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Autore: panpoby90    07/07/2014    0 recensioni
Sono passati molti anni ormai da quando il signor Sesshoumaru smise di girare il paese, ancora di più da quando Naraku venne sconfitto, e tanti anni da quando quella persona morì. Però mi ricordo quand’era iniziata… ricordo tutto come ieri…
L’estate era appena iniziata e faceva un gran caldo, io, il fedele Jaken, a quei tempi ero ancora abbastanza arzillo, e insieme a Rin e Ah-Un seguivo il mio signore. L’unica cosa che gli importava allora era la conquista, desiderava allargare i suoi domini per riuscire a dimostrare di essere più forte del padre.
In tutti gli anni in cui ho seguito il signor Sesshoumaru c’è una cosa che gli ho visto fare solo una volta… ora che ci penso, con quella che sto per raccontare sono due,… questa cosa è innamorarsi…
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jaken, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arrivò la notte e ci accampammo nel bosco. Eravamo andati a dormire ormai da molto quando un rumore mi svegliò. Aprendo gli occhi vidi Sayuri che prendeva dalla schiena di Ah-Un il suo arco e le frecce. La chiamai sottovoce per non svegliare il mio signore.
Jaken: Sayuri! Si può sapere che fai?
Sayuri: signor Jaken… fate piano vi prego non voglio che Sesshoumaru si accorga di me!
Jaken: ma dove vai con l’arco?
Sayuri: venite con me e lo scoprirete!
La ragazza mi portò dall’altro lato del bosco. Poi prese l’arco, lo tese, e scoccò una freccia contro un albero in lontananza, mancandolo.
Sayuri: maledizione!
Jaken: ti alleni al tiro con l’arco?
Sayuri: si! Devo diventare più forte! Se continuo a esservi di peso non me lo perdonerò!
Scoccò un'altra freccia. Mancò ancora il bersaglio.
Jaken: ti hanno colpito le parole del signor Sesshoumaru di oggi ne?
Sayuri non mi guardava in viso e continuava ad allenarsi. Tirai un sospiro.
Jaken: sai, mi domando che fine abbia fatto la piccola Rin… ormai è tanto che non la vedo!
Sayuri: … Rin si sentiva anche lei di peso! È cresciuta e si è accorta che deve imparare a essere utile. Mi pare di aver capito che è andata a chiedere alla signorina Kagome di insegnarle a tirare con l’arco…
Jaken: è maturata molto!
Sayuri: è cresciuta!!!
Scoccò un'altra freccia ma sta volta centrò il bersaglio.
Jaken: oh… questo era un bel tiro!
Sayuri guardava un punto nel vuoto, fissandolo intensamente. Poi senza voltarsi mi rivolse una domanda.
Sayuri: …signor Jaken…
Jaken: si?
Sayuri: ...ecco non... non credete anche voi che.. il signor Sesshoumaru… fosse molto bello oggi durante il combattimento? …
Jaken: eh???
La ragazza era sempre con lo sguardo nel vuoto, l’unica differenza da prima era che ora era rossa in viso e sembrava imbarazzata.
Jaken: Sayuri ma tu…
Sayuri: si è fatto tardi! Torniamo indietro prima che il signor Sesshoumaru si svegli!
Mi passò accanto sorridendo, ma io sapevo che era un sorriso forzato.
Jaken: Sayuri… no! Non può essere!!!!
Tornammo da dove eravamo venuti e ci rimettemmo a dormire.
Il giorno dopo sembrava non fosse successo nulla. Sayuri scherzava e rideva come al solito, tanto che mi venne da pensare che tutto ciò che avevo vissuto la sera precedente fosse stato solo un sogno.
Sayuri: dove siamo diretti signor Sesshoumaru?
Sesshoumaru: a nord, lì si trova un potente demone che un tempo mio padre sconfisse…
Sayuri: ma se vostro padre l’ha sconfitto perché ci andiamo?
Sesshoumaru: corre voce che questo nemico abbia ripreso ad attaccare i villaggi, quindi stiamo andando a fermarlo.
Sayuri: ahhhh….
La ragazza guardò verso il cielo con un espressione pensierosa.
Sayuri: avete detto che attacca i villaggi? Per caso attacca anche i vostri possedimenti?
Sesshoumaru: no, non si è ancora spinto nei miei territori…
Sayuri: ma allora perché lo volete uccidere, infondo non sta disturbando voi ma degli umani! Non è che volete proteggere la gente nei villaggi?
Sesshoumaru: NON E’ AFFATTO COSì!!!!…. voglio sconfiggerlo solo perché un tempo lo fece mio padre e io non sono da meno di lui!
Sayuri: non siete da meno di vostro padre, ma secondo Sayuri non siete nemmeno duro come volete dare a vedere!!!
Fu allora che non capii che cosa stava accadendo. Sesshoumaru aveva incurvato le sopracciglia in un espressione pensierosa, fissava Sayuri mentre lei gli sorrideva e, improvvisamente, gli aveva dato un leggero colpetto in testa, in modo quasi tenero.
Sesshoumaru: non dire sciocchezze…
TUP
Sayuri: aih!!
Dopo quel colpo Sayuri aveva assunto un espressione un po’ ebete, si era messa le mani in testa nel punto in cui era stata colpita e poi la sua espressione era mutata di colpo. Si era fatta come sorpresa e fissava Sesshoumaru che aveva allungato il passo ed era proprio davanti a lei. Lo fissò a lungo.
Jaken: ti sei incantata?
Sayuri: eh? (questa è un altra sua espressione ebete! Ndjaken)
Jaken: sei ritardata per caso? Ti svegli o no razza di capra???
Sayuri: Jaken…
Jaken: che c’è?!?!
Sayuri: … GUARDA CHE HO SENTITO BENISSIMO RAZZA DI DEFICIENTE DI UN ROSPO!!! VIENI QUI CHE TI CUCINO PER CENA!!!!!!!
Jaken: AIUTO SIGNOR SESSHOUMARU!!!!!
Sayuri: MALEDETTO!! CHI SAREBBE LA RITARDATA????
Jaken: SCHERZAVOOOO!!!
Sayuri: TI FACCIO PASSARE IO LA VOGLIA DI FARE CERTI SCHERZI!!!!
Mamma mia quante botte presi quella mattina… ho ancora il segno di un bernoccolo in testa! Comunque c’era qualcosa di strano nell’aria, e più andavamo avanti, più me ne accorgevo…
   
 
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