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Autore: _Cthylla_    09/07/2014    2 recensioni
Due "misteriose" ragazze arrivano non si sa come nel mondo di Ultimate Muscle, e...ne combineranno di tutti i colori!
I Avviso: sono presenti elementi dell'universo Transformers: Prime. Non abbastanza da giustificare il tag "crossover", trattasi di citazioni.
II Avviso: essendo una raccolta di one-shots non ha una vera e propria continuità. E nemmeno una vera e propria trama. Sono solo...due pazze che fanno un sacco di danni e relative descrizioni! xD
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kid Muscle, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Deviant Team: Madness is Everywhere!'
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Era andata in ricarica, e quando si era svegliata si era trovata in quel luogo sconosciuto.

Era simile al pianeta dove lei e gli altri erano atterrati di recente, e allo stesso tempo completamente diverso.

Più strambo.

Il posto ideale per quelle due deviate di Deathstar e Mintaka per farla breve, ma lei non era come Deathstar e Mintaka: si riteneva più ragionevole.

Eh, giusto, a proposito: e se le artefici di quel suo cambio di mondo, nonché di specie, fossero state proprio quelle due…?

«se così fosse adesso mi sentono!!! Appena le trovo quelle due mi-sentono!!!»

Stylequeen non poteva sapere che Deathstar e Mintaka ne sapevano quanto lei riguardo quel repentino spostamento in una realtà diversa da quella dove erano nate. Procedeva semplicemente col ragionamento matematico “Deathstar e Mintaka fanno casino, questo è un casino, quindi è opera loro”.

Non le si poteva fare una colpa. Di solito le cose andavano proprio in quel modo.

Quindi avanzò a grandi passi lungo il marciapiede. Non aveva idea di dove avrebbe dovuto cominciare le ricerche, ma in qualche modo avrebbe fatto...

«…»

La sua marcia si interruppe quando vide una ragazza mora fumare una sigaretta mentre stava appesa a testa in giù sul ramo di un albero.

«…che c’è?»

Emerald J.V.P. Lancaster osservò perplessa quella ragazza, che era la più rosa che avesse mai visto -capelli rosa, vestiti rosa, scarpe rosa, pelle dal sottotono rosa…giusto gli occhi si salvavano, visto che erano azzurri- guardarla stranita.

Lo stupore di Stylequeen però durò ben poco. «ok, sei strana abbastanza, quindi…hai per caso incontrato due pazze deviate con gli occhi rossi qui in giro? In un posto dove c’era casino?»

Stylequeen glielo aveva domandato senza speranze reali di ottenere una risposta soddisfacente, ma Emerald divenne pensierosa.

«dipende…»

«che vuol dire “dipende”?!» sbottò Stylequeen «o è si o è no!»

Emerald, sempre a testa in giù, sollevò un sopracciglio. «potresti chiedere più gentilmente, anche perché se continui così potrei decidere di mandarti al diavolo che io sappia qualcosa oppure no, e a quel punto per trovare le tue amiche t’attacchi al tram. Comunque, dipende. Io effettivamente qualcosa di due pazze che hanno distrutto uno stadio per motivi non ben definiti l’ho sentito dal vecchio porcello…»

Un vecchio porcello alquanto ammaccato visto che le due pazze in questione l’avevano riempito di botte con un cric per “schiacciare le uova che l’alieno del pianeta Mosca aveva deposto dentro di lui”.

«distrutto uno stadio per motivi non ben…» avviò a dire Stylequeen con gli occhi sbarrati «si! si, possono essere solo loro!!!...di’, ma il “vecchio porcello” chi è?»

Se la chiamavano “Chiacchiera” un motivo c’era. Ed era precisamente questo, che quando attaccava non la finiva più, sia a parlare dei fatti propri che a voler sapere il più possibile di quelli altrui. Ma Hammy era abituata ad avere a che fare con la gente impicciona, visto com’erano sua madre e le sue nonne.

«chi vuoi che sia un vecchio porcello? Un vecchio porcello!...o un tal Soundwave, se diamo retta a quelle due» aggiunse Emerald con una risata «lo chiamano in quel modo, va’ a capire come mai…»

L’ultima affermazione fu la conferma che Stylequeen cercava. «sono loro! Avrei dovuto immaginarlo, ovunque andiamo quelle due si fanno sempre riconoscere!»

«si, eh?» la Lancaster finì la sigaretta e scese dal ramo con un salto, finendo a ricadere in piedi «casiniste convinte insomma!»

«non ne hai idea!» sbuffò Stylequeen con un gran colpo di ciuffo rosa. Si era abituata in fretta a quella nuova forma umana, bisognava dirlo, e adesso sperava solo che non le si rovinassero i, com’era che si chiamavano? Capelli.

«e com’è che si chiamano?» a questo punto anche Emerald iniziava ad incuriosirsi sul serio.

«Deathstar e Mintaka» ‘Queen se non altro ebbe l’intelligenza di evitare di dirle che venivano da un’altra realtà dove erano delle robot alte sette metri «hai idea di dove possono essere, allora?»

«a dire il vero mi sa che stanno dove sta anche-»

«IIIIIIH!!! ORRORE!!!»

Inizialmente Emerald si preoccupò che quell’urlo segnalasse l’arrivo di qualcuno di pericoloso o qualcosa del genere, ma quando sollevò lo sguardo e vide che cosa -anzi chi- era che Stylequeen stava guardando a dir poco scioccata e quasi con le lacrime agli occhi, scoppiò a ridere senza avere la minima intenzione di fermarsi per almeno un quarto d’ora.

Lord Flash invece era decisamente meno allegro. Aveva già i suoi problemi ultimamente, e non aveva la minima intenzione di stare dietro ad un’altra pazza.

«quella calzamaglia…quella calzamaglia è a dir poco oscena!!!» Stylequeen era veramente inorridita «Per i Prime!!! …» e nessuno chiese chi fossero “i Prime” «si vede…TUTTO! E poi…quella cosa blu che hai addosso…mamma mia, ma dove sono capitata, al circo degli orrori?!» ‘Queen mise una mano davanti agli occhi per coprire l’orribile vista «ma dove ci vai con quella calzamaglia aderente?! Cosa ti credi di essere, un supereroe dei fumetti? Perlomeno loro indossano degli slip di solito neri anche sopra la calzamaglia! E ma in nome di Unicron…»

«visto?! Io te l’ho sempre detto che quella roba fa schifo, porcello!!!» rincarò la dose Hammy tra una risata e l’altra «vedi che succede a non darmi retta?»

“parla parla, che se smetto di metterla poi cos’è che ti divertiresti a strapparmi via?” pensò lui. La sua risposta comunque fu, naturalmente, irripetibile nonostante fosse presente Stylequeen che ancora si ostinava a tenere la mano davanti agli occhi.

«se cercavi la macelleria comunque è da quella parte» sghignazzò Emerald.

«va’ al diavolo!» quel poveraccio voleva solo un gelato, e invece non solo si era trovato davanti quella puttanella, ma pure una pazza psicotica che ce l’aveva con i suoi vestiti! Come se le altre due non fossero bastate…

«ragazza, bisogna fare qualcosa, non possiamo lasciarlo andare in giro così!» sentenziò Stylequeen, guardando Emerald «…non che tu sia messa tanto meglio…»

«beh io una calzamaglia in quel modo potrei permettermela, sono giovane e tonica, lui invece è Lord Chiappem-»

«ti proibisco di sputtanarmi con gli sconosciuti!!!» sbottò il russo «e poi come mi vesto sono fatti miei!»

«no, sono fatti di quei poveracci che sono costretti a guardarti, oh cielo che orrore…» Stylequeen fece un respiro profondo «necessiti di un rinnovamento di guardaroba all’istante, davvero, io proprio non posso permettere che tu vada in giro così».

«ribadisco che sono fatti miei!» Lord Flash indietreggiò di qualche passo «ed ora se non vi dispiace me ne vado».

«non prima che ti abbia rifatto il guardaroba» ripeté ostinata la Ragazza Più Rosa Della Galassia.

«senti, io sono un gentiluomo, non mi piace alzare le mani sulle donne…»

«a-ehm» tossicchiò Emerald.

«tu sei un caso a parte!...non mi piace alzare le mani sulle donne, di solito, quindi ti consiglio vivamente di lasciar perdere».

«…la parte peggiore sono le chiappe, vero?»

“Emerald dannata puttana questa me la paghi, quella è già abbastanza fuori senza che tu le dia corda!!!”

«già già. Oh, ma perché sei così reticente? Vogliamo solo aiutarti!»

«no!!!»

«e dai…» Stylequeen fece due passi avanti, e lui tre indietro.

«ho detto di no! Chiuso il discorso!»

«non importa se vuoi o non vuoi, tanto mi darai retta lo stesso».

«per l’ennesima volta, no!!!»

A quel punto Emerald avrebbe veramente dovuto fare qualcosa come deviare l’attenzione di Stylequeen su qualcos’altro per consentire al suo Nemico Numero Uno di fuggire. Ma stava di fatto che…dai, un drastico cambio d’abito ci voleva. E poi, per Warsman tutto ciò non sarebbe risultato pericoloso o letale. Se mai giusto seccante e fastidioso.

E qualunque cosa per rompergli le scatole era bene accetta.

«ragazza in rosa!...prendiamolo!!!» esclamò Hammy per poi uscirsene con una risata cretina, mentre lei e Stylequeen iniziavano a correre dietro a Flash.

«Emerald, questa me la pagherai cara! Giuro che te ne farò pentire amaramente!!!» ringhiò il russo mentre correva. Emerald però non ci fece troppo caso.

«di’, ma com’è che ti chiami?»

«Stylequeen! E tu com’è che ti chiami?»

«Emerald Janice Verbena Phoebe Lancaster».

«solo Emerald va bene uguale?»

«e beh».

A quel punto non si poteva dire che Hammy non corresse dietro a Lord Flash…letteralmente! La cosa più assurda era che lo stesse facendo insieme ad una quasi totale sconosciuta, della quale Hammy peraltro ammirò la velocità tenendo in considerazione che stava correndo su dei tacchi a spillo rosa di un’altezza pazzesca.

Ma per lo stile si faceva questo ed altro!

Anche Warsman telava come un dannato, e contava di seminarle girando l’angolo, ma purtroppo…

SBAM!!!

«EHI! Guarda dove v… ah, ma sei-»

Era andato a sbattere contro Kid Muscle, che non fece nemmeno in tempo a finire la frase perché venne investito da Deathstar e Mintaka che, come gli altri ragazzi della Muscle League, erano poco dietro di lui.

«Soundwave!!! Stai bene?! Sei stato infettato o siamo riuscite ad impedire il contagio?!!»

«Soundwave!!!»

“oh no, anche queste due ci mancavano!”

«state lontane da me!!!» sbottò alla fine, esasperato.

«…ha parlato?»

«ah, ma allora non sei Soundwave» sbuffò Deathstar «certo che potevi dircelo prima».

«era un po’complicato visto che voi due malate di mente mi avete massacrato con i cric prima che io potessi proferire parola!!! Ed ora toglietevi di mezzo!!!»

«potresti essere un po’più…gentile…vabbè» il tentativo di difesa di Dik Dik finì in un mormorio inudibile, perché lo sguardo del russo faceva veramente paura.

«ha svoltato qui! eccolo, è-» stavolta fu Emerald a non riuscire a finire la frase e ad essere -quasi- travolta da Deathstar e Mintaka.

«’QUEEN, ‘QUEEEEEEN!!!!!!» urlarono le due, che nonostante tutto non avevano faticato a riconoscerla. Ma Stylequeen aveva altro a cui pensare al momento.

«ehi Hammy, come va?» le chiese Jeager con un sorriso «ti sei fatta una nuova amic-»

«si, si, ciao, prendete il tizio ad ore tre! Siamo in missione restyling!» si mise in mezzo Stylequeen che indicò Lord Flash, che se la stava dando ancora a gambe.

«ma che-»

«dobbiamo prendere Soundwave che non è Soundwave?» chiese Mintaka.

«si!...e comunque noi tre dopo dobbiamo parlare!»

«ragazzi, ci serve una mano a prendere Warsman, vogliamo fargli cambiare vestiti. Niente di letale eh!» specificò Emerald.

«ma-»

«eddai! Eddai! Prendiamolo!!!» in realtà a Deathstar dei vestiti di Soundwave-non-Soundwave non fregava nulla, ma afferrò ugualmente i polsi di Kid e Wally riuscendo a trascinarli via.

«all’assalto!!!» Mintaka riuscì a fare lo stesso con Terry e Jeager, e Stylequeen acchiappò Van Dik e Check Mate.

«ehm signorina io veramente non sarei d’accordo su-»

«zitto e corri!!!»

Prima di lanciarsi a sua volta in un inseguimento che lei stessa aveva fatto iniziare, Emerald si concesse di guardare tutto il gruppo con un’aria quasi allibita. Si rendeva conto che tutta quella faccenda era assurda, non ci voleva un genio, ma d’altra parte…

«è per una buona causa» concluse, mettendosi a correre raggiungendo alla svelta tutti gli altri.

«ma perché stiamo correndo, Dik?!» urlò Wally.

«non ci ho capito molto in realtà…»

«magari così saltiamo l’allenamento con Meat visto che lo stiamo già facendo!» esclamò quello sfaticato di Kid Muscle.

«si, mh! Guarda che poi il restyling toccherà anche a molti di voi!» li avvisò Stylequeen «santo cielo, gli unici con uno stile realmente definito sono questo qui che sto trascinando» alias Check Mate «e il biondino con il cappello da cowboy!»

«era un complimento?» domandò quest’ultimo.

«presumo di si» rispose Hammy «l’ho conosciuta due minuti fa, che ne so!…»

«sta salendo sul tetto!!!» strillò Deathstar indicando Warsman che nel disperato tentativo di sfuggire a tutti -e si chiedeva perché diamine Kid Muscle e combriccola si fossero messi in mezzo- aveva deciso di salire lassù e poi saltare da un palazzo all’altro.

«un vecchio porcello arrampicatore, yeee!» esclamò Emerald «tutti sul tetto!»

«che cosa vuol dire tutti sul-» avviò a dire Stylequeen che, come anche Deathstar e Mintaka, strillò come una pazza quando le parti si invertirono e da che era lei ad aver “preso” gli altri si ritrovò “presa” tra le braccia di Check Mate che con pochi balzi raggiunse il tetto.

Il tutto senza che il lottatore del Principato di Monaco avesse ancora capito il vero motivo per cui lo stava facendo, ovviamente.

«ok, adesso da qui vado da sola!» disse ‘Queen, vedendo che da un tetto all’altro per qualche motivo erano state messe delle passerelle, forse per via di lavori di ristrutturazione in corso. Saltò via dalle braccia di Check Mate e si rimise a correre come un’invasata, arrivando per prima ad una delle suddette passerelle «fermati, lascia che ti aiut-oooooh cazzoooooo!!!»

Aveva messo un piede in fallo e stava precipitando! Vedendo questo anche Deathstar e Mintaka saltarono giù rispettivamente dalle braccia di Wally e Terry, e tentarono di riacchiappare la loro amica per i piedi.

E l’unico risultato che ottennero fu precipitare a loro volta …su un camion di materassi. Dal quale caddero giù con un grande rimbalzo, finendo sul primo dei cinque tappeti elastici che un rappresentante aveva appena montato, messi in fila davanti ad un negozio di articoli sportivi. Rimbalzarono sul primo, e ad una doppia velocità finirono a rimbalzare sull’ultimo, che li mandò talmente tanto in alto da farle finire sopra ad un tetto…

Precisamente quello sul quale si trovava Warsman, che venne investito dalle tre ragazze urlanti.

«MORIREMO-MORIREMO-MOR-»

«’Star, forse non moriamo».

«l’abbiamo preso!» esultò Stylequeen «nessuno può sfuggirmi per molto tempo!» ed ovviamente non prese minimamente in considerazione le varie botte di culo che avevano salvato il collo a tutte e tre.

«circondiamoli!!!» ovviamente Hammy era ancora stupita per la fortuna delle tre -o meglio di Deathstar che l’aveva passata di riflesso alle altre due- ma era più importante prendere Flash e portarlo di corsa in un negozio di vestiti…

«si, ma io non ho ancora capito perché lo stiamo facendo» disse perplesso Wally.

«e lascia perdere, che sono carine…» minimizzò Kid riferendosi a Deathstar e Mintaka, lasciando perdere Hammy che era già impegnata «e ne è arrivata un’altra!»

Nel frattempo Warsman si era rialzato scrollandosi di dosso le ragazze, ed ora li fronteggiava tutti quanti a pugni chiusi. «non mi avrete!!!» ringhiò, vedendosi circondato.

«ma chi ti vuole? Ti inseguiamo giusto per i vestiti».

«dopo io e te facciamo i conti Emerald!!!»

«MA SI PUÒ SAPERE COSA DIAMINE STATE FACENDO?!!» urlò qualcuno da sotto. Ossia Meat, che come al solito era all’inseguimento di pelandroni e deviate del Deviant Team.

«oh noooooo, Meat ci ha beccati, adesso viene su!!!» strillò Kid.

«che facciamo?» domandò Dik Dik.

«ritirata!!!» urlò Wally, prendendo in braccio Deathstar, Mintaka e pure Stylequeen e correndo via insieme agli altri, esclusa Emerald.

 

[…]

 

«si può sapere cosa diavolo ti è saltato in testa?!!»

«volevo solo compiere la mia buona azione del giorno e toglierti quella calzamaglia da sorcio» replicò Emerald.

«tsk, anche da impegnata ogni occasione è buona per spogliarmi?»

Lei alzò gli occhi al cielo. «Flash, sei il solito porco. È che quella roba che hai addosso a schif-fermo o ti sparo!» lo minacciò lei quando lui la caricò con una testata che avrebbe potuto far cadere entrambi giù dal tetto.

«te l’avevo detto che te l’avrei fatta pagare!!!»

«come se avessi fatto qualcosa di male!!!» la ragazza riuscì ad evitare il colpo ed anche quelli seguenti.

«mi hai fatto inseguire da una pazza!!!»

«non è pazza, è che ci vede, al contrario di te!» replicò, saltandogli addosso facendolo cadere a terra ed iniziando a lottare come al solito.

Tanto quei due funzionavano così…

 

[…]

 

«ma noooo! Lo avevamo preso!!!» protestò Stylequeen, ancora tra le braccia di Wally mentre tutti correvano con Meat ancora ad urlare loro dietro.

«guarda, è meglio se ci riproviamo un’altra volta, che anche se Meat è piccolino non scherza» sentenziò Mintaka «per niente!»

«già, voi due!!! spiegatemi il perché di tutto questo casino di cambio dimensionale!!!»

«boh. Ne sappiamo quant’e te».

«…sul serio?»

«essì»

«molto utili, proprio!!»

«’Queen, mica è sempre colpa nostra!...non sempre-sempre-sempre almeno!»

«e come ci torniamo a casa?»

«boh».

Ecco, quella era una bella domanda alla quale ancora non avevano risposta.

   
 
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