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Autore: RedDisposition    08/07/2014    2 recensioni
E se Rachel e Santana fossero migliori amiche sin dal secondo anno? Se per caso Rachel avesse cantato una canzone per Finn e avesse impressionato Santana che avrebbe rivelato alcuni suoi segreti dopo che Rachel avesse ricevuto una granita ed essere diventate amiche inseparabili?Per poi nel corso degli anni sviluppare qualcosa di più senza rendersene conto? Pezberry, Finchel, Brittana e Klaine.
#Testo
Rachel fece per alzarsi –quale segreto?- Santana fece finta di niente –non puoi fare finta che non esista Santana, devi accettarti- Rachel le porse una mano per aiutarla ad alzarsi –sto con Puckerman Rachel- entrambe le ragazze si stupirono del torno di Santana –lo sappiamo tutti che Puckerman sta solo alla ricerca di quelle porcherie lì- Santana rise –Noah è innamorato di Quinn- Rachel spalancò gli occhi e tossì –forse non dovevo dirlo- Rachel si calmò –a Finn piaci, provaci- Santana le fece un occhiolino e si avviò verso l’uscita, Rachel rimase a fissare il cielo per un attimo –ah Berry?- Rachel fissò di nuovo la figura della latina –che c’è?- Santana le sorrise –credo che tu ti sia fatta una nuova amica- la latina andò via lasciandosi una Rachel stupita alle sue spalle.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Finn Hudson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Finn/Rachel, Puck/Quinn, Rachel/Santana
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 6
Dieci giorni, erano passati dieci giorni dalla partenza di Brittany e Santana aveva smesso di parlare con tutti, si rintanava nella sua stanza, usciva solo per andare al bagno, mangiava anche in stanza, Rachel cercava di aiutarla, cercava di coinvolgerla, ma dopo una settimana ci rinunciò, sapeva bene cosa ci voleva alla ragazza, ed ecco perché in quell’istante il citofono suonò, Santana sussultò sul letto, ma non si decise ad andare in cucina, nel frattempo nell’altra stanza Rachel e Kurt si apprestarono ad aprire la porta –dov’è Jlo?- Rachel sorrise e si apprestò ad abbracciare la ragazza, una diva, proprio come lei, una ragazza di colore, con i capelli scuri, indossava una pelliccia, sintetica ovviamente – è di là, non si muove da li dentro da giorni ormai- Kurt disse schioccando un bacio alla ragazza –fatemi parlare con lei- la ragazza sorrise, si avviò nella stanza entrando e ritrovando Santana seduta sul letto intenta a fissare una foto di lei e Brittany appena arrivate a Lesbo –Rachel ti ho già detto cinque volte che non ho fame- Santana sbuffò sentendo entrare qualcuno senza guardarlo –Jlo sei pelle ed ossa, dovresti mangiare qualcosa- Santana alzò la testa dalla foto di scatto –che ci fai qui Oprah?- Mercedes si tolse la pelliccia rivelando un giubbotto di pelle –sono arrivati i rinforzi- Santana sbuffò –ti hanno chiamato loro?- Mercedes sembrò pensarci –che ci fai qui dentro?- Santana fece spallucce –Lima Height è stata distrutta?- Santana abbozzò un sorriso, non sorrideva da ore ormai –sono stanca Oprah- Mercedes si avvicinò alla ragazza –cosa? Sei stanca? Sei Santana Lopez! La più grande stronza dell’Ohio che si è fatta rispettare nonostante fosse lesbica- Mercedes fece una pausa –da quanti anni sopporti i monologhi di Rachel? Da quanti anni sopporti i nuovi Dolce e Gabbana? – Santana sorrise –alza quel culo da cheerleaders che ti ritrovi fatti una doccia e torna ad essere quella che eri-  Santana sospirò, Mercedes aveva ragione –Cedes ma Britt…- la ragazza di colore la bloccò – Brittany sta in Francia e non tornerà prima di cinque anni, devi ammetterlo, devi farlo per te stessa, qui c’è bisogno di te, c’è bisogno di quel calore latino che hai solo tu – Mercedes non sentì nessuna risposa – abbiamo bisogno della nostra stronza, ricordi al liceo? Nelle Note Moleste?- Santana annuì –Rachel non mi parlò per tre mesi- Mercedes scoppiò a ridere –eri la leader! Lo sei sempre stata, sei una manager adesso San, e di là c’è qualcuno che ha bisogno di te- Santana scosse la testa – nessuno ha bisogno di me- Mercedes le sorrise –so solo che da quando stai con Rachel sorride sempre, pensa a lei, si doveva sposare e ora quel povero Finn, pace all’anima sua, sta sotto terra- Santana spalancò gli occhi –Finn..- disse a bassa voce, Mercedes sorrise e capì di aver fatto il suo lavoro, uscì dalla stanza della latina lasciandola sola, Santana in un attimo collegò il cervello, pensò alla promessa fatta a Finn, pensò che non avrebbe dovuto abbandonare quella ragazza, quella ragazza che era sempre più importante, per un attimo dimenticò Brittany, concentrandosi su Rachel che da dieci giorni cercava di coinvolgerla con le sue uscite, chiamava Quinn, Sam e l’aveva fatta anche parlare con Puck, e infine aveva chiamato Mercedes, Santana si ritrovò a sorridere come un ebete e le sue fossette ritornarono dopo dieci giorni.
-allora?- Rachel non faceva che andare avanti e dietro e si bloccò appena Mercedes tornò dalla stanza di Santana –uno, due, tr..- non finì di contare che una Santana spettinata con il trucco sciolto e gli occhi assonnati si presentò in cucina con aria timida, fissando il pavimento –Kurt che dici mi accompagni?- Mercedes fece finire quel minuto di silenzio –ma hai la macch.. AAH MI HAI FATTO MALE- Mercedes alzò gli occhi al cielo dopo averle dato un pizzicotto –ohh, va bene, ci vediamo dopo ragazze- Kurt le salutò senza ricevere risposta, infatti Rachel e Santana erano troppo occupate a guardarsi, ad abbracciarsi con gli occhi e a scusarsi con il silenzio, nessuna delle due si mosse finchè non sentirono la porta che si chiudeva, Rachel scosse la testa cercando di smettere di guardare la ragazza, l’aveva vista solo una volta in quella condizione, e lei stava nella stessa posizione, ma adesso no, si sentiva impotente, vedendo la sua migliore amica piangersi addosso, di solito era Santana quella forte, ma questa volta, per qualche strano motivo Rachel si ritrovava a doverle fare forza, però non sapeva che fare, non sapeva che dire, fece l’unica cosa che riusciva a dirle in quei giorni, cosa che le ripeteva anche più di cinque volte al giorno, come per chiederle come si sentisse –hai fame?- Rachel deglutì, avvicinandosi alla cucina, Santana alzò la testa, la guardò impacciata, e sorrise, le si avvicinò e la strinse, forte, così forte da sentirsi parte di lei, Rachel si rigirò nell’abbraccio e questa volta sapeva proprio cosa doveva fare, le allungo le braccia sui fianchi e la strinse, questa volta però facendo sentire Santana protetta e a casa e non il contrario, la latina trovò rifugio appoggiando la faccia nell’incavo del collo di Rachel, si ritrovò a gustare l’odore dell’altra ragazza e lo paragonò a quello di Brittany, per la centesima volta, ma poi scosse la testa e capì che non doveva paragonare Brittany alle altre persone, perché Brittany era unica, ma non significava che le altre non potevano esserlo, Rachel poggiò il mento sui capelli dell’altra, sorridendo –mi dispiace- Santana riuscì a spiccicare parola dopo qualche minuto passato stretta alla ragazza –no, dispiace a me, non riuscivo a trovare un modo per farti stare meglio, ho avuto paura- Santana si staccò per guardarla negli occhi –di cosa?- Rachel abbassò lo sguardo dall’imbarazzo –ho avuto paura di perderti, si, insomma, sai quelle persone che cadono in depressione, smettono di parlare, di mangiare e hanno bisogno di essere chiuse in manicomio, sai avevo paura perché poi cosa fare senza qualcuno che mi protegge e che mi fa sentire a casa- Santana sorrise dolcemente e le alzò il viso con una mano, ritrovandosi la ragazza con gli occhi lucidi, tornò ad abbracciarla –tu non mi perderai mai- Rachel sorrise sulla spalla della ragazza –vado a farmi una doccia- Santana le sorrise –San sta arrivando Brody, mi porta a cena- Santana alzò gli occhi al cielo senza farsi notare e alzò un pollice – io mi faccio la doccia, ci vediamo stasera- Santana si avviò in bagno e si gettò sotto la doccia lavandosi i capelli, sentì giusto il campanello e Rachel che la salutava, si lavò i capelli e li pettinò, squillò il suo cellulare –Fabrey- Santana rispose frettolosamente –San come stai?- il tono sorpreso di Quinn fece innervosire Santana –sto meglio Fabrey, volevi la Berry?-  Quinn sbuffò –smettila di fare la stronza con me ci conosciamo da anni- Santana sorrise – Lucy ho da fare, se hai qualcosa da dirmi meglio farlo adesso- indossò l’intimo –volevo solo sentire se stavi bene- sentì Quinn sbuffare –va bene, ora vado, ciao Lucy- Quinn le rispose e staccò la chiamata, Santana si mise il pigiama e tornò in bagno per pettinarsi una seconda volta per essere sicura di non avere più nodi, quando finì tolse i capelli residui dal suo pettine e li gettò nel cestino, ma nel cestino intravide un oggetto, simile ad un termometro, lo prese e lo guardò, se lo girò fra le mani, spalancò gli occhi quando si ricordò di Quinn, del secondo anno e della scoperta della gravidanza, capì in quel momento che quell’oggetto era un test di gravidanza, Santana sbiancò e dovette sedersi per collegare le cose –sono tornato- Kurt fece svegliare Santana, che nascose il test, non voleva che Kurt sapesse, doveva prima parlarne con Rachel –Porcellana- Santana lo salutò sbucando dal bagno –sei tornata quella di prima, E –V- V- I- V- A- Santana scoppiò a ridere –ti va del bacon?- a Kurt brillarono gli occhi –si, Rachel non fa altro che fare bacon vegano e anche se non cucini granché mi accontento- Santana ridusse gli occhi a due fessure puntandogli una forchetta contro, Santana cucinò del bacon e lo bruciacchiò, ma secondo lei era mangiabile, Kurt si era limitato ad allontanarlo e a tapparsi il naso –io vado a dormire- Kurt si alzò dal divano dove lui e Santana si erano seduti a vedere la tv poco prima –buona notte Lady Hummel- Santana di fece un sorso di birra, era intenzionata a rimanere lì ad aspettare Rachel, sapeva che non sarebbe tornata tanto tardi, così rimase ancora un po’ a vedere la tv.
Proprio come i suoi calcoli Rachel tornò a casa per la mezza notte –sei già a casa?- Santana bevve un altro sorso senza smettere di fissare la tv, era la seconda birra che si beveva –si, Brody doveva lavorare- Rachel rispose con aria stanca e posò la borsa, sedendosi accanto a lei, le scippò la birra di mano e fece un lungo sorso –così me la finisci Berry- Rachel si staccò sospirando e ridandole la birra –devi dirmi qualcosa?- Santana stava girata verso la televisione ma le lanciava sguardi per capire cosa pensasse la ragazza, infatti Rachel per Santana era un libro aperto –no- Rachel aveva la voce tremante –sei sicura?- Santana insistette, Rachel la guardò e non disse niente “no, non sono sicura” pensò ma non parlò –va bene, allora parlo io- Rachel alzò un sopracciglio –ho trovato questo nel cestino del bagno oggi- Santana le mostrò il test, Rachel boccheggiò – dato che io sono lesbica e a meno che Lady Hummel non sia veramente una lady non può che essere tuo- Rachel deglutì –puoi dirmelo Rachel- Santana le accarezzò una guancia, Rachel non parlò, ma scoppiò in lacrime, venendo subito accolta dalle braccia della latina –andrà tutto bene- le ripeté, mentre Rachel non smetteva di singhiozzare, Santana strinse i denti, non poteva essere, non ci voleva credere, Rachel non poteva essere incinta, in quel momento le venne in mente tutto quello che aveva passato Quinn, fortunatamente Rachel era una ventenne, ma cosa sarebbe successo? Santana ebbe una strana paura, non voleva guardare la vita della sua migliore amica da fuori, voleva esserci dentro, pensò a quella bambina che poteva nascere, l’avrebbe chiamata zia, l’avrebbe cresciuta, sentendosela anche un po’ sua, ma non avrebbe mai potuto avere Rachel, non avrebbe mai potuto sentire che quella nuova creatura l’avrebbe chiamata mamma, Santana venne investita da un sentimento di sconforto che le fece capire il significato delle parole di Brittany dieci giorni prima e quelle di Mercedes qualche ora prima, Rachel non era più una semplice amica, ma qualcosa di più, e finalmente Santana lo aveva capito, si spiegava perché quella strana gelosia verso Brody, si spiegava perché stava bene con lei, “Britt sei un genio” pensò e si staccò da Rachel, asciugandole le lacrime –domani andiamo dal medico per averne la conferma, ora devi dormire Rachel, dai andiamo- Santana le prese la mano e l’accompagnò in stanza, le baciò la fronte e uscì –San?- la ragazza si girò ed aprì lievemente la tenda –ho paura- la latina sorrise e corse ad abbracciarla –non devi avere paura, ci sono io qui, ci sarò sempre- ed era vero, Santana non l’avrebbe mai rimasta sola –Buona notte Barbra- Santana le accarezzò il naso con un dito ed andò nella sua stanza per dormire.
 
Era un’ora che Santana aspettava Rachel in quello studio medico, aveva già letto tre riviste e si era stancata, aveva pensato a tutto in quel momento, ai cinque anni passati insieme, al fatto che non si fosse mai accorta di tenere molto a quella ragazza da volerle essere più di un’amica, pensò di essere stata una cretina a non capirlo, pensò che l’amore non facesse per lei, non aveva speranze con Rachel, ma poi smise di pensare a sé stessa, sarebbe stata al fianco di Rachel per qualsiasi cosa, anche se non poteva amarla , era un amore proibito e Santana amava gli amori proibiti. In quel momento Rachel si chiuse la porta alle spalle con un sospiro, Santana si alzò e le si avvicinò –allora che ti ha detto?- Santana le poggiò le mani sulle braccia –tutto apposto, c’è stato un errore nel test- Santana sorrise –non sono incinta- Rachel sorrise e abbracciò l’altra ragazza –è tutto apposto- Santana le accarezzò la schiena –andiamo?- Santana indicò la porta con gli occhi, Rachel la prese per un braccio e iniziò a correre per le scale –dove corri?- Santana dovette correre per starle al passo –ovunque, basta che vado lontano da qui- Santana sorrise e si decise  a stringerle la mano a sua volta, corsero fino ad arrivare difronte la statua della libertà, da li si vedeva bene  ma non era come starci sotto –voglio salire sulla punta ti prego- Santana la prese per pazza –ma che hai Berry?- Rachel sorrise e si fermò –sono felice sono a New York, con te- Santana avvampò leggermente –dovresti essere con il tuo ragazzo Ken qui, non con me- Rachel diventò cupa in un attimo –ci siamo lasciati- Santana cercò di nascondere un sorriso –perché?- Rachel si sedette su una panchina poco distante –perché Ken ha bisogno di Barbie, non di Barbra- Rachel abbassò lo sguardo verso le sue scarpe, Santana le si avvicinò, avrebbe voluto dirgli che lei aveva bisogno di Barbra e di nessun Ken o Barbie, ci aveva già provato con delle Barbie ma non era funzionata con nessuna, Santana rimase a guardare per qualche secondo Rachel senza sapere che dire boccheggiò qualche volta, ma tutto quello che le veniva in mente era qualcosa di troppo –non c’è bisogno che tu dica qualcosa, ha ragione, chi non preferirebbe una Barbie, basta guardare le persone con cui sei stata, Brittany, Dani, Quinn- Santana la bloccò –io e Quinn abbiamo fatto sesso- Rachel fece spallucce –se fossi stata io a chiedertelo, lo avresti fatto? Avresti fatto sesso con me?- Santana deglutì –con te non sarebbe solo quelle cose lì- Rachel alzò un sopracciglio, Santana si rese conto di aver parlato troppo, così si girò e si avviò verso casa, Rachel la seguì, non parlava, aveva paura, quella paura che si ha quando qualcuno non vuole ammettere di aver capito. Arrivarono  a casa in completo silenzio, Kurt era seduto sulla poltrona a vedere “Mamma mia”, mise pausa appena le due ragazze tornarono a casa –bentornate, volete vedere Mamma Mia con me?- Kurt le sorrise mangiandosi un pop corn –grazie Kurt ma sono stanca- Santana si avviò in stanza, il ragazzo fissò Rachel con la bocca semi aperta –che le è successo? Mi ha chiamato Kurt- Rachel scoppiò a ridere –dai fammi spazio vedo anche io- Kurt sorrise e la fece sedere accanto a lei –li ho fatti senza burro se li vuoi- Rachel sorrise al ragazzo e si portò alla bocca qualche pop corn, conosceva quel film a memoria ormai, ma nonostante questo non ci capì niente, pensava a e ripensava a quello che era successo prima con Santana, doveva parlarne con qualcuno, quel qualcuno che oltre a Santana l’aveva sempre ascoltata, così stoppò  il film e prima che Kurt potesse protestare lo fece girare verso di lei –devo dirti una cosa- Kurt alzò un sopracciglio –hai litigato con Santana?- Rachel scosse la testa –perché lo pensi?- Kurt chiuse la tv, ormai era inutile continuare a vedere quel film –perché quando siete tornate Santana non ti sorrideva con gli occhi, non vi tenevate per mano e perché quando hai bisogno di una mano ne parli con entrambi- Rachel sorrise e si accorse per la prima volta delle attenzioni che le rivolgeva la ragazza, ma poi scosse la testa –noi non ci teniamo per mano- Kurt sbuffò in modo dolce –già, le vostre mani si ritrovano per caso vicine- Rachel lo guardò storto –va bene, cos’è sta cosa che devi chiedermi?- Rachel deglutì, si accertò che Santana non ci fosse e abbassò la voce -prima stavamo difronte la torre della libertà, sai quel posto magico- Kurt annuì –le ho raccontato quello che è successo con Brody e non so come è uscita Quinn di mezzo e il fatto che loro due hanno fatto sesso- Kurt spalancò gli occhi –Cosa? SANTANA E QUINN? INSIEME?- Rachel gli tappò la bocca –che urli! Sta zitto- Kurt annuì  e Rachel le tolse le mani davanti la bocca –e io le ho detto se lo avesse fatto mai con me, dato che Quinn è una barbie e io sono, beh io sono io- Kurt scosse la testa –sei bellissim..- Rachel gli tappò di nuovo la bocca –fammi finire- il ragazzo annuì – Santana mi ha risposto che non sarebbe solo sesso con me- Kurt spalancò gli occhi e sorrise –Rachel lo capisci o no?- Rachel fece un’espressione confusa –lei ti ama diamine! Rachel Berry certo che non sei per niente intuitiva, lei non farebbe sesso farebbe l’amore con te, caspita svegliati Rach- il ragazzo fece per bussarle in testa –no Kurt, non è possibile- il ragazzo scosse la testa –hai paura? Non ti sei mai chiesta perché con te sembra un cagnolino ammaestrato e con gli altri è una stronza? Oppure perché non le è mai andato a genio Brody?- Rachel sorrise, non era possibile, ma la visione di Santana che la proteggeva perché l’amava le scaldava il cuore –cosa provi tu?- Rachel fu presa alla sprovvista –io non lo so Kurt, quando sto con lei mi sento come quando..- Kurt la abbracciò –come quando stavi con Finn- Rachel annuì fra le sue braccia –non guardi nessuno come guardavi lui, tranne quell’ispanica stronza che ora sta di là- Rachel sorrise e si alzò –dove vai Rachel?- la ragazza si tolse le briciole di pop corn che aveva addosso –devo parlarle- Kurt si alzò –no no, ora tu vai a dormire e ci vado a parlare io- Rachel lo guardò negli occhi –ma..- Kurt la fermò –ci parlerai domani, ora vai a dormire- Rachel sospirò sconfitta e si diresse nella sua stanza , mentre Kurt arrivò a un centimetro dalla tenda che separava il salone dalla stanza di Santana –posso?- sentì un “mmmh” dall’altra parte ed entrò in stanza, si ritrovò Santana che stava seduta sul letto con gli occhiali da lettura che leggeva –cosa c’è Kurt?-li tolse e guardò il ragazzo –ho parlato con Rachel- Santana deglutì –hai gli occhi come quelli di Brittany- Kurt fece un ghigno –in che senso?- Santana sospirò e si avvicinò al ragazzo –nel senso che sin dal primo momento mi hai letto dentro e hai capito- Kurt sorrise –anche Rachel lo aveva capito, solo che non lo ammetteva- Santana scosse la testa –perché mi dici questo?- Kurt sorrise –ti ha mai raccontato di come si sentiva quando Finn l’abbracciava? Ti ha mai raccontato cosa provava?- Santana annuì –si sentiva completa, a casa ma cosa c’entra con me?- Kurt sospirò –perché si sente nello stesso modo quando sta con te- Santana sorrise, ma poi il suo sguardo si tramutò in qualcosa di troppo complesso per essere capito persino da Kurt –devo schiarirmi le idee Kurt, ci sentiamo domani, buona notte- il ragazzo annuì e uscì dalla porta –sentirti chiamare il mio nome è musica- il ragazzo rise per poi andare via quando gli arrivò un cuscino in faccia da Santana –Buona notte Jlo- Santana sorrise e appoggiò la testa sul cuscino, cercò di dormire, chiudendo gli occhi, senza però riuscirci.
 
-Ragazzi vado a fare due passi- Santana prese la borsa e uscì, era passata una settimana dal quel giorno, lei e Rachel non parlavano da una settimana e Kurt doveva trovare un modo per farle avvicinare, così appena Santana fu scesa punzecchio Rachel –vai!- le disse a bassa voce, la ragazza un po’ confusa prese il cellulare e seguì la latina. La trovò sotto casa che si accendeva una sigaretta –da quanto in qua fumi?- Santana sussultò –Rachel mi hai fatto paura- Rachel le si avvicinò e le strappò la sigaretta di bocca –l’ho appena acc..- Rachel le mise un dito sulle labbra, si portò la sigaretta sulle sue e fece un tiro, inspirò e dopo un colpo di tosse tirò fuori il fumo, per poi ridare la sigaretta a Santana, che rimase a fissare il punto in cui Rachel l’aveva toccata con le labbra –andiamo a fare due passi?- Rachel le indicò la strada –io veramente volevo andare da sola- Rachel la ignorò –andiamo a Central Park- Santana sbuffò e seguì la ragazza. Dopo essersi fumate due sigarette ciascuno ed essersi ritrovate in metropolitana in posizioni imbarazzanti, lo spazio era poco e le due dovettero stare una attaccata all’altra, si ritrovarono in mezzo Central Park, nella zona più isolata –perché siamo venute qui?- Santana si sedette su una panchina –perché dobbiamo parlare, e non lo facciamo da tempo- Santana deglutì –di cosa dovremo parlare?- Rachel sorrise –andiamo sulla punta della torre della Libertà?- Santana sorrise capendo che neanche Rachel era pronta ad affrontare quel discorso –andiamo dove vuoi – Rachel sorrise e si sporse a darle un bacio sulla guancia, obbiettivo mancato, perché senza volerlo Rachel gliel’aveva stampato all’angolo della bocca, facendo deglutire Santana e facendo avere scariche di energia ad entrambe –ho..ho sete- Santana alzò un sopracciglio –sei triste?- Rachel scosse la testa confusa –quando eri piccola ed eri triste i tuoi ti facevano bere, quindi ora non sai distinguere la sete dalla tristezza, me l’hai detto tu- Rachel sorrise –te l’ho detto quattro anni fa, e comunque no, devo solo bere- Rachel le prese la mano ed andò verso una fontana, Santana aveva ancora il cuore a mille per quella specie di bacio, non era stato un vero e proprio bacio, ma le aveva fatto provare cose immense, e se lo fosse stato davvero allora le sarebbe venuto un infarto? No non si muore per amore. Santana fissò Rachel che beveva e che si schizzava tutta, dopo poco si allontanò dalla fontana tutta bagnata, con le labbra gocciolanti, Santana sorrise e le si avvicinò, quando Rachel stava per asciugarsi le bloccò il braccio e la guardò intensamente –che c’è?- Rachel si perse nei suoi occhi –ho sete anche io- la latina si chinò e appoggiò le sue labbra su quelle di Rachel, la ragazza ebrea da prima spalancò gli occhi ma poi distratta dalle labbra dell’altra li chiuse godendosi il momento, Santana si staccò senza però smettere di stringerla a sé –hai ancora sete?- Santana scosse la testa –neanche io, ma ho fame- Santana alzò un sopracciglio, ma poi capì quando Rachel la baciò di nuovo, staccandosi poi con un morso, aprirono gli occhi lentamente, come per sperare che non fosse un sogno ,infatti quando li aprirono si ritrovarono, il nero nel cioccolato e viceversa, si sorrisero e si staccarono –andiamo sulla punta della statua della libertà?- Santana sorrise a quella domanda insistente –la statua non ha una punta Rachel- la ragazza ebrea le fece segno con una mano –che importa se ha una punta o se non ce l’ha, andiamo dove ci pare, con te anche l’angolo più remoto della terra diventerebbe speciale- Santana scosse la testa –la terra è rotonda- le disse all’orecchio –facciamola diventare quadrata-  Santana sorrise e le baciò una guancia, soffermandosi un po’ di più –sarà meglio tornare a casa- Santana guardò il cielo che si stava ricoprendo di nuvole –ma la statua?- Santana sbuffò –ci andiamo un altro giorno- Rachel mise il broncio, finchè una goccia non le cadde sul naso –sta per piovere- Rachel si indicò la goccia facendo ridere Santana, che la raccolse –muoviti Berry- Santana le prese la mano e iniziò a correre. Un temporale le stravolse a qualche isolato da casa loro –cazzo potevamo prendere la Metro San!- Rachel corse sotto il balcone di un palazzo –preferisco bagnarmi che stare lì dentro- Rachel scoppiò a ridere –no, non capire male- Santana rise con Rachel –non sei bagnata manco un po’ te- Rachel la indicò –perché sono troppo perfetta e l’acqua mi schiv..- non finì di parlare che un taxi in piena corsa frenò bruscamente schizzandola tutta, Rachel scoppiò a ridere, vedendola tutta bagnata –cazzo! Stiamo ad agosto e piove? Ma che diamine! New York ti odio!- Santana iniziò ad urlare contro il cielo, facendo ridere ancora più forte Rachel –tu che ti ridi, vieni qui!- Rachel spalancò gli occhi ma si fece trasportare da Santana verso di lei, sotto la pioggia, la strinse fra le sue braccia facendola inzuppare ancora di più, la staccò –ecco così impari- Santana rise, si ricordò della pioggia e la prese per un polso trascinandola, ma Rachel non si muoveva, così Santana si girò –ho sempre voluto fare una cosa- Santana alzò un sopracciglio prima di intendere le intenzioni di Rachel, che le allungò le braccia sul fianco e la strinse per poi baciarla, un bacio diverso da quelli precedenti, più lungo, meno innocente, nelle loro bocche stava avvenendo una danza che nessuna delle due voleva fermare, ma un tuono le fece sussultare entrambe per poi farle staccare, si guardarono per un attimo e poi scoppiarono a ridere –dai andiamo a casa- Santana le prese di nuovo il polso e iniziarono a correre –Rachel perché prendi tutte le pozzanghere, mi stai bagnando le gambe- Rachel amava saltare nelle pozzanghere sotto la pioggia –come se poi fossero asciutte- Santana rise –va bene, hai vinto te-. Arrivarono sotto casa dopo una decina di minuti passati a correre, entrarono nel palazzo, risero e presero l’ascensore, appena le porte si chiusero Santana  ribaciò Rachel –credo che siamo arrivate- la ragazza ebrea sussurrò sulle labbra dell’altra quando le porte dell’ascensore si aprirono, Santana sorrise e si staccò, si avviarono alla porta scorrevole e la fecero scivolare. Kurt appena le vide spalanco gli occhi e la bocca gli cadde a terra, entrambe bagnate, con i vestiti sudici, ma che si sorridevano con gli occhi e con le labbra –non osate fare un altro passo!- Kurt le fermò facendole ridere –scusa Porcellana se ora bagneremo il tuo tappeto che ti sei fatto portare dal Marocco da qualche tuo amico gay, ma io e Rachel siamo state per tre ore sotto la pioggia e io ho bisogno di una doccia- il ragazzo le portò delle asciugamani –andate ad asciugarvi prima che vi prenda una bronchite- le due ragazze si avviarono verso il bagno –cos’è successo? Dovevate fare solo due passi- Santana e Rachel si lanciarono uno sguardo di intesa consapevole -dovevamo andare sulla punta della statua della libertà- Santana ammiccò –la statua della libertà non ha la punta Santana!- Rachel sbuffò –si Kurt, come ti pare- Santana le diede il cinque –l’hai trasformata in un mostro Santana!- la ragazza scoppiò a ridere e si diresse in bagno. Quando uscì dalla doccia sentì la porta bussare –chi è?- indossò l’accappatoio –San deve esserci la mia crema idratante lì da qualche parte, perché nella mia stanza non c’è- Santana aprì la porta e Rachel le saltò decisamente addosso –Kurt potrebbe scoprirci- Santana parlò sulle sue labbra –che importa- Rachel tornò a baciarla, Santana si ritrovò attaccata alla parete con Rachel ancora avvinghiata alle sue labbra –sono in accappatoio e questo è il nostro bagno- Rachel continuò il viaggio nella bocca dell’altra –non è eccitante?- Santana sorrise e la smise di pensare alle conseguenze, concentrandosi su Rachel, le mise le mani nei capelli ancora umidi, passò a baciarle il collo e gli lasciò qualche morso –Ragazze per caso siete cadute nel bagno?- Rachel si staccò spalancando gli occhi facendo ridere Santana –stiamo cercando la crema di Rachel, dannate le sue creme!- sentì Kurt sghignazzare –credo sia meglio che vada- Rachel si avvicinò alla porta, mise la mano sulla maniglia, Santana le dedicò un bacio sul collo e la ragazza uscì, andando nella sua stanza ad asciugarsi i capelli. Rimasero nella stanza tutto il tempo, nessuna delle due aveva fame, o almeno non quel tipo di fame che si ha quando si vuole mettere qualcosa nello stomaco, avevano fame di loro, di un bacio, avevano fame l’una dell’altra. In quel momento tutto scomparve, Finn sotto terra, Brittany in Francia e Brody  che faceva lo spacciatore o il gigolò, tutto scomparve, perché ora esistevano solo loro due.
  
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