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Autore: Hazzass04    10/07/2014    1 recensioni
“Ti ho chiesto un favore, ma nemmeno quello fai” “Sei tu la donna di casa tocca a te queste cose”
Le litigate tra suo padre e sua madre andavano avanti da tempo ormai, e lei ci aveva fatto l’abitudine in un certo senso anche se l’abitudine a queste cose non ci si fa mai.
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Ora si ritrovava sola, usciva raramente e era d’intralcio anche ai suoi genitori, perciò non rifiutò l’offerta che la madre le fece tempo fa. Bree era una normale diciassettenne....
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Bree aveva voglia di vivere, nonostante tutto quello che gli era accaduto, aveva voglia di fare nuove esperienze, ma soprattutto aveva voglia di andarsene, di ricominciare.
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Avrebbe veramente ricominciato una nuova vita. Sarebbe andata in una nuova scuola da sola e in un nuovo continente. Avrebbe abitato a casa dei suoi zii con sua cugina. Sebbene fosse di origini Australiane Bree non aveva mai visitato l’Australia..
La nuova scuola che Bree avrebbe frequentato era il Northwest Christian College. Che nome di merda.
E poi c'erano loro.. o meglio. LUI.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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“Chris metti i piatti in lavastoviglie!” disse Charlotte, una donna sulla quarantina al marito mentre ripiegava la carte degli affettati per poi riporla in frigorifero “Sì adesso” disse il marito senza però spostarsi di un millimetro dalla poltrona in cui si trovava comodamente. Vedendo dopo alcuni minuti che Chris non aveva intenzione di muoversi Charlotte perse la pazienza “Ma insomma, non ne posso più!” “ma che vuoi ora?” “Ti ho chiesto un favore, ma nemmeno quello fai” “Sei tu la donna di casa tocca a te queste cose””la donna di casa qui presente è appena tornata dal lavoro!” “ma nemmeno io sono stato tutto il giorno a grattarmelo eh!”. Bree, che aveva ascoltato tutto dall’inizio si alzò dal divano del soggiorno con irritazione e andò a stendersi sul letto per leggere il suo libro in santa pace. Le litigate tra suo padre e sua madre andavano avanti da tempo ormai, e lei ci aveva fatto l’abitudine in un certo senso anche se l’abitudine a queste cose non ci si fa mai. Per la ragazza era stato un anno difficile. Sopportare le continue litigate dei suoi genitori era diventato ormai pesante, perche sapevano tutti e tre che tutto ciò non avrebbe portato nulla di buono per la famiglia, se così si poteva ancora definire. Bisognava aggiungerci la drastica litigata che la ragazza aveva avuto mesi fa con le sue amiche. “si risolverà tutto, sono cose che capitano a quest’età” dicevano molte persone che venivano a conoscenza dell’accaduto, ma in cuor suo Bree sapeva che ciò non sarebbe mai successo, era una ragazza orgogliosa, sì, ma anche il suo carattere non migliorava di certo i rapporti. Ora si ritrovava sola, usciva raramente e era d’intralcio anche ai suoi genitori, perciò non rifiutò l’offerta che la madre le fece tempo fa. Bree era una normale diciassettenne, alta con un bel fisico. Aveva dei lineamenti dolci, un naso a patata –come diceva sempre sua madre- dei lunghi capelli liscissimi biondo cenere con una frangetta e gli occhi che andavano dal verde all’azzurro (e anche l’unica cosa che lei amava di se stessa). Bree aveva voglia di vivere, nonostante tutto quello che gli era accaduto, aveva voglia di fare nuove esperienze, ma soprattutto aveva voglia di andarsene, di ricominciare. Infatti circa un mese prima la madre propose a Bree quel ‘nuovo inizio’ e la ragazza non esitò due volte a dirle di sì. “Hey Bree! Ti piacerebbe andare a vivere a Sydney dagli zii e da Jamie?” Se ne uscì un giorno la madre, così, come se fosse una domanda da tutti i giorni. Bree rimase interdetta, un po’ ci rimase male per quella proposta perchè si sentì abbandonata dalla madre, ma accettò comunque perché era fermamente convinta che quel cambiamento le avrebbe fatto bene. E così si ritrovò a meno un giorno dalla partenza, tranquilla, sul suo letto a leggere uno dei suoi tanto amati libri fantasy.
Senti qualcuno bussare, così alzo il capo e vide la madre appoggiata allo stipite della porta tutta sorridente “tesoro le valigie sono pronte?” “Sì, è la quarta volta che me lo chiedi in tre ore!” rispose Bree. “Apposto, allora io vado a dormire, riposati anche tu perche domani mattina hai l’aereo molto presto” “Sì, buonanotte mà!”. La madre se ne andò e Bree chiuse il libro per poi mettersi sotto le coperte. Pessima idea, visto che era a fine estate ma il caldo si faceva ancora sentire in quella piccola cittadina sperduta nelle campagne italiane. Così scalciò via le coperte e si abbandonò completamente ai pensieri che invasero la sua mente. Avrebbe veramente ricominciato una nuova vita. Sarebbe andata in una nuova scuola da sola e in un nuovo continente. Sebbene fosse di origini Australiane Bree non aveva mai visitato l’Australia perchè la madre se n’era andata con odio puro da quel luogo molto giovane, erano stati sempre gli zii a venire dall’Australia per le vacanze natalizie con la loro figlia Jamie, nonché cugina di Bree. Il pensiero di Jamie la fece sorridere e ripensare ai bellissimi momenti che aveva passato con la cugina tutte le volte che era venuta a trovarla in Italia. Erano ormai due anni che non si vedevano e si sa che in due anni cambiano molte cose, soprattutto durante questa fase dell’età. Jamie ha due anni più di Bree e ormai ha finito la scuola. La scuola. La nuova scuola che Bree avrebbe frequentato era il  Northwest Christian College. Che nome di merda. Poco dopo Bree crollò nel sonno.
Il mattino arrivò presto e la ragazza si alzò dal letto più stanca che mai, indossò uno short di jeans chiaro con una canottiera nera che risaltava i suoi lineamenti. Passò 5 minuti davanti lo specchio per pettinarsi la frangetta che tanto odiava ma che non voleva tagliare, poi si truccò con un filo di matita e del mascara. Salutò il padre e la madre la accompagno fino all’aeroporto. Le ore del viaggio furono un travaglio assurdo, si trovo vicino ad un signore che puzzava di cipolla e aveva quel fisico che hanno gli uomini ubriachi ovvero una mega pancia, dopo nemmeno mezz’ora dal decollo l’uomo si addormentò e iniziò a russare, così si mise ad ascoltare musica dalle cuffiette.
 
Salve Gente! Sono le due di notte e mi ritrovo a pubblicare il primo capitolo di una nuova storia.
Adesso me ne vado a nanna, volevo solo dirvi che mi farebbe piacere avere qualche recensione, anche solo per sapere se avrà futuro 'sta storia.
P.S. i ragazzi compariranno entro i prossimi due capitoli probabilmente. 
Domani se riesco metto il secondo
Notte <3

-S
  
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