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Autore: _E r i s_    10/07/2014    5 recensioni
Dall'ultimo capitolo (23): "Obito! Sei in ritardo! Lo sai da quant'è che aspetto?!"
Una voce melodiosa risuonò in un posto che Obito non seppe immediatamente descrivere, ma al suono di quella voce sentì il cuore più leggero.
"Già, sono sempre lo stesso. Scusa il ritardo...Rin"
Genere: Drammatico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi, Kakashi Hatake, Minato Namikaze, Obito Uchiha
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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''Usciamo insieme?''-Prorpose Asuma. ''Ancora?''-Sbuffò Kakashi.
''Dai, Kaka-scemo!''-Lo incitò Gai. Peggio. ''Kaka-scemo?!''-Urlò lui.
''Lo diceva Obito!''-Si giustificò Gai. Kakashi abbassò lo sguardo. ''Kakashi, l'hai presa troppo male...''
''L'ho presa come andava presa...''-Disse volando le spalle agli amici e cominciando a camminare, lasciando indietro anche Tenzou, che rimase a guardarlo, senza seguirlo.''Obito era un Uchiha, vero?''-Chiese voltandosi verso Asuma, che era il più vicino a lui. Lui annuì.
''C'entra con lo sharingan?''-Annuì di nuovo, con uno sguardo malinconico. Asuma sbuffò. ''Sei un idiota, Gai.''-Se ne andò, seguito da Kurenai.
Sbuffò anche Gai. Rimase a guardarè la figura di Kakashi molto più in la, poi sositò, congedandosi.
Rimasero solo Tenzou e Shizune. Il primo si voltò verso di lei. ''Non mi ha mai detto...Perchè ha lo sharingan.''-Shizune prese fiato.
''Forse non te ne dovrei parlare senza il suo permesso, ma è da anni che vi conoscete, è meglio.Ti racconto tutta la storia''-Sospirò. Tenzou continuava a guardarla negli occhi perplesso. ''Devi sapere che Kakashi da piccolo non era così.''-Disse più o meno calma. ''Com'era?''-Chiese lui preoccupato.
''Lui da bambino andava molto fiero di suo padre, era un colosso della foglia, ammirato da tutti. Quindi si stancava a dover stare con gente che non soddisfava la potenza di suo padre.''-Disse Shizune, mentre l'altro ascoltava. ''Successivamente... In seguito ad una missione, il padre di Kakashi, Zanna Bianca, venne preso di mira da tutto il villaggio.''-Tenzou spalanzò gli occhi. ''Ne ho sentito parlare! All'interno della radice dicevano che è stato denigrato!''
''Appunto. Era stato denigrato perchè avevasalvato dei suoi compagni di squadra.''
''Cosa? Ma se ora salvi dei tuoi compagni sei un eroe!''
''I tempi erano diversi. Comunque caduto in depressione e in condizioni mentali e fisiche disastrose, si tolse la vota.''-Tenzou rimase a bocca aperta a guardarla stupito. ''Da quel giorno Kakashi non nominò mai più suo padre, neanche ora. Continuando, Kakashi si impegnò nelle arti ninja, finendo l'accademia in un anno, e si diplomò a ninja a sei anni, per poi diventare a ottto chunin e a tredici jonin. Ma lui non aveva la logica del padre. Era fissato con le regole...''
''La missione è più importante di tutto.''-Anticipò Shizune, che annuì.
''Quando diventò jonin, non fu più il maestro a giudarli, ma i suoi compagni di squadra seguivano Kakashi. In pratica si divisero in due squadre: maestro e i tre componenti del gruppo a parte. Dovevano andare al confine del paese della Roccia.''-Disse abbassando lo sguardo, con tono malinconico. Tenzou deglutì. ''Cambiò idea. Si diresse da Obito e per avvertirlo di un ninja dietro di lui, una spada lo colpì all'occhio sinistro, e glielo cavò. E li, in seguito  vari eventi, Obito Uchiha venne colpito da un masso, che gli cadde di sopra.Per salvare Kakashi. Ecco perchè lui l'ha presa così male.... Aveva la parte destra completamente schiacciata. Allora decise di donargli lo sharingan,la loro compagna di squadra, Rin Nohara, lo trapitnò nel suo occhio sinistro.''-Disse riabbassando lo sguardo, per poco non scoppiava in lacrime. ''Ma che fine ha fatto Rin Nohara?''-Chiese preoccuopato.
''In quei giorni morì anche lei, trafitta dal taglio del fulmine di Kakashi.''-Disse cominciando a camminare, alzando il braccio a mo' di saluto.
Lui rimase qualche istante li, dopo corse a casa dell'amico, bussò. Gli aprì appunto Kakashi, che lo fece entrare.
''Senti...Shizune mi ha detto di Obito e Rin...''-Kakashi abbassò lo sguardo sedendosi sul letto, seguito dll'amico.
''Ma...Sei stato tu a uccidere Rin?''-Chiese perplesso. ''Ma che stai dicendo?''
''Shizune ha detto che è stato il tuo taglio del fulmine a colpire Rin...''-Disse quasi sottovoce.
''Avevano rapito Rin. L'avevano fatta diventare la forza portante del Tricoda, quando la salvai. Lei diceva di ucciderla, perchè una volta arrivati alla foglia, il tricoda si sarebbe scatenato. Io non ne volevo sapere.Obito mi aveva fatto giurare di proteggerla . Quindi quando stavo per colpire con il taglio del fulmine il nemico, lei si mise in mezzo, e morì. Quel giorno ho infranto la promessa più importante della mia vita.''-Kakashi sospirò.
''I-io non credevo che avessi una vita tanto difficile...''-Disse guardando con aria triste l'amico, che guardava il suolo.
Poi Kakashi sorrise, in modo triste:''Fa niente. Ormai sono passati anni.''
Tebzou ricambiò il sorriso. ''Io vado in bagno! Mi scappa!''-Urlò il moro.
''Che schifo...''-Mugognò l'anbu più grande.
''Non la fai anche tu?''-Chiese scherzosamente quello più giovane.
''Tenzou, zitto.''-Ribadì l'altro. Tenzou cominciò a ridere come un pazzo.
''Ti ho detto di smetterla!''
''Quando ti arrabbi mi fai morire dalle risate!"-Disse entrando in bagno e sbattendo violentemente la porta.
''Tanto i soldi sono miei...''-Pensò Kakashi, avendo avuto la visione della porta del bagno completamente sfasciata.
Ad un certo punto bussarono alla porta. Kakashi rimase fermo sul letto, sperando che si arrendessero.
Bussarono un'altra volta. Kakashi non si mosse.
Alla terza e alla quarta volta, Kakashi si mosse e andò alla porta aprendo, alzando gli occhi al cielo alla vista di Gai, che stranamente aveva un'espressione più che seria. ''Scusa, non volevo farti deprimere.''-Dice guardando altrove.
''Fa nulla.''-Gai lo guarda triste dopo gli fa un sorriso a trentaduedenti, avvicinandosi pericolosamente all'anbu e allargando le braccia.
''Alt.''-Kakashi stava per perdere l'equilibrio tanto era indietro, mentre Gai si ritirò, mettendosi dritto.
Gai sbuffò. ''Così non vale.''-Sbuffò un'altra volta.
''Che cosa?''-Kakashi ricambiò lo sbuffo. Gai incrociò le braccia. ''Siamo amici, no?''-Chiese speranzoso Gai, rimanendo serio. La cosa che lo fece deprimere fu il fatto che Kakashi rimase impassibile da quell'affermazione e non disse nulla.
Si limitò a chiudere gli occhi per qualche secondo, per poi riaprirli, con la stessa identica espressione di prima. Gai guardò di lato, per poi guardare di nuovo in faccia Kakashi, tutto sorridente. Un sorriso strano... ''Che ti prende?''-Chiese perplesso il jonin.
''Saldiamo il rapporto?''-Chiese amichevolmente Gai.
''Quale rapporto?''-Chiese sempre perlplesso il jonin. A Gai cascarono le braccia. ''Il nostro.''
''Il nostro è un rapporto? Lo sai che si saldano quando sono rapporti amichevoli, vero?''-Disse con un tono da saputello.
''Certo che lo so!''-Sbuffò l'altro.
''Appunto.''-Affermò l'anbu, sbattendo in faccia la porta a Gai, che più deluso di così non poteva essere. ''Non è giusto... Sei cattivo con me...''-Mugolò mentre si allontanava lentamente e a malavoglia dalla casa del suo caro ''amico''. Gai si bloccò di colpo, ancora vicino alla casa di Kakashi. Si girò velocemente, e poi prese a camminare di nuovo verso la casa dell'anbu, che di rivederlo non ne voleva sapere. Ribussò, e quando Kakashi aprì la porta e si ritrovò davanti Gai, sbuffò. Di nuovo.
''Che c'è ancora?''-Chiese stufo.
''Noi saldiamo il nostro rapporto.''-Dice con fare autoritario. E prendendo per il braccio Kakashi cominciando a camminare, senza neanche dargli il tempo di chiudere la porta di casa. ''Gai, guarda che a casa mia c'è Tenzou.''-Disse semplicemente.
''Che ci fa li?''-Chiese curioso voltandosi verso il suo ''amico''.
''Siamo coinquilini...''-Gai rimase a guardarlo:''Ah...Meglio per voi!''
''Tsk!''-Kakashi si voltò verso il rivale.''Dammi almeno il tempo di chiudere la porta!''-Gai lasciò Kakashi, che si diresse verso casa sua.
''Io esco!''-Urla. Poi chiuse la porta dietro di sè. ''Sigh...''-Si rigirò verso Gai, con uno sguardo seccato e svogliato.
''Ma guarda che mi doveva capitare...'' Kakashi cominciò a camminare verso Gai seccato. Abbassò lo sguardo, per evitare di incrociare quello del frangetta.
''Allora...Cosa facciamo?''-Si girò a malavoglia verso Gai, che gli sorrideva. ''Ci divertiamo!''-Urlò Gai.
''Arriva al punto.''-Disse spazientito, all'apparenza calmo. ''Eh?''
''Come?''-Chiese il ragazzo più giovane.
''Eh?Ah! Per prima cosa, andiamo a mangiare!''-Kakahi alzò gli occhi al cielo, che per molto tempo continuò a fissare.
''No...''-Mugolò vedendo il posto in cui erano.
''Non sei contento! L'ultima volta ti è piaicuto!''-Si esaltò Gai.
''Di nuovo...''-Abbassò il capo.
''Che c'è? Non ti piace Ichiraku?''-Rise Gai.
''E poi a me e Asuma devi dei soldi, te lo sei dimenticato?''-Sussurrò.
''Ma sono al verde...''-Mugolò Kakashi.
''Peggio per te, amico!''
''Perchè?! Perchè tutti ce l'hanno con me?!''-Mugolò l'ennesima volta, per poi gustarsi a malavoglia una ciotola fumante di ramen.
  
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