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Autore: laragazzafattadisogni    08/07/2014    0 recensioni
il principe delle serpi : sottovalutato , frustato, con un nome che forse non gli è mai appartenuto
il ragazzo che non ha avuto scelta, intrappolato in un modo di essere, enigma dalle mille sfumature
dalla sua prima età alla scelta che lo ha segnato per sempre
***
dal capitolo 1
-Mio signore.. – balbettò il piccolo abbassando leggermente il capo, una risata quasi di gradimento si diffuse nella stanza.Era semplicemente raccapricciante
-Non dirmi che hai paura Ragazzo -
-no , signore- alzò lo sguardo , con l’innocenza che solo un bambino poteva avere domandò
- e lei ? – occhi negli occhi , ghiaccio e fuoco si fissavano, poi Voldemort sorrise appena , in un modo quasi impercettibile
***
dal capitolo 3
-Draco...- gelo e ancora gelo lungo tutto il suo corpo, alzò gli occhi e vide sangue nell’uomo che gli stava davanti, gli porse il braccio sinistro alzando con estrema lentezza la manica della camicia.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Morsmordre: il marchio oscuro             
L’aria che lo circondava era diventata più pesante, si sentiva tagliare i polmoni ogni volta che respirava, le siepi ai lati del lungo tratto sembravano avvicinarsi. Arrivò vicino al cancello, quest’ultimo si  contorse e poi parlò
-Fatti riconoscere-
-Devo parlare con mio padre- disse in tono austero, il cancello si aprì lentamente con il suo solito gracchiare sulla pietra, gli ci vollero diversi minuti perchè arrivasse al portone, portò più volte  le serpi sulla porta. Dei capelli neri e bianchi arruffati e due occhi che sembravano sporgere dalle orbite  si intravidero sulla  soglia
 -Entra Draco presto, a lui non piace aspettare , entra- la voce di sua zia  Bellatrix sembrava più esaltata del solito, muoveva convulsamente la  mano verso Draco  come a incitarlo a  muoversi. Il ragazzo biondo varcò la soglia ancora titubante, cercò sua madre con lo sguardo e la intravide, vicino alla parete  con la testa china, fissava il pavimento.
-Draco... finalmente..- faceva lunghi respiri per parlare e lo vide seduto su una sedia da un alto schienale mentre stringeva la sua bacchetta. Si sentì spingere, girò lo sguardo e sua zia Bellatrix lo guardava accigliata
-Mio signore ..- e chinò leggermente il capo. Tutto questo gli ricordava il suo primo incontro con Voldemort  e stranamente si chiese dove fosse nagini
-Oggi per te sarà un grande giorno ..ragazzo- scandì il signore oscuro alzandosi e avvicinandosi a passo lento. Girò lo sguardo verso sua madre, lo fissava imperturbabile, almeno così sembrava. Draco fissò ancora quegli occhi ghiacciati e si ricordò del loro discorso
 
-Devi farlo Draco, questa è la tua famiglia- non disse quasi nulla
-Madre tu lo vuoi ?- furono le uniche parole che uscirono dalla sua bocca
-io voglio solo il meglio per te, e se questo vuol dire proteggerti allora ..- Draco  vide una lacrima scendere dai suoi occhi e morire nel suo amaro sorriso, si alzò e circondò con le braccia Narcissa
-Draco...- gelo e ancora gelo lungo tutto il suo corpo, alzò gli occhi e vide sangue nel uomo che gli stava davanti, gli porse il braccio sinistro alzando con estrema lentezza la manica della camicia. Sentiva gli occhi di sua madre su di lui e  mentre un dolore lancinante lo prendeva pensava che tutto questo era per proteggere se stesso e la sua famiglia.L’unica cosa che aveva capito era che la famiglia era tutto per lui e per quelli come lui, tranne  che per Lord Voldemort estraneo a qualsiasi sentimento.
-Non te ne pentirai Draco, vedrai- la voce di sua zia Bellatrix gli arrivò ancora più fastidiosa di prima, l’avambraccio gli bruciava ma non avrebbe avuto il coraggio di guardare cosa lo infiammava.
-Dovrai esserne orgoglioso figliolo- lo schernì sottovoce Lucius, Draco volse lo sguardo a sua madre che non aveva il coraggio di alzare la testa. A grandi falcate raggiunse il cortile, corse fino ad arrivare al piccolo lago, si vide riflesso nel acqua e un moto di disgusto e frustrazione lo prese.Affondò le mani nel acqua e l’agitò per cancellare il suo riflesso. Voleva lasciare quel corpo, intrappolato in un nome che non gli apparteneva, anche se molte volte lo aveva sfruttato.Il troppo stroppia, ma sentiva che non era la fine.Doveva resistere per sua madre doveva farlo per lei. Si alzò a fatica e si smaterializzò ai confini di Hogwarts.
 
 
 
 
La sala grande era immersa in un silenzio quasi religioso, mentre la voce di Silente si diffondeva in ogni angolo.Evitò la cena e raggiunse direttamente i sotterranei vuoti, si buttò sul letto guardando fuori dalla finestra.Vedeva chiaramente il lago nero e tutte le creature che lo abitavano. E si sentì quasi come loro sole e abbandonate a loro stesse. “Sii come la neve, fredda ma meravigliosa “ glielo ripeteva sempre sua madre e lui ci provava, ogni giorno, aveva curato il suo aspetto fisico in ogni particolare ma forse non era questo che sua madre intendeva e lui lo vedeva ogni volta che guardava i suoi occhi vitrei.  








SPAZIO AUTRICE 
eccomi, scusate per il ritardo ma mi sono concentrata sugli studi 
non so quando i prossimi capitoli saranno pronti in quanto parto questa settimana e forse ad agosto dovrei andare fuori 
Spero vi piaccia e Buona Giornata 
-Follow your Dream 
  
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