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Autore: Maiky Miker    10/07/2014    6 recensioni
Il titolo dice molto su questi due, ma se la cosa non dovesse bastarvi ecco ben 7 shot scritte per questa Huntbastian week:
Lunedì 7: Infanzia - Orfanotrofio
Martedì 8: Not like me - Posso tenerti con me?
Mercoledì 9: Primogenito - Savannah
Giovedì 10: Pen pals - Skype
Venerdì 11: Scambio di corpi - Nei panni di un Clarington
Sabato 12: Masquerade - Giù la maschera
Domenica 13: Proposta - Clarence
Genere: Angst, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Hunter Clarington, Sebastian Smythe
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Huntbastian: I want to... photo I-want-to_zps9f6fa0f6.jpg


Mancavano pochi minuti alle 17 quando Sebastian accese il pc e aspettò pazientemente che quella vecchia carretta si connettesse a internet e aprisse la finestra di Skype.
Era una routine che ormai durava da mesi.
Il giovedì era il giorno che Sebastian aspettava con impazienza perchè era il giorno in cui lui e Hunter si chiamavano via Skype.
Si erano conosciuti per caso su internet frequentando un forum sui gruppi vocali e avevano iniziato a chattare e a sentirsi con regolarità.
Avevano la stessa età, ma vivevano in luoghi completamente diversi; Sebastian a Parigi e Hunter a Colorado Springs.
Due mondi che forse non si sarebbero mai incontrati se non per volere del destino o di una connessione wi-fi.
A Sebastian piaceva chiacchierare con Hunter, erano più simili di quanto avesse mai immaginato e avevano in comune tantissime cose. Quando qualcosa non andava o, al contrario, era felice, sentiva il bisogno di informare un perfetto sconosciuto dall’altro capo del mondo perchè, con il passare del tempo, quello sconosciuto era diventato il suo confidente più intimo.
Hunter sembrava essere molto più distaccato in quel rapporto, ma, indubbiamente, provava un grande senso di tenerezza verso quel ragazzo che immaginava molto affascinante, soprattutto per via dei suoi racconti, e con un pizzico di astuzia in quegli occhi che, Hunter non si spiegava come mai, immaginava color nocciola.
Sì, perché i due non si erano mai visti.
Strana decisione da prendere in un mondo saturo di immagini e foto, dove sarebbe bastato un click per trovarsi il viso dell’altro sullo schermo.
Avevano fatto un patto; era un gioco, una scommessa e entrambi erano eccitati dall'idea di non sapere come fosse l'altro.

Un pomeriggio d’inverno la curiosità di Sebastian ebbe la meglio.

Non credi che potremmo provare a vederci?

Come?

Hai Skype?

Si

Ok, hai vinto tu. Voglio vederti!

Bas, è troppo facile vincere con te!


Si scambiarono gli indirizzi e Sebastian provò un fremito lungo la schiena non appena la finestra si aprì e il viso di Hunter apparve sullo schermo; era bello da mozzare il fiato, con gli occhi chiari e i capelli corti.
Hunter, invece, rimase folgorato. Sebastian era ancora meglio di come l’aveva immaginato, più magro e aveva dei bellissimi occhi verdi e probabilmente lo schermo non rendeva nemmeno giustizia alla sua bellezza.
Da quel momento avevano stabilito di sentirsi ogni giovedì, alle 17 (le 9 del mattino per Hunter).
Un’altra decisione presa per dimostrare a se stessi e all’altro di saper mantenere una promessa.
 
Alle 17.15 ancora nessun segno di Hunter.
 
Strano. Non tarda mai di un minuto.
 
La chat era offline e non gli aveva scritto nulla su un suo possibile ritardo.
Sebastian cominciò a innervosirsi.
Passarono quaranta minuti e ancora nessun segno.
Sebastian, spazientito, chiuse e uscì per andare a fare una corsa; era la prima volta che succedeva e si sentiva deluso, tradito e abbandonato.
 
Sto esagerando! Devo togliermi dalla testa certe idee.
 
Sebastian provava qualcosa per Hunter e quella situazione lo stava facendo impazzire; la distanza era terribile e lo stava distruggendo.
Hunter non si fece sentire per qualche giorno e Sebastian iniziò a preoccuparsi.

E se gli fosse successo qualcosa?

Domenica mattina Sebastian stava navigando in internet quando una notifica lo fece sussultare.

Ciao...scusami per l'altro giorno e per essere sparito senza dire nulla.

Non dovresti dormire a quest'ora?


Sebastian non aveva intenzione di fare conversazione.

Non riesco a dormire. Posso chiamarti?

Il patto non era sentirsi solo il giovedì?

Ti prego, rispondimi...hai vinto tu Sebastian!


Sebastian cominciò a scrivere e poi cancellò.
Era stupido essere offeso e arrabbiato per una cosa del genere; era stupido dare tutta questa importanza a quel sentimento che provava per Hunter ed era ancora più stupido confessare tutto.
La risposta fu un semplice e asettico.

Ok..
 
Il viso di Hunter apparve dall’oscurità.

“Ehi!”

“Ciao…”

“Scusami…io…Bas cos’è quella faccia?”

“Niente!”

“So benissimo che non è “niente”…so riconoscere quando mi menti…sei arrabbiato, vero?”

“No…forse un pochino…”

“Perché sono sparito per giorni?”

“Si…vabbè scusa è una stupidata, ora sei qui…cosa mi racconti?” finse di interessarsi Sebastian.

“Non mi chiedi nemmeno il perché?”

“Hunter, hai una vita, so che non ruota tutto intorno ad un perfetto sconosciuto che vive dall’altra parte dell’Oceano!”

Il nervosismo ruppe le solide barriere emotive di Sebastian.

“E se fosse così?”

“Cosa?”

“E se ora la mia vita ruotasse intorno a questo affascinante ragazzo?”

“Hunter cosa…”

“Non mi hai chiesto perché non mi sono fatto sentire. Come ogni giovedì mi sono messo davanti al pc, ma ho avuto paura di vedere il tuo viso e sai perché? Perché ogni fottuto giovedì il tuo viso non è qui insieme a me! E’ da tanto che ci penso e mai avrei pensato di provare qualcosa di così intenso per una persona che non ho mai nemmeno visto di persona! Volevo smetterla, sparire e non vederti più perché faceva troppo male, poi non avrei mai potuto guardarmi allo specchio! Ti prego dimmi qualcosa perché vedere i tuoi occhi che mi fissano è alquanto imbarazzante…”

“Hunter, non credevo che tu…cazzo provo lo stesso per te! Dannazione è tutto così schifosamente complicato…”

“Bas…ho fatto una cazzata…”

Sebastian rimase in silenzio.

“Sarà ancora più difficile dopo…” fece una pausa e aggiunse “vengo a Parigi!”

 

Note dell'autrice
Oh come fa schifo la distanza, ma Hunter ha fatto un gesto bellissimo; certo poi sarà difficile separarsi dopo essersi conosciuti e beh...avendo fatto altro! LOL.
Quella di oggi è stata difficile da partorire e mi è sembrata una cosa troppo stupida, ma ormai è qui e spero vi sia piaciuta comunque! 
Alla prossima.
Maiky

   
 
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