Capitolo 2 - La sera del blackout
Quando l'orologio toccò le 24 il locale fu invaso da ragazzi, le luci multicolore erano già in funzione da un pezzo e il dj aveva già provato alcuni dei suoi pezzi.
I cinque ragazzi varcarono le soglie del MidNight oramai a serata inoltrata. Paolo fu il primo ad entrare e si precipitò nella folla assieme al suo miglior amico tenendo conto della scommessa in corso; quasi nelle stesso momento giunsero al locale Claudio e Sara che assieme ai propri gruppi di amici ordinarono una decina di cocktail e stazionaro nei pressi del bancone in legno. Alessio raggiunse il MidNight a bordo della sua Citroën C3 nera e attese l'arrivo del cugino, giunto al parcheggio del locale, con aria spavalda mostrò al cugino una foto di una ragazza che in quel momento si trovava nel locale, la ragazza aveva una folta chioma riccia di color rosso e degli occhi verde smeraldo. Spento lo schermo del telefono Alessio diede una pacca sulla spalla del cugino e lo invogliò ad entrare nel locale. L'ultima dei cinque a raggiungere il locale fu Elena, la ragazza venne accolta in maniera passionale e romantica dal proprio ragazzo che indossava una camicia a fiori tendente al celeste e una bermuda blu notte.
L'unica peculiarità che accomunava i cinque oltre la loro presenza al MidNight fu il timbro di color nero pece che militava sui loro polsi sinistri.
La notte di quel sabato era ancora troppo giovane per morire, le casse del locale erano ancora colme di musica elettronica e la stanchezza tardava ad arrivare nei corpi dei cinque; lo speaker che accompagava il dj annunciò a gran voce:
"Ragazzi, ragazzi, ragazzi un attimo di attenzione qui al bancone c'è qualcuno che ha offerto per tutti..quindi alcool a volontà"
In un attimo il bancone fu invaso da ragazzi che non esitarono ad impossessarsi di quanti più bicchieri possibili, ovviamente compresi i cinque ragazzi. La serata proseguì ininterrottamente fino a quando qualocosa entrò in azione, qualcosa iniziò ad agire nei corpi dei cinque ragazzi; un "istinto inspiegabile" fece riunire i cinque ragazzi nel parcheggio del locale. Fu proprio lì che i cinque, chissà come e per quale motivo, si accasciarono al suolo contemporaneamente.
I cinque ragazzi varcarono le soglie del MidNight oramai a serata inoltrata. Paolo fu il primo ad entrare e si precipitò nella folla assieme al suo miglior amico tenendo conto della scommessa in corso; quasi nelle stesso momento giunsero al locale Claudio e Sara che assieme ai propri gruppi di amici ordinarono una decina di cocktail e stazionaro nei pressi del bancone in legno. Alessio raggiunse il MidNight a bordo della sua Citroën C3 nera e attese l'arrivo del cugino, giunto al parcheggio del locale, con aria spavalda mostrò al cugino una foto di una ragazza che in quel momento si trovava nel locale, la ragazza aveva una folta chioma riccia di color rosso e degli occhi verde smeraldo. Spento lo schermo del telefono Alessio diede una pacca sulla spalla del cugino e lo invogliò ad entrare nel locale. L'ultima dei cinque a raggiungere il locale fu Elena, la ragazza venne accolta in maniera passionale e romantica dal proprio ragazzo che indossava una camicia a fiori tendente al celeste e una bermuda blu notte.
L'unica peculiarità che accomunava i cinque oltre la loro presenza al MidNight fu il timbro di color nero pece che militava sui loro polsi sinistri.
La notte di quel sabato era ancora troppo giovane per morire, le casse del locale erano ancora colme di musica elettronica e la stanchezza tardava ad arrivare nei corpi dei cinque; lo speaker che accompagava il dj annunciò a gran voce:
"Ragazzi, ragazzi, ragazzi un attimo di attenzione qui al bancone c'è qualcuno che ha offerto per tutti..quindi alcool a volontà"
In un attimo il bancone fu invaso da ragazzi che non esitarono ad impossessarsi di quanti più bicchieri possibili, ovviamente compresi i cinque ragazzi. La serata proseguì ininterrottamente fino a quando qualocosa entrò in azione, qualcosa iniziò ad agire nei corpi dei cinque ragazzi; un "istinto inspiegabile" fece riunire i cinque ragazzi nel parcheggio del locale. Fu proprio lì che i cinque, chissà come e per quale motivo, si accasciarono al suolo contemporaneamente.