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Autore: _Njallssmile_    08/07/2014    2 recensioni
-"Che cosa rappresenta il tuo tatuaggio?"-
-"Un lupo"-
-"Che significato ha per te?"-
-"Il Lupo in ogni cultura è simbolo di ferocia e astuzia, abilità nel cacciare, ma allo stesso tempo anche di lealtà e coraggio. Nonostante questo misterioso e affascinante animale abbia uno spiccato senso del gruppo e della famiglia, non rinuncia mai alla propria individualità, e questo mi ricorda mio padre e la forza che aveva."-
-"E' per questo che non lo vuoi mostrare a nessuno? Per tuo padre?"-
-"Sì, per mio padre."-
//accenni Larry//
Genere: Mistero, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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     Chapter one

Sono sempre stata una di quelle ragazze riservate, che non vogliono far vedere i mostri che hanno dentro; sono sempre stata una di quelle ragazze che non aveva amici; sono sempre stata una di quelle ragazze che se si innamorava se lo teneva dentro per sempre, una di quelle ragazze che i ragazzi non vogliono, una di quelle ragazze complicate, strane e chiuse, con mille sogni serrati nel cassetto, un cassetto che non ha una chiave. Nessuno mi parlava, tutti mi consideravano diversa, forse perchè l'unica cosa che facevo durante le ore di lezione era ascoltare, come in teoria dovevano far tutti, o forse perchè invece di stare con il telefono o chiacchierare con i compagni a mensa mi mettevo semplicemente a leggere, senza dare fastidio a nessuno. Frequentare quella scuola, l'High School, non era molto facile, visto che era tutto basato sui soldi e la popolarità.
La sveglia quella mattina suonò prima del previsto, probabilmente il giorno precedente avevo sbagliato a mettere l'orario giusto, come facevo la maggior parte delle volte. Mi alzai comunque, ormai disturbata da quel rumore assordante che ogni mattina mi costringeva a cominciare quelle giornate monotone. Cercai di non pensare alle urla di mia madre contro il mio fratellellastro maggiore che aumentavano al piano di sotto, e mi vestii con la divisa che indossavo ogni giorno per entrare a scuola.
Scesi al piano di sotto con lo zaino sulla spalla destra e vidi che mia madre stava ancora urlando contro Louis, dicendogli che il preside l'aveva chiamata a casa con un avvertimento non carino, anzi, terribile. Louis si cacciava spesso nei guai a scuola, essendo il più popolare in quella zona. Lì nessuno sapeva che eravamo fratellastri, lui fin dall'inizio mi aveva fatto capire che non c'entravo nulla con lui e che nelle mura della scuola non ci conoscevamo. La situazione non era molto diversa a casa, visto che non ci parlavamo quasi mai, solo quando mi ordinava di coprirlo per alcune stupidaggini che faceva. Non avendo nemmeno lo stesso cognome nessuno aveva mai dubitato di niente. Lui stava con i suoi amici ed io stavo con il mio libro, semplice. Mio padre morì quando avevo compiuto appena dodici anni, e alla sua morte mi fece trasferire da mia madre, che ormai si era sposata con un altro uomo, che aveva un figlio, ovvero Louis, Louis Tomlinson per la precisione. Di lui sapevo solamente che non aveva passato una vita molto semplice, visto che sua madre morì quando lui era piccolo, forse per questo era diventato così ribelle e severo con se stesso e con gli altri.
-Buongiorno Lexia.- sospirò mia madre, una volta che Louis era uscito da casa sbattendo la porta con tale potenza da far tremare i muri.
-Buongiorno mamma.- dissi.
Io e mia madre non avevamo un rapporto molto stretto, visto che i miei genitori si erano separati appena ero nata e visto che ero andata a vivere con mio padre, ma semplicemente cercavo di non farlo notare.
Uscii di casa e mi diressi a piedi verso la scuola, che era poco distante da casa. Non conoscevo bene quella città, infatti non mi era piaciuta fin dal primo momento.
Una volta arrivata la campanella suonò ed entrai nella mia classe, cercando di scampare dal solito gruppo di teppisti bulletti che mi fermavano per i corridoi, facendomi scherzi di tutti i tipi. Mi misi al mio posto, evitando i soliti sguardi indiscreti. La lezione passò abbastanza velocemente, così mi diressi verso la mensa, o meglio, cercai di dirigermi verso la mensa.
-Ehi pupa, dove cerchi di andare?-
Mi girai e sperai che non fossero loro, ma non era così. Ah, dimenticavo, tra loro c'era anche Louis, il mio non fratellastro a scuola.
-Cerca di stare tranquilla eh.- rise il riccio. -L'altra volta non sei stata molto brava.-
Non risposi, mi limitai ad aspettare che facessero le solite cose.
Uno di loro mi diede una spinta forte, facendomi cadere a terra e facendomi sbattere la testa contro il muro dietro. Mi portai una mano sul punto dove avevo sbattuto, e sentii che mi faceva leggermente male. La testa mi girava e sentivo la gambe deboli, ma loro continuarono, dandomi calci e schiaffi. Quando finalmente terminarono con la loro routine andarono via, senza dire nulla, lasciandomi a terra, con il mal di testa e il sangue che usciva dal labbro inferiore. Mi alzai dopo circa sette minuti e mi diressi verso l'uscita della scuola, incapace di far fermare il giramento di testa.

 
  
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