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Autore: Starsign    09/07/2014    0 recensioni
Il piccolo Darryl Doodle non riesce a dormire senza la sua favola della buonanotte. Così chiede alla sua "dolce" mammina di raccontargli una favola, una favola nuova...ma non tanto! Una favola pseudo-nuova.
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il piccolo Darryl Doodle aveva paura del buio, ma purtroppo la lucetta della sua cameretta non si accendeva. Così andò dalla mammina.

Darryl Doodle: Mamma! Mamma! La lucetta bellina che brilla di gioia cristallina non si accende!

Mamma: …mi fai schifo…

Darryl Doodle: Cosa?

Mamma: Purtroppo ci hanno staccato la luce! A quanto pare bisogna pagare le bollette ed io non l’ho fatto!

Darryl Doodle: Oh nooooooooooooooo

Mamma: …possiamo accendere una candela…

Darryl Doodle: ooooooooooooooooooooooo

Mamma: … oppure possiamo…

Darryl Doodle:  oooooooooooooooo ….

Mamma: …possiamo…

Darryl Doodle: ooooooooooooooooooo ….

Mamma: SMETTILA, BRUTTO DISTILLATO DI LIQUIDI FOGNARI!

Darryl Doodle: Ma … io ho paura del buio! Come farò? Forse, se mi racconti una storia, mi calmo. La scorsa volta Leandra, Olsa, Ashe e la piccola Annie sono andate a casa della nonna di quest’ultima. La vecchietta si è trasformata in un lupo mannaro, per colpa di Olsa, ed ora sono tutti in pericolo!

Mamma: …davvero, mi fai ribrezzo…

Darryl Doodle: Come continua la storia?

Mamma: …continua così…

“PERDERE IL PELO”

Capitolo 16

 

La nonna-lupo si avvicinava in maniera minacciosa a Leandra e alla piccola Annie.

Annie: Nonna! Cosa ti è successo? Assomigli a zio Brutus!

Leandra: Credo si sia trasformata in un lupo mannaro! Dobbiamo scappare!

 

Più lontani vi erano Olsa ed Ashe.

Ashe: Ci penso io! Olsa, Leandra, Annie…

Leandra: … Christopher, Julius, Camel…

Ashe: … eh?

Leandra: …non è il gioco dei nomi?

Ashe: NO! Vi stavo dicendo di tapparvi le orecchie!

Leandra: Non mi piace questo gioco…

Ashe: Fatelo e basta!

 

Leandra, Olsa ed Annie si tapparono le orecchie.

 

Ashe: Ora userò il mio magico liuto e addormenterò il lupo…

 

Prima che potesse compiere il suo piano, però, la nonna-lupo si scagliò verso Ashe e lo morse.

 

Olsa:  Oh no! Uh uh uh! Ha morso Ashe!

Annie: …come lo zio Brutus ha morso il cugino Demetrio cinque mesi fa!

Leandra: Cosa state dicendo? Non riesco a sentirvi! Sono diventata sorda!!! SONO SORDA!!!

Olsa: … -.-‘ … ti stai ancora tappando le orecchie con le mani… non sei sorda.

Leandra: Eh? Non ti sento!

Olsa:  ABBASSA QUELLE MANI!!

 

Intanto il lupo stava ancora attaccando il povero Ashe.

Olsa: Devo intervenire!

 

Olsa si affacciò alla finestra, vide la luna piena e subito dopo si trasformò in un lupo mannaro.

Annie: Oh no! Adesso ci sono due lupi!

Leandra: Cosa?? Non ti sento!!!! Ho le mani attaccate alle orecchie e mi impediscono di udirti!

 

Iniziò una lotta tra la nonna-lupo e Olsa-lupo. Ashe, libero ma sanguinante, prese il liuto.

Ashe: Ora ci riprovo. Tappatevi le orecchie!

 

Annie si tappò le orecchie, Leandra abbassò le mani.

Leandra: Ehi! Ora ci sento!!

 

Ashe suonò il liuto. La nonna-lupo, Olsa-lupo e Leandra caddero addormentate.

Si risvegliarono tutte il mattino seguente. Tutto era tornato alla normalità. Olsa mise delle bende sulla ferita di Ashe.

 

Olsa: Ma adesso… uh uh uh … con questo morso, non rischi anche tu di diventare un lupo mannaro?

Ashe: No … vi devo svelare un segreto. Io … io sono refrattario alla magia.

Leandra: Sei…cosa?

Ashe: Refrattario!

Leandra: Refra…cosa?

Annie: Significa immune! Immune alla magia… come zio Brutus era immune a qualsiasi moralità e buon senso.

Leandra:  Immu…cosa?

Ashe: …tutto ciò che è legato alla magia non ha effetto su di me. I lupi mannari sono esseri magici, quindi il loro morso non mi procura nulla.

Olsa: Potevi dircelo prima! Uh uh uh!

Leandra: Visto che siamo in argomento, anche io ho un segreto da svelarvi…

Olsa: Cosa?

Leandra: Ieri notte… per qualche minuto… io… io… io sono stata sorda!

Olsa:

Ashe:

Annie:

Nonna:

Olsa: … anche a voi scendono le lacrime?

 

Ashe: L’importante è che tutto sia finito per il meglio, signora nonna di Annie…

Nonna: Chiamami Clitorxxendyhansa!

Ashe: O.o … dicevo… signora nonna di Annie, le conviene non guardare mai più la luna piena.

Nonna: Oh! Ma a me piace tanto guardare la luna piena!

Annie: Ti farò un disegno, nonna! Così potrai guardarla quando vuoi!

Nonna: Ma tu sei una pippa a disegnare!

Leandra: Senta signora nonna…

Nonna: Chiamami Drawngonga!

Ashe: Ma a me prima ha detto un nome diverso!

Nonna: No, no!

Leandra: … dicevo… lei non può più guardare la luna! La colpa non è di nessuno, solo di Olsa! Quella lì, Olsa! Proprio Olsa! Lo so che lei qui è sola e l’unica sua gioia era quella di guardare la luna, ma Olsa, sì proprio Olsa, le ha rovinato la vita! E’ stata Olsa. O L S A. Olsa!

 

Olsa corse via piangendo.

Leandra: Ma…cosa le è preso? Non si sarà sentita in colpa!

Ashe: Vado a parlare…

Leandra: Sì…dille che non è lei la causa della mia momentanea sordità!!! E comunque ora sto bene.

 

Olsa stava correndo. Voleva restare sola. Si sentiva terribilmente in colpa. Mentre correva si scontrò con un ragazzo che la fece cadere.

Ragazzo: Oh, scusami. Non volevo. Ti sei fatta male? Aspetta. Ti aiuto ad alzarti.

Olsa vide il ragazzo. Non aveva mai visto nessuno di così bello. Se ne era immediatamente innamorata.

Olsa: Io… io sto bene. Uh uh uh. Io…mi chiamo Olsa

Ragazzo: Piacere… mi chiamo Zeke. Scusa… non vorrei sembrare sfacciato, ma… io, io credo di non aver mai visto un essere umano così… … così… meraviglioso. Ti va se ti accompagno a casa?

Olsa: Non ho una casa…

Ragazzo: Allora… vieni da me. Sembri affamata, ti offro qualcosa.

 

Ashe non riusciva a trovare Olsa. Decise di tornare indietro ma si rese subito conto di non saper dove si trovasse. Si era perso. Mentre camminava vide un cacciatore.

Cacciatore: Ehi tu! Che ci fai qui? Non sai che qui ci sono dei pericolosissimi lupi?

Ashe: Credevo ne fosse stato avvistato solo uno!

Cacciatore: Uno? Ah ah ah! No, no! Ce ne staranno una quindicina o di più. E non sono lupi normali, sono enormi, strani!

 

Ashe aveva capito, quel bosco era pieno di lupi mannari e Olsa poteva essere in pericolo.

 

Darryl Doodle: Bella storia mamma! Vado a letto ora, anche se con questo buio non si vede nulla.

Mamma: Lo so… io non so neanche dove mi trovo adesso. Credo sia il bagno.

Darryl Doodle: No, mammina. Credo sia il soggiorno! Qui sento il divano.

Mamma: Non è il bagno?? … allora l’ho appena fatta… sul… cavolo!

Continua…

 

 

 

 

  
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