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Autore: Lady Uchiha 23    08/07/2014    5 recensioni
''Deligere oportet quem velis diligere.''
''Bisogna scegliere chi si vuole amare.''
-Marco Tullio Cicerone
[Quinta classificata e vincitrice del premio ''Miglior Triangolo'' al contest "Tre è il numero perfetto!" indetto da Ayumu7 sul forum di EFP.]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sakura, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Naruto Shippuuden
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Non mi importa più di tutto ciò che è stato,
non c'è la rabbia e la paura che mi ha spaventato.


Capitolo II - Lussuria e Nostalgia


Al suo risveglio Sakura se n'era andata lasciando un biglietto accanto a lui:
''Vado al campo, se vuoi venire, ti aspetto. Sakura.''
Ma lui era pronto per far vedere al mondo i suoi sentimenti?

Sakura correva da una parte all'altra del campo. Quella mattina sembravano avere tutti un disperato bisogno di lei. Mentre medicava distrattamente i suoi pazienti, con gli occhi cercava Sasuke.
Sperava davvero che si facesse vivo. Verso metà mattina comparve Naruto, che, come sempre, fu acclamato. Gli ci vollero parecchi minuti prima che riuscisse a raggiungere Sakura.

-Buongiorno, Sakura.-
-Buongiorno...-
La rosa era in terribile imbarazzo. Non che si fosse dimenticata di Naruto e del suo bacio, ma aveva fatto l'amore con Sasuke...
E solo il ricordo la mandava ancora in estasi. Non aveva più pensato a cosa volesse significare quel contatto con il suo migliore amico, anche se le aveva smosso il cuore. Ma si rese conto che non poteva fare finta di nulla, e lui era venuto ad ascoltare cosa lei avesse da dirgli. 
-Ti ho pensata tanto.- disse lui senza un minimo di vergogna.
Era questo che amava di Naruto: non si faceva spaventare dai sentimenti, e sapeva esprimerli meglio di chiunque altro, senza vergognarsi. Ed era qualcosa che Sasuke non si sarebbe neanche immaginato di fare.
-Ti ho pensato anche io.- mentì lei per non deluderlo.
-E...?-
-Non mi sembra né il momento né il luogo per parlarne.-
-Quando, allora?- chiese Naruto.
-Stasera... Aspettami alle otto fuori dal campo, facciamo una passeggiata.-
-Va bene, a stasera.- le disse con un sorriso, dandole un bacio sulla guancia.
Sakura arrossì ma non poté negare che le aveva fatto piacere
Ma cosa le stava succedendo?

Quando Sakura uscì dal campo non sapeva se sperare che Naruto ci fosse oppure no. 
Ma lui c'era, perciò al diavolo il resto.
-Eccoti.- la salutò con un sorriso.
Lei rispose sorridendo, preferendo non dire nulla.
Da dove avrebbero iniziato? 
-Sakura... Mi dispiace per... Per l'altro giorno.-
Eccolo che già partiva all'attacco. Ma neanche poteva biasimarlo.
-Non scusarti, non me la sono presa.-
Certo, detto così poteva sembrare che le fosse anche piaciuto. In fondo, non le era piaciuto davvero?
-Naruto, sono in un momento... Strano. Non so cosa voglio e...-
Ma Naruto non le fece terminare la frase che la baciò a sorpresa, di nuovo. Sakura non se lo aspettava, ma dopo il primo momento di sorpresa, decise stavolta di non scappare. 
Che cosa ci perdeva? Naruto la riempiva di attenzioni, la faceva sentire importante. I suoi baci erano dolci, sapevano di passato, avevano un che di nostalgico. Gli trasmettevano tutto il dolore che aveva dovuto sopportare, ma anche un milione di altre cose - ma le avrebbe analizzate in seguito -. 
Aveva deciso di accettare quel calore che le stava trasmettendo, e tutto ciò che ne sarebbe derivato.

Naruto tremava all'idea di sapere cosa Sakura provasse per lui. Avrebbe giocato il tutto per tutto, e se fosse andata male almeno non avrebbe avuto rimpianti. Lei sembrava titubante, ma lui decise di baciarla. Si aspettava uno schiaffo, una fuga, urla o lacrime, ma lei invece lo baciò a sua volta. Naruto restò sorpreso e le strinse delicatamente il viso fra le mani, avvicinandola a sè. Poi si allontanò un po' per guardarla negli occhi, felice.
Lei sorrise, ma il suo sguardo aveva una luce strana, come se fosse indecisa. Tuttavia non si ritirò quando le prese la mano e la portò a casa sua.

-Grazie, Sakura.- disse il biondo una volta che ebbero preso posto nel divano.
Lei si strinse al ragazzo, abbracciandolo. 
Sasuke e Naruto...Così immensamente diversi in tutto ciò che facevano. Mentre Sasuke riusciva a darle il brivido del piacere, del proibito, Naruto la faceva sentire protetta, amata, come quando andavano in missione insieme e lei era sempre l'anello debole. Ma lui non glielo faceva pesare. Forse era sbagliato accettare di prendere l'amore che Naruto le stava offrendo; lei non era in grado di darglielo. Non nello stesso modo, almeno. Stare con lui la faceva stare bene, e non voleva rinunciare a niente.
Non voleva rinunciare a nessuno dei due.

Naruto sembrava felice, e apparentemente lo era anche Sakura. Ma dentro di lei si agitava un marasma di emozioni, dedicata metà a Naruto e... Metà a Sasuke. Non riusciva a lasciarlo da parte, era più forte di lei. Nonostante si sentisse arrabbiata con lui per non essersi fatto vedere per un giorno intero, pensava ancora alla notte con lui, viva più che mai nella sua mente.
Non era giusto lasciarsi trasportare da tali pensieri mentre Naruto la baciava, ma il suo cuore sembrava spaccato in due, e lei non sapeva quale parte era giusto ascoltare.

Sakura si addormentò fra le braccia di Naruto - come era accaduto la notte precedente con Sasuke-.
Il biondo la strinse a sé e la lasciò riposare. 
Per le parole ci sarebbe stato tempo.
Era una situazione ambigua, ma gli faceva piacere averla lì. Naruto sapeva, sentiva, che c'era qualcosa anche con Sasuke. Quindi erano diventati rivali anche in amore.
Ma sapeva che lui poteva contare sulla sua capacità di esprimersi, completamente estranea al moro. Avrebbe giocato lealmente, e alla fine uno solo avrebbe conquistato il cuore di Sakura.

La mattina arrivò illuminando il salotto di Naruto. Sakura si svegliò e, rendendosi conto di essersi addormentata, si vergognò. Tuttavia si avvicinò ancora un po' al ragazzo, desiderosa di sentire il suo calore che la faceva stare bene. Si sentiva come fuori dal mondo, in quel momento non esistevano nient'altro che loro due - e Sasuke-. 
Il Team 7 era diventato davvero qualcosa di strano.

-Ben svegliato.- disse con dolcezza la rosa.
-Ciao..- rispose Naruto, ancora mezzo addormentato. 
Le sorrise con amore, e la baciò. Sakura arrossì; non si aspettava di certo tutte quelle attenzioni, e c'era il pericolo che si abituasse troppo in fretta.
-Che fai oggi?- chiese al ragazzo.
-Uhm... Niente, credo...E tu?-
-Io.. Vado a trovare Sasuke.- disse titubante.
Era stato giusto dirglielo? Non lo sapeva. 
-Va bene.- 
Lui non sembrò scomporsi, ma il suo sorriso si spense un po'. Sakurà lo abbracciò e lui quasi la stritolò. Non voleva che andasse via.
-Tornerò presto.- promise la rosa.
Lui sorrise ancora, e fece per alzarsi.
No, non aveva fatto bene a dirglielo.

Sakura uscì di fretta da casa di Naruto. Non voleva essere vista, sopratutto perché si stava dirigendo a Villa Uchiha. Non era esattamente giusto ciò che stava facendo.
In poche parole, stava con due ragazzi. Ed erano i suoi compagni di team.
Chissà cosa avrebbe detto Kakashi se l'avesse saputo.
C'è già la possibilità che lo sappia, pensò Sakura. 
A tempo debito avrebbe parlato anche con lui, era giusto e ne aveva bisogno.

Non aveva voglia di suonare, non voleva essere preannunciata. Entrò dal giardino.
Camminava piano, cercando di non fare rumore. 
-Sakura.-
Sasuke era comparso dietro di lei. Doveva aspettarselo, no?
-Ciao.- disse lei abbassando la testa per la vergogna.
Si era comportata come una ladra.
-Che ci fai qui?-
-Volevo vederti.-
-Eccomi.-
Che figura che stava facendo. Era arrabbiata con lui, ma non lo stava dimostrando per niente.
-Perché non sei venuto al campo?-
-Chi ti ha detto che lo avrei fatto?-
Aveva pensato che fosse cambiato. 
Oh, come si sbagliava. Era sempre lo stesso.
Bello e impossibile.
I suoi occhi erano fiamma viva, non poteva sostenerli. Si voltò, pronta per andarsene.
-Aspetta.-
Lei rimase in attesa, mentre sentiva Sasuke avvicinarsi lentamente. Pregò tutti gli dei perché non facesse niente - assolutamente niente - altrimenti non avrebbe resistito. Lo desiderava con tutta sè stessa, con ogni cellula del suo corpo. Ogni nervo si protendeva verso Sasuke.
Poteva farcela, doveva resistere. Ma se lui avesse alzato anche un solo dito...
Sentiva il suo respiro fresco sul collo, e sentiva anche che la sua volontà stava pericolosamente barcollando.
''Sei debole, Sakura.'' pensò.
-Non andartene.- 
Le parole di Sasuke arrivarono come una salvezza.
Combattuta se resistere o meno, erano bastate quelle due parole a convincerla. 
Si voltò verso di lui, e vide che le fiamme nei suoi occhi divampavano ancora più -pericolose, misteriose, inavvicinabili - di prima, ma non si lasciò spaventare.
Anche lui la desiderava.

Non c'erano stati indugi. Sasuke l'aveva presa e portata in camera da letto. Se la prima volta si erano accontentati, la seconda volevano di più.
''Eri venuta per questo.'' si disse la rosa, iniziando già a sentire i primi brividi di piacere.
La mano sicura, le dita fresche di Sasuke l'accarezzavano lentamente, come se volessero lasciare la loro impronta.
Il cervello di Sakura si spense e si lasciò guidare dall'istinto e dalla voglia. 
Fosse stato per lei quel momento poteva essere anche l'ultimo della sua esistenza.
Non poteva resistere a Sasuke, non avrebbe potuto farlo mai. 
Lui era un diavolo tentatore, lei un povero agnellino indifeso che si lasciava tentare continuamente. 
Era un gioco pericoloso e qualcuno si sarebbe scottato prima o poi. 
Forse lei, forse Sasuke... forse Naruto.

-Sasuke... Sasuke, devo andare.- disse Sakura tra un bacio e l'altro.
Non era bastata una volta sola a scoprire quanto Sasuke fosse un amante perfetto. La seconda volta era stata anche migliore della prima; era stato tutto più naturale, anche se la passione prese il sopravvento. Quanto avrebbe voluto parlarne con Ino...
-Rimani.- disse semplicemente lui, infischiandosene dei feriti che aspettavano la loro dottoressa.
-Non posso...- 
Avrebbe voluto rimanere fino alla fine dei tempi, ma aveva una coscienza... Per il momento.
Lei lo allontanò un po', guardandolo negli occhi. Poi gli diede un leggero bacio sulle labbra.
-Devo proprio.- gli disse con un sorriso.
Sasuke la lasciò e lei si alzò dal letto. La guardò mentre raccoglieva i vestiti per la stanza e la trovo incredibilmente bella. 
-A stasera.- 
Bello... E possibile.

Naruto girovagava per Konoha. I suoi piedi lo portarono nei pressi di Villa Uchiha e vide qualcuno uscire dal cancello.
Sakura.
Si avvicinò rapidamente quanto bastava per vedere un sorriso felice stampato sul suo viso  - un sorriso che lui non aveva mai visto se non per Sasuke.-
Forse lui ci sapeva fare con le parole... Ma Sasuke ci sapeva decisamente fare con i fatti.
Si allontanò sconfortato. Sakura era da sempre innamorata di Sasuke, non ci voleva molto perché la perdesse.
Forse l'aveva già persa.

Sakura arrivò al campo medico ed incontrò Ino.
-Ciao! Sembri piuttosto allegra... Novità?- chiese curiosa la bionda.
-No, nessuna...- 
-Avanti, Sakura... Non ti vedo così da anni ormai!-
La rosa stava per cedere... Poteva dirglielo? Magari poteva nasconderle un parte di verità...
Valutò velocemente cosa convenisse dirle.
-Vedi... Sasuke... Ci siamo baciati.- disse Sakura, arrossendo.
-Cosaaaa? E cosa aspettavi a dirmelo??- urlò Ino facendo voltare i passanti.
-E' successo ieri...-
-Devi raccontarmi tutto.-
-E' stato solo un bacio.-
''Solo un bacio? Sakura, stai cadendo in basso!'' disse la voce della sua coscienza.
-Quando vi vedrete?- chiese ancora l'amica
-Stasera.-
-Mi raccomando, Sakura!- 
La rosa sapeva a cosa si riferisse, ma non aveva di certo bisogno di quel genere di raccomandazioni.
''Se solo Ino sapesse cosa sto combinando...'' pensò ancora Sakura, prima di iniziare il suo giro di visite.

Tra un paziente e l'altro, Sakura si ricordò di Naruto.
''Tornerò presto'' gli aveva detto, ma intanto era stata con Sasuke, promettendo anche a lui di vedersi quella sera.
''Sei una sciocca.'', si disse.
Era già arrivato il momento di scegliere?
Poi le venne in mente un'idea, che, purtroppo, prevedeva l'aiuto di Ino.
''Dovrò dirle come stanno le cose.'' pensò.


-Che cosaaa?- urlò Ino per la seconda volta nel giro di  poche ore.
Sakura le stava facendo delle rivelazioni incredibili: il team 7 era diventato un triangolo amoroso, e il centro di tutto era proprio la sua amica.
Ma non finiva lì: le stava chiedendo di tenerle il gioco con Naruto, perché quella notte voleva passarla con Sasuke.
''C'è chi non ha niente, e chi ha troppo!'' pensò Ino, leggermente invidiosa.
-Ino, ho bisogno di te! Sono così confusa...- 
-Te la stai spassando con i due eroi della guerra! Ci credo che tu sia confusa.-
La rosa non rispose, capendo lo stato d'animo dell'amica.
-Ma tu non sei sempre stata innamorata di Sasuke?- continuò la bionda, cercando di venire a capo di quella situazione impensabile.
-Si... Ma Naruto mi sta mostrando qualcosa che non avevo neanche mai sperato di poter recuperare...-
-Cioè?- chiese curiosa Ino, non capendo a cosa si stesse referendo.
-Con lui mi sento come ai tempi delle missioni: protetta, sicura. Non devo temere niente, lui pensa a tutto. Con Sasuke è molto diverso... Con lui è come stare sempre in bilico su un filo sospeso nel vuoto; si può cadere da un momento all'altro, ma sento la vita scorrere nelle vene, mi sento vera.- 
Ino riflettè su quelle parole. La situazione era difficile, soprattutto perché i due erano i suoi compagni di team, per cui avevano dei 'precedenti'.
-Naruto è il passato e potrebbe essere il futuro... Ma Sasuke è il presente.- disse la rosa.
-Sakura, il presente si vive, ma il futuro si aspetta.- 
-Loro sono... Sono la Lussuria e la Nostalgia.-



*Spazio Autrice*
Salvee :D
Felice di pubblicare subito il secondo capitolo,
dove finalmente si entra nel vivo della storia.
Pomeriggio prometto di rispondere alle recensioni :)
Un bacio,
Lady Uchiha 23
  
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