Anime & Manga > BeyBlade
Ricorda la storia  |      
Autore: Juls18    10/07/2014    8 recensioni
Tra tutte le cose assurde che Hilary Tachibana avesse mai visto, l’immagine di Kai Hiwatari che dava da mangiare ad un gatto rientrava sicuramente nella top ten. Facciamo anche top five. Quell’immagine contrastava totalmente con quello che lei aveva di lui, con quella dell’asociale, freddo, distaccato giocatore di bey. Non aveva senso. Forse aveva preso una botta in testa e ora stava delirando, perché Kai non poteva perdere tempo con un gatto, giusto? lo accarezzava pure. Kai stava accarezzando un gatto… e non sembrava nemmeno infastidito dalla cosa, anzi sembrava quasi rilassato. Kai rilassato, e che accarezzava un gatto. Si, Hilary stava decisamente delirando.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hilary, Kei Hiwatari
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tra tutte le cose assurde che Hilary Tachibana aveva mai visto, l’immagine di Kay Hiwatari che dava da mangiare ad un gatto rie

Come un Gatto possa essere meglio di Cupido

 

Tra tutte le cose assurde che Hilary Tachibana avesse mai visto, l’immagine di Kai Hiwatari che dava da mangiare ad un gatto rientrava sicuramente nella top ten. Facciamo anche top five. Quell’immagine contrastava totalmente con quello che lei aveva di lui, con quella dell’asociale, freddo, distaccato giocatore di bey. Non aveva senso. Forse aveva preso una botta in testa e ora stava delirando, perché Kai non poteva perdere tempo con un gatto, giusto? Il ragazzo che lei conosceva, quello troppo preso dal bey per fare anche solo colazione insieme a loro, o sprecare due parole per rispondere ad una domanda, stava dando da mangiare ad un gatto. E lo accarezzava pure. Kai stava accarezzando un gatto… e non sembrava nemmeno infastidito dalla cosa, anzi sembrava quasi rilassato. Kai rilassato, e che accarezzava un gatto. Si, Hilary stava decisamente delirando. Ma quella scena la vide anche la sera dopo, e quella dopo ancora, sempre uguale. Kai, nel giardino del dojo, con un gatto. Per un’intera settimana vide quella scena ripetersi, quando una sera, presa dalle curiosità, decise di avvicinarsi al blaider e cercare di capirci qualcosa.

-Come si chiama?-

Kai si limitò a guardarla, senza risponderle.

-Lo sai che è buona educazione rispondere quando ti viene fatta una domanda?-

Per tutta risposta Kai rimase ancora in silenzio. Almeno quel lato del suo carattere continuava a combaciare con quello che lei conosceva.

-Ti da fastidio se mi siedo qui con te?-

Ancora silenzio.

-Lo prenderò come un si-

Rimasero in silenzio per un tempo che ad Hilary parve infinito. Per cercare di fare qualcosa, Hilary allungò una mano verso il gatto, per cercare di accarezzarlo, ma tutto quello che ottenne fu un gatto notevolmente infastidito, che le sgusciò via da sotto la mano e si nascose tra le braccia del blaider della fenice, che si mise ad accarezzarlo.

-Perfetto… non piaccio nemmeno ad un gatto-

-Non gli piacciono gli sconosciuti-

-Ma non volevo mica fargli niente di male… volevo solo accarezzarlo-

Per tutta risposta il gatto le soffiò contro, prima di mettersi a fare le fusa per le carezze che Kai gli stava facendo.

-Da te si fa accarezzare però…-

-Mi prendo cura di lui-

Hilary alzò gli occhi al cielo. Per poco non si mise a gridare, quando sentì una massa di pelo appoggiata sulle sue ginocchia. Spostò lo sguardo verso le sue gambe e fu stupita di trovarci il gatto, tenuto fermo dalle mani di Kai.

-Cosa stai facendo?-

Chiese visibilmente imbarazzata. Le mani di Kai erano sulle sue ginocchia. Ok, tenevano un gatto tra le mani, ma erano comunque su di lei.

-Volevi accarezzarlo o sbaglio?-

 Hilary fissò Kai come se gli fosse spuntata una seconda testa.

-Muoviti, o si metterà a graffiare in giro e perderai la tua occasione-

La mano di Hilary si mosse lentamente. Appena entrò in contatto con la pelliccia del felino fu stupita si sentirla così morbida. Si mise a fargli piccole carezze sul dorso, spingendosi lentamente sempre più verso la testa dell’animale. Il gatto all’inizio infastidito da quelle carezze piano piano, si rilassò contro la mano della ragazza e quando si mise a fare le fusa, Hilary si mise a sorridere.

-Grazie-

Disse tutta sorridente a Kai. Per tutta risposta lui si limitò a fare un piccolo cenno con la testa. Se non fosse stata sera, Hilary avrebbe giurato di vedere del rossore sulle guance del blaider.

“Impossibile”, si disse, “perché mai dovrebbe essere imbarazzato?”

 

Da quel momento in poi, Hilary prese l’abitudine di sedersi con Kai in giardino a prendersi cura di quel gatto. Non si parlavano molto, stavano semplicemente lì, ad osservare quel piccolo micetto che si mangiava il suo cibo, e poi a fargli delle coccole. Il gatto sembrava avere accettato la presenza di Hilary, e passava le serate a dividersi tra le carezze di Kai, che comunque rimaneva il suo preferito, e quelle di Hilary.

-Dovremmo dargli un nome, non credi?-

-Gatto va più che bene-

-Non puoi continuare a chiamarlo gatto!-

-Perché no? È quello che è, un gatto-

-Ma non ha senso come cosa!-

-Il gatto resta Gatto-

Hilary sbuffò.

-E se facessimo decidere a lui invece?-

Chiese Hilary, indicando il gatto che ora si stava rotolando in giardino.

-Perfetto. Gatto, vieni qui-

Appena sentita la voce di Kai, il micio prontamente si precipitò tra le braccia del blaider russo. Il ragazzo si mise ad osservare Hilary, un sorriso sarcastico sul volto.

-E va bene, che Gatto sia!-

 

Fu durante uno degli allenamenti giornalieri dei bladebreakers che accadde qualcosa di strano. Era iniziata come una classica giornata al dojo. Max e Takao si stavano allenando sotto la supervisione del prof Kappa, Rei e Kai erano in un angolo, seduti, a guardare, mentre Hilary stava leggendo un libro appoggiata ad una colonna del portico. Era tutto normale, fino a quando un piccolo gatto grigio non fece irruzione, atterrando al centro del cortile. Le reazioni furono le più diverse. Takao per la sorpresa, cadde a terra, Max fece un salto indietro, Rei si alzò di scatto, osservando stupito quella piccola palla di pelo mentre Kai, impassibile come sempre, osservava la scena tranquillo. Gatto, stupito di tutta quella confusione, rimase a fissare per alcuni secondi i bey di Max e Takao. Si avvicinò lentamente a Dragoon, ma in quel momento il bey fece un movimento brusco, spaventando Gatto, che fece un balzo indietro e si mise a soffiare contro il bey, arruffando tutto il pelo. Stava per partire all’attacco del bey, quando fu sollevato da terra dalle mani di Hilary.

-Ora vuoi metterti a graffiare i bey? Lo sai che se lo fai finisce che ti fai male tu?-

Gatto, per tutta risposta, si mise a miagolare, iniziando a fare le fusa. Hilary gli sorrise, e si mise a coccolare quella piccola palla di pelo.

-Hilary!-

urlò Takao.

-Porta subito quel demonio del tuo animale fuori di qui!-

Hilary scoccò un’occhiataccia a Takao.

-Primo, Gatto non è un demonio, e secondo non è il mio gatto-

Disse Hilary, con tutta calma, continuando a coccolare il gatto.

-Se non è tuo… di chi è allora? I gatti mica si mettono a fare le fusa al primo che passa!-

Continuò imperterrito Takao.

-Il suo-

Disse Hilary, puntando il dito contro Kai. Tutti i ragazzi si voltarono verso Kai, che era rimasto impassibile e immobile per tutto il tempo. Takao, dopo un primo momento di smarrimento, si mise a ridere sonoramente.

-Oh andiamo Hilary, non dire cavolate. Kai con un gatto, ma figurati…-

Anche gli altri ragazzi non riuscirono a trattenere un sorriso.

-Vuoi vedere? Gatto, va da papà, su-

Hilary appoggiò per terra Gatto, che si mise a guardare Hilary.

-Forza Gatto dai. Va da papà, da bravo micetto-

-Hilary andiamo, non c’è bisogno di umiliarti così…-

Ma Takao non fece in tempo a finire la frase che Gatto si mise a trottare tranquillamente verso Kai. Una volta arrivato dal ragazzo, si mise a strofinarsi contro la sua gamba, iniziando a fare le fusa. Kai, tranquillamente, allungò una mano e si mise ad accarezzare Gatto.

-Ora mi credi?-

Disse una sorridente Hilary verso Takao. Senza aggiungere altro, la ragazza raccolse il suo libro e si avviò lentamente verso l’uscita del dojo. Prima di uscire, però, si girò verso Kai.

-Ricorda di dargli da mangiare. Se è qui adesso vuol dire che ha fame-

Kai, per tutta risposta, fece un piccolo cenno con la testa.

-Sono l’unico a non averci capito niente?-

Domandò un allibito Takao rivolto agli altri.

-E poi scusate, da quando voi due vi parlate?-

Chiese rivolto verso a Hilary e Kai. L’unica risposta che ricevette fu un miagolio.

 

Quella sera fu Rei a raggiungere Kai invece di Hilary. Lo trovò seduto in cortile, con gli occhi chiusi. Se non l’avesse conosciuto meglio avrebbe potuto dire che stava dormendo, invece stava solo meditando. Rei si sedette accanto al suo amico.

-Così tu e Hilary avete deciso di adottare un gatto, è?-

Chiese il cinese. Kai si limitò a guardarlo.

-Non c’è bisogno di essere così sulla difensiva...-

-…-

-Va bene. Ma se ne vuoi parlare, sai dove trovarmi-

Rei fece per andarsene, ma fu fermato dalla voce di Kai.

-Hilary non c’entra. L’ho trovato io-

-Quando?-

-Un paio di mesi fa. Era nascosto in mezzo ad un cespuglio e aveva fame. L’ho preso e l’ho portato qui e gli ho dato da mangiare. Lui poi ha continuato a venire e da allora me ne prendo cura-

-Non sapevo ti piacessero i gatti-

-Non mi piacciono i gatti… ma questo non è male-

Disse Kai. Rei si mise a ridere

-Sai che credo che questa sia la conversazione più lunga che io e te abbiamo mai fatto?-

Kai lo guardò male.

-Scusa, non volevo offenderti-

Rimasero in silenzio per alcuni minuti.

-Il gatto dov’è stasera?-

-Se ne è andato…-

-Capito-

-È stato qui per un po’ poi ha visto che non c’era lei ed è andato via-

-Parli di Hilary?-

Kai annuì.

-Sai sono stupito. Insomma, tu e Hilary, qui ogni sera, da soli…-

-Cosa vuoi dire?-

-Niente… solo che è strano-

Kai guardò Rei.

-Non vorrai insinuare…-

-Si. Insomma, quando mai tu e lei avete passato del tempo insieme? Mai. E ora vi prendete cura di un gatto?-

-Non facciamo niente di male. Non parliamo nemmeno-

-Ma stai comunque molto tempo con lei-

-…-

Restarono in silenzio per il resto del tempo. Kai silenzioso e pensieroso, Rei visibilmente divertito. Certo, il suo amico era un genio per quanto riguardava il bey, ma in quanto a capire se stesso era proprio un imbranato. 

 

Il giorno seguente iniziò come tutti gli altri, con la sola differenza che, anziché aver dormito lì ed essere con loro dalla mattina presto, Hilary arrivò a metà mattina, ad allenamento già iniziato. Si sedette accanto a Rei, e iniziò a parlare con lui. Quando Gatto si fece vedere, di nuovo, anche quel giorno, nessuno sembrava stupito più di tanto. Gatto andò direttamente da Hilary, e le si acciambellò sulle gambe, iniziando a fare le fusa.

-Credo tu gli sia mancata ieri sera!-

-Anche lui è mancato tanto anche a me. Ti è mancata la mamma Gatto?-

Hilary strofinò il suo naso su quello di Gatto, che si mise a fare ancora più fusa del solito.

-Perché continui a chiamarlo gatto? Non ha un nome-

-Perché è il suo nome. Si chiama Gatto-

Rei guardò sconvolto Hilary, che alzò le mani in segno di resa

-Non guardare me così. Ringrazia il tuo amico-

-Gatto è perfetto per lui-

I due ragazzi si voltarono, e videro il blaider della fenice dietro di loro. Appena Gatto vide Kai fece un salto, e dalle gambe di Hilary passò alle braccia del russo.

-L’hai veramente chiamato Gatto?-

-Se lo chiamo così lui viene-

-Ma povero animale!-

Kai si sedette accanto ad Hilary.

-Non iniziare Rei, è una partita persa. E poi a Gatto piace come nome…-

Rei guardò prima Hilary, poi Kai e infine il gatto. A quel punto si alzò, e si avviò verso il centro del cortile. Prima però, si voltò verso i suoi due amici. Hilary si era leggermente girata verso Kai, e stava cercando di riprendersi Gatto, ma Kai lo teneva stretto, e spostava sempre le mani in modo da non farglielo prendere.

-Dai, dammelo. Voglio tenerlo io-

-Gatto è mio e lo tengo io!-

-Andiamo Kai! Poi tu non devi allenarti? Lo tengo io-

Ma Kai non lo mollava. Dopo qualche minuto di battibecco, Hilary lasciò perdere, scoccando un’occhiataccia al blaider e anche a Gatto, che aveva preso a fare un sacco di fusa al suo padrone. Kai, invece, sorrideva divertito e compiaciuto di avere ottenuto ciò che voleva.

Rei scoppiò a ridere.

-Sapete ragazzi, visti da qui sembrate proprio una bella coppia. Chi l’avrebbe mai detto che un gatto potesse fare da cupido?-

Hilary divenne bordeaux, mentre a Kai si arrossarono leggermente le guance.

-REI!-

Gli urlò Hilary. Rei rise ancora di più, mentre una imbarazzatissima Hilary gli dava uno schiaffo sulla testa. Ma Rei ne avrebbe presi volentieri altri dieci, solo per vedere le loro reazioni un’altra volta.

 

 

Quella sera, quando Hilary si avviò verso il suo incontro serale con Kai, cioè con il gatto, era terribilmente imbarazzata.

-Ci vado solo per il gatto. Non ho altri motivi. Se non ci fosse il gatto me ne andrei a dormire. Figurati se vado per passare un po’ di tempo con quel musone, taciturno, criptico blaider…-

-Guarda che ti sento-

Hilary fece un salto dalla sorpresa. Seduto al solito posto c’era Kai.

-Kai, mi hai spaventata-

-Se tu parli e non guardi non è colpa mia-

-Mi hai spaventata comunque-

-Non mi scuserò-

-Figurati se me lo aspettavo…-

La ragazza si sedette per terra sul legno del portico, Kai invece era appoggiato ad una colonna, braccia incrociate al petto. Rimasero lì, fermi, senza dire niente per molto tempo. Fu solo dopo un po’ che Hilary si rese conto che da quando era arrivata, non aveva ancora sentito i soliti miagolii del gatto.

-E Gatto?-

-Non c’è-

-Oh… non mi sono nemmeno resa conto che se n’è andato-

-Stasera non è ancora venuto…-

-Oh-

-… non credo verrà-

Ancora silenzio.

-Allora io vado. Cioè, insomma, non ho nessun motivo di rimanere. Non vorrei disturbarti oltre e…-

-Non mi dai fastidio. Puoi restare-

-Bene-

Hilary non sapeva da che parte guardare. Era terribilmente agitata, e nervosa, e imbarazzata. “Riprenditi Hilary, è solo Kai. Il freddo, asociale, scorbutico ragazzo di sempre! Va bene, è forse uno dei ragazzi più belli che tu abbia mai visto e…. aspetta, che cosa? Questa da dove viene fuori! Hilary, riprenditi” Per cercare di darsi una regolata, Hilary si schiaffeggiò leggermente le guance.

-Che stia facendo?-

Le domandò Kai.

-Cerco di riprendermi…-

Kai la guardò alzando un sopracciglio. Hilary si voltò verso di lui, diventando del colore del pomodoro.

-Cioè io… io non mi sento troppo bene oggi. Credo che sia meglio che vada, prima di fare altre figuracce, come questa. Buona notte Kai-

Tutto quello che accadde dopo fu molto veloce, e confuso. Hilary si era alzata, e stava andando via, quando una piccola palla di pelo grigia le passò a tutta velocità sotto le gambe, facendole perdere l’equilibrio e facendole afferrare la cosa più vicina a lei. Quella cosa era Kai. Così Hilary si trovò sdraiata sul pavimento, con la schiena dolorante per la botta subita, e con Kai steso sopra di lei.

-Tutto bene?-

-Si, a parte la schiena-

Disse la castana aprendo gli occhi. Fu in quel momento che si rese conto di quanto lei e Kai fossero vicini. Mai prima di quel momento aveva visto così da vicino quegli occhi così particolari.

-I tuoi occhi… sono veramente color ametista!-

Disse Hilary. Kai, in risposta si mise a ridere. Una risata vera e propria.

-Tu sei… ti rendi conto in che situazione siamo? E tu ti metti a parlare dei miei occhi?-

e Kai continuava a ridere.

-Perché? Che vuoi dir…-

Hilary non finì la frase perché capì subito. Era sdraiata per terra con un ragazzo sopra di lei. Divenne tutta rossa in volto, e poi, ferita un po’ nel suo orgoglio, diede un piccolo schiaffo sulla testa di Kai.

-E questo per cos’era?-

-Stai ridendo di me!-

Hilary cercò di ostentare uno sguardo risoluto nonostante tutta l’assurdità della situazione. Sentiva fin troppo bene il peso del corpo di Kai contro il suo, e i battiti furiosi del suo cuore di certo non aiutavano a farla concentrare o ragionare con calma. Se poi si aggiungevano quegli occhi così belli che continuavano a fissarla… e perché lui non si muoveva da lì?

-Senti, non è che ti dispiacerebbe alzarti così posso andarm…-

Hilary non riuscì a terminare la frase perché un paio di labbra si posarono sulle sue. Kai Hiwatari la stava baciando… Kai la stava baciando! Il suo cervello decise in quel momento di andare completamente offline. Si ritrovò a baciarlo a sua volta. Kai fece scivolare le sue mani sui fianchi, mentre lei le intrecciava dietro la nuca di lui. Non si sarebbero mai allontanati l’uno dall’altra se ad un certo punto, sulle loro guance, non sentirono qualcosa di ruvido e bagnato. Si girarono e videro Gatto, che li fissava, decisamente disturbato per il fatto che nessuno dei due gli dedicasse le dovute attenzioni. Hilary passò una mano sulla testa dell’animale, prima di concentrarsi di nuovo sullo splendido uomo che stava ancora sopra di lei.

-Credo che Rei avesse ragione oggi… Gatto è stato il nostro cupido, non trovi?-

Kai non le diede né ragione né torto. Semplicemente annullò ancora la distanza tra le sue labbra e quelle della castana, e la baciò di nuovo.

 

Dall’altra parte del portico, un Rei decisamente troppo soddisfatto stava guardando la scena. Non sapeva di preciso cosa fosse successo, ma aveva intuito l’essenziale.

-Kai e Hilary… chi l’avrebbe mai detto?-

Alla sua domanda rispose un miagolio.

-Scommetto che c’è il tuo zampino dietro, vero Gatto?-

Gatto si strusciò contro la gamba del cinese. Rei si chinò, prese il gatto e si avviò lentamente verso l’interno del dojo.

-Sai Gatto, credo che d’ora in poi avremo un sacco di problemi in più qua dentro! E tutto per merito tuo…-

L’unica risposta di Gatto fu un miagolio che sembrava esprimere una sola cosa: soddisfazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

********************************************************************

 

 

Salve a tutti! Eccomi qua con questa storia. L’avevo scritta molto tempo fa, ma solo adesso l’ho ripresa in mano e ho deciso di pubblicarla. Adoro il fatto che Kai ami così tanto i gatti, come si vede nella terza serie, e allora ho deciso di approfittarne e usare l’animale come un piccolo, tenero cupido!

Ho preferito mettere l’OOC perché mi sono resa conto che forse Kai non è proprio uguale a quello dell’anime. Diciamo che è per stare dalla parte del sicuro!

Spero che la storia vi piaccia. Grazie a chi legge e chi volesse lasciare una recensione, è il bene accetto!

Un bacio grande,

Juls

  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: Juls18