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Autore: Hazzass04    11/07/2014    2 recensioni
“Ti ho chiesto un favore, ma nemmeno quello fai” “Sei tu la donna di casa tocca a te queste cose”
Le litigate tra suo padre e sua madre andavano avanti da tempo ormai, e lei ci aveva fatto l’abitudine in un certo senso anche se l’abitudine a queste cose non ci si fa mai.
[...]
Ora si ritrovava sola, usciva raramente e era d’intralcio anche ai suoi genitori, perciò non rifiutò l’offerta che la madre le fece tempo fa. Bree era una normale diciassettenne....
[...]
Bree aveva voglia di vivere, nonostante tutto quello che gli era accaduto, aveva voglia di fare nuove esperienze, ma soprattutto aveva voglia di andarsene, di ricominciare.
[...]
Avrebbe veramente ricominciato una nuova vita. Sarebbe andata in una nuova scuola da sola e in un nuovo continente. Avrebbe abitato a casa dei suoi zii con sua cugina. Sebbene fosse di origini Australiane Bree non aveva mai visitato l’Australia..
La nuova scuola che Bree avrebbe frequentato era il Northwest Christian College. Che nome di merda.
E poi c'erano loro.. o meglio. LUI.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Quando Bree scese dall’aereo trovò un leggero venticello e il sole batteva alto in cielo. Vide da lontano lo zio con un cartello in mano con scritto ‘Evans’, ovvero il cognome di Bree.  Attirò l’attenzione dello zio sbracciandosi e saltellando sul posto, appena lo zio la vide le andò in contro. “Bree, quanto tempo!” e la strinse a sé. “Ciao zio!” “Sei diventata grande! Non sembrano passati solo due anni ma un eternità” “vabè non esageriamo ahaha! Mi devi aiutare a prendere tutti i bagagli sul nastro perché io da sola non ci riesco” Si avviarono verso i bagagli che continuavano a girare in tondo sull’apposito nastro. Successivamente andarono verso l’auto dello zio “Allora, la scuola com’è andata?” “ Abbastanza bene, quest’anno fortunatamente non ho avuto corsi estivi” “Brava! Chris e Charlotte come stanno?” “ Normale, litigano sempre più spesso” “Immagino, Dakota mi ha raccontato qualcosa delle telefonate con tua madre” Bree non rispose, da una parte le dispiaceva la situazione che i suoi genitori stavano passando, dall’altra era molto contenta perché presto avrebbe rivisto sua zia Dakota, la sorella di sua madre.
Entrarono nell’auto e lo zio partì. Durante il tragitto a Bree brontolò rumorosamente lo stomaco. Si guardò con lo zio e scoppiarono a ridere “Fame eh?” “Da matti, in aereo ho mangiato poco niente perche avevo vicino un tizio che puzzava di cipolla e mi veniva da rimettere ahah” “Appena arriviamo a casa mangi, la zia sta cucinando pranzo, per questo non è venuta” “ok, e Jamie?” “Jamie oggi è al mare con dei suoi amici, approfitta della fine dell’estate perché poi ricomincerà a lavorare” “e gli studi?” “Si è arresa, ha capito che non era roba per lei”. Bree sorrise al pensiero che la cugina fosse cosi libera di fare le sue scelte, al contrario, Bree era un po’ sottopressione da sua madre in tutto ciò che riguardava la scuola, aveva cercato sempre di dare il meglio di lei, ma alla fine si era accorta che i bei voti non li prendeva per avere delle soddisfazioni, bensì per far felice sua madre e così la media andava sempre peggiorando. Tuttavia era una ragazza che impiegava poco ad apprendere e quindi non aveva mai avuto bisogno di studiare molto per arrivare a fine anno con una media decente.
Arrivarono a casa e scese subito dall’auto. Lo zio fece per prendere le valige ma Bree le disse di star tranquillo e che ci avrebbero pensato dopo pranzo, tanta era la fame. La casa era un villetta schiera identica a quelle vicine. Si estendeva su due piani. Fuori era pitturata di bianco, e le dava un senso di relax, inoltre si sentiva una leggera brezza marina, poiché la distanza dal mare era a soli 10 minuti a piedi. Si guardò in torno per osservare il viale tranquillo e pieni di palme su cui si trovava la facciata principale della casa. Lo zio la portò non retro e vide uno splendido giardino con una bellissima piscina, anche se piccola. Guardò lo zio a bocca aperta “Certo che vi trattate bene eh!” “Mi pare ovvio!” Rispose lo zio con una linguaccia ed entrò in casa. Bree lo seguì. “Amore della ziaaaaa” Bree fu travolta da due braccia esili e capì subito che appartenevano alla zia, sorrise e la strinse anche lei in un abbraccio “Hey zia!” “ Tesoro sei diventata una ragazza bellissima e sei cresciuta tantissimo” Bree sorrise e senza farsi vedere alzò gli occhi al soffitto, odiava i commenti sulla sua bellezza, sapeva di non essere brutta come ragazza ma li odiava comunque. “Dakota le faccio vedere un secondo la casa poi veniamo a tavola” le disse lo zio. “Ma certo” rispose la donna e si avviarono tutti e tre. La porta d’entrata dava su una sala con le pareti lilla. C’era un tavolinetto di vetro proprio a destra della porta dove si trovavano vari mazzi di chiavi e diverse cianfrusaglie. Il su una parete c’era una televisione a muro molto grande e dei due divani ed una poltrona di pelle bianca rivolti verso la tv. A Bre già piaceva quell’arredamento molto moderno perché era nel suo stile. Proseguirono ed entrarono in cucina attraverso una porta scorrevole anch’essa bianca. La cucina era molto carina e spaziosa tutta in acciaio. Ritornarono in salotto e si diressero verso un corridoio che dava a delle scale le oltrepassarono e si diressero verso un'altra stanza che sembrava un secondo salone. Anch’esso decorato con le stesse tonalità del primo. Era leggermente più in disordine e vi erano diversi scaffali uno stereo e un terzo divano. Ritornarono a quelle scale e salirono al secondo piano. Bree trovò un grande corridoio che dava a diverse stanze. La portarono dapprima nei due bagni posti alle due estremità del corridoio. Entrambi i bagni davano sulle tonalità del blu e dell’azzurro e alla vista di quei colori a Bree si illuminarono gli occhi. Erano i suoi colori preferiti. Le mostrarono la camera da letto degli zii dipinta di un giallo chiaro e semplice. Poi le mostrarono la camera della cugina che si trovava nella metà esatta del corridoio. La stanza di Jamie era un totale caos ma Bree non si sorprese, conosceva bene la cugina e quello era l’ordine secondo Jamie. La camera era su tutte le tonalità dell’arancio, tipico di Jamie, il suo colore preferito. Entrarono nell’ultima stanza nonché la sua futura stanza. Era molto bella e simile a quella che aveva in Italia. Era dipinta con un leggero azzurro. Gli armadi erano di un bel blu acceso e il letto era Bianco. Il letto non poggiava direttamente sul pavimento ma su un tappeto che copriva gran parte della stanza. Era un tappeto blu scuro e molto peloso. Le piaceva.
“Ti lasciamo qui un secondo tesoro però vieni giu il prima possibile perché il pranzo si raffredda” le disse la zia e insieme alla zio scesero in cucina. Bree si buttò nel letto e trasse un respiro profondo. Non vedeva l’ora di andare a dormire un po’. Si alzò velocemente per non rischiare di addormentarsi e si affacciò dal balcone. La sua camera dava su una stradina e al di là della stradina si trovava un parco completamente all’ombra per gli enormi alberi che lo circondavano. Era felice per ora. Così scese in fretta le scale e andò a sedere in tavolo pronta per mangiare. 
La giornata passò velocemente. Dopo pranzo insieme allo zio portarono le valigie in camera sua e si dedicò un po’ a mettere i vestiti negli armadi e arredare la camera con foto, libri, e vari oggetti che si era portata dall’Italia. Verso le quattro del pomeriggio uscì con la zia e andarono a fare una passeggiata lungomare dove si trovavano molti negozi davvero carini. Parlarono un po’ aggiornandosi su tutto. Era bello essere in compagnia della zia, potevano parlare di tutto e scherzare. “Allora, come andavano le cose in Italia?” “Male, papà e mamma litigano in continuazione” “Sì, mi ha raccontato tua madre per telefono, e invece con le amiche? Mi ha raccontato anche quello ma a grandi linee” “Eh niente, non andavamo molto d’accordo, mi ero stufata di stare sempre zitta e non poter mai dire o decidere qualcosa io così ho tirato fuori le palle” “Ahahaha fai bene cara. Le amicizie vanno e vengono, anch’io ho avuto molte amiche ma la vera amica l’ho conosciuta quando avevo la tua età, perciò non significa che se anche le conoscevi da quando eri piccola doveva per forza essere amicizia quella tra voi, l’importante però è che tu stia bene e che faccia sempre quello che ti piace fare, non devi far mai condizionare, le dico sempre anche a Jamie. Succede a tutti tranquilla.” “Sì lo so infatti sono molto felice di essere qua, almeno posso in un certo senso ricominciare, magari qua troverò una vera amica.” “Lo spero cara, fino a quando hai deciso di rimanere?” “Non lo so ancora” “pensavo che dato che ti sono rimasti pochi anni di scuola puoi finirla qua tranquillamente se vuoi, poi se ti trovi bene puoi restare ancora fino a quando vuoi” “Si pensavo anch’io così, però sempre se non disturbo, cioè non è una cosa da poco” “ Tranquilla non disturbi, lo sai che per me sei come una figlia”.
Ritornarono a casa perché si stava facendo buio e probabilmente Jamie era tornata dal mare.
Appena entrarono in casa lo zio la informo che Jamie era in camera e salì i gradini due a due. Entrò nella stanza della ragazza e le si buttò letteralmente nelle braccia. “Bree che bello vederti” “Dio Jamie sei diventata altissima e stupenda. E questi capelli?” Sorrise vedendo che la cugina un po’ le assomigliava per il colore dei capelli e aveva tinto le punte di una tonalità leggermente più chiara. Aveva lo shatush identico a quello di Bree. “Non ci credo, abbiamo avuto la stessa idea!” disse la cugina ridendo. “Si ma te domani te lo vai a levare” rispose Bree seria, poi scoppiò a ridere vedendo la faccia della cugina che ci era rimasta male “Gemelle diverse… Cacchio però anche tu Bree sei diventata bellissima e sono passati solo due anni” “Ho tolto quel cavolo di apparecchio qualche mesetto fa e mi sono fatta allungare i capelli” “Sì ho notato ma sei dimagrita tantissimo.” “Forza di volontà” “Seh” rispose la cugina e si buttò sul letto. Bree le si sedette vicino a gambe incrociate. “Allora, disegni più?” Le chiese Jamie e Bree sorrise contenta che la cugina si ricordasse di ciò che amava tanto: l’arte. Disegnava di tutto e si portava sempre dietro il blocco e la matita. Amava decorare le unghie, ed era la sua specialità. Amava fotografare. “Sì” le rispose Bree distrattamente “Perfetto perche devi rifarmi le unghie mia cara” “Sì grande capo” scherzò Bree.
Lo zio entrò in camera “ragazze è ora di cena” “papà quante volte ti devo ripetere che devi bussare?” Sbuffò Jamie spazientita. Bree rise e scese per la cena, felice che la sua prima giornata a Sydney fosse andata alla grande.

 
 Trallallero trallallà... Gente questo è il secondo capitolo e spero lo apprezzate perche non mi funzionava internet sul computer quindi attraverso itunes ho divuto passare tutto il documento sull'ipad e ora vi sto scrivendo dall'ipad dopo un ora che ci maneggio per riuscire a pubblicarlo. Purtroppo sul capitolo precedente c'erano diversi errori soprattutto di accenti e mi scuso perchè non mi ero accorta che questi accenti erano volati via mentre facevo copia incolla... Questo capitolo anche avrà degli errori che ora non posso controllare perche che tutto quelli che ho dovuto sudare per pubblicarlo mi immagino già che non verrà fuori niente di buono... Nel prossimo capitolo (che sto scrivendo) arriverà uno dei ragazzi e già rido per il modo in cui lo farò comparire in scena ahahaha... Ci sará da ridere seriamente.. Detto questo, spero che recensite in tante anche se sono sicura che rimarrà una mia fantasia... Buonanotte gente <3
-s
  
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