Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: mamihlapinatapei_14    09/07/2014    0 recensioni
Everyday,everynight...
"Ogni giorno,ogni notte non riesco a non pensarti.Ogni singola goccia amara che solca il mio viso mi riporta a te.
Ogni giorno,ogni notte sento il peso dei miei sbagli distruggermi.Ogni vetro in cui mi specchio mi ricorda tutte le cicatrici che ho tracciato nel tuo cuore.
Ogni giorno,ogni notte cerco i tuoi capelli sul mio cuscino che tanto amavo.Ogni candela accesa mi uccide nell'anima.
Ogni giorno,ogni notte ti incontro nella mia mente e la voglia che ho di te si fa sempre più forte.
Se solo ti avessi detto tutto, se solo non mi avessero mai sfidato.Se solo non mi fossi innamorato di te. "
Quando due parole fanno più male di mille bugie.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chapter n.5


Cristal si ritrovava,dopo due giorni,nello stesso parco dove Harry l'aveva convinta ad andare alla galeotta festa.Sperava che di lì sarebbe passato Louis,col suo ciuffo scompigliato e il suo sorriso coinvolgente.Ma era più di un ora che aspettava un qualcosa che sapeva,non si sarebbe mai realizzato.Sapeva benissimo che Dio non ascoltava le sue preghiere e che i suoi desideri fossero difficili da realizzare.Le piaceva sognare,ma capiva benissimo che era meglio stare con i piedi per terra e vedere sempre ciò che è concreto.
Giocherellava col suo Pou,cercando di fargli aumentare il volume della salute,quando forse qualche Santo ascoltò le sue richieste.Da lontano riconobbe il ragazzo biondo che faceva parte dello stesso gruppo di Louis ed,ingenuamente,pensò che da qualche parte lì vicino c'era anche lui.Ma la sua felicità svanì subito;il ragazzo biondo,del quale non sapeva neanche il nome,attraversò la via e s'infilò dentro il portone di un palazzone grigio e rosso.Dopo pochi minuti capì che era andato a casa sua;perchè,dalla finestra che dava sulla strada,si sentiva una signora che lo sgridava e che sicuramente era la madre dopo aver stillato un"Quanto è vero che ti ho messo al mondo,ti tolgo anche!".Si divertì ad immaginare tutti i possibili guai che avesse mai fatto per far innervosire così tanto la mamma.
Velocemente spostò la sua mente su Harry e suo fratello,e all'ennesima frecciatina di quest'ultimo su una loro ipotetica storia d'amore.Nessuno voleva capire che i due non avevano nessuna relazione sentimantale,ma che erano solo migliori amici.A volte,tutte quelle insinuazioni su un fantomatico"LORO",gli facevano venire rabbia.La paura di rovinare,per via di dicerie,la loro amicizia saltava fuori dal loro animo come un tuffatore dalla piscina.Ne avevano parlato e dichiarato più volte con Amethyst e Nicolas che tutto ciò non era vero,ma loro avevano fatto finta di niente e continuato ad aumentare di volta in volta le frecciatine.
Quel giorno il suo cervello sembrava un grillo saltellante:cambiava meandro e meandro.Girovagava per ogni porticina di cui era formato tirando fuori ricordi,pensieri e dubbi.Ripensò al suo ex fidanzato e a quello che in quel momento stesse facendo,poi si ricordò di alcuni dei  loro momenti più romantici per poi ricordarsi delle sue notti insonne e dei giorni pieni di lacrime dopo la rottura.Poi andò a riflettere sulle ricerche per la scuola che doveva fare per la settimana prossima e su quanto lavoro doveva fare per riuscire a prendere minimo una B.In poche e sintetiche parole,pensava e rifletteva su qualsiasi cosa le passasse davanti agli occhi pur di non pensare all'ansia e il desiderio che aveva nel rivedere quegli occhi oceano.
Ormai sconsolata e senza più speranze,si decise a raccattare lei e la sua borsa e ritornare a casa.Abbassò lo sguardo sull'erba e si sentì solleticare le caviglie scoperte.Si accarezzò dolcemente la parte del corpo che le dava prurito e per pochi secondi si dimenticò della persona attesa che,ovviamente,non c'era.Cristal era lì,ma per lei Louis chissà cosa stesse facendo e chissà se l'avesse mai rivisto.
Si alzò da terra e lasciò il tronco dell'albero dove,fino a poco tempo prima,la sua schiena era appoggiata.Decise di non seguire la solita via che faceva per tornare a casa,ma volle allungare il percorso perchè la sua mente aveva ancora bisogno di pensare e rimuginare su quanto fosse stata un'illusa ad aspettare che Louis le comparisse davanti come se nulla fosse.Voleva farsi ancora del male,come se quello di prima e di sempre non le bastasse mai.
Ritrovò la solitudine e la malinconia di sempre,che quasi le rimproveravano della sua voglia di incrociare lo sguardo di quel ragazzo.
Percorreva la via parallela di casa sua,e sempre quel ragazzo biondo le passò davanti correndo all'impazzata per poi raggiungere un tavolino sotto un gazebo bianco della paninoteca più rinomata di Manhattan.
Lo seguì con lo sguardo e lo vide sedersi ed iniziare a parlare.Quando mise a fuoco le immagini degli amici,un colpo al cuore non glielo tolse nessuno.C'era Louis seduto alla sua sinistra con una porzione di patatine ricoperte dal Ketchup.Avvampò di colpo per la felicità da bimba che aveva ritrovato.Prese la decisione di fermarsi lì ed andarlo a salutare.
Nel momento in cui si ritrovò quasi vicino a lui,dal nulla comparve il viso di Harry dalla porta della paninoteca.Le si avvicinò,le mollò uno schiaffo sul sedere e poi se ne andò addentando un tramezzino al tonno e maionese.Era diretto agli allenamenti di calcio che lo tenevano impegnato quasi tutti i martedì e i giovedì,e prima delle partite importanti tutta la settimana.
Si fece coraggio e si avvicinò al tavolo dove c'era seduto Louis.Sempre passandoci accanto,lo salutò sorridendogli e poi continuando la sua via.
-Ferma,ferma!-disse lui bloccandole il polso e col tono per niente sensibile.
Lei si girò sorridendo e emanò un sottile "Buongiorno!" agli amici seduti intorno.Finalmente vide per bene il biondo e d'impulso,pensò che i suoi occhi erano parti di un cielo.Poi lo sguardo si diresse sugli altri due,stampandosi nella mente i particolari che di sicuro non glieli avrebbe fatti dimenticare.Uno,forse il più acclamato dalle ragazze,aveva i capelli scuri e un ciuffo biondo tirato su;mentre l'altro,forse quello con l'aria del più intelligente,aveva una voglia color caffè latte sul collo.
Louis le chiese se volesse sedersi con loro,ma lei rifiutò.A quel punto le domandò il perchè lo aveva salutato,iniziando a dirgliene di tutti i colori su quanto fosse falsa ed egoista;insultando su tutte le bugie che gli aveva detto e poi lanciò frasi davvero poco carine.Lei si sentì malissimo.Non capiva il perchè di ciò,in fondo lei non gli aveva fatto nulla di male poichè non lo aveva più visto dopo quella sera.
-Brava Cristal,sai adescare una trappola meglio di noi quattro messi insieme...Come illudi tu,non lo fa nessuno.
Lui concluse così,prima che lei gli lasciasse le sue cinque dita sul viso e se ne andasse verso casa.
Dopo quelle offese stava tanto male che neanche la cioccolata calda che la madre le preparava la tranquillizzavano.Quegli insulti infondati di lui le squarciarono la felicità e le strinsero ancora di più lo stomaco.In quel momento si pentì di averci parlato quella sera alla festa.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: mamihlapinatapei_14