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Autore: xUnbroken    10/07/2014    0 recensioni
Un ragazzo e una ragazza, una stanza nel dormitorio di un college, una serie di peripezie che li porterà prima a dividersi e poi a ricongiungersi a distanza di un anno.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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"Ok, io non so cosa avete fatto, ma se scopro che mi avete messo in mezzo alla vostra vendita di marijiuana siete morti. In quel caso mi accuseranno anche di omicidio!" disse Chris.
"Io sono tornato un'ora fa!" si difese Will. "E il resto delle giornate precedenti l'ho passato in biblioteca a studiare. E, per la cronaca, non vendo più marijiuana da un pezzo." 
Joe invece rimase in silenzio. Lo sguardo dei due ragazzi finì su di lui. "Tu invece cos'hai da dire?" lo spronò Chris, ma Joe persisteva nel silenzio. Si portò le mani sul viso per la frustrazione. 
"E pensare che volevo solo passare il weekend con la mia ragazza."
Poco dopo lo sceriffo andò da loro. "Allora, ragazzi... William, Christopher, Joe... sapete che l'introduzione di droga all'interno del campus può costarvi l'espulsione, vero?"
Gli occhi di Will e Chris si spalancarono. "L'espulsione?" fece Will sconvolto. 
"Allora, mi direte la verità oppure no?" Nessuno di loro parlò. "Abbiamo perquisito le vostre stanze e non abbiamo trovato la piantagione né tracce di droga."
"Mi scusi, sceriffo. Su quale base ci ha arrestato allora?"chiese Will.
"Un testimone vi ha visto vendere erba ad un ragazzo di una confraternita." Lo sceriffo mostrò loro la foto. Will e Chris su un lato della foto, Joe e un altro ragazzo sull'altra. A quel punto Chris ebbe l'illuminazione e si rese conto di quale giorno fosse stato.  Due giorni prima, era ora di pranzo, erano fuori e stavano bevendo un caffé e si accingevano a tornare nel dormitorio, quando Joe si fermò e tornò indietro verso un altro ragazzo. Chris e Will non guardavano cosa faceva l'amico, parlavano tra di loro mentre lo aspettavano. Entrambi si girarono verso Joe che abbassò lo sguardo. "Stavate facendo il palo?"
"Le posso assicurare, sceriffo, che non avevamo idea di cosa stava succedendo. Stavamo semplicemente aspettando Joe." disse Chris.
"Quindi non sapevate che il vostro amico riforniva di droga le confraternite del campus?"
"No." risposero all'unisono. 
"C'erano delle pillole nella tua stanza, Christopher. Una grossa dose di Xanax."
"Ho problemi a dormire, me le ha prescritte il medico. Può chiamarlo se non ci crede."
"Non è necessario. Non sei colpevole, ma l'accusa ti costerà comunque l'espulsione. Non possiamo rilasciarti prima di 24 ore e prima che il giudice fissi la cauzione."
"L'espulsione? Non possono espellermi solo per un'accusa!"
"Secondo il regolamento del college, possono. Se ti avesse beccato la polizia del campus non avresti corso questo rischio. Mentre William... tu hai già un precedente per possesso di droga all'interno del campus."
"Ero una matricola. Ho imparato dai miei sbagli." si difese lui. 
"Mi fa piacere sentirtelo dire, ma verrai espulso comunque. Infine, Joe... Ah, mio caro Joe. Le accuse contro di te sono pesanti. Come avevo già detto, nelle vostre stanze non ho trovato alcuna traccia di droga. Ma forse non ho menzionato il fatto che ho perquisito tutte le stanze del college e la piantagione, con tanto di impronte, era nello stanzino dell'inserviente. Al sicuro da tutti e insospettabile da chiunque. Hai qualcosa da dire?"
"A mia discolpa? No. Vorrei soltanto parlare con il rettore."
"Avrete diritto ad una telefonata tra non molto." concluse lo sceriffo.
Chris chiamò la sua ragazza. "Amore, sono io..."
"Chris, ma che cazzo... vuoi dirmi che è successo?"
"Quello stronzo di Joe si è fatto beccare a vendere erba mentre era con noi."
"Vendi erba?"
"No! Certo che no!" esclamò. 
"Quant'è la cauzione?"
"Non lo so, verrà decisa domani." ci fu un secondo di silenzio. "Mi dispiace, piccola..."
"Chris... sei colpevole di qualcosa?" chiese seria.
"No, ma... quest'accusa mi costerà l'espulsione."
"Stai scherzando?"
"No. Secondo il regolamento del college non mi sarebbe successo nulla se mi avesse beccato la polizia del campus."
"Gesù cristo..."
"Appena verrò rilasciato avrò 24 ore prima di essere buttato fuori a calci."
"La serata non è finita come speravamo..."
"No. Ma ti prometto che mi farò perdonare."
"Non devi farti perdonare nulla..."
Chris esitò. "Mi farò perdonare per essere un pessimo fidanzato."
"Non sei un pessimo fidanzato."
"Ti amo da morire, lo sai?"
"Ti amo anch'io."
"Devo andare, ci vediamo domani, okay?"
"Okay."
"Buona notte, piccola."
"Buona notte, amore."
Riagganciò il telefono e tornò nella sua cella insieme ai compagni. Al mattino dopo la sua ragazza si era procurata i soldi della cauzione e riuscì a tirar fuori sia Chris che Will.
I due ragazzi l'abbracciarono forte e la ringraziarono. Chris la strinse a sé e la baciò con dolcezza per qualche secondo.
"Come ti sei procurata quei soldi?"
"Il rettore me li ha dati stamattina. Ha detto che li ha prelevati dalle vostre carte magnetiche del campus e che bastavano per farvi uscire entrambi. Ha detto anche che gli dispiace di dovervi espellere."
"Certo. Prima ci accusa, conoscendo le conseguenze, e poi gli dispiace. Ma vabbè, torniamo al dormitorio. Ora come ora ho qualcosa di più importante da fare."
"Cioè?"
"Finire quello che avevamo iniziato ieri sera." ammiccò. 
Lei sorrise. "Non vuoi fare colazione prima?"
"Certo. Farò colazione a modo mio." Arrivati al dormitorio Chris le strappò i vestiti di dosso e la buttò sul letto. Iniziò a baciarla in ogni angolo scoperto del corpo e fecero l'amore con dolcezza. Rimasero insieme per più di un'ora, abbracciati senza lasciarsi.
"Cosa pensi di fare adesso?"
"Non lo so... credo che tornerò a casa per qualche giorno."
"L'hai detto ai tuoi?"
"Non ancora. Pensavo semplicemente di trasferirmi in un altro college senza farglielo sapere, ma non sono convinto di voler continuare gli studi."
"E cosa vorresti fare?"
"Non lo so, ancora. Vorrei stare con te ma allo stesso tempo non voglio rimanere qui."
Lei lo baciò con dolcezza. "Non devi pensarci subito."
Quando si rivestirono per andare a pranzo vennero accerchiati da una serie di ragazze. La fama del cattivo ragazzo era arrivata, ma lei era sicura che miravano soltanto alla droga. Una bionda ossigenata con un rossetto rosso da sgualdrina gli si avvicinò e posò una mano sulla sua gamba. "Cosa fai pomeriggio?"
Lei spostò la mano e la guardò con un sorriso bastardo. "Stiamo cercando di mangiare. Le fan girl possono fare la fila per gli autografi dopo le 17:00."
La bionda le rivolse una smorfia e se ne andò trascinando le sue amiche. "Amore..." disse Chris. "Non devi essere gelosa."
"No? Quelle si avvicinano solo perché pensano che tu possa procurargli la droga."
"Si, ma non c'è bisogno di reagire in quel modo."
Lei lo guardò sconvolta vedendo che le difendeva. "Come ti pare, vado a prendere da bere."
La situazione stava pian piano peggiorando. Le ragazze lo tartassavano, lei era gelosa e lui stava per andarsene. Tornarono in camera e lo aiutò a fare le valigie lontano dagli schiamazzi delle fan girl, ma lui era nervoso. 
"Andiamo, che hai? Sei troppo nervoso."
Lui sospirò. "Penso che forse... dovremmo lasciarci."
Lei lo guardò sbalordita e sorpresa. "Solo poche ore mi hai detto di voler restare con me."
"Lo so, ma... non voglio vincolarti a me. Sei ancora una matricola e farai un sacco di esperienze senza di me. Esperienze che, vincolata a me, non potrai fare. E' meglio per tutti."
Lei esitò. "No, forse è meglio per te." disse poi duramente. "Evidentemente sai già cosa fare ma non vuoi dirmelo. Finisce così?"
Chris sospirò a malincuore. "Si, finisce così."
Lei uscì dalla port senza dirgli nulla e non tornò. Lo guardò andare via in lacrime senza poter fare nulla.
Chris sapeva benissimo cosa fare. Aveva deciso di arruolarsi nell'esercito e non gliel'aveva detto perché sapeva che lei non l'avrebbe accettato. Sapeva che arruolarsi non era uno scherzo. Passò il bootcamp e riuscì ad entrare non senza sforzi e sacrifici. 
Lei aveva continuato a studiare senza ricevere notizie da lui. Nè una chiamata, né un messaggio, niente. Passò nove mesi a studiare, a seguire noiose lezioni e a sentire la sua mancanza. Quando finirono gli esami le arrivarono sue notizie.
Un soldato andò a cercarla nel dormitorio. 
Si tolse il cappello in segno di educazione. "Sono il soldato Coleman, della Retro Guardia. Mi hanno detto di consegnare questa a lei."
Lei prese la busta e lesse il nome del mittente. L'associazione che stava facendo  vedendo la lettera e il soldato la spaventò a morte. 
"Sta bene?" chiese con voce rotta al soldato che si stagliava di fronte a lei. Lui notò che le tremavano le mani. Le strinse tra le sue e sorrise dolcemente.
"Sta bene, posso assicurarglielo."
"Quindi si è arruolato. Quando?"
"Subito dopo essere stato espulso, signorina."
"Lei lo ha visto?"
"Eravamo al campo di addestramento insieme. Se posso permettermi... mi parlava sempre di lei." La ragazza sorrise e arrossì. "Se dovesse avere ancora bisogno di me, mi può trovare al Fort Armstrong. Chieda di Randy Coleman."
"Grazie." disse lei con un sorriso.
Chiuse la porta dietro di sé e aprì la busta con mani tremanti.

Ciao amore mio,
so che abbiamo rotto ma so anche di essermi comportato da stronzo. Non ti ho detto tutta la verità, ma quando leggerai questa lettera saprai già che mi sono arruolato. Su una scala da 1 a 10 probabilmente il tuo  odio nei miei confronti raggiunge l'11, e lo capisco, ma non sapevo cos'altro fare. Mi dispiace di averti lasciato con quella stronzata, ma se avessi saputo che avevo intenzione di arruolarmi so che me l'avresti impedito. Inoltre mi dispiace di farmi sentire soltanto adesso, ma non avevo davvero idea di come parlartene. Tutti i miei giorni sono affidati al caso e alla mia abilità di sopravvivere, ma non passa un giorno in cui non guardo le nostre foto e non penso a te. Mi manca vederti, sentire la tua voce, toccarti, baciarti. Spero di non farmi odiare ulteriormente con questa lettera, ma sentivo il bisogno di dirti ancora una volta che ti amo e che conto i giorni che mancano al mio ritorno. Esattamente tra tre mesi, il 9 di luglio, sarò di nuovo lì. Non ho idea se vorrai vedermi oppure no, né se mi ami ancora. Tengo una tua foto sempre con me perché l'ultima cosa che voglio è svegliarmi o andare a dormire senza avere il tuo sorriso marchiato a fuoco nella mia mente. Come va con le lezioni? Hai passato gli esami? Will come sta, lo hai visto? Se ti va di rispondere puoi andare al Fort Armstrong e consegnare la lettera allo stesso soldato che te l'ha recapitata e lui la recapiterà a me. Mi manchi da morire e spero davvero di ricevere una tua risposta.
Ti amo sempre, 
Chris.

  
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