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Autore: Minori Kuscieda    08/07/2014    3 recensioni
Il Regno di Sol e il Regno di Fa sono l’uno contro l’altro.
Nel primo, dopo la morte del Re, il Principe è salito al trono ancora molto giovane.
Ma lo zio, invidioso del suo potere, lo accusa ingiustamente, riuscendo a cacciarlo dal Regno.
Prende così il suo posto, iniziando a governare con il pugno di ferro…
Nel secondo la Principessa è stata data in sposa ad un ragazzo di una famiglia nobile, che lei non ama.
Inizia ad odiare il padre e tutto quello che lo riguarda, così decide di scappare…
Un giorno incontra il suo Principe Azzurro, e…
Un amore impossibile, ostacolato dalla lotta tra due Regni.
Uno zio da spodestare e un trono da riconquistare.
Due popoli in subbuglio e la guerra che avanza.
Riusciranno il Principe Leon e la Principessa Violetta a riportare la pace?
[Leonetta, Diemilla, Naxi, Marcesca e accenni DjxCami]
Spero di avervi incuriositi!
DEDICATA A: Julia Duchannes, ali_01 e Camy_Love00 e a tutti quelli che continuano a seguire me e le mie storie!
P.S. Ringrazio Niley Story (MagicGirl96) per il banner della storia! Grazie a te e a tutti, davvero.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diego, Gregorio, Leon, Violetta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La Guerra.

Erano tornati subito indietro. Marco aveva lasciato prendere il suo cavallo a Beto per portare Leon verso la casa che avevano lasciato nemmeno due ore prima.
Maxi, Dj e l’uomo posarono piano il ragazzo sul letto, facendo molta attenzione. Ma, a contato con il materasso duro, Leon trasalì, serrando i pugni. Non era sveglio, ma non dormiva: aveva semplicemente perso molte energie e non riusciva ne a muoversi ne a parlare. E Beto temeva che avesse perso anche conoscenza.
Beto iniziò a sbottonargli la camicia quando Violetta entrò nella stanza.
<< Come sta? >> Chiese, preoccupata
<< Da quello che ho visto la spada ferendolo non ha colpito organi vitali, e la ferita non è molto profonda. Poteva andargli peggio, credimi. >>
<< Posso rimanere qui? >>
<< No Violetta, esci fuori. Anche voi due. >> Disse rivolto a Maxi e a Dj << Devo rimanere solo per curarlo. >>
<< Ma io… >>
La ragazza non fece in tempo a continuare che Maxi e Dj la presero per mano, trascinandola nell’altra stanza, dove c’erano gli altri.
<< Andiamo Leon, sei forte, ce la puoi fare. Devi resistere. Fallo per il tuo popolo e per Violetta. >> Disse Beto, prima di iniziare a disinfettare la ferita.
 
<< Come sta il principino? >> Chiese Diego senza un vero interessamento
<< Vedi di stare più comodo, non sei a casa tua. >> Lo rimproverò Camilla, spingendoli la gamba che lui aveva appoggiato sul tavolo.
Violetta, che aveva sentito la domanda, ignorò volutamente Diego per andarsi a sedere vicino a Francesca.
<< E così lei è la Violetta di cui mi hai parlato. >> Marco, seduto all’altro lato di Francesca, attirò l’attenzione della principessa.
<< Francesca…chi è questo ragazzo? >>
<< Oh Vilu, lui è Marco, migliore amico di Diego. L’ho conosciuto quando quest’ultimo mi ha costretta ad unirmi a loro per aiutarlo nella tua ricerca. È completamente il contrario di quel tipo li, >> Disse indicando Diego << e infatti si è preso lui cura di me fino ad ora. >>
<< Capisco. Piacere Marco e grazie per esserti preso cura della mia migliore amica. >>
<< Il piacere è tutto mio, principessa. >>
<< Violetta, prima ti ho fatto una domanda. >> Diego si intromise nella conversazione
<< Ti ho sentito, ma ho deciso di ignorarti. >>
<< E’ perché vorresti ignorarmi? Quando faccio le domande esigo le rispose. >>
<< Tu non puoi costringermi o comandarmi, non sei nessuno. >>
<< Ma tu sei di mia proprietà. >>
<< E chi te lo ha detto? >>
<< Tuo padre, principessina. Ti ricordo che il contratto di matrimonio è ancora valido. >>
<< Ancora per poco, fidati! >>
<< Tu dici? Quando ti riporterò da tuo padre vedremo chi l’avrà vinta! Anzi, >> Le afferrò il polso << meglio avviarsi per raggiungerlo, non credi? >>
<< Tu sei pazzo! Scordati che io venga a casa con te. >>
<< Non decidi tu! E ora andiamo! >> La strattonò per il braccio ma la lasciò subito quando sentì qualcuno afferrarlo per il didietro del colletto.
<< Ragazzo mio, se non vuoi problemi lasciala stare. >>
Diego si girò e si spostò; vide Beto avvicinarsi a Violetta e sussurrarle << Leon si è svegliato, vuole te al suo fianco. Vai. >>
Violetta si alzò ed entrò nella stanza accanto, dove Leon era disteso sul letto, coperto fino al petto e stava con gli occhi chiusi e il viso rivolto alla piccola finestra.
<< Leon? >> Violetta lo chiamò piano, per paura che stesse dormendo
Il ragazzo non aprì gli occhi << Vieni, avvicinati. >>
La ragazza si sedette accanto a lui e gli prese la mano.
<< Come ti senti? >> Gli chiese
<< Arrabbiato, tanto arrabbiato. >>
<< Non capisco. Perché dici così? >>
<< Volevo vincere, per te. Ma non ce l’ho fatta. >>
<< Oh Leon. >> Violetta lo abbracciò di slancio, senza pensare alla ferita.
<< Vilu alzati, mi fai male così. >> Biascicò il ragazzo, dolorante
<< Scusami. Ascolta Leon, tu per me sei un vincitore. Sei riuscito a combattere contro Diego e si vede che sei riuscito a tenergli testa. Hai avuto il coraggio di sfidarlo, solo per me. Ed è per questo che sei un ragazzo speciale, diverso dagli altri, e io mi sono innamorata di te. >>
Leon sorrise ma non disse nulla. << Violetta? >>
<< Si? >>
<< Ti distendi vicino a me? >> Chiese, scostandosi con calma per farle un po’ di spazio
<< Ve bene. >>
Ancora con le mani incrociate, Violetta e Leon si addormentarono l’uno vicino all’altra, mentre nell’altra stanza Camilla dormiva su Dj, Francesca su Marco, Nata su Maxi e Diego continuava a spostare lo sguardo dalla finestra a Beto, e viceversa.
<< Perché ti comporti così? Ho capito che questo non è il tuo vero carattere. >>
<< E chi te lo dice? Tu non mi conosci e io non ho nessuna intenzione di parlare con te. >> Rispose Diego poggiando la testa all’indietro, contro il muro.
 
La notte trascorse così, tranquilla. Ma poco dopo l’alba vennero svegliati, chi prima chi dopo, da rumori di armi, dal vociare di persone in gran confusione e da nitriti di cavalli.
Beto spalancò la porta e rimase a guardare l’orizzonte. << Merda. >>
Dietro di lui si affacciarono tutti, e a quella vista rimasero pietrificati: l’orizzonte era stato invaso da un esercito che si avvicinava pian piano.
<< Guardate! >> Fu Francesca a richiamare l’attenzione, indicando un punto lontano più a sinistra rispetto a quello che avevano appena visto.
Un altro esercito, che marciava dritto verso la direzione opposta, verso l’altra schiera di guerrieri.
<< Padre. >> Violetta si pietrificò quando lo stendardo fu abbastanza vicino da poterlo riconoscere: sulla stoffa rossa con i bordi dorati era incisa una chiave, la chiave di Fa.
<< Maxi, guarda li! >> Il ragazzo si voltò dove le indicava Nata e rimase di sasso.
<< Gregorio! >> L’altro stendardo, ormai riconoscibile, vedeva raffigurata un’altra chiave, quella di Sol, su uno sfondo blu con i bordi argentati.
<< Ragazzi rientrate ma non dite nulla a Leon… >> Ordinò Beto
<< Ma Beto, non possiamo non dirgli che… >> Intervenne Camilla
<< Fate come vi dico! Se inizieranno a combattere qui… >>
<< No, non posso permetterlo! >> Violetta serrò i pugni, scosse la testa e iniziò a correre nella direzione di German
<< Violetta! >> Diego gli corse dietro
<< Nata, vieni con me! >> Maxi, senza farselo ripetere due volte, iniziò a correre ma nella direzione opposta
<< Ragazzi! Tornate qui! >> Le urla di Beto, però, erano ormai inutili.
 
German e Gregorio si fermarono esattamente l’uno davanti all’altro.
German aveva Angie e Maria alla sua destra mentre Roberto era alla sua sinistra; Gregorio, invece, aveva alla sua sinistra due guardie armate mentre dietro Esmeralda e la principessa Ludmilla.
<< Mi aspettavo Juan Vargas. >> Disse German, rivolto a quell’uomo che gli stava di fronte
<< Mio fratello è morto tempo fa e io ho preso il suo posto visto che il figlio se ne è andato. >> Rise
Angie, accanto a German, seguiva la conversazione: c’era qualcosa di familiare in quell’uomo, e forse anche il marito se ne era accorto.
<< Guarda caso anche mia figlia se ne è andata, e ho come l’impressione che quel ragazzo c’entri qualcosa. >>
<< Non saprei cosa risponderti, io non ne so niente. È da un po’ che non vedo Leon, sai. Comunque penso che questo ti abbia aiutato a trovare un compromesso per risolvere finalmente qualche conto in sospeso… >>
<< Tuo fratello sapeva tutto, ma non penso che tu sia all’oscuro di quello che è successo venti anni fa in queste terre e del trattato di pace che, a mio parere, è alquanto inutile adesso. >>
<< Su una cosa ci troviamo d’accordo. >>
<< Quindi possiamo anche… >> German venne bloccato da un urlo emanato da una voce femminile che lui conosceva bene << Padre! >>
Si voltò e vide sua figlia, la sua amata figlia che gli correva incontro.
<< V-Violetta. >> Angie si fece avanti e quando la figlia si strinse tra le sue braccia, calde lacrime le bagnarono le guance. << Stai bene tesoro? Ti hanno fatto del male? >> Non la smetteva di accarezzarla e di darle baci sulla fronte. E solo in quel momento Violetta notò la bambina che si nascondeva dietro alla gonna della madre.
<< Si mamma, sto bene; tutti sono stati gentili con me. Ma adesso devo parlare con papà. >>
La ragazza si avvicinò al padre proprio mentre Diego la raggiungeva.
<< Mia regina. Sire. >> Il ragazzo fece un piccolo inchino verso i due sovrani
<< E’ bello vedere tutti e due, ma ora andatevene da qui… >>
<< No padre, io non me ne vado finché tu non ritiri l’esercito! >>
<< Violetta non sono cose che ti riguardano, vattene! >>
<< Ma padre! Leon non c’entra nulla con la mia fuga e… >>
<< Violetta vattene! >>
<< Padre non c’è motivo di combattere questa guerra! >>
<< Violetta ho detto che devi andartene, Angie va con lei e porta Maria. >>
<< Andiamo tesoro, >> La regina poggiò le mani sulle spalle della figlia << tuo padre sa cosa deve fare, sa cosa è meglio per il Regno. >>
<< No madre, lui non lo sa! >> La ragazza aveva la voce rotta dal pianto
<< Andiamo. >>
Prima di incamminarsi Violetta si voltò verso Diego << Vieni anche tu? >>
Il ragazzo negò indicando la spada e poi il re. Doveva rimanere li a combattere, Violetta l’aveva capito. Ma perché a lei dispiaceva per lui? Perché gli aveva fatto quella domanda? Non lo sapeva, adesso voleva solo correre da Leon.
 
<< Mia regina, principessa! >> Maxi raggiunse Esmeralda e si inchinò, seguito da Nata
<< Ragazzi andatevene da qui, la guerra sta… >>
<< Venite via con noi, mia regina. Vi porteremo in un posto sicuro. >> Iniziò Nata
<< E potrete riabbracciare Leon. >> Continuò Maxi
Esmeralda prese la mano di Ludmilla, guardò Gregorio e scosse la testa, afflitta.
<< Andiamo. >> Disse mentre i due ragazzi le facevano strada sulla sabbia, verso la casa.
 
<< Allora possiamo anche strapparli, questi trattati. >>
<< Completamente d’accordo. >>
I due Re presero i rotoli di pergamena, li srotolarono e li strapparono. I mille pezzettini di carta finirono a terra, e con un solo gesto dei sovrani vennero calpestati da milioni di guerrieri che si scontravano.
 
I primi rumori di spade e scudi che si scontravano arrivò alle orecchie dei ragazzi nella casa proprio mentre Maxi chiudeva la porta alle sue spalle.
<< Appena in tempo. >> Mormorò Camilla
Solo in quel momento Maxi si rese conto di essere circondato dagli appartenenti alle due famiglie reale che fuori si stavano scontrando: Angie, insieme a Violetta, da un lato, Esmeralda, insieme a Ludmilla e Leon dall’altra.
<< Dov’è Violetta? >> Chiese Nata
I ragazzi indicarono la camera a fianco da cui provenivano alcuni singhiozzi sommessi. Maxi bussò e aprì, inserendo la testa nel piccolo spazio. In quel momento Leon era seduto sul letto e abbracciava forte Violetta che stava piangendo.
<< Leon, non vorrei interromperti ma…ci sono due persone che vorrebbero vederti. >>
Maxi aprì completamente la porta ed entrò nella camera seguito dalle due donne.
<< Madre. >>
Violetta si staccò da Leon e vide una donna in lacrime correre ad abbracciare il figlio; dietro di lei una ragazzina aveva le mani strette in un pungo poggiate sul petto scosso dai singhiozzi.
<< Ludmilla. >> Leon stese le braccia verso la ragazza e questa lo abbracciò di slancio
<< Fratellone. >> Disse soltanto, prima di scoppiare a piangere.
 
Poco dopo erano tutti nella camera di Leon, seduti intorno al tavolo portato per stare tutti insieme in una sola stanza.
Angie aveva raccontato a Violetta chi era Maria e come era arrivata fino a lei, e la bambina si era subito legata alla principessa.
<< Da quello che mi ha detto la guardia prima, >> Iniziò Beto << qui possiamo stare al sicuro visto che i re hanno dato ordine di non avvicinarsi qui. >>
<< Bene, ma che gentili! >> Esclamò Camilla, stizzita
<< Chissà se finirà e quando finirà… >> Nata si rattristò di botto
<< Finirà, vedrai. >> La rassicurò Francesca
<< Presto si accorgeranno che tutto questo è inutile. >> Disse Esmeralda
<< Intanto molti uomini e donne verranno uccisi. >>
<< Ma non c’è modo di farli ragionare? >>
<< Nulla può fermare questa guerra ad eccezione dell’amore. L’amore più sincero e vero. Un amore che è andato oltre, che ha saputo sfidare, ribellarsi e vincere. >> Maria teneva la mano a Violetta e guardava in direzione di Leon, immobile.
Un’altra rivelazione. Nessun parlò ne commentò ma forse tutti avevano capito che la bambina si riferiva al principe e alla principessa. 
Il silenzio venne rotto da un rumore alla porta. Beto corse ad aprire, uscì e rientrò.
Quello che si mostrò agli occhi dei presenti lasciò tutti senza fiato: Diego era ferito alla gamba e poco più sopra al cuore, e la cosa peggiore era che perdeva molto sangue.
 
*Angolo Autrice*
Ed eccoci giunti alla fine di queste quattordicesimo capitolo! Pieno di suspense e azione u.u
Mettetevi al riparo, la guerra è iniziata! E German, come Gregorio, non sembrano voler arrendersi :O Ma arriva un’altra rivelazione di Maria a cambiare l’atmosfera e a dare una buona notizia…chissà però se quello che dice avrà davvero un senso!
Perché Violetta inizia ad interessarsi a Diego? (No ehi, non fraintendete xD Non in quel senso!) Forse perché un po’ gli fa pena visto che rischia la vita mentre loro sono al sicuro…
E, proprio mentre sono tutti tranquilli, Diego si presenta davanti ai loro occhi ferito e probabilmente in fin di vita… Si salverà? Io spero di si (io lo so u.u), visto che mi dispiace tantissimo per lui… :(
Bah, scopriremo tutto nei prossimo capitoli, e dico che non manca molto alla fine della storia.
Ringrazio tutti, un bacio, Minori :3

 
  
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