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Autore: ciaomils    10/07/2014    1 recensioni
Seconda stagione.
Liz è tornata dalla Francia, portando con sè nuovi ricordi, una nuova acconciatura e un nuovo ragazzo... Justin, però, sembra deciso a non perderla. Cosa succederà?!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-cervello in tilt

L'autunno arriva in fretta e semina per la città i suoi colori. Mi piace questa stagione, perché non fa nè freddo nè caldo, e gli alberi si tingono di oro e bronzo. Quando ero piccola mia madre mi portava sempre al parco, alla fine di Ottobre. Giocavamo con le foglie cadute e pi ci fermavamo sempre a prendere una cioccolata calda. Più che altro perché ci piaceva la cioccolata, e non perché facesse poi tanto freddo.
Vagando per Stratford in auto con Mike mi vengono alla mente tutti i ricordi di quando ero bambina. E poi c'è l'ansia. L'ansia perché so che prima o poi dovrò scegliere un college, che probabilmente mi porterà via dalla mia città, e da Mike. E da Justin. 
Ricordare quel particolare mi fa male, anche se cerco di impormi di non provare nulla. Dopotutto non c'è più niente tra noi.
E' passato parecchio tempo da quando siamo usciti insieme. Allora ero confusa e disorientata, sia perché non sapevo cosa provavo per lui, e poi anche perché non avevo idea di cosa stavo facendo con Jean. Io e lui siamo arrivati ad un punto morto, ma mi sembra ingiusto metter fine a quello strano e indefinito rapporto dopo che lui ha fatto così tanto per me e per starmi vicino. 
D'altro canto, non voglio nemmeno che pensi che vada tutto bene. Non è solito a notare i miei cambiamenti d'umore. Temo sempre che si accorga che, ogni volta che mi tocca o che mi bacia, mi irrigidisco. Ma lui non sembra essersene reso conto, e se da una parte la cosa mi rassicura, dall'altra mi innervosisce. 
Pensavo che fosse perfetto, e che mi guardasse come se fossi una persona preziosa. Ma mi sono accorta presto che lui non mi guarda affatto. Non guarda me, ma la mia maschera. Se, con gli occhi lucidi e tristi, fingessi un sorriso, lui non mi consolerebbe. Mi sorriderebbe a sua volta, senza notare le lacrime. 
Passati i giorni e le settimane, mi sarei aspettata un po' più di chiarezza. Lasciare o no Jean? Sempre che la nostra sia una relazione. Come dovrei definirmi per lui? E, domanda più importante, questa crisi esiste perché non riesco a lasciarmi andare? Perché, dopo tante lacrime, e delusioni e giorni passati a piangere, c'è ancora una persona nella mia testa?
-A cosa pensi?- mi chiede Mike. Mi rendo conto solo ora che siamo arrivati a scuola. E' presto e il parcheggio è quasi vuoto. Resto ancora un po' in silenzio, cercando di evitare di rispondere alla domanda. Se non lo dico ad alta voce forse non è vero, giusto?
-Lizzie, so che sei preoccupata per qualcosa. Te lo leggo in faccia e non mi va di tirarti fuori la verità, quindi falla finita e sputa il rospo.-
Esito un po', ma alla fine gli spiego che non sono sicura della mia relazione con Jean e soprattutto dei miei sentimenti. 
Lui mi guarda, assorto nei suoi pensieri e alla fine risponde -E' per via di Justin, vero? E' perché senti ancora qualcosa per lui.-
-Sì, ma non è giusto.- borbotto irritata. Non ce l'ho con Mike, e anche se potrebbe sembrare così lui lo sa -Insomma, ho trascorso la mia estate in Francia, con il ragazzo dei miei sogni. Mi sembrava finalmente di aver dimenticato Justin e tutto quello che è successo, di essermi liberata del mio fardello una volta per tutte, ma torno a Stratford e bastano pochi giorni a far scattare di nuovo la scintilla. Non è giusto.-
-Se l'amore fosse giusto, noi saremmo perfetti.- dice Mike con tranquillità. -Noi non siamo perfetti, e l'amore non è giusto. E' matematico.-
-Da quando sei così saggio?-
-Da quando ho una relazione stabile con la ragazza dei miei sogni.- Mike è fiero. Lui e Lauren si sono baciati al secondo appuntamento, avvenuto solo quattordici ore dopo il secondo. Da allora è stato chiaro a tutti che era amore, e quindi hanno intrapreso quella faticosa strada in salita chiamata relazione amorosa. Ma Mike sembra più felice che mai. Con il suo fumetto (che ha riscosso molto successo), una relazione felice e una borsa di studio per il college più prestigioso del Canada, è molto soddisfatto. E anche se sono fiera di lui e felice per lui, sento una punta di invidia stuzzicarmi come un sassolino sotto la scarpa. Non che desideri pubblicare fumetti, ma il fatto è che sarebbe molto meglio se almeno sapessi cosa vorrei fare della vita. 
L'anno scorso ho detto a Pattie di voler fare la psicologa, ma era solo una fissa momentanea. Non voglio avere troppa fretta nel prendere questo tipo di decisioni, perché alla fine si tratta della mia vita e di ciò che farò in futuro fino alla pensione, ma non voglio nemmeno prendermela con comoda, perché alla fine chi dorme non piglia pesci. 
Con tutti questi problemi riguardanti il college, però, non faccio che dedicare le mie attenzioni alla mi sfera amorosa. E con tutti questi problemi generali, sento che il mio cervello andrà presto in tilt.
-Magari per ora dovresti limitarti a scegliere il costume, piuttosto che il ragazzo.- Mike continua a parlarmi, bevendo il suo caffè da asporto.
-Di cosa stai parlando?-
Mike mi guarda come se fossi tornata dopo anni di assenza per via di un rapimento alieno e alla fine dice -Il costume per la festa.-
Sono più confusa che mai -Quale festa?-
Mike è incredulo -Dev'essere davvero difficile per te, questa scelta, visto che diciotto anni non hai mai scordato una festa di Halloween.-
Mi sento una stupida. -Ma certo! Domani è Halloween!-
-Buongiorno principessa.- mi dice scherzando Mike, e poi scende dal pick-up. 



Okaaay, okay, okay.
Finalmente l'ottavo capitolo. Non è successo poi niente di che, ne sono consapevole, ma ci voleva un capitolo così. Adesso sapete quanto è ansiosa e nervosa e confusa e disorientata e impaurita e imbranata e distratta è LIzzie. E sapete anche che Mike è finalmente riuscito a fare breccia nel cuore di qualcuno che non sia sua madre o Lizzie. Aww, tenero timido nerd.
Comunque mi dispiace per non aver postato nulla per un anno. Come ho cercato di farvi sapere, il mio computer è stato tipo in coma per molto tempo. Succedono molte cose in un anno comunque, ma non a me. 
Il capitolo l'ho appena finito, quindi se ci sono errori incolpate la mia pigrizia e la mia disattenzione nello scrivere e nel correggere gli errori piuttosto che la mia intelligenza.

I'm back, bitches
  
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