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Autore: The LoonyBlogger    10/07/2014    4 recensioni
E se durante la prima stagione un'epidemia virale si fosse diffusa nel mondo? E se i protagonisti di TDIsland si trovassero ad affrontare l'apocalisse di zombie? 22 ragazzi contro un mondo in rovina... solo che loro ancora non lo sanno.
[COMPLETA]
Genere: Angst, Drammatico, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bridgette, Courtney, Gwen, Trent, Un po' tutti | Coppie: Bridgette/Geoff, Duncan/Courtney, Trent/Gwen
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: A tutto reality - L'isola
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- Questa storia fa parte della serie 'Zombie Chronicle's Saga'
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Capitolo 4. Decisione

 

Day time: 23 Giugno 2007

 

La hall era silenziosa, in quel momento. Aspettavamo il ritorno di Geoff con i ragazzi. Mi domandai spesso se Duncan stesse bene, ma ogni volta mi rispondevo di sì, era forte. Eravamo tutti allarmati, la tensione si poteva tagliare con un coltello, ma mi chiesi perché. Certo, era anomalo che fossero scappati tutti, ma infondo avevamo cibo e acqua e non eravamo neanche sicuri che ci avevano lasciati lì. Non era quello a farci capire che stava accadendo qualcosa di pericoloso, ma i nostri animi. Ognuno di noi sapeva che qualcosa stava succedendo, nessuno sapeva cosa, ma comunque l'avevamo capito.

 

Improvvisamente sentimmo il rumore di un motore. Guardai immediatamente Bridgette, poi corremmo tutti fuori. All'orizzonte stava arrivando un barcone, riuscii a intravedere la figura di Heather guidare, mentre gli altri erano fuori sul pontile. Quando attraccarono la mia amica bionda corse dal suo ragazzo, stessa cosa fece Trent con Gwen e Izzy con Owen. Le tre coppie si abbracciarono, mentre io m'incamminai verso Duncan. A quanto pare l'unica che non si aspettava un saluto era Heather, che si limitò a squadrare gli altri;

“ Ehi, ciao principessa. ” Mi disse il punk, facendo quel suo tipico sorriso strafottente. “ Tutto bene? ” Domandai, fermandomi davanti a lui e portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Avevo una voglia matta di baciarlo, ma ci pensò lui a togliermi questo sfizio. Le sue labbra toccarono le mie, lasciandomi con un semplice bacio a stampo. Per un attimo mi guardò serio.

“ Anche noi lì eravamo soli. Crediamo che abbiano lasciati la barca perché sapevano che sareste venuti a cercarci. ” Disse, lasciandomi un attimo basita. Allora, se quello che diceva era vero, sapevano che ci avrebbero abbandonati. “ Se sta veramente accadendo qualcosa i soccorsi non arriveranno. ” Continuò e per me fu come prendere un ceffone in pieno volto. Facemmo che tornare tutti alla villa. Notai che affacciato dalla finestra della camera dei ragazzi c'era Noah. Incrociai il suo sguardo, scuotendo la testa. Capì che non era una sfida o uno scherzo ciò che stava succedendo, rientrò il busto nella stanza e poi lo trovammo sulle scale della hall.

“ Sé se ne sono andati con tutta quella fretta vuol dire che hanno raggiunto le loro famiglie. ” Ci disse al nono gradino, per poi raggiungerci. “ Se stava succedendo qualcosa perché non ci hanno detto niente? ” La domanda arrivò da Katie, che era visibilmente in ansia.

“ Forse volevano proteggerci. ” Ipotizzò Beth, scatenando una piccola risata di Justin.

“ Non credo proprio, hanno fatto di tutto per renderci la permanenza sull'isola un Inferno. ” Esclamò, dalla voce pareva irritato. Io non dissi niente, dovevo ancora metabolizzare ciò che stava accadendo. “ Era un reality, santo cielo. Dovevano dare un pasto al mostro, ovvero il pubblico. Se vi hanno lasciato una piccola barca era perché uno di voi venisse sull'isola e ci trovasse, volevano che rimanevamo uniti. ” Gwen diede ragione a Beth e a quel punto io capii.
“ Allora perché quell'imbarcazione? Potevate venire solo con quella che abbiamo trovato qui. ” Anche Cody s'intromise nel discorso, mentre altri dei miei compagni incominciarono a vociferare tra di loro. “ Ci hanno lasciato una via di fuga. ” A quella mia frase calò il silenzio. Alzai lo sguardo sui ragazzi, incrociai gli occhi di Noah, Trent e Katie, ognuno di loro incominciò a pensare che avessi ragione.

“ Una via di fuga per cosa? ” Mi domandò il chitarrista, confuso. Dovetti alzare le spalle, non lo sapevo pure io. “ Ieri sera ho sentito parlare Chris e Chef di un'epidemia. ” La voce di Gwen sovrastò quella del suo ragazzo e io lo guardai... un'epidemia?

“ Forse avevano paura che qualcuno di noi si potesse ammalare, permettendoci di scappare se accadeva. ” Ipotizzò DJ, le frasi incominciarono a sovrapporsi tra di loro, ognuno aveva voglia di dire la sua. In tutto quel trambusto di sicuro non si poteva riuscire a parlare, così decisi di prendere in mano la situazione, infondo ero sempre un'aspirante politica, no?

 

“ State zitti! ” Gridai, fermandomi alla metà della scala di marmo, così d'avere una visuale su tutti. “ Dobbiamo decidere cosa fare, se parliamo tutti insieme non possiamo capirlo. ” Dissi, zittendo i ventuno sedicenni.

“ Credo che dovremmo restare qui ad aspettare i soccorsi. ” Sentii proporre da Ezekiel, ma subito s'intromise Lindsay. “ Non se ne parla, e le nostre famiglie? Se sta succedendo qualcosa voglio sapere dove son i miei genitori. ” Esclamò, dal tono di voce sembrava veramente preoccupata. Un coro di 'già' si propagò nella stanza, anche dallo stesso Zeke. Forse il gruppo aveva deciso.

“ Allora è deciso? Andremo a cercare le nostre famiglie? ” Anch'io avevo una certa voglia di sapere come stavano i miei genitori. Un altro coro, questa volta di 'sì' si propagò per la hall. Mentre scendevo le scale incrociai lo sguardo di Duncan. “ Sei un'ottima leader. ” Mi sorrise e quella volta fui io a baciarlo.

 

Decidemmo di partire dopo aver pranzato, così mentre DJ e Bridgette si apprestavano a preparare da mangiare Eva, LeShawna, Trent e io pensammo di controllare gli oggetti presi da Heather e gli altri. Trovammo una motosega, un uncino, un piede di porco, tre torce, due walkie-talkie funzionanti e una pistola spara sedativi. “ Credete veramente che sia una buona idea? ” Ci domandò la sudamericana mentre finivamo l'inventario.

“ Cos'è? Tu non vuoi sapere se i tuoi parenti stanno bene? ” Eva non la degnò di uno sguardo, ma continuò a dividere cibo e oggetti nei vari zaini. “ Certo, ma se Gwen ha sentito bene? Se c'è in corso un'epidemia e noi siamo gli unici non ammalati? ” Continuò la ragazza, provando a cercare delle risposte nei nostri occhi.

“ Questo non lo possiamo sapere. ” La guardai e lei abbassò lo sguardo, tornando silenziosamente a sistemare le cose.

 

Verso le tre e mezza decidemmo di partire, diretti verso la terra ferma. Incominciammo a caricare l'imbarcazione per il viaggio quando qualcuno attirò la nostra attenzione. “ Aspettate, devo dirvi una cosa. ” LeShawna stava all'inizio del molo, con una certa preoccupazione sul viso. “ Io non verrò con voi. ” Disse, con la voce spezzata per trattenere le lacrime. Io rimasi interdetta, mentre Gwen corse ad abbracciarla, era sua amica e voleva convincerla a venire con noi. Era difficile decidere di partire verso qualcosa che neanche conoscevamo, dovevo immaginarlo che qualcuno non poteva accettare quelle condizioni. Perché infondo stavamo partendo verso l'ignoto.

“ Ti prego, no! ” Gwen la supplicò, ma lei rimase risoluta. “ Non ne ho il coraggio, non questo. Però se passate dai sobborghi di Toronto date una controllatina ai miei genitori. ” Le disse, cercando di non piangere. “ Rimarrò con te. ” Izzy si avvicinò a lei, sotto lo sguardo attonito di Owen.

“ Cosa? No! ” Protestò, ma anche la rossa sembrava ben convinta della sua decisione. “ Devo invece. In teoria io dovrei essere in prigione per quella storia delle giubbe rosse, i miei genitori non si saranno accorti della mia assenza. ” Fece un largo sorriso, magari era veramente meglio così. Noi non potevamo costringerle a venire con noi. Le salutammo uno a uno, persino Heather. Quando toccò il mio turno porsi uno dei walkie-talkie a LeShawna.

“ Ci sentiremo ogni giorno, verso l'ora di pranzo. Se ciò che sta succedendo è solo qualche stupidata ve lo diremo e vi verremo a prendere. Però, se così non fosse... cercheremo i tuoi genitori. ” Gli rivolsi un sorriso gentile e mi stritolò in un abbraccio. “ Grazie. ” Mi sussurrò a un orecchio, per poi lasciarmi andare. Quando prendemmo il largo Harold e Owen se ne restarono in disparte, non avevano voglia di parlare. Guardando l'occhialuto non riuscii a odiarlo ancora per la mia eliminazione, non dopo che la sua ragazza rimase sulla Spiaggia dei Perdenti. A Wawanakua eravamo arrivati in ventidue e ce ne stavamo andando in venti.

Note Autore:
Salve ragazzi! Come vedete questo capitolo è più lungo degli altri e presenta anche l'ultima protagonista della storia pilota, ovvero Courtney. Lo so, mi sento uno schifo ad aver reso LeShawna tremendamente OOC, ma immagino che un po' tutti avessero paura dell'ignoto. Ho lasciato Izzy e LeShawna per dei motivi validissimi, ma che scoprirete molto più avanti. Allora, il mio obbiettivo era raggiungere 15 rece, ci sono riuscito, ma visto che gli ultimi capitoli li ho allungati, fino a farli diventare otto, il mio nuovo obbiettivo sono le ventiquattro recensioni. Tre per capitolo, per intenderci. :) Ora vado, ciaaaau!

 

  
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