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Autore: M o o n y G i r l _    10/07/2014    1 recensioni
Calma piatta nella Sala Comune Grifondoro.. Poi, un trambusto.
I Malandrini sono arrivati, portando con loro confusione e chiasso.
Staranno organizzando uno dei loro soliti scherzi? Oh no.
Una festa?
Come reagirà la Rossa dagli occhi da cerbiatta? Tenterà di uccidere, per l'ennesima volta, quel gran figo di Potter, oppure si lascerà andare, una volta ogni tanto?
Grandi cose succedono nel mese di Marzo.
Non sbocciano solo i fiori, ma forse.. Anche l'amore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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" Ragazze, ci vediamo stasera alla festa, giusto? Non potete mancare! "
" Ovviamente ci saremo, non potremmo mai saltare questo evento, e poi non potrebbe mai essere una vera festa senza di noi! "
Disse con tono altezzoso Marlene, facendo poi l'occhiolino a Sirius, che era seduto sul divanetto della Sala Comune, con accanto Peter e Remus.
Il ragazzo ricambiò l'occhiolino e poi scoppiò a ridere, insieme alla ragazza, trascinandola per un braccio su di sé; lei appoggiò le mani sul petto di lui, e pian piano avvicinarono i visi, fin quando i loro nasi non si toccavano.
Marlene gli lasciò un soffice bacio sulle labbra e poi si alzò, tirando su Emmeline e Mary che erano sedute sulle gambe dei loro ragazzi, con i quali stavano conversando amabilmente; salutarono con un gesto della mano i compagni ed iniziarono a salire le scale verso il dormitorio.
" Ragazze, avete visto dov'è Lily? Non la vedo da quando è andata via con James.. "
" Attenzione! Non è che si sono messi insieme, e noi non sappiamo nulla? "
" Dovremmo tornare dai ragazzi e chiedere a loro, James prima di andare via, gli ha sussurrato qualcosa.. E noi dobbiamo sapere cosa, giusto? "
" Giustissimo. "
Scesero nuovamente le scale e corsero verso il divanetto rosso, dove quei pigroni erano ancora seduti.
" Ragazzi, avete visto Lily e James? Non li vediamo da quando sono corsi via attraverso il parco. "
" Mh, James e Lily? No, noi non sappiamo niente.."
" .. Già niente, proprio niente. "
" Zero tagliato! "
" Sirius Black, se non mi dici quello che sai, giuro che ti schianto contro il muro. "
" Non possiamo dirvelo, è un segreto tra Malandrini! "
Proprio mentre Marlene stava per tirare fuori la bacchetta dalla borsetta di cuoio scuro, entrarono nella Sala James e Lily, che ridevano di gusto; i loro amici li guardarono con fare confuso, non capendo la situazione.
" Dove diavolo siete stati? Vi abbiamo cercati tutto il tempo, Lily! "
" Sta' tranquilla, Mar. Ho fatto vedere un posto a Lily, non l'ho mica stuprata, anche se la tentazione di baciarla l'ho avuta varie volte! "
" Riprova a dire una cosa del genere e finirai dritto in infermeria, Potter. "
Disse con tono aggressivo Mary, puntando il dito contro il petto del ragazzo, che nel frattempo si era irrigidito, notando quanta tensione ci fosse nell'aria.
" Remus, riprenditi la tua ragazza, prima che le faccia cambiare idea io. "
" James, non c'è bisogno di arrabbiarsi, stanno scherzando.. Credo che dovremmo andare. Ci vediamo stasera alla festa. "
Disse Lily velocemente, prima di prendere per i capelli le sue compagne di stanza e spingerle verso le scale del dormitorio; la ragazza aspettò che fossero salite tutte e scese qualche gradino, sentendosi chiamare, da una voce familiare, anche troppo.
" Rossa, mi hai chiamato per nome, te ne sei accorta, vero? "
" Ovvio che me ne sono accorta, Potter. Non farci l'abitudine, dubito che capiterà altre volte. Adesso devo scappare, veramente.. A stasera. "
Fece per andarsene ma lui la trattenne per il polso con una presa stretta, anzi strettissima; Lily si voltò con il viso furente, e lui appoggiò le sue labbra su quelle della ragazza, che in un primo momento dimostrò resistenza, ma che poi si rassegnò a quel bacio che James bramava da tanti anni.
La ragazza si staccò lentamente, ancora scossa per quello che era appena successo, così spalancò gli occhi, chiedendo spiegazioni al ragazzo, sul quale volto era comparso un sorriso tra l'adorabile ed il soddisfatto.
" Perché l'hai fatto, Potter? Sei per caso diventato pazzo? "
" Mi dovevi un bacio, ed io ho scelto dove farmelo dare. Semplice, no? "
" ... Hai ragione. Ora posso andare, oppure hai altro da fare? "
" Vai pure. "
Lily salì alcuni gradini e si sentì chiamare un'altra volta, così sporse il volto dal muro, riuscendo a vedere il ragazzo che continuava a sorridere contento.
" Sei bellissima, Evans. "
" Datti fuoco, Potter. "
Ribatté in modo poco aggraziato, prima di salire tutta la scalinata e correre fino alla sua stanza, chiudendosi la porta alle spalle; le ragazze avevano già iniziato a prepararsi nonostante fossero solo le 17.00, e la festa iniziasse alle 19.30.
Marlene era alle prese con il vestito di Lily, al quale avrebbe dovuto diminuire la scollatura: un lavoretto da niente, per un'ottima sarta come lei!
Mary stava sistemando i capelli ad Alice, mentre lei metteva lo smalto nelle unghie delle mani di Emmeline, che osservava soddisfatta il lavoro fatto dall'amica.
Appena chiuse la porta, tutte si voltarono verso di lei ed iniziarono a schiarirsi la voce ed a tossicchiare, fin quando Lily, presa dal nervosismo, sbottò alzando un po' il tono della voce.
" Che diamine volete? Non è successo niente con Potter! Mi ha mostrato una parte nascosta del Campo da Quidditch, dove lui era solito nascondersi quando era al Primo Anno. Contente? "
" Non me la racconti giusta, Rossa, tuttavia farò finta di crederti perché abbiamo cose più importanti a cui pensare, come la festa di stasera. Corri a farti la doccia, il tuo vestito è quasi pronto, mi servono altri cinque minuti ed ho finito. "
" Si si, vabene, poco m'importa. Guai a voi a chi prova ad entrare, capito? "
Disse, mentre si chiudeva a chiave all'interno del bagno; si sfilò di dosso i vestiti, aprì la porta della doccia e vi entrò, mettendo l'acqua quasi ghiacciata. Il mascara iniziò a scolarle dagli occhi, mentre continuava a battere i denti per il troppo freddo causato dell'acqua congelata, ma poco le importava, doveva smettere di pensare a quello che era successo tra lei e James, a quel pomeriggio, a come erano stati bene insieme, a come si sentiva completa quando lui la teneva stretta tra le sue braccia. Doveva dimenticare tutto, ogni singola cosa.
Uscì dalla doccia tutta tremante, prese un accappatoio color glicine ed aprì la porta del bagno, raggiungendo le altre nella stanza principale; erano quasi tutte pronte: Mary indossava il suo vestito abito nero con la scollatura a cuore, Alice il suo abito bianco e nero a balze, Marlene stava sfoggiando il suo fantastico vestito rosso con la cintura di diamanti ed Emmeline stava sistemando le ultime cose nel suo vestito verde con la gonna a sirena, proprio come tutti gli altri vestiti.
Mancava solo lei, come al solito.
Prese contro voglia il suo vestito e lo osservò per bene, poi prese un paio di slip ed un reggiseno bianco, li indossò e pian piano iniziò ad infilare il vestito che le stava a pennello, sembrava quasi fosse stato cucito apposta per lei. Si posizionò davanti allo specchio e fece un giro su sé stessa: le piaceva, ma qualcosa non la convinceva, forse il suo viso, forse i suoi capelli, forse il suo corpo, forse era proprio lei il problema.
" Sei bellissima, Lily! Sembri una diva del cinema babbano! "
" Faccio schifo, senza offesa per il vestito, Mar, ma credo che non mi valorizzi proprio. Non verrò alla festa, non ne ho voglia. "
" Invece si che verrai, Lily ! Sei stupenda, avranno tutti occhi solo per te. "
" Non voglio. "
" Lily, abbiamo preso un impegno, dobbiamo andare. "
Lily tirò un sospiro, poi si alzò, si pettinò i capelli e mise un velo di mascara sugli occhi, poi indossò un paio di scarpe con il tacco e si mise in posa davanti alle amiche.
" Come sto? "
" Se tu iniziassi a sorridere, saresti perfetta. Comunque, la festa è nella Stanza delle Necessità, il problema è: come facciamo ad arrivarci senza essere viste? "
" Facile, mi sono fatta prestare il mantello dell'Invisibilità da Sirius, basterà semplicemente non fare rumore, quindi dovremo camminare senza scarpe fino al Settimo Piano, poi la stanza comparirà da sé. "
" Perfetto, allora siamo tutte pronte? Se dovessimo avere bisogno di più libertà, ricordate che ho attaccato una zip all'interno dei vestiti, basterà andare in bagno e sganciare il vestito, e per "magia" si trasformerà in un mini abito. Che ne pensate? "
" Sei un genio, Mar. Ora andiamo. "
Tutte le ragazze si sfilarono i tacchi e si nascosero sotto il mantello, cercando di farsi spazio tra di loro; raggiunsero a passi lenti il Settimo piano, e tutte insieme desiderarono di trovare la porta della Stanza, che comparì seduta stante.
Entrarono nella grande sala, che era stata abbellita con festoni, grandi tavolate, specchi, e casse per la musica babbana: tutto ciò che si poteva desiderare per una festa era in quella stanza.
Tutte le ragazze indossarono le loro scarpe con il tacco ed andarono incontro ai loro accompagnatori che erano ancora a bocca aperta.
Marlene si fiondò tra le braccia di Sirius, sorridendo come una bambina in un negozio di caramelle; Alice iniziò a ballare subito con Frank al centro della pista, mentre Peter ed Emmeline andarono a sedersi ad un tavolo ed iniziarono a conversare tranquillamente, mentre Mary continuava a bearsi dei complimenti che Remus le sussurrava mentre andavano a prendere da bere.
Erano tutte così felici, sembrava che avessero trovato tutte la pace interiore, tutte tranne lei.
Le danze si erano aperte da circa tre ore, e tutte le sue amiche non si erano fermate nemmeno un attimo, se non per posare le scarpe o per andare a cambiare gli abiti, utilizzando la brillante idea di Marlene; Lily aveva già bevuto tre bicchieri di Idromele Alcolico, e la testa iniziava a girarle forte, sempre più forte, eppure continuava a reggersi, o meglio ci riusciva.
All'improvviso, una figura comparve davanti a lei, ostruendole la vista sulla pista da ballo; la figura le porse la mano, così lei si alzò ed aprì gli occhi più che poteva, cercando di riconoscere la figura.
" Come mai sei qui tutta sola? Non balli, Evans? "
" Potter, che bella sorpresa. E no, ho deciso che stasera non ballerò, insomma, io nemmeno volevo venirci, mi sento uno schifo, e non capisco perché dovrei divertirmi! "
" Invece siccome ci sono io con te, verrai con me a ballare, che ne dici? "
" Lasciami, Potter, non sono in serata. Voglio stare sola! E poi, tu hai già un paio di ragazze che ti vengono dietro, tipo quella lì nell’ angolo a destra che continua a fissarci da quando abbiamo iniziato questa conversazione, per non parlare di queste due che pian piano si stanno avvicinando sempre di più a noi. Notte focosa oggi, eh, Potter? "
" Lily, cioè Rossa, oh insomma.. Evans! Io volevo ballare con te, non mi importa di loro, davvero. "
" Potter, oggi abbiamo passato un gran bel pomeriggio, ma ora non ce la faccio proprio, me ne vado. Buon divertimento con le piccole. Ah, bella festa. "
Detto ciò si alzò dalla sedia, ed iniziò a camminare a passi lenti verso l'uscita della Sala, che comparve direttamente davanti a lei.
Iniziò a scendere le scale..
Sesto Piano.
Quinto Piano.
Quarto Piano.
Stava quasi per avviarsi verso la Sala Comune, quando sentì qualcosa fermare lo strascico del suo vestito, così si voltò di scatto e vide tre figure con la cravatta con i colori differenti dai suoi.
Verde.
Argento.
Serpeverde.
Che diamine ci facevano nel suo piano delle Serpi?
" Dovete andare via, siete nel mio territorio. "
Disse Lily con fare autoritario, mentre con una mano stava iniziando a sganciare la zip del vestito, che le avrebbe facilitato la fuga.
" Severus, tu senti qualche cosa? Io non riesco a sentire nulla, se non il ronzio fastidioso di una mosca che desidera essere schiacciata. "
" Andate via, non ve lo dirò una terza volta. "
" Guardate voi, la piccola Grifona cerca di spaventarci, quando dovrebbe essere lei ad avere paura di noi! "
Il sangue le stava andando al cervello, gli impulsi si facevano sempre più numerosi, aveva un solo pensiero: scappare da lì il più velocemente possibile; sganciò totalmente il vestito ed iniziò a correre, ma fu troppo lenta e le Serpi la bloccarono, facendole sbattere il naso contro la parete congelata del Castello. Un rivolo di sangue scese dal suo naso, rigò le sue labbra e poi cadde a terra, sottoforma di goccioline: questa visione provocò le risate dei tre ragazzi che nel frattempo avevano tirato fuori le bacchette per divertirsi con lei.
" Guardate ragazzi, dal naso della Mezzosangue esce del sangue sporco! Dovremmo analizzarlo e vederne i componenti, magari potremmo capire come mai sono così inferiori rispetto a noi Purosangue. "
" Io ho idee migliori, invece. "
Un ragazzo, probabilmente del Settimo Anno, fece voltare Lily ed iniziò ad accarezzarle le gambe, poi salì fino ai fianchi, la vita, il petto, le spalle.. Volevano torturarla così, in uno dei peggiori modi che Lily avrebbe mai potuto immaginare.
" Severus te la sei scelta proprio bene, ha un'ottima pelle, per non parlare del 'davanzale'. Complimenti, Sev Sev. "
" Severus, ti prego, non farlo. So che in realtà non vuoi! "
" Sta' zitta, sporca Mezzosangue, io sono superiore a te, e tu devi fare ciò che voglio io, com'è giusto che sia. "
" Severus, ti prego, basta! "
Il ragazzo non le diede ascolto e le strinse i fianchi tra le dita, poi le fece allargare le gambe, facendosi posto e poggiò le sue labbra sul collo della ragazza, salendo pian piano, fino alle sue labbra; nonostante lei cercasse di dimenarsi e liberarsi da quella presa mortale, non riuscì ad ottenere alcun risultato, se non una presa ancora più forte sui suoi magri fianchi.
La Serpe stava quasi per iniziare a palparle il seno, quando cadde a terra, rantolando per il dolore; i suoi amici lo soccorsero e lo aiutarono ad alzarsi, tirando fuori nuovamente le bacchette, pronti per un duello.
Dall'angolo del corridoio comparve James, che iniziò a scagliare incantesimi contro le Serpi che avevano cercato di violare la bellezza della ragazza da lui tanto amata.
Lanciò un incantesimo 'Confundus' agli altri due ragazzi, mentre si lanciò addosso a Severus, dandogli un sonoro pugno in pieno naso, scombussolandogli le idee.
“ Non finisce qui, Mezzosangue! Sappilo. “
Detto questo, i tre ragazzi si alzarono da terra e corsero verso i Sotterranei, conoscendo quanto fosse pericoloso James quando era arrabbiato.
Lily nel frattempo era sparita, era corsa via verso il Dormitorio; James attraversò il quadro, salì le scale del Dormitorio e raggiunse quello femminile, cercando disperatamente la stanza di Lily.
" Ragazze, sapete dirmi qual è la stanza di Lily Evans? "
" Problemi di cuore, Potter? Se hai bisogno di essere consolato, ci sono io! "
" Ok, lo terrò a mente, ora dimmi, qual è la stanza? "
" Numero 112, la terz'ultima del corridoio. "
" Grazie mille, ciao. "
Corse lungo tutto il corridoio fino raggiungere la stanza della ragazza che ovviamente, aveva chiuso la porta a chiave.
" Lily, sono io, James, apri. "
" Va via, non ti credo ! "
" Alohomora. "
Il ragazzo con un rapido movimento della mano aprì la porta della stanza e vi entrò, chiudendola dietro di sé.
Lily era seduta sul letto, con ancora addosso il vestito della festa, o comunque ciò che rimaneva del vestito dopo quell'episodio; James si sedette sul letto e passò una mano sulla gamba ancora tremante di Lily, che lo guardò in cagnesco e si allontanò da lui, rapidamente.
" Lily, io non ti farò nulla. Non sono un mostro come quelle Serpi, come Severus, che tu consideravi il tuo migliore amico. Non potrei mai farti del male, anche se lo volessi. Lascia che ti aiuti, per favore. "
" Va via, ti prego. Non voglio parlare con nessuno. "
" Io non sono nessuno, Lily. Per favore, non farmi andare via. Fammi asciugare quel sangue."
Disse con tono leggermente preoccupato guardando negli occhi la ragazza, che stava per crollare di nuovo, stava per piangere.
Lily annuì leggermente con il capo, mentre due lacrime le rigarono le gote, lasciandole due segnali rossi ben evidenti, che però fece scomparire subito.
Si alzò dal letto e si levò il vestito, ignorando completamente la presenza del ragazzo, indossando poi una maglietta di una cantante babbana: Janis Joplin. Poi diede una pezza bagnata al ragazzo, che iniziò a tamponarle il sangue che continuava ad uscire dalle sue narici, inondandole le labbra.
" Non c'era bisogno che tu combattessi contro quei tre, me la sarei cavata benissimo da sola. "
" Smettila di fingere, non devi farlo con me, Lily. Lo sappiamo entrambi che non ce l'avresti fatta. "
" Si, ma.. "
" Niente si ma.. Ho ragione. "
" Devo averti rovinato il divertimento, se non sbaglio quando ti ho lasciato alla festa, eri in compagnia di quelle ragazzette. "
" Lo ero.. Abbiamo fatto qualcosa, ma niente di che.. Sono ancora poco mature. "
" Cosa intendi tu per matura, James? "
" Intendo te, Lily, proprio te. Per me, una ragazza matura è una come te, inafferrabile , incorreggibile, stupefacente, sfuggente.. Un tesoro vero e proprio. "
" Mi fa piacere che tu pensi questo di me, Potter. "
" Potresti anche chiamarmi per nome, sai? E' più bello di un formalissimo Potter. "
" Mh, dici? “
“ Dico. “
“ James. "
" Già, James. "
" E' un gran bel nome, ma Lily è più bello. "
" Tu sei più bella, Lily. Per questo avrei preferito ballare con te questa sera, perché per me, tu eri la più bella, l'unica ai miei occhi. "
" E allora perché sei andato con quelle due? "
" Distrazione, passatempo, sfogo personale.. Chiamalo come preferisci. "
" Interessante, direi. "
Il ragazzo sorrise e basta, poi si alzò e gettò la pezza sporca di sangue nel cestino accanto al letto di Marlene, non staccando però lo sguardo da Lily, come se ne fosse attratto, simile ad un magnete; poi si sedette di nuovo sul letto, accanto alla ragazza, che appoggio la sua testa sulla spalla del ragazzo, che sussultò un attimo.
" Sei veramente bellissima, sai? "
" Lo pensi veramente, oppure lo dici a tutte quelle che vuoi portarti a letto? "
" Generalmente lo dico, ma non lo penso.. Stavolta lo penso veramente, e come se lo penso. "
" Sei tanto gentile, Pot.. James. Perché non ti sei sempre comportato così con me? Perché mi hai sempre stuzzicata, umiliata, derisa? Perché? "
" Perché era l'unico modo per catturare la tua attenzione, perché mentre tu crescevi e diventavi uno splendido Giglio, io rimanevo sempre lo stesso bambino che al primo anno ti fece cadere dalla scopa durante la lezione di Volo. "
" Cosa vorresti dire? Non ti seguo più.. “
" Con questo vorrei dire che sei sempre stata nei miei pensieri, e non sei mai andata via, nemmeno quando ero a letto con tutte quelle ragazze. Sei sempre stata il mio pensiero fisso, il mio arrivo, la mia stella.. "
" James, dimmi che stai scherzando.. Non puoi essere serio. "
" Sono serissimo, Rossa. E scusami per quello che sto per fare, ma ne ho bisogno.. "
Senza lasciarle il tempo per replicare, James la baciò con passione, come se quel bacio fosse la soluzione a tutti quegli anni di sofferenza, come se fosse di importanza vitale, come se non ne potesse fare a meno.
Le loro labbra formavano un incastro perfetto, come pezzi di uno stesso puzzle.
Si staccò dopo un po', poi si alzò dal letto, e le lasciò un ultimo bacio sulla guancia, più dolce, infantile, più.. James.
" Perché l'hai fatto? "
" Perché ora sei ubriaca, e dubito che domani ti ricorderai vagamente di ciò che ti ho detto stasera.. Esperienza personale. Quindi ho voluto approfittare del momento, sapendo che tu non potrai mai uccidermi, in queste condizioni."
" Ma.. Dove andrai, adesso? "
" Torno alla festa, devo raccontare tutta questa storia agli altri.. Quelle Serpi, da stasera, hanno un conto in sospeso con i Malandrini. "
" Dì alle ragazze di godersi la festa e di non preoccuparsi per me, sto bene, adesso.. Grazie James. "
" Non c'è di che, Rossa.. Ricorda, anche se ti sarà difficile, che tu mi distruggi e mi salvi al tempo stesso, Lily. Tu sei il mio veleno ed il mio antidoto, il mio tutto ed il mio niente.. Tocca a te scegliere cosa essere per me. Sappi che io ti amerò sempre, anche se tu non vorrai più vedermi. "
" James, io.. "
" Non c'è bisogno di rispondere, so già cosa dirai.. Divertiti con il Tassorosso. Sappi che secondo me e gli altri è troppo stupido per te. Adesso riposa, ci rivediamo nei miei sogni, Lily. "
" Non chiamarm.. "
Non ebbe il tempo di terminare la frase che già il ragazzo era uscito dalla stanza, e possibilmente stava già correndo verso il Settimo Piano.
Lily sentì gli occhi riempirsi di lacrime, ma stavolta non le fermò, anzi, le lasciò scorrere libere, gli permise di graffiarle il volto candido, ora un po' arrossato; si distese sul letto e chiuse gli occhi, senza riuscire a smettere di piangere.
Era tutta colpa sua.
Sempre.
Era sempre stata colpa sua.
Lei, Lilian Evans, non era una bella ragazza, non era simpatica, non era adorabile, non avrebbe salvato nessuno.
Lily Evans era solo un mostro insensibile.
Niente di più.
Niente di meno.
E con questi pensieri che le affollavano la mente, si addormentò, cullata dal suo stesso respiro che era a tratti irregolare.
  
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