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Autore: BOOKSSECHOO    09/07/2014    2 recensioni
"Se un sogno è pieno di ostacoli significa che è quello giusto."
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ricordo ancora il primo giorno alle elementari. La mamma raccomandava Nick di tenermi d’occhio e papà invece consigliava a me di essere socievole con tutti e di non stare mai stare zitta. Ovviamente io annuivo fingendomi tranquilla. La realtà è che ero agitatissima e essendo sempre stata timida probabilmente, almeno il primo giorno, non avrei parlato con nessuno.
Nick, invece, come al solito era tranquillo e avrebbe, come sempre, parlato con tutti. Lui era il fratello maggiore. Era il più grande e doveva dare il buon esempio.
Era sempre stato così. Io ero sempre quella impaurita, invece lui era incolume a tutto. Non lo poteva ferire nessuno. Lui era forte. Era forte per se e forte per noi. O almeno, era quello che avevo sempre pensato fino a quando Sophy,  la sua attuale ex, lo aveva lasciato. Lo avevo scoperto piangere in camera sua.
Lui questo non lo sa. E non lo deve sapere.
 Dopo l’accaduto però non lo aveva detto a nessuno, nemmeno a me o a mamma e papà.
Il mio pensiero è che nonostante tutto lui è ancora innamorato di Sophy. A scuola, essendo sempre stato il più popolare si mostra allegro e spensierato ma quando i nostri genitori gli chiedono di lei, deglutisce e risponde guardando altrove e poi va fuori a fumare.
Quando vedo Sophy  mi blocco e la guardo con disapprovazione. Lei mi scopre a guardarla e mi saluta sorridente. Io ricambio ma dentro me la disprezzo. Non capivo come avesse potuto lasciare una persona fantastica come mio fratello, soprattutto sapendo quanto fosse innamorato di lei. La verità è che Sophy era una ben emerita stronza, e forse prima o poi lo avrebbe capito anche mio fratello. C’erano tante cose che mio fratello doveva sapere e capire. Una di queste era che si doveva svegliare. E anche se potrebbe sembrare un miracolo doveva svegliarsi stando bene. Ritornando il Nick di prima dell’incidente.
 
La mattina seguente , dopo la scuola, lo andai, di nuovo a vedere. Come facevo e avrei fatto sempre finchè non si sarebbe svegliato.
Prima di entrare però mi bloccai. Sentii una voce femminile e, lo ammetto, origliai.
“Mi dispiace. Non avrei mai voluto farlo ma.. te l’ho spiegato. E’ tutto così complicato. Mi dispiace.” Ripeteva. Come se mio fratello la potesse sentire o potesse rispondere. Mi sentivo ferita, come se avessero rotto quello stato di intimità che c’era tra me e Nick. Oltre a me e ai miei genitori non ci doveva essere nessun altro. Per un attimo mi sentii un’egoista. Mio fratello ha sempre avuto tanti amici, e questi avendo saputo dell’incidente era inevitabile che venissero a vederlo.
Mi sporsi. Ero curiosa. Doveva sapere chi fosse.
Vidi una chioma bionda. E la riconobbi. Era Sophy, l’ex di Nick. Perché gli stava dicendo che ‘non avrebbe voluto’ e che le ‘dispiaceva’? Perché?  Dopo aver fatto soffrire mio fratello pretendeva anche il suo perdono?!
Mentre mi facevo tutte queste domande, nel vedere meglio la scena inciampai sul cestino dei rifiuti e caddi.
Mi soccorse l’addetto alle pulizie.
-Tutto bene?_ Chiese porgendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi.
-Sono ancora viva._ Risposi ridendo imbarazzata e afferrandogli la mano mi alzai. Intanto mi accorsi della presenza di Sophy alle mie spalle.
-Ti sei fatta male?_ Chiese lei preoccupata. ‘No guarda, volevo solo abbracciare il pavimento’ Pensai.
La guardai per un attimo. Aveva gli occhi rossi come chi aveva pianto tanto e lo sguardo smarrito come se le fosse crollata la terra da sotto i piedi.
-Sto bene._ Le dissi. Quasi seccamente. Non si meritava nulla ne da me, e soprattutto da Nick.
Le squillò il cellulare.
-Devo andare. Ci vediamo presto._ E uscii_
- Ma va a farti fot.._ L’infermiere si schiarì la voce come per farmi tacere ed io mi bloccai, anche se non avrei voluto.
Entrai in camera da Nick. Dopo aver visto quella scena gli avrei voluto chiedere il perché e che cosa c’entrasse lei ancora con lui. Ma non lo feci. Non sarebbe servito a niente e a nessuno dato che mio fratello non avrebbe potuto rispondere. Così gli raccontai che quel pomeriggio sarei andata con Isabel in centro perché il giorno dopo sarei uscita con Logan.
Quante cose gli avrei raccontato se fosse stato sveglio! Quante cose doveva sapere!
 I sensi di colpa si facevano sentire ogni volta e spesso non mi facevano dormire la notte. Non riuscivo a continuare così.
L’ultima volta che i miei avevano parlato con i dottori, gli avevano detto che se ci fossero stati miglioramenti ci avrebbero chiamati. Sfortunatamente non lo fecero. Ogni giorno quado squillava il telefono correvo e tiravo su la cornetta quasi subito. L’unica cosa che volevo sentirmi dire era “Nicolas si è svegliato!”. Ma sfortunatamente quella frase non veniva mai pronunciata.
-Ti prego Nick, svegliati!_ Dissi in modo implorante_
Prima di andarmene pregai un miliardo di volte e lo guardai altre cento nella speranza di qualche movimento che poi sfortunatamente si rivelò invano. Dopo uscii.
Avevo sempre un nodo alla gola quando uscivo dall’ospedale. Penso che nessuno oltre Nick sarebbe riuscito a toglierlo.
Sinceramente dopo quella mattinata piena di ricordi e di amarezze mi era quasi passata la voglia di andare a fare shopping ma non poteva dare buca a Bell. Era così buna con me. Non sarebbe stato giusto.
Mentre mi dirigevo a casa mi squillò il cellulare.
-Pronto?_ Risposi_
-Di già? Lo sai che ci vediamo domani pomeriggio,no?_
-Logan._ Sospirai_
-Dimmi Baby!_
-Ehm, in realtà sei tu che mi dovresti dire qualcosa. Ti ricordo che mi hai chiamato._
-Ah, vero! Volevo solo sentire la tua voce ansiogena nell’attendere il nostro appuntamento._
Risi di gusto.
-Ah, la tua risata.._ Fece una pausa_ Mi piace! Però non è grazie a questa che vincerai XFACTOR._
-No, ma non ho proprio parole! Comunque hai ragione, lo vincerò per il mio talento_
Rise.
-D’accordo!_Rise_ Che fai di bello?_
-Sono uscita e adesso sto tornando a casa..e tu?_
-Mi sto facendo un panino! Ho già pianificato come andrà la nostra giornata! Spero ti piacerà_ Disse entusiasta_
-“La nostra giornata”_Dissi ridendo_ Se non mi piacerà mi riporterai a casa!_
-Tanto io ti voglio bene lo stesso. Anche se fai la stronza._
-Io sono stronza._
-Secondo me no. Lo fai solo per non avvicinarti troppo agli altri. Preferisci allontanarti che rischiare di soffrire._
 Non so in che modo ci fosse riuscito ma mi tolse le parole di bocca. Non riuscii a rispondere come facevo di solito, rimasi in silenzio. Forse perché nonostante tutto, era vero quello che aveva appena detto.
-Ocean, ci sei?_ Mi risvegliai._
-Ehm, se mai ci sentiamo in un altro momento, devo andare!_ Buttai giù. Odiavo tutto in quel momento.
Ho sempre odiato le frasi “Allontani tutti” o “Sei inavvicinabile”.
Ho sempre preso molte fregature, che dovrei fare?
Nessuno capisce, anzi, capiscono ma solo quando gli fa comodo. Capiscono quando si tratta di dirti che “Allontani le persone” ma non per ascoltare il perché di questo comportamento.
Arrivai alla porta di casa. Entrai e corsi subito nella mia camera. Volevo solo rimanere sola.



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