Fanfic su artisti musicali > Selena Gomez
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Autore: _TheWayILovedYou    08/07/2014    1 recensioni
Quante volte Selena si è ritrovata a pensare a quei tempi felici di quand'era bambina e a quanto sia cambiata la sua vita… Ma non è tempo per i rimpianti, è giunto il momento di agire, di alzarsi e lasciar sapere che splende, alzarsi e lasciar sapere che sa combattere. Purtroppo il passato non sparisce né si dimentica, ma Selena non ha paura del passato, lei è una guerriera. La vita di una ragazza narrata dalla sua confidente, la sua migliore amica Demi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da quell'imbarazzante momento, Selena e Thomas non ebbero più grandi conversazioni, tornò tutto alla normalità, nel frattempo lei era riuscita a trovare un lavoro momentaneo per poter pagare le spese dell'appartamento, faceva i doppi turni al Jimmy's come cameriera, ma sperava di poter passare dal servire i tavoli a qualcosa che facesse guadagnare di più senza che dovesse massacrarsi facendo dalle 8 alle 12 ore di lavoro al giorno. I suoi primi incassi sarebbero stati di 300$ al mese, considerando che solo l'appartamento le costava circa 180$, Selena sperava in abbondanti mance. Le sue giornate erano diventate stracolme, tornava a casa solo in tarda serata, in parte questo le fece piacere, in questo modo non avrebbe rischiato di incontrare spesso Thomas o di trascorrere del tempo con Valeria. Nonostante le sue giornate faticose, nonostante l'orario, Selena cercava sempre il modo di chiamare me, la sua migliore amica, per sapere come stessi, a quanto pareva anche a lei mancavo, aveva bisogno di me così come io avevo bisogno di lei. Dopo parecchi mesi, quando la sua vita non proseguiva per il meglio, quando Thomas aveva deciso di lasciare l'appartamento a causa dei litigi con Valeria e si era trasferito il fidanzato di Valeria a vivere con loro, Selena aveva deciso di rincontrarci, sarei dovuta arrivare da lei a Los Angeles per le 20:00, dovevamo incontrarci all'aeroporto, lei era felicissima, era lì che mi aspettava, ma passarono le venti, il tempo cominciava a scorrere, passava e lei era ancora lì ad attendermi invano . Quella sera non arrivai in quell'aeroporto e non ci sarei mai arrivata. Selena provò a chiamarmi, ma il cellulare non squillava, mia madre disperata la chiamò. Il mio corpo senza vita era stato ritrovato a pochi metri da casa mia, non ero neanche quasi più riconoscibile, avevo deciso di andarmene, infondo io ero nata per morire e per prendermi cura di Selena dall'alto. Le avrei fatto da guida, sarei stata il suo angelo custode. La piccola Sel era distrutta, le avevo fatto tanto male andandomene, ma quello era il mio destino. Selena per tutto il suo anno sabbatico non uscì di casa eccetto per andare a lavorare, al termine di quell'anno fece ritorno dai suoi genitori, non aveva ancora fatto chiarezza sul suo futuro, quindi decise di intraprendere l'università, trascorreva tutto il suo tempo sui libri, non faceva altro che studiare, non usciva, non frequentava nessuno non rivolgeva la parola a nessuno, si era chiusa in se stessa. Di certo questo non era ciò che avrei voluto io per lei, avrei voluto aiutarla, avrei voluto fare qualcosa per lei, dopotutto era colpa mia se si trovava in quelle condizioni, ma ad aiutarla ci pensò il destino.

 

All'uscita dei corsi, Sel si trovava nel parcheggio universitario alla ricerca delle chiavi della sua auto nella borsa, ogni volta quelle chiavi sembravano sparire, così sappiamo cosa Selena cominciò fare... iniziò ad incavolarsi e cominciò a discutere con essa, nonostante fossero passati due anni, il vizio di parlare con gli oggetti non l'aveva ancora perso e fu proprio così che Thomas si accorse di lei.

«Il vizio di arrabbiarti con gli oggetti non l'hai perso a quanto pare»; Selena si girò di scatto, stranita dal fatto che qualcuno le stesse rivolgendo la parola, dato che non conosceva nessuno lì.

«E tu che ci fai qua?» disse sbalordita lei;

«È un'università, do esami»,

«Non dicevo questo, idiota!» sorrise, dopo tanto tempo, qualcuno era riuscito a farla sorridere, era incredibile come con così poco lui riuscisse a renderla felice, penso che tra di loro ci sia sempre stato un legame particolare, qualcosa che li terrà uniti per sempre, «Dicevo, cosa ci fai qui, in Italia», a quella domanda il volto di Thomas s'incupì «Non è una cosa di cui amo parlare, ma sento di potertelo raccontare, sai...mia sorella è malata, siamo qui perché a Los Angeles non siamo riusciti a farla stare meglio, aveva bisogno di un po' di tranquillità» Selena non volle essere invadente così non domandò cosa avesse la sorella ma si limitò a dire che le dispiaceva, così Thomas, solare come sempre cambiò argomento, scacciando via i brutti pensieri «Beh, hai da fare in questi giorni? È tanto che non ci si vede, che ne diresti di uscire? So che l'ultima volta non è proprio andata come speravamo, ma mi piacerebbe trascorrere del tempo con te, come amici, che ne diresti?», Selena voleva rifiutare, si sentiva ancora in lutto per me, ma qualcosa la spinse ad accettare, sapeva che ne sarei stata contentissima, lei avrebbe dovuto vivere sia per lei che per me e non rinchiudersi e non commettere i miei stessi errori. Passarono settimane e i due continuarono a sentirsi, Selena stava cominciando ad uscire da quella corazza che si era creata attorno, solo grazie a lui. Lui era capace di renderla viva, di farla sentire viva. Thomas diventò il suo migliore amico, era il suo confidente... lui capì che c'era un'ultima cosa da fare per far sì che la loro amicizia si consolidasse del tutto, portò Selena ad incontrare sua sorella. Sua sorella si chiamava Ella, poteva avere all'incirca 13 anni, aveva dei capelli corti fin sotto il mento color del miele, era davvero bella... una cosa che notai subito furono i suoi meravigliosi occhi azzurri. All'apparenza mi sembrava una ragazzina come tante, era solare, ma in realtà stava morendo dentro. Thomas le raccontò che ormai erano due anni che sua sorella si auto lesionava, ogni sera con sua madre la portavano da uno psicologo, suo padre da quando l'aveva scoperto li aveva lasciati, ma contribuiva con le spese, era molto ricco, era il proprietario di una grande catena di montaggi, una delle più conosciute al mondo e a quelle parole Selena capì molte cose, capì perchè Thomas voleva essere un ragazzo “normale”, capì perché non c'era mai all'appartamento di Los Angeles. Così Selena con le lacrime agli occhi decise di raccontargli di me...

  
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