Naruto vs Majin Bu

Majin Bu afferrò con il codino il cioccolatino che pochi istanti prima era una ragazza, lo lanciò in aria e lo riprese al volo con la bocca, inghiottendolo in un sol boccone e scatenando la veemente reazione di Jiraya.
-Ti pentirai di ciò che hai fatto!
Il ninja si scagliò verso il mostro rosa, il quale evitò l’attacco spostandosi di lato. Jiraya finì tra i cespugli, svanendo nel nulla.
-Eremita porcello si è fatto male…
Naruto non ebbe il tempo di finire la frase che Majin Bu gli fu subito addosso, dando inizio allo scontro. Con un pugno sotto al mento Bu scaraventò il giovane verso una delle vasche, nella speranza di farlo poi annegare, rimanendo però sorpreso nel vedere il suo avversario camminare sul pelo dell’acqua. Naruto approfittò dell’attimo di smarrimento per rispondere con una testata in pancia e una serie di calci. Bu con una sua testata allontanò da sé il rivale e lo centrò in pieno viso con una sfera d’energia. Passarono alcuni istanti in cui Naruto rimase immobile, poi:
-BRUCIABRUCIABRUCIABRUCIABRUCIABRUCIABRUCIABRUCIABRUCIABRUCIABRUCIABRUCIABRUCIABRUCIABRUCIABRUCIABRUCIABRUCIABRUCIABRUCIABRUCIA…
Il biondo ninja corse alla vasca più vicina per immergersi il faccione rosso (dimenticandosi di essere alle terme), mentre Majin Bu osservava soddisfatto.
“Quel colpo avrebbe ucciso qualsiasi essere umano. E’ la prova che aspettavo…”
-Ma è acqua calda!!! SCOTTASCOTTASCOTTASCOTTASCOTTASCOTTASCOTTASCOTTASCOTTASCOTTASCOTTASCOTTASCOTTASCOTTASCOTTASCOTTASCOTTA…
“…dentro quel moccioso non può che esserci…”

-…Kyuubi, cercoterio dalle sembianze di volpe dotato di nove code, a simboleggiare la sua potenza nove volte superiore a quella di qualsiasi altro mostro. Se colui che sa usare il Rebirth vuole davvero risvegliare le creature demoniache, questa sarebbe la prima della lista. Ottimo lavoro, Takumaru.
-Grazie, Milady. Devo però farle notare che secondo quanto c’è scritto questo demone è già stato sconfitto, fa parte ormai della storia…
-Sconfitto, non ucciso, Takumaru. Credi a me, l’unico modo per sconfiggere un mostro del genere è quello di sigillarlo da qualche parte. Probabilmente, per non scatenare il panico, le notizie giunte al resto del mondo sono state falsificate. Prepara il jet.
-Il jet? Non vorrà mica andare a cercare sul serio quel mostro! Non è nemmeno certa che sia l’obiettivo di questo qualcuno che non sa nemmeno di chi si tratti…
-TAKUMARU, VOGLIO QUEL DANNATISSIMO AEREO PRONTO ENTRO MEZZ’ORA, SONO STATA CHIARA?
Saori Kido non era mai stata così seria prima d’ora.

Naruto era riuscito non si sa come a rinfrescarsi la faccia ed era pronto a riprendere il duello.
-Prima che ti dia una lezione voglio sapere chi sei e che cosa vuoi dalla mia vita. Rispondi!
Majin Bu non emise alcun suono, si limitò soltanto ad aggiustarsi il cinturone recante la lettera M.
-Emme? Ok, come risposta alla prima domanda la posso accertare. Ora rispondi alla seconda… Vuoi me?
Il piccoletto gli aveva puntato un dito contro, ma non per indicarlo: dalla punta scaturì un raggio rosso, che Naruto scansò all’ultimo istante. Il biondo si piazzò su un ramo basso e scagliò cinque shuriken in direzione di Bu, che per evitarli divise letteralmente in due il suo corpo. La metà inferiore raggiunse un Naruto inorridito e lo schiantò a terra con un calcio, per poi bloccarlo al tappeto con una ginocchiata sul petto, facendogli sputare del sangue. Majin Bu ricompose il suo corpo, tenendo sempre bloccato spalle a terra il rivale, e gli puntò contro il suo codino. Istintivamente il ninja lo afferrò, si liberò del peso con un calcio, fece roteare il mostro rosa e lo lanciò lontano. Bu fece dietrofront prima di impattare contro gli alberi e caricò nuovamente il ragazzo, che svanì sotto i suoi occhi prima del contatto.
-TAJUU KAGE BUNSHIN NO JUTSU!
Majin Bu si ritrovò circondato da almeno un centinaio di Naruto, che sghignazzavano all’unisono.
-Allora, che te ne pare? Scommetto che non hai mai visto niente del genere!
Senza scomporsi, il piccoletto emise dai buchi che aveva sulle braccia e sulla testa un fumo rosa, che divenne ben presto un nebbione. Tempo pochi secondi, dalla nube nacquero almeno un centinaio di Majin Bu.
-Oh, cavolo…

Saori Kido salì sul tetto del suo palazzo e vide con sommo piacere il jet privato che aveva richiesto. Fra lei e il veicolo però si parò Takumaru, più deciso che mai a fermare la sua padrona.
-Milady, non posso permetterle di rischiare la sua vita di nuovo! La scongiuro, lasci perdere!
-Cosa ti fa pensare che io voglia mettere a repentaglio la mia vita?
-Il fatto che voglia andare a Konoha da sola, senza nemmeno aver informato i Saints. Io la imploro, lasci perdere questa missione, di qualunque cosa si tratti!
-Takumaru, mi dispiace farti soffrire in questo modo. Vieni qui…
La ragazza fece per abbracciare l’uomo, per poi iniettargli tramite una siringa un liquido dietro al collo. Il maggiordomo barcollò qualche istante, per poi accasciarsi a terra.
-Non preoccuparti, tra un’ora sarai di nuovo in forze.
Detto questo, Saori Kido salì a bordo del jet e lo mise in moto personalmente.

La battaglia tra i cloni di Naruto e quelli di Majin Bu si stava consumando, con il secondo in netto vantaggio poiché le sue copie non svanivano nel nulla una volta colpite. In breve il ninja rimase da solo, circondato da un centinaio di mostri rosa che, senza esitazione, scagliarono all’unisono un raggio d’energia nella sua direzione, colpendolo in pieno.
“E’ stato fin troppo facile” Bu ritornò ad essere uno “vediamo che aspetto ha Kyuubi… MA CHE?!”
Non appena il fumo scomparve, di Naruto non c’era nessuna traccia, anzi al suo posto era comparso un macigno.
-Questa non te l’aspettavi, Emme?
Bu si girò, trovandosi davanti altri quattro Naruto.
-Si chiama Sostituzione, tu credi di colpire me ma in realtà io sono da tutt’altra parte! Mi sembra che ti resti appena la forza per un altro attacco, e hai solo una possibilità su quattro di colpirmi!
Majin Bu rimase immobile, per degli istanti che sembravano infiniti, a pensare sul da farsi. Naruto si stufò di aspettare la prossima mossa e insieme ai tre cloni balzò in avanti per attaccare.
“Non capisco come mai Ub trovi questa tecnica tanto disonorevole”.
Dal codino di Bu partì l’ormai ben noto raggio caramellante.