. Il cielo era imbrunito da un pezzo quando il ragazzo fermò l’auto alla periferia di Central City e fece scendere Winry conducendola all’interno di una piccola casa. Un sorriso malevolo spuntò sulle labbra di Envy, mentre Win varcava la soglia, ma siccome era girata di spalle non si accorse di nulla. La sala in cui si ritrovò la ragazza era piuttosto piccola, infatti conteneva solo un divanetto sgangherato ed un tavolo con due sedie su cui era un piccolo servizio da tè ed un piatto di biscotti. Winry si guardò attorno notando altre porte, due delle quali erano chiuse, ma una di esse conduceva ad una piccola cucina. Con un sospiro posò la  borsa sulla sedia e dopo averla scostata si andò a sedere sopra. Envy prese posto dinnanzi a lei e per la prima volta da quando avevano lasciato casa Mustang parlò:

-Mi spiace averti portata via così di fretta, ma volevo stare solo con te!-

Winry continuava a fissarlo negl’occhi, mentre giocherellava col cucchiaino che le era a portata di mano. Un brivido impercettibile le corse lungo la schiena, mentre leggeva una luce strana nelle iride del ragazzo.

-Non preoccuparti… ora sono qui no!? Posso chiederti come mai volevi stare solo con me?- la voce era tranquilla, anche se la giovane aveva tutti i sensi all’erta, forse avrebbe dovuto dare retta ad Usagi, anzi sicuramente lo doveva fare, ma ormai era troppo tardi.

-Beh, così… è più di una settimana che non ci vediamo… avevo voglia di fare due chiacchiere con te… allora come stai?- la voce del ragazzo era flautata e vellutata, mentre posava la mano su quella di Winry carezzandola con dolcezza. Ancora un altro brivido la colse, mentre Envy portava la mano di lei alle labbra e ne baciava il palmo. Era tutto così strano, il giovane non si era mai comportato così, che stesse complottando qualcosa era sicuro, ma cosa? Winry doveva essere molto cauta se non voleva incorrere nelle sue ire.

-Beh a parte qualche litigata con Ed e Al va tutto bene, stare a casa Mustang mi piace.- sorrise lei diplomatica senza smettere di osservarlo. Envy alle sue parole fece una smorfia e si alzò dirigendosi in cucina.

-Vedo che Fullmetal shorty non cambia mai… non dovrebbe far preoccupare una bella ragazza come te!- rispose con semplicità l’homunculus, mentre metteva su il bollitore sferragliando un poco contro il fornello.

-Envy ti prego smettila di chiamarlo così, sai che non gli piace…- soggiunse la giovane che come sempre prendeva le difese del fratello maggiore, ed ogni volta quel comportamento irritava il ragazzo.

-Perché lo difendi sempre? Lui pensa mai a te? Pensa ad i tuoi sentimenti quando parte per una missione e ti lascia a casa ad aspettarlo? Winry! Il nanerottolo non ti vuole bene! Lui ti sta solo usando quando più gli fa comodo possibile che non lo capisci?-

-SMETTILA! Finiscila! Io non ti credo Envy! So che non è così! Per quanto quel suo comportamento mi faccia soffrire, so che lo fa per un motivo…- urlò di rimando la ragazza, mentre le lacrime iniziavano a scenderle lungo le gote lasciandole piccole scie traslucide sulla palle diafana e stringeva le mani a pugno sulle ginocchia. Perché le parole di Envy le bruciavano nell’animo come coltellate? Forse perché iniziava a credergli… perché tutti i castelli che si era costruita attorno stavano crollando come una costruzione di carte al vento leggero. Immersa nel proprio dolore non si accorse che Envy si era avvicinato sino a quando non lo senti scostarle i capelli dal collo ed abbracciarla da dietro avvicinando le labbra al suo orecchio.

-Non hai bisogno di lui. Resta con me e non soffrirai mai più.- le sussurrò passando dall’orecchio al collo, dandole piccoli baci che ben presto si trasformarono in qualcosa di più spinto, la lingua del giovane le scorreva sul collo facendola rabbrividire ed in diversi punti Winry era certa che le avesse lasciato qualche succhiotto. Per un attimo la giovane non riuscì a collegare quello che stava succedendo e quindi non ebbe la forza di respingerlo, dato che tutto le sembrava uno strano sogno. Si risvegliò soltanto quando Envy scese con le mani sotto la maglietta leggera che indossava, andando a sfiorarle il seno. A quel tocco la giovane si alzò bruscamente, scostandoselo di dosso e volgendosi a guardarlo, con il viso arrossato scosse il capo.

-Envy… no, non possiamo, non è giusto e poi io… non voglio!- riuscì a biascicare appena facendo un passo indietro, ma si accorse troppo tardi che era bloccata dal tavolo. Il sorriso gentile dell’homunculus si trasformò immediatamente in una smorfia malvagia, non aveva per nulla gradito il fatto di essere stato interrotto e rifiutato. Con un gesto lento lanciò la sedia che lo separava di Winry dall’altro capo della stanza con un rumore assordante, quindi si avvicinò con una rapidità sorprendente bloccandole ogni via di fuga.

-Vedi mia cara, a me non interessa il tuo parere. Io quello che voglio me lo prendo che ti stia bene o meno!-

E senza darle nemmeno la possibilità di replicare le diede una spinta talmente forte da farla finire totalmente sdraiata sul tavolo sopra il servizio da tè, che in un attimo finì in mille pezzi sotto la schiena di Winry. Alcune schegge finirono conficcate nelle pelle di lei, che pur di non dargli soddisfazione trattenne il dolore lasciando che solo una smorfia le passasse sul viso. In pochi secondi si ritrovò Envy seduto a cavalcioni sopra di lei che le prendeva le mani e gliele intrappolava senza mezze termini sopra la testa, andando a legarle con una corda, fermandole poi contro la gamba del tavolo.

-Ora, o fai come ti dico e quindi mi asseconderai senza fare storie o userò la forza senza tanti problemi.- un altro ghigno malefico attraversò il viso del giovane che ora scendeva nuovamente sul collo della giovane, mentre con la mano le strappava leggermente la maglietta liberando così un seno. Il respiro di Winry iniziava a farsi affannoso per via della paura che la stava prendendo, ma non poteva farsi soggiogare da lei o sarebbe stata la fine, dato che non aveva alcuna voglia di farsi mettere la mani addosso da Envy, quindi con tutta la forza che riuscì a trovare in corpo cercò di divincolarsi da lui, ma nulla, era legata troppo saldamente ed il suo fare troppo impetuoso. Le lacrime minacciarono di scenderle nuovamente sulle gote, ma le trattenne orgogliosamente fissandolo con sguardo di sfida, da cui a quanto parve, trasparì la paura che la ragazza provava e così, per un attimo Envy si fermò a guardarla.

-Ti faccio così paura?- le chiese per poi riprendere subito dopo: -Che ne dici di così? Non dovresti avere paura di me ora!- quindi ridendo sguaiatamente assunse in un attimo le sembianze di Alphonse, ma sembrò ripensarci ed in un battito di ciglia, Winry si ritrovò sopra di se Roy, però Envy non pareva ancora contento, siccome di nuovo cambiò aspetto, tramutandosi in un perfetto Edward. La giovane di nuovo rabbrividì, anche se il giovane era tale e quale al suo fratellone ella sapeva che di certo non era lui in persona.

-Che ne dici mia cara Win-chan… ti piace l’idea di essere violentata dal tuo caro nii-san? Ma non ho solo questo in serbo per te in questa serata… perché anche le mani del nostro caro comandante faranno del tuo corpo ciò che vogliono!- la voce dell’homunculus inizia ad essere sempre più fastidiosa alle sue orecchie, ma le forze piano, piano se ne stavano andando, lasciandola così in balia delle lascive mani Envy/Ed, che iniziò a fare di lei ciò che voleva. Per diverse interminabile ore l’homunculus abusò di lei in modi che Winry non aveva mai ritenuto possibili. Il dolore che provava il suo corpo era nulla a confronto di quello che provava la sua anima in quel momento. Un anima lacerata e ridotta in pezzi solo per il capriccio di un ragazzo che nemmeno era umano. Calde perle trasparenti le scesero dal contorno degl’occhi, mentre le mani di lui risalivano dalla sua vita sino ad arrivarle al collo e qui presero a stringere sempre di più. In un attimo la ragazza si ritrovò senza fiato e prese a lottare disperatamente per riacquistare l’aria che le era così vitale, ma non servì a nulla, lui non lasciò la presa e lei si ritrovò a vacillare in un baratro nero in cui cadde poco dopo allontanandosi dalla realtà.

 

§

 

La serata a casa Mustang procedeva tranquilla, era una sera come tutte le altre. Ed era steso a terra che leggeva tranquillamente un vecchio e polveroso libro di alchimia, mentre attorno a lui ne erano sparsi un'altra decina, Alphonse invece sedeva tranquillamente su di una poltrona. Roy era stravaccato sul divano e faceva finta di controllare dei documenti, quando in realtà non ne aveva alcuna voglia. Usagi era in cucina a preparare il tè e Lenus saltellava qua e la per la casa con lo spolverino fra le mani. Fu in quella rara pace che il telefono prese a squillare, rompendo l’immobilità dell’aria che li circondava. La prima ad arrivare all’apparecchio fu Lenus che con la solita allegria sollevò la cornetta:

-Pronto? Qui casa del fratellone, ovvero del Flame Alchemist, ossia del comandante, quindi casa Mustang.-

Per un lungo attimo vi fu silenzio dall’altro capo del filo, quindi quando la giovane stava per riagganciare una strana voce iniziò a parlare:

-Vorrei parlare con Edward per favore.

-Si un attimo.- quindi Lenus allontanò l’apparecchio dall’orecchio e si volse a guardare Ed. –Ed c’è un signore che ti vuol parlare.-

-Digli che ora ho da fare, fatti lasciare il numero che poi lo richiamo.- biascicò senza nemmeno scollare il naso dalle pagine che stava leggendo, la ragazza annuì.

-Mi spiace, ma al momento è occupato, dice che la richiamerà appena ha tempo.- disse sempre dolcemente, ma la voce dall’altra parte rispose irritata:

-Allora dirgli che alla cosa che gli ho rubato non resta molto tempo.-

Per un attimo l’espressione di Lenus si fece dubbiosa quindi, si volse di nuovo sospirando verso il ragazzo.

-Ed questo signore dire che ti ha rubato qualcosa.-

Questa  volta quelle parole catturarono l’attenzione di Edward facendolo scattare in piedi come una molla ed inciampare nei libri che aveva davanti, quindi dopo una sequela di bestemmie arrivò all’apparecchio strappandolo di mano alla giovane.

-PRONTO!- sbottò piuttosto irritato per l’interruzione.

-Fullmetal shorty dovresti essere più gentile con me!- rise melliflua la voce dall’altro capo del filo.

-Envy maledetto che cosa vuoi! Cosa mi hai preso!? Perché non mi sembra manchi nulla!- ringhiò Edward controllandosi addosso e poi attorno a se, allora, Al era seduto sulla poltrona come sempre, Roy stravaccato in una posizione così sexy che per un attimo il cervello di Ed perse lucidità, ma si riprese subito. Usagi era appena entrata con il vassoio del tè e Lenus saltellava allegra spolverando la scrivania, pareva ci fossero tutti e solo quando i suoi occhi si posarono sulla poltrona preferita di Winry vuota, il giovane capì che mancava all’appello. Come aveva potuto dimenticarsi di lei?

-Envy maledetto bastardo! Ridammi immediatamente Winry o giuro che non la passerai liscia!- la voce del giovane alchimista era carica di preoccupazione ed odio. Di nuovo una risata gli investì le orecchie ed il suo umore non migliorò per nulla.

-Ce ne hai messo di tempo mio caro shorty… se la rivuoi vieni al cimitero monumentale ora o lei non supererà la notte!- quindi l’homunculus riagganciò lasciando Edward ad imperlare l’aria con un'altra sequela di bestemmie.

-Maledizione! Envy ha preso Win! Dobbiamo andare al cimitero!- e senza aspettare risposta prese il soprabito rosso diretto verso la porta, ma la mano di Roy che gli afferrò il polso lo costrinse a fermarsi.

-fermati!! ragiona!! puzza di trappola ad un miglio di distanza!!! saresti davvero uno stupido a fiondarti tra le braccia di quella checchina senza almeno prepararti un piano!!!-

A quelle parole gl’occhi di Edward s’infiammarono ancora di più, la preoccupazione gli attanagliava il cuore ed ogni minuto che Roy gli faceva perdere lì dentro era un minuto in meno di vita per Winry. Con decisione divincolò il braccio dalla presa di lui e si volse a guardarlo adirato.

-Non ho tempo per un piano! Lui ha detto che non le rimane molto tempo! Cosa doveri fare secondo te?- ringhiò al colmo della frustrazione.

-Aspetta un attimo allora!- replicò l’alchimista di fuoco che si diresse deciso al telefono. Poche e coincise furono le parole che disse a chi lo stava ad ascoltare dall’altro capo del filo, quindi tornò dagl’altri all’ingresso.

-Andiamo a riprenderci la nostra Winry!- solo questo disse guidando tutto il gruppo fuori dalla porta. Dovevano fare davvero in fretta o per la giovane non ci sarebbe stato scampo.

 

 

 

 

Spero che vi sia piaciuta! ^____^

Alla prossima!

 

Angel Natalie

   
 
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