-Voglio che tu mi renda forte Ace, come te-
Sussurrò il ragazzo non accennando a schiodare gli occhi azzurri e lucidi dai suoi di un colore indefinito tra il verde e il grigio.
Grace sbarrò le palpebre assumendo un’espressione tutt’altro che serena.
-Cosa?!-
Urlò allontanandosi per quel po’ che le era concesso, dato che erano seduti sul pavimento e che le loro gambe erano intrecciate, lo fulminò con un’occhiata e dovette trattenersi dal tirargli uno schiaffo.
Lui voleva smettere di provare dolore, voleva diventare come lei, insensibile.
-Sei solo un ragazzino, non hai idea di quanto faccia schifo essere così, non sai quanto sia orribile morire dentro e non riuscire neanche più a piangere Luke, non sai nulla e io non ti lascerò finire come me, non ti aiuterò a diventare un mostro!-
Luke strinse i pugni sentendo una forte rabbia incastrarsi tra le sue costole indolenzite.
-Perché?-
Il tono di voce del ragazzo si alzò notevolmente e lei sobbalzò, colta alla sprovvista da quella reazione improvvisa, poi gli prese il viso tra le mani in modo che non potesse abbassare il capo.
-Perché a te ci tengo-
E quelle sue parole lasciarono entrambi a bocca aperta.