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Autore: GeorgiaRose_    09/07/2014    1 recensioni
Salve a tutti! Sono Martina Stoessel e ho 17 anni. In questo momento sono in aeroporto con mio padre… Ci stiamo trasferendo per l’ennesima volta a causa del suo dannato lavoro: il commercialista. Il mio rapporto con lui non è dei migliori, infatti litighiamo in continuazione, che sia per un motivo o per un altro.
Purtroppo mia madre è morta quando io avevo solo 4 anni, ed è stato da quel momento che mio padre è totalmente cambiato.
Questa volta andremo a vivere a Buenos Aires, mi ha sempre affascinato quella città e non vedo l’ora di vederla, sperando di incontrare persone simpatiche.
Sono al terzo anno di superiori e la mia nuova scuola si chiama “Istituto Baldracchieri”.
Bene! Questa è la mia vita e questa sono io!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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IL GIORNO DOPO
Dopo aver fatto colazione, mi siedo sul divano, aspettando ansiosamente l’arrivo di Jorge.
‘Ma quindi oggi esci con un ragazzo!’ Esclama Olga sedendosi accanto a me
‘No… andiamo semplicemente insieme a scuola’
‘Quindi esci con un ragazzo…’ Insiste lei
‘No… Non è un appuntamento. Lo faremo tutte le mattine’
‘Non sei più nella pelle, vero?’
‘Come?’
‘Hai un visino da innamorata!’
‘No, Jorge non mi piace… E poi è già fidanzato’
‘Come vuoi tu, ma ricorda che per qualsiasi cosa io ci sono’
‘Sì, grazie Olga’
Suona il campanello. Guardo l’ora. E’ lui.
Olga va ad aprire.
‘Buongiorno’ Dice Jorge con un sorriso smagliante ‘Sono qui per Tini… E’ pronta?’ Già ha iniziato a chiamarmi Tini… Solo i veri amici lo fanno.
‘Sono pronta Jorge’ Dico alzandomi dal divano
‘Oh, sei lì’ Mi nota
‘Io vado a pulire la cucina’ Olga trova una scusa per lasciarci soli
‘Un attimo solo che prendo la borsa… Accomodati’ Gli dico gentilmente
Chiude la porta. Salgo di sopra e prendo il mio zaino, per poi scendere di nuovo di sotto. Lo trovo a guardare alcuni libri.
‘Andiamo?’ Gli chiedo
‘Certo!’ Mi sorride.
Stiamo per uscire di casa quando mio padre esce dal suo studio.
‘Tini si esce senza salutare?’ Mi dice con tono quasi scherzoso
Sospiro.
Si avvicina a me e mi bacia la guancia
‘Passa una bella giornata’
‘Anche tu papà’
‘Arrivederci Jorge’
‘Arrivederci signore’
Usciamo di casa, ma il nostro cammino viene interrotto da Dean, intento a fare da giardiniere.
‘Ehi bellezza! Dove vai?’ Mi chiede con voce sensuale mettendo in mostra i muscoli
‘A scuola Dean’
‘Oh… Spero che tu ti diverta nonostante il luogo’ Mi dice
‘Tini dobbiamo andare o faremo tardi’ Mi avverte Jorge infastidito da non so cosa
‘Sì.. Ciao Dean’ Lo saluto
‘Ciao bellissima’
Io e Jorge ci incamminiamo di nuovo
‘Lo conosco quello lì, è meglio non stargli molto vicino!!’ Dice quasi da geloso
‘Perché?’
‘Non è un ragazzo raccomandabile!’
‘Per ora si è mostrato un bravo ragazzo!’
‘Poi non dire che io non ti ho avvertita!’
‘Ma cambiamo discorso… Parlami un po’ di te…’
‘Sono capitano della squadra di Basket!’
‘Questo già lo sapevo! Qualcos’altro?’
‘Amo cantare!’
‘Davvero?’
‘Già!’ Dice deciso
‘E perché non partecipi allo spettacolo di metà anno?’ Gli chiedo. Eravamo all’inizio del mese di Giugno (A Buenos Aires a Giugno è inverno), quindi lo spettacolo sarebbe stato di lì a poco.
‘Perché mi rovinerebbe la reputazione…’
‘Come?’ Chiedo facendo finta di non aver capito.
‘Be’, cerca di capirmi! Sono il ragazzo più popolare della scuola, non posso fare certe cose…’ Mi confessa
‘Quindi tu stai rinunciando alla tua passione solo per difendere la tua reputazione?’ Chiedo incredula
‘Vedo che hai capito!’ Dice con quel suo sorriso smagliante.
‘No, ma…’ Mi interrompe
‘Ti prego, non parliamone! Tu, piuttosto! Non hai una passione?’
‘Diciamo che io ho viaggiato molto e non ho mai avuto la possibilità di coltivare una passione; non ho mai provato a fare niente.’
‘Perché non proviamo?’
‘Che intendi dire?’ Gli chiedo non capendo
‘Vediamo se hai la mia stessa passione: prova a cantare’ Dice proseguendo il suo discorso, ignorando la mia domanda
‘No! Io non so cantare’
‘Come fai a saperlo se non hai mai provato?’ Mi chiede guardandomi con quel suo sguardo che adoro.
‘No, Jorge! Non voglio cantare!’
‘Va bene… Non ti arrabbiare’
Per il resto del tragitto Jorge continua a farmi scherzi stupidi, ma è anche per questo che lui mi piac… No! Non mi piace! Lui non mi piace! Sì, certo…
Arriviamo fuori scuola e troviamo una specie di schieramento.
Da una parte Brenda con le sue amiche e amici popolari e dall’altra parte i “Buoni”, la maggioranza, tra cui erano anche i miei nuovi amici.
‘Yoyi!!!’ Si avvicina a noi Brenda
‘Amore buongiorno!!!’ Le dice
‘Ci vediamo dopo Tini’ Mi dice Jorge con un sorriso prima di allontanarsi con Brenda.
Subito le ragazze si avvicinano a me e cominciano a farmi domande su domande. Ci avviciniamo al loro muretto, che oramai è diventato anche mio, e ci sediamo. Racconto loro tutto quello che avevo saputo il giorno prima e che Jorge mi avrebbe accompagnato a scuola tutti i giorni.
‘No! La madre di Jorge è la tua matrigna!?’  Dice Cande incredula.
‘Esatto! Sono contenta perché ho trovato un pezzo della mia famiglia… Io credevo di avere solo mio padre, e invece non è così: ho Ana e forse anche Jorge’
‘Leva quell’”forse”!’ Mi ordina Lodo
‘Diccelo una volta per tutte Tini! Ti piace Jorge?’ Mi domanda Mechi
Mi mordo il labbro inferiore guardando verso di lui, che è vicino Brenda, ma in questo momento riesco a vedere solo lui, solo Jorge. Non mi interessa di tutto il resto. Vedo che ride, scherza e subito il sorriso spunta anche sulla mia faccia, come se fosse contagioso. Ma forse è la forza dell’amore. Se uno è felice, è felice anche l’altro. Se uno è triste, è triste anche l’altro.
‘Allora?’ Insiste Lodo
‘Sì…’ Dico a bassa voce
Le ragazze si mettono quasi ad urlare.
‘Lo sapevamo! Era chiaro!’ Afferma Cande
‘Davvero si vede così tanto?’
‘Si vede lontano un miglio!’ Mi dice Lodo
‘Ma cosa ti piace di lui?’ Mi domanda curiosa Mechi
‘Il suo sorriso, i suoi occhi, il suo senso dell’umorismo, i suoi capelli…’
‘Ragazza tu sei cotta!!!’ Afferma Cande
‘Ma non ho nessuna possibilità con lui’ Dico rassegnata
‘Perché dici così?’ Mi chiede Mechi
‘Lui è fidanzato…’
‘Ma le cose possono cambiare: devi solo essere tu a volerlo! Devi combattere per quello che vuoi, lui sicuramente si accorgerà di te’ Afferma decisa Cande
Suona la campanella ed entriamo nelle nostre classi. Guardo l’orario: matematica! Che palle! Ho già fatto matematica ieri e quella professoressa, la Sinneghan, è stata tutta l’ora incazzata! Entro in classe di malavoglia e con me ci sono anche Mechi, Cande, Lodo e Jorge… Mechi, Cande e Lodo si siedono in un banco a tre, in modo da far sedere Jorge accanto a me.
La professoressa entra in classe, oggi abbiamo due ore con lei.
Passo mezz’ora delle due ore solo a pensare a quella frase di Cande “Devi essere solo tu a volerlo!”, quando la professoressa mi richiama.
‘Stoessel potrebbe stare un po’ attenta?’ Mi urla con quella sua voce fastidiosa
‘Ma cosa mi urla?’ Le dico garbatamente
Quando sono arrabbiata, nervosa o pensierosa dimentico completamente le buone maniere.
‘Ma come si permette? E’ appena arrivata è già pensa di fare i comodi suoi? Ma lo sa che la prima impressione è tutto?’ Continua ad urlare
‘Non le dico cosa penso di lei… Ma vorrei darle un consiglio: lo sa che fare sesso ringiovanisce e rende più felici le persone?’ Ottima mossa Tini! Tutta la classe scoppiò a ridere.
‘E questo cosa c’entra?’
‘Lei è sempre incazzata! Non ha mai pensato di trovarsi uno scopa-amico?’ Continuo e la classe comincia a ridere ancora più forte. Tra tutte le risate riconosco quella di Jorge… E’ davvero bellissima!
‘Stoessel fuori!’ Mi ordina
‘Grazie prof! Non avevo proprio voglia di fare matematica!’ Dico alzandomi prima di uscire fuori.
‘Blanco la vuole seguire anche lei?’ La professoressa richiama anche Jorge, che continuava a ridere.
‘Ma che ho fatto io?’ Protesta
‘Fuori anche lei! Presto!’
‘Bho…’  Commenta Jorge uscendo fuori.
‘Che ci fai qui?’ Gli chiedo appena esce dall’aula
‘Mi ha cacciato fuori’
‘E perché?’
‘E chi lo sa? Tutta la classe stava ridendo, ma lei ha cacciato proprio me!’
Nonostante l’odio che provo verso di lei, ringrazio la professoressa.
‘A proposito: nessuno ha mai avuto il coraggio di dirle una cosa del genere! Hai fatto proprio bene!’ Si congratula
‘Diciamo che a volte mi dimentico delle buone maniere…’
Io e Jorge passiamo il resto delle due ore fuori dall’aula a chiacchierare e a scherzare. Stare con lui mi fa bene.
Al suono della seconda campanella, Mechi, Cande e Lodo escono di corsa dicendoci che la prof ci deve parlare.
Io e Jorge aspettiamo che escano tutti dall’aula, per poi entrare.
‘Stoessel non pensare che la passi liscia per quello che ha fatto oggi! Al professore di commedia serve un aiuto a sistemare il teatro dopo le prove del musical di metà anno! Quindi dopo le lezioni dovrà rimanere ad aiutarlo! Dalle 15.30 a fin quando non terminerà!’
‘Prof. ma non è giusto!’ Mi lamento
‘Ci pensava due volte prima di fare quello che ha fatto!’ Dice con tono arrogante
‘E per quanto riguarda lei Blanco, un altro errore e avrà quello che si merita!’
Jorge mi guardò un attimo…
‘No, professoressa! Aiuterò anche io il professore!’ Afferma deciso
‘Come?’ Chiede sorpresa
‘Voglio aiutare anche io il professore a mettere a posto il teatro!’
Rimasi sorpresa da quel suo gesto.
‘Ok! Come desidera Blanco! Comincerete stesso oggi!’
Lasciammo l’aula della professoressa
‘Perché lo hai fatto Jorge?’
‘Perché non voglio che tu stia da sola in teatro…’
‘Davvero? Che dolce!’ Commento. Lui sorride ‘Ma non avresti dovuto farlo!’
‘Ho deciso così e ormai non posso più tornare indietro’
Si fa ora di pranzo e mi siedo insieme ai miei amici, mentre Jorge è ovviamente con Brenda.
‘Tini cosa voleva la prof oggi?’ Mi chiede Mechi
‘Dovrò restare tutti i giorni dopo scuola a pulire il teatro…’
‘No!!! Mi dispiace per te!’ Mi dice Lodo
‘A me no!’ Affermo
‘Come?’ Mi domandano tutti
‘Resterò tutti i giorni, ma con Jorge!!!’
‘Rimane anche Jorge?’ mi chiede stranita Alba
‘Sì!!! In realtà all’inizio la prof gli aveva solo detto di comportarsi bene, ma lui ha detto di volermi aiutare per non farmi stare da sola!!!’ Dico al settimo cielo
‘Cavolo! Davvero Jorge ha fatto questo? WOW!’ Commento Pablo
‘Perché?’
‘Non è da Jorge! Lui non farebbe mai una cosa del genere per una ragazza a meno che ella non gli interessi…’ Continua Facu
‘Ma io non gli interesso!’
‘Perché dici così? Non è detto!! Questa è un’opportunità per fare la tua mossa!’ Mi sprona Cande
‘Sì! Hai ragione!’
ORE 15.35
Dopo aver chiamato mio padre e averlo avvertito, mi avvio in teatro.
Entro e vedo il prof Mazzini sul palco, insieme a due ragazzi, un maschio e una femmina. Lui è alto, moro con gli occhi chiari, ma non riesco a definire bene il colore da lontano. Lei è bionda, anch'ella con gli occhi chiari, un po’ bassina e magra.
‘No, Stephie! La parte è sbagliata! Lo spettacolo è tra tre settimane e lei non ha ancora imparato la parte!’ Il professore rimprovera la ragazza che è sul palco.
Mi avvicino ad una ragazza che è seduta in platea.
‘Piacere! Sono Martina!’ Mi presento
‘Piacere! Lucia!’ Mi dice con un gran sorriso
‘Tu fai parte dello spettacolo?’ Le chiedo
‘Sì! Faccio la parte di Francesca! Tu, invece?’
‘Io non faccio parte del teatro… La prof Sinneghan mi ha messo in punizione per averle detto di trovarsi uno scopa-amico…’
‘Wow! La conosco quell’arpia e hai fatto proprio bene a dirglielo!’ Si congratula
‘Sì, lo so! Comunque ora devo rimanere tutti i giorni qui a sistemare il teatro dopo le prove’
‘Ma ne è valsa la pena…’
‘Sì! Assolutamente sì!’
‘Sei nuova? Non ti ho masi vista da queste parti…’
‘Sono arrivata ieri!’
‘Sei arrivata ieri e già sei in punizione! Complimenti!’ Scherza
Rido.
‘Chi sono i due ragazzi sul palco?’
‘Lui si chiama Josh, mentre lei è Stephie! Sono i due protagonisti dello spettacolo!’
‘E perché il professore prima ha rimproverato la ragazza?’
‘E’ la più brava tra noi a cantare, ma è una scansa-fatiche e dopo due mesi non ha ancora imparato la parte!!!’
‘E perché non cerca un rimpiazzo? Ad esempio potrebbe mettere te a fare la protagonista e cercare qualcun altro che prende il ruolo di Francesca’ Propongo
‘Il professore ha un modo di pensare un po’ strano… Ogni impegno preso si deve portare a termine! Io ho preso l’impegno di fare Francesca e devo fare Francesca!’
‘Mi racconti un po’ la trama dello show?’
‘Come avrai capito è un Musical! La storia ha come protagonista una ragazza, Violetta, che è indecisa tra due ragazzi, Leon e Federico… Alla fine però vince l’amore con Leon!’
‘Quindi è una storia romantica! Mi piacciono tanto!’
Lei annuisce
‘E tu chi interpreti?’
‘Sono la migliore amica della protagonista!’
‘Capito!’
Ad un certo punto delle mani si posizionano sui miei occhi.
‘Chi sono?’ Mi chiede una voce maschile che riconoscerei tra mille
‘Non lo so… Un indizio?’ Scherzo, mentre Lucia rimane a bocca aperta vedendo Jorge.
‘Sono un bel ragazzo!’
‘Dean?’ Scherzo ancora
‘Che c’entra ora Dean?’ Chiede infastidito sedendosi accanto a me.
‘Jorge stavo solo scherzando… Non c’è bisogno di arrabbiarsi’
‘Silenzio! Devo decidere se perdonarti oppure no!’ Dice con tono autoritario
‘Va bene! Oggi sono buono, ti perdono!’ Dice abbracciandomi
Sorrido. Lo adoro troppo!!!
Lucia fa una finta tosse per farsi notare.
‘Ah.. Jorge, lei è Lucia ed è una partecipante allo show!’ Gli presento la mia nuova a amica.
‘Piacere’ Le dice stringendole la mano.
‘Vado ad avvertire il professore che siamo arrivati!’ Dice prima di alzarsi.
Il prof, infatti, era sceso dal palco e stava dando alcune indicazioni a Josh.
‘Non ci credo: tu conosci Jorge Blanco!!!’ Dice Lucia al settimo cielo
‘Sì…’
‘Quel ragazzo è stupendo…’ La interrompo
‘Ehi! Non lo guardare nemmeno!’ Dico seria
‘Perché?’
‘Lascia perdere!’ Mi affretto a dire
‘Ah, lo hai già adocchiato’ Capisce immediatamente
‘Io non ho adocchiato nessuno!’
‘Sì, ok… Voglio solo dirti che per me sareste una belle coppia!’
DUE ORE DOPO
Ormai tutti se ne sono andati, ci siamo solo io e Jorge sul palco mentre sistemiamo dei microfoni, mentre il professore è andato a sistemare la sua classe.
‘Jorge..’
‘Sì?’
‘Qui c’è una chitarra, la sai suonare?’
‘Certo!’
‘Mi canti qualcosa? Ti prego!!’
‘No, meglio di no!’
‘Perché? Qui non ti sente nessuno! Siamo solo io e te!!’
Fa un sospiro.
‘E va bene! Ma a una sola condizione!’
‘Quale?’
‘Tu canti con me!’
‘No, meglio di no’
‘Perché no?’
‘Perché io non so cantare!’
‘Chi te lo dice? Non hai mai provato!’
‘Appunto! Ho paura di fare una figuraccia!’
‘Ma dai! Ti giuro che non rido!’ Dice sedendosi con la chitarra e prendendo un foglio dalla tasca.
‘E va bene… Ma solo una volta!’
‘Solo una…’ ‘Questo è il testo!’ Dice indicando il foglio. ‘Ho appena segnato le tue parti! Io canto tutto il tempo! Tu devi solo seguirmi, va bene?’
Annuisco.
https://www.youtube.com/watch?v=gaUyb3dtDZ0 (Immaginate che la donna sia Tini e che canti esclusivamente insieme a Jorge)
La sua voce è davvero angelica; il mio cuore è come se volesse rompermi il petto, per quanto batte forte.
‘Tini ma sei bravissima!’ Si congratula dopo aver cantato
‘No… Non è vero’
‘Sì! Ti dico che sei bravissima! Devi dedicarti al canto!!!’
‘Se è per questo anche tu dovresti dedicarti al canto’
‘Io gioco a basket, questa è l’altra mia passione e sto cercando di coltivarla… Ma tu, tu hai una voce spettacolare e tutto il mondo deve conoscerla’
‘Smettila di dire stupidaggini’
Ad un certo punto vediamo il professore correre velocemente verso di noi, alla velocità della luce.
‘Tu! Tu! Tu! Tu!’ Ripete mentre corre
Raggiunge il palco.
‘Tu puoi salvare lo spettacolo!’ Dice indicandomi
‘Che?’ Chiedo non capendo
‘Potresti sostituire la protagonista! Di solito il mio motto è “quando si inizia una cosa bisogna portarla a termine” ma quella ragazza rischia di rovinare lo show!!! Ti ho sentita cantare e sei più che brava’
‘No! Io non sostituisco nessuno!’
‘Come? E perché?’
‘Perché io non so..’ Jorge, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, mi interrompe
‘Non provare a dire che non sai cantare perché ti abbiamo sentita entrambi!’
‘Stavo dicendo che non ho mai recitato e non credo di saperlo fare…’
‘Con la tua voce la recitazione passerà in secondo piano! Ti prego!!!’ Cerca di convincermi il professore
Wow! Sono davvero così brava a cantare come mi stanno dicendo? Forse avrò preso questa dote da mia madre.
‘Io non lo so… Credo di doverci pensare…’
‘Fallo per me!’ Mi dice Jorge ad un certo punto, guardandomi profondamente negli occhi.
In un istante i miei occhi sono come catturati dai suoi. Eh, sì! Io amo Jorge! Non può essere altrimenti!
‘Sì..’ Dico ancora guardandolo negli occhi
‘Sì, cosa?’ Mi chiede insistente il professore
‘Sì! Va bene! Accetto!!’
Il professore comincia a fare salti di gioia.
‘Bene! Lo show è salvo!!!’ ‘Tieni! Ecco le canzoni e il copione! Le lezioni ci saranno tutti i giorni dalle 15.00 alle 18.00! E ovviamente voi due siete esonerati dalla punizione!’ Dice il prof
‘Bene!’ Esulto, specialmente per l’ultima parte!
‘Ora potete anche andare!’ Dice con un sorriso che parte da un orecchio e raggiunge l’altro.
Prendiamo le nostre cose ed usciamo dalla scuola.
‘Allora… Non sei contenta? Hai ottenuto la parte di protagonista senza neanche volerlo’ Mi dice lungo il tragitto verso casa.
‘Sì, certo! Ma sono un po’ preoccupata’
‘E come mai?’
‘Per due motivi. Il primo è lo show: ho paura di sbagliare qualcosa, non ho mai cantato davanti un pubblico… Potrei sbagliare una nota, cadere mentre cammino…’ Mi interrompe
‘Non devi preoccuparti: tu devi solo fare quello che sai fare e non devi pensare al resto. Ti assicuro che non ci sarà alcun problema del genere’
Lui riesce a capirmi, nonostante ci conosciamo solo da due giorni…
‘E il secondo è mio padre’
‘Tuo padre?’ Chiede
‘Sì! Sai, mia madre è morta durante un tour, in un incidente..’
‘Sì, questo lo so, ma non capisco il collegamento’
‘Mio padre dal quel momento è ostile verso la musica… Non si può neanche pronunciare questa parola che mio padre va in tilt’
‘Non devi preoccuparti neanche di lui. Se a te piace cantare, non può costringerti a non farlo! Sarebbe come vietare agli uccelli di volare! Tuo padre deve solo capirlo e tu devi dargli una mano’
‘In che modo?’
‘Aiutarlo a capire…’ Dice ridendo leggermente.
‘Grazie Jorge!’
‘Vieni qui!’ Mi dice aprendo le braccia.
Mi butto tra le sue braccia, come se in questo momento fosse una necessità.
‘Va meglio?’ Mi chiede gentilmente
‘Molto meglio!’ Dico prima di riprendere a camminare.
Arriviamo a casa mia e busso al campanello. Mi apre Roberto.
‘Finalmente sei tornata!! Jorge entra! C’è anche tua madre!’
Io e Jorge entriamo e vediamo Ana seduta sul divano. Jorge si siede accanto a lei, e anche io.
‘Jorge!! Tini!! Si può sapere perché la prof vi ha messo in punizione?’
‘Ecco… Diciamo che è successa una cosa…’ Cerco di non dire quello che è successo realmente.
‘Va bene! Ho capito che non lo vuoi dire!’ Dice Ana
‘Grazie…’
Olga entra nella stanza
‘La mia piccolina è tornata!!’
‘Olga dov’è papà?’  Chiedo non vedendolo
‘E’ nel suo ufficio! Sta parlando con dei clienti… Allora io vado a preparare qualche cosa per gli ospiti’
‘Non ce n’è il bisogno Olga’ Dice gentilmente Ana
‘Non importa! E’ il mio lavoro!’ Dice prima di tornare in cucina
‘Eccomi qui!’ Dice mio padre dopo essere uscito dal suo studio ‘Di che stavate parlando?’
‘Niente di importante!’ Dice Ana
‘In realtà io dovrei dire una cosa importante…’ Dico guardando Jorge. Lui mi capisce al volo.
‘Cosa? Non ti sei mica fidanzata!?’
‘No, papà! Niente del genere!’
‘Ah! Bene!’
Racconto a lui e Ana dello show e la reazione di mio padre fu immediata.
‘No! Martina! NO!’ Quando mi chiamava per nome completo e non “Tini” o “piccolina” voleva dire che era arrabbiato, se poi usava il nome completo, voleva dire che era accecato dalla rabbia.
‘Ma perché no papà?’
‘Perché ho detto di no! Sai che la musica non è consentita!’
‘Non ti capisco! Perché lo fai papà?’
‘Di che parli?’
‘Cerchi in continuazione di rovinarmi la vita! Mi privi di tutto! Hai presente cosa vuol dire avere un’amica? Io non ne ho mai avuta una per più di due mesi! Tu e i tuoi continui viaggi! Non ho mai avuto un ragazzo per più di una settimana, papà! Perché tu lo cacciavi di casa non appena lo vedevi! Io non ho più una mamma, te ne sei dimenticato? Avrei bisogno di un padre che mi capisca, che mi aiuti… Ma tu non riesci proprio! Discutiamo in continuazione e io sono stanca! Non ce la faccio più!’ Dico con le lacrime agli occhi, prima di salire le scale.
‘Martina vieni immediatamente qui! Non abbiamo finito di parlare! Martina Stoessel è un ordine!!’ Ma io fingo di non ascoltarlo, entrando nella mia camera e buttandomi sul letto, iniziando a piangere.
‘Non credi di essere stato un po’ duro?’ Chiede Ana a mio padre, che intanto è seduto sul divano, mentre Jorge non spicca parola.
‘No! Deve capire che non tutto è concesso!’
‘Non tutto è concesso? Ma l’ha ascoltata? Da quello che ho capito non le ha mai concesso di fare niente!’ Dice Jorge stufo alzando un po’ la voce.
‘Jorge calmati!’ Gli ordina Ana.
‘No! Non mi calmo! Se le piace fare una cosa, perché non la può fare?’
‘Lo faccio solo per il suo bene!’ Dice Felipe
‘Il suo bene? L’ha vista? Stava piangendo e scommetto che anche ora lo starà facendo! Se questo vuol dire “Stare bene”…’
‘Un giorno mi ringrazierà!’
‘Ringraziarla… E di cosa? Per averla tenuta in una campana di vetro?’ Dice alzando la voce.
‘Adesso basta Jorge! Calmati!’ Gli dice Ana.
‘Jorge ha ragione’ Dice ad un tratto Felipe ‘E’ vero... Ma sapete, crescere una figlia da solo è difficile, specie se è femmina. Io ho cercato di farlo, ma non ci sono riuscito. La realtà è che io le ho privato di avere un fidanzato, degli amici, solo perché la volevo solo per me, forse per colmare il vuoto lasciato da mia moglie. Ma ora ho capito che non può… Lei non può colmare lo spazio della madre, purtroppo. Sono stato solo un egoista e non ho pensato a lei… Credevo di farlo per il suo bene, ma, per come sono andate le cose, non è affatto così. Non volevo che lei partecipasse a quello show perché associo la musica alla morte di Maria, quindi ho paura che possa succedere anche a lei, e solo ora mi rendo conto che è una cosa alquanto stupida.’ Spiega mio padre con le lacrime agli occhi
‘Non è stupido, Felipe!’ Cerca di tranquillizzarlo Ana ‘E’ normale! La perdita di Maria è stata per tutti un grande colpo, ma c’è bisogno di andare avanti’
‘Ho deciso di tornare a Buenos Aires perché sentivo che c’era qualcosa… Non so spiegarlo bene, ma ho capito che ho fatto bene! Perché tornare qui mi ha condotto a voi due e forse da oggi il rapporto con mia figlia migliorerà. Vi ringrazio’ Dice sorridendo
‘Ma quindi Tini può partecipare allo Spettacolo?’ Chiede Jorge
‘…Sì!’ Dice Felipe rendendo pieno di gioia Jorge
‘Lei dovrebbe ascoltarla cantare! Ha una voce bellissima! Sono rimasto anche io sconvolto’ Dice Jorge al settimo cielo
‘Avrà preso dalla madre!!’ Dice Ana
‘Bene! Allora vado a parlare con lei’ Dice Jorge ma Felipe lo ferma.
‘No! La conosco bene e in questo momento è arrabbiata e non ascolterà nessuno neanche se sono buone notizie… Quindi ti consiglio di non andare’
‘Volete cenare qui?’ Chiede mio padre ai due ospiti che accettano subito il suo invito
DUE ORE DOPO
Sono ancora in camera mia… Non sono neanche scesa per cenare, mi si è chiuso lo stomaco.
Bussano alla porta.
‘Vai via!’ Dico immaginando sia mio padre.
‘Va bene, vado!’ Sento Jorge da dietro la porta. Mi precipito e la apro bloccandolo. In mano ha un vassoio con un piatto coperto.
‘Ti ho portato la cena!’ Dice sorridendo
Ci sediamo sul letto l’uno di fronte all’altro e scopre il piatto.
‘Grazie, ma non ho fame!’ Lo ringrazio
‘Devi mangiare qualcosa! Fallo per me’ Dice facendo il muso
Quella frase, “Fallo per me”… Non riesco mai a dire no!
‘Va bene! Ma solo per te!’
‘Ti devo imboccare?’
‘No! Che domande sono?’ Chiedo stranita
‘Era una domanda di gentilezza…’ Dice come se fosse ovvio
‘Lasciamo perdere che è meglio’
‘Posso farti una domanda un po’ più “privata”?’ Chiedo dopo aver finito di mangiare
‘Certo!’
‘Ma tu ami Brenda?’
Che ti viene in testa Tini? Sei un’idiota! Sarai stata rinconglionita dalla sua bellezza!!
‘Oh… Posso dirti la verità?’
‘E’ quella che voglio sapere’
‘Oramai più che amore, è abitudine…’ Proprio come aveva detto Xabi ‘Stiamo da tanto insieme…’
‘Ma perché non la lasci se non la ami?’
‘Non lo so… Ora basta con le domande’ Dice per cambiare discorso ‘Sono qui per darti una buona notizia!’
‘Che buona notizia?’
‘Ho parlato con tuo padre e mi ha detto che d’ora in poi sarà meno possessivo e che potrai avere un ragazzo se lo vorrai. Inoltre ha detto che puoi partecipare allo show!’
‘Davvero?’ Chiedo sorpresa e incredula allo stesso tempo
‘Sì! Davvero!’ Dice sorridendo
Mi alzo di scatto ed esco dalla stanza. Jorge mi segue.
Scendo velocemente le scale e nel soggiorno trovo Roberto e Olga
‘Dov’è papà?’
‘E’ in cucina con Ana!’
Mi precipito in cucina con Jorge sempre dietro e vedo papà e Ana che parlano tranquillamente mentre prendono un caffè.
‘Papà!!’ Dico abbracciandolo
‘Ehi! Stai meglio ora?’
‘Sì! Molto meglio! Grazie!!!’ Capisce al volo a cosa mi riferisco
‘Prego tesoro mio! Ti voglio bene!’
‘Anche io ti voglio bene papà!’ 

 

  
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