Il piccolo Darryl Doodle aveva paura del buio, ma purtroppo la lucetta della sua cameretta non si accendeva. Così andò dalla mammina.
Darryl Doodle: Mamma! Mamma! La lucetta bellina che brilla di gioia cristallina non si accende!
Mamma: …mi fai schifo…
Darryl Doodle: Cosa?
Mamma: Purtroppo ci hanno staccato la luce! A quanto pare bisogna pagare le bollette ed io non l’ho fatto!
Darryl Doodle: Oh nooooooooooooooo…
Mamma: …possiamo accendere una candela…
Darryl Doodle: … ooooooooooooooooooooooo …
Mamma: … oppure possiamo…
Darryl Doodle: … oooooooooooooooo ….
Mamma: …possiamo…
Darryl Doodle: … ooooooooooooooooooo ….
Mamma: SMETTILA, BRUTTO DISTILLATO DI LIQUIDI FOGNARI!
Darryl Doodle: Ma … io ho paura del buio! Come farò? Forse, se mi racconti una storia, mi calmo. La scorsa volta Leandra, Olsa, Ashe e la piccola Annie sono andate a casa della nonna di quest’ultima. La vecchietta si è trasformata in un lupo mannaro, per colpa di Olsa, ed ora sono tutti in pericolo!
Mamma: …davvero, mi fai ribrezzo…
Darryl Doodle: Come continua la storia?
Mamma: …continua così…
“PERDERE IL PELO”
Capitolo 16
La nonna-lupo si avvicinava in maniera minacciosa a Leandra e alla piccola Annie.
Annie: Nonna! Cosa ti è successo? Assomigli a zio Brutus!
Leandra: Credo si sia trasformata in un lupo mannaro! Dobbiamo scappare!
Più lontani vi erano Olsa ed Ashe.
Ashe: Ci penso io! Olsa, Leandra, Annie…
Leandra: … Christopher, Julius, Camel…
Ashe: … eh?
Leandra: …non è il gioco dei nomi?
Ashe: NO! Vi stavo dicendo di tapparvi le orecchie!
Leandra: Non mi piace questo gioco…
Ashe: Fatelo e basta!
Leandra, Olsa ed Annie si tapparono le orecchie.
Ashe: Ora userò il mio magico liuto e addormenterò il lupo…
Prima che potesse compiere il suo piano, però, la nonna-lupo si scagliò verso Ashe e lo morse.
Olsa: Oh no! Uh uh uh! Ha morso Ashe!
Annie: …come lo zio Brutus ha morso il cugino Demetrio cinque mesi fa!
Leandra: Cosa state dicendo? Non riesco a sentirvi! Sono diventata sorda!!! SONO SORDA!!!
Olsa: … -.-‘ … ti stai ancora tappando le orecchie con le mani… non sei sorda.
Leandra: Eh? Non ti sento!
Olsa: ABBASSA QUELLE MANI!!
Intanto il lupo stava ancora attaccando il povero Ashe.
Olsa: Devo intervenire!
Olsa si affacciò alla finestra, vide la luna piena e subito dopo si trasformò in un lupo mannaro.
Annie: Oh no! Adesso ci sono due lupi!
Leandra: Cosa?? Non ti sento!!!! Ho le mani attaccate alle orecchie e mi impediscono di udirti!
Iniziò una lotta tra la nonna-lupo e Olsa-lupo. Ashe, libero ma sanguinante, prese il liuto.
Ashe: Ora ci riprovo. Tappatevi le orecchie!
Annie si tappò le orecchie, Leandra abbassò le mani.
Leandra: Ehi! Ora ci sento!!
Ashe suonò il liuto. La nonna-lupo, Olsa-lupo e Leandra caddero addormentate.
Si risvegliarono tutte il mattino seguente. Tutto era tornato alla normalità. Olsa mise delle bende sulla ferita di Ashe.
Olsa: Ma adesso… uh uh uh … con questo morso, non rischi anche tu di diventare un lupo mannaro?
Ashe: No … vi devo svelare un segreto. Io … io sono refrattario alla magia.
Leandra: Sei…cosa?
Ashe: Refrattario!
Leandra: Refra…cosa?
Annie: Significa immune! Immune alla magia… come zio Brutus era immune a qualsiasi moralità e buon senso.
Leandra: Immu…cosa?
Ashe: …tutto ciò che è legato alla magia non ha effetto su di me. I lupi mannari sono esseri magici, quindi il loro morso non mi procura nulla.
Olsa: Potevi dircelo prima! Uh uh uh!
Leandra: Visto che siamo in argomento, anche io ho un segreto da svelarvi…
Olsa: Cosa?
Leandra: Ieri notte… per qualche minuto… io… io… io sono stata sorda!
Olsa: …
Ashe: …
Annie: …
Nonna: …
Olsa: … anche a voi scendono le lacrime?
Ashe: L’importante è che tutto sia finito per il meglio, signora nonna di Annie…
Nonna: Chiamami Clitorxxendyhansa!
Ashe: O.o … dicevo… signora nonna di Annie, le conviene non guardare mai più la luna piena.
Nonna: Oh! Ma a me piace tanto guardare la luna piena!
Annie: Ti farò un disegno, nonna! Così potrai guardarla quando vuoi!
Nonna: Ma tu sei una pippa a disegnare!
Leandra: Senta signora nonna…
Nonna: Chiamami Drawngonga!
Ashe: Ma a me prima ha detto un nome diverso!
Nonna: No, no!
Leandra: … dicevo… lei non può più guardare la luna! La colpa non è di nessuno, solo di Olsa! Quella lì, Olsa! Proprio Olsa! Lo so che lei qui è sola e l’unica sua gioia era quella di guardare la luna, ma Olsa, sì proprio Olsa, le ha rovinato la vita! E’ stata Olsa. O L S A. Olsa!
Olsa corse via piangendo.
Leandra: Ma…cosa le è preso? Non si sarà sentita in colpa!
Ashe: Vado a parlare…
Leandra: Sì…dille che non è lei la causa della mia momentanea sordità!!! E comunque ora sto bene.
Olsa stava correndo. Voleva restare sola. Si sentiva terribilmente in colpa. Mentre correva si scontrò con un ragazzo che la fece cadere.
Ragazzo: Oh, scusami. Non volevo. Ti sei fatta male? Aspetta. Ti aiuto ad alzarti.
Olsa vide il ragazzo. Non aveva mai visto nessuno di così bello. Se ne era immediatamente innamorata.
Olsa: Io… io sto bene. Uh uh uh. Io…mi chiamo Olsa…
Ragazzo: Piacere… mi chiamo Zeke. Scusa… non vorrei sembrare sfacciato, ma… io, io credo di non aver mai visto un essere umano così… … così… meraviglioso. Ti va se ti accompagno a casa?
Olsa: Non ho una casa…
Ragazzo: Allora… vieni da me. Sembri affamata, ti offro qualcosa.
Ashe non riusciva a trovare Olsa. Decise di tornare indietro ma si rese subito conto di non saper dove si trovasse. Si era perso. Mentre camminava vide un cacciatore.
Cacciatore: Ehi tu! Che ci fai qui? Non sai che qui ci sono dei pericolosissimi lupi?
Ashe: Credevo ne fosse stato avvistato solo uno!
Cacciatore: Uno? Ah ah ah! No, no! Ce ne staranno una quindicina o di più. E non sono lupi normali, sono enormi, strani!
Ashe aveva capito, quel bosco era pieno di lupi mannari e Olsa poteva essere in pericolo.
Darryl Doodle: Bella storia mamma! Vado a letto ora, anche se con questo buio non si vede nulla.
Mamma: Lo so… io non so neanche dove mi trovo adesso. Credo sia il bagno.
Darryl Doodle: No, mammina. Credo sia il soggiorno! Qui sento il divano.
Mamma: Non è il bagno?? … allora l’ho appena fatta… sul… cavolo!
Continua…