UNA NOTTE SENZA LUNA
Il velo della notte poggiò anche sulle loro teste, illuminato dalle stelle, notte di luna nuova, una notte senza luna.
Kagome si era seduta lontano, come il solito Inuyasha la aveva ferita, probabilmente senza neanche accorgersene, ma proprio mentre questi pensieri attraversavano la sua mente la ragazza, che stava accarezzando con le dita la superficie dell’acqua, sentì un peso sulle spalle, la pesante casacca rossa le era stata gettata da Inuyasha.
< Prenderai freddo, vieni vicino al fuoco>
Lei però, aveva il volto in lacrime, non ne poteva più di questo gioco con Inuyasha: quasi ogni giorno lui la insultava, lei si arrabbiava, lui si scusava e tornava tutto come prima, per poi litigare di nuovo, ovviamente non si rendeva conto di quanto lei soffrisse per questo.
Lui si accorse solo ora che Kagome singhiozzava,
non sopportava vederla piangere, soprattutto per causa sua, e ultimamente piangeva spesso, la abbracciò e la fece girare.
< Scusami >
Disse il mezzo demone.
Tutto… come il solito…
non ce la faccio più,
non posso andare avanti in questo modo,
il mio cuore non potrà reggere ancora a lungo.
Mentre pensava tutto questo continuava a fissarlo, lui intanto attendeva di essere perdonato.
Ma Kagome aveva deciso, sarebbe tornata la sera stessa al pozzo, al futuro, sarebbe andata a scuola, avrebbe rivisto i suoi amici, dopotutto anche lei aveva bisogno e il diritto di avere una vita normale,
nella quale potesse dimenticare,
dimenticare tutto,
dimenticarlo,
dimenticare Inuyasha.
Sarebbe accorso molto tempo, se ne rendeva conto ma prima di andarsene doveva liberarsi da ciò che le premeva l’animo da troppo tempo, le avrebbe confessato i suoi sentimenti.
Il perdono stentava ad arrivare e Inuyasha vide che le lacrime di Kagome non cessavano, la strinse forte.
< Kagome va tutto bene?>
La risposta non si fece attendere, la ragazza si girò verso di lui, fermandosi a pochi millimetri dal suo volto, poi, dolcemente incominciò ad appoggiare le sue labbra color pesca, su quelle di Inuyasha.
Fu molto difficile per Kagome allontanarsi da lui perché appena le labbra si erano incrociate, lui aveva risposto al bacio con passione, travolgendola.
Corse.
Si mise a correre.
Correva più veloce che poteva
Si gettò nel pozzo, buio, come la notte che li circondava, Inuyasha era rimasto immobile, sulla roccia, era diventato scuro in volto.
Addio.
Fu questa la parola pronunciata da Kagome prima che lasciasse le sue braccia.
Non aveva mai usato un tono così serio con lui.
L’aveva pronunciata prima di lasciare le sue braccia.
Per sempre.
Rimase immobile, a guardarla correre lontano.
Lontano da lui
Il vento gli portava l’odore delle sue lacrime.
Rimase immobile
Guardando l’amore volare via
Sotto il manto di stelle che sperò
La proteggesse per sempre.
Rimase immobile
A fissare il nulla
In una notte senza luna.