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Autore: Berry Depp    11/07/2014    3 recensioni
"È così che funziona, pensi alla morosa, alla casa, eccetera, e sei morto. Quindi dammi retta, mister, pensa solo a ciò che vuoi veramente: farla finita con quei bastardi che stanno nascosti là dietro come conigli eunuchi, così puoi tornare a casuccia. Semplice, non trovi?"
Quella che prima era una semplice rivolta a Shamar si è trasformata in una vera e propria guerra mondiale su Mobius. Tutti voglio aggiudicarsi lo Smeraldo Gigante per poter conquistare l'intero pianeta. Un tempo un po' indeterminato, visto che ci sono ancora le carrozze, ma le armi sono all'avanguardia.
Qualcosa venutami in mente oggi pomeriggio e che ho subito sviluppato, la considero più una sfida contro me stessa, per mettermi alla prova, credo sarà la cosa più grande che abbia fatto finora, con i suoi (non calcolati, solo immaginati) 30 capitoli. Spetterà a voi dire cosa ne pensate ;)
[Sonic x Amy] [Silver x Blaze] [Shadow x Maria] [Knuckles x Rouge] [Vector x Vanilla] [Jet x Wave]
Genere: Comico, Guerra, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Shadow the Hedgehog, Silver the Hedgehog, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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I nemici levarono le sicure dai loro fucili con degli scatti. Knucles, Shadow e Fang poterono sentirli perché, dopo gli ultimi tre botti di cannone, sembrava che la battaglia si fosse bloccata, come per scoprire cosa sarebbe successo a quei tre malcapitati. Knuckles stava dicendo le sue ultime preghiere ed era sicuro che Shadow e Fang stessero facendo la stessa cosa, quando un’altra voce, profonda tipo Silvester Stallone, tuonò dietro di loro, che ora davano le spalle alla carovana. Si voltarono di scatto e i nemici alzarono lo sguardo sul tendone della carovana.
  -Sparate e vi faccio il culo a strisce!- esclamò il vocione.
Shadow non avrebbe mai detto di poter sorridere alla vista di Froggy sul tetto della carovana, col suo inseparabile bazooka. Infatti non lo fece. Si limitò a saltare di gioia nel profondo del suo cuore. Profondo profondo.
Inutile dire che quei dieci in divisa blu lasciarono cadere le loro armi, ma vennero sterminati comunque dalla rana senza cuore ne’ scrupoli.
Il botto del bazooka fece sì che i tre che stavano nella carovana con Silver uscissero per vedere cosa stesse succedendo. Cattiva idea. Shadow squarciò la gola a uno, Fang sparò in testa all’altro e, dopo averlo stordito con un pugno sul naso il capo dei tre, Knuckles gli bucò la pancia con dodici spari, facendola somigliare ad uno di quei giochi dello Schiaccia la talpa.
Entrarono nella carovana mentre si sentiva un altro colpo di cannone, segno che la tregua era finita, e trovarono Silver seduto ad una sedia, con i piedi legati come le mani dietro la schiena e la testa abbassata, da cui gocciolava sangue da diversi punti.
Lo slegarono in fretta e furia prima che altri soldati accorressero all’udire l’esplosione causata dal bazooka e Knuckles se lo caricò in spalla, cominciando a correre insieme ai suoi amici che gli coprivano le spalle verso le loro trincee. L’echidna sentiva Shadow e Fang imprecare ogni volta che si trovavano davanti un avversario, il che succedeva ogni due secondi, forse perché vedevano proprio che stavano portando via il “cinesino”.
Shadow vedeva Fang arrabbiato mentre sparava in testa ai nemici, mentre lui aveva un’espressione quasi contenta. Come già detto, non sorrideva mai, ma si sentiva felice a sparare a quei bastardi. Gli piaceva da morire, si sentiva se stesso. Anche se poi tornava l’immagine di Maria a rompergli le scatole. Per quanto la potesse amare, non sopportava quando cominciava a parlare col suo tono da pacifista, dicendo che tutti meritano di vivere eccetera eccetera. Scrollò la testa e fece spallucce, continuando a spegnere quelle vite... ad uccidere... uccidere, era la parola. Massacrare, non spegnere vite. Giusto. Che stupido.
Finalmente arrivarono in trincea e portarono Silver privo di sensi in infermeria, dove lo affidarono ad un medico. Stavano per andare via, quando Shadow vide una figura che conosceva fin troppo bene a pochi metri da loro.
  -Capitano!- esclamò, attirando l’attenzione di Knuckles e Fang.
Sonic era steso su un lettino, entrambe le braccia ingessate e le gambe coperte da una leggera copertina verde. Dormiva. 
Knuckles sorrise a quella vista. Mar era riuscita a salvarlo. Non voleva svegliarlo, perciò pensò di salutarlo non appena si fosse destato da solo, ma Fang lo scosse con un forza tale da ribaltare un camion e lo svegliò con le sue gentili urla: -Sveglia! Appena tornato e non passi nemmeno a salutare?
  -Cos... eh? Mmmh...- farfugliò Sonic, svegliandosi solo a causa del dolore alle braccia procuratogli dallo scuotimento.
  -Fang! Stava dormendo!- lo rimproverò Knuckles.
  -Che vuoi che ti dica?- ribatté la donnola -Non è stato carino da parte sua non venirvi a salutare, è una delle cause per cui il vostro squadrone è nella merda. Con tutto il rispetto.
  -Hai una bella idea di rispetto, mercenario- disse Sonic tornato dal mondo dei sogni –perché è questo che sei, no? Un mercenario.
Fang annuì e lasciò lo spazio a Knuckles e Shadow in modo da farli parlare, congedandosi educatamente come se avesse appena fatto un favore a tutti svegliando in quel modo il povero riccio.
Sonic si sforzò di sorridere incoraggiante notando che i due compagni stavano guardando preoccupati le ingessature.
  -Non preoccupatevi per queste stupidaggini, non sono niente. Il dottore ha detto che in due settimane dovrebbero tornare come nuove- li rassicurò il blu, mostrandosi d’un tratto preoccupato –Silver?
  -L’abbiamo appena lasciato di là per farlo curare- disse Shadow.
Sonic tirò un sospiro di sollievo, prima di tornare agitato: -Sta bene?
Il riccio nero e l’echidna si scambiarono un’occhiata complice facendo preoccupare Sonic.
  -Come sta?- ripeté lui, tirandosi su –Voglio vederlo.
Si alzò e si fece portare dove era stato messo a riposare Silver, scoprendo che lo stavano operando proprio in quel momento.
  -Aspetterò- disse Sonic cocciuto.
  -Ma Sonic, forse è meglio che ti riposi- protestò Shadow.
  -No. Gli avevo promesso che l’avrei portato fuori da quella cella e lui aveva promesso a me che non avrebbe ceduto alle torture. Se questo è successo, vuol dire che l’hanno torturato fino a farlo impazzire davvero. Rimarrò qua e aspetterò che finiscano. Non lo lascio solo. Non questa volta.
 
Mar tamponava l’occhio di Manic con un impacco di ghiaccio con l’aria di una che se ne sta fregando altamente di ciò che sta facendo, anche se nel profondo le dispiaceva un sacco che il suo riccio si fosse lasciato pestare da quell’energumeno per avere alcune informazioni. Ce l’aveva ancora con lui perché se l’era presa per una stupidaggine come quella di aver mentito sul suo vero nome, ma non poteva fare a meno di intenerirsi davanti la vista di Manic conciato a quel modo.
  -Si, avevate già capito che Bass era la causa della morte di quei suoi due pazienti, e allora?- chiese Mar cercando di rivolgersi più a Jet che a Manic, anche se era lui a sapere della storia, infatti fu lui a rispondere: -E allora il punto è questo: quella medicina non è stata somministrata a quei pazienti per volere di Bass, lui l’ha fatto solo per obbedire agli ordini di un suo capo.
Jet osservava tutta la scena incuriosito. Preferiva non parlare per non cominciare a dire cavolate, perciò lasciò fare le domande a Mar.
  -Capo?- ripeté infatti la riccia asciugando la guancia di Manic del ghiaccio sciolto con una pezza accorgendosi dopo pochi secondi che sembrava troppo attenta al lavoro e che lui la stava osservando ammiccante. Spinse più forte l’impacco sull’occhi di lui per causargli più dolore volutamente e quando sentì un suo lamento ghignò soddisfatta.
  -Quando gli ho chiesto chi fosse questo capo la sua risposta è stata questo bernoccolo qua. Credo che lo chiamerò Debby- spiegò Manic indicando il grosso bitorzolo sulla fronte.
  -Manic, concentrati, per piacere!- lo rimproverò Mar –Allora, cos’altro ti ha detto?
Manic ci pensò su, poi rispose: -Che quelli non erano veri pazienti, ma cavie.
A quelle parole la riccia rabbrividì.
  -Venivano da Shamar. Sai che Spagonia procura armi eccetera, no? Ecco, quei due erano stati pagati dal governo perché venissero usati da Bass, ai tempi scienziato sotto il potere di questo suo misterioso capo, perché somministrasse loro quella medicina. In cambio il governo ricevette le armi di cui aveva bisogno, ma questo non c’entra. Bass scoprì che quel calmante dopo una settimana uccideva chi lo prendeva e andò subito a riferirlo al suo capo. Ma mi ha detto che quello sembrava soddisfatto del risultato, non si preoccupò nemmeno per quelle povere persone. Questo insospettì Bass, ma decise di non farci troppo caso e fingere che non fosse successo nulla, seguendo l’esempio del capo.
Mar aveva aggrottato le sopracciglia: -Tutto questo non ha alcuno senso! Cioè, si, ce l’ha, ma fino a un certo punto. Dovremmo studiare il contenuto del calmante e soprattutto scoprire chi è quel bastardo che se ne è fregato della vita di quei due e di altre possibili vittime, se Bass ha continuato a somministrare il calmante a Jet. Significa che vuole che questa medicina venga usata ovunque, per uccidere. La domanda è: perché vorrebbe una cosa del genere?
Manic parve pensieroso. Scrollò la testa nello stesso istante in cui Mar si alzò con uno scatto dalla sua sedia, con espressione convinta: -Ora lo faccio cantare come un canarino, volpe o riccio che sia.
Manic e Jet si scambiarono un’occhiata.
  -Mar, aspetta! Non hai idea di cosa sia capace di fare!- la ammonì Manic alzandosi a sua volta.
  -Nemmeno lui ha idea di cosa io sia capace di fare!- ribatté l’altra, dirigendosi a grandi passi e con aria decisa da Bass.
Lo trovò a sorseggiare un po’ d’acqua seduto ad una scrivania e gli si avvicinò.
  -Ma non lavorate mai, voi dottori?- chiese, cercando di farlo trasalire ma non ottenendo il risultato sperato. L’altro infatti si girò con calma e con sguardo strafottente: -Di là stanno rimettendo in sesto lo stronzo che ci ha ucciso una vagonata di soldati.
Mar si sentì avvampare di rabbia a quelle parole, era ovvio che stesse parlando di Silver.
  -Senti, mister Me-ne-fotto, devi dirmi chi è il tuo capo o ti trancio in due e do i tuoi resti in pasto a Jet- esclamò Mar cercando di apparire il più infuriata possibile, sebbene cominciasse a rendersi conto di quello che era andata a fare. Morire.
Bass la guardò per qualche secondo, poi scoppiò in una grossa risata che fece infuriare ancora di più la ragazza: -Dimmi la verità, bambolina, queste battute te le inventi la notte?- esclamò con le lacrime agli occhi –Sei un’amichetta del curiosone che è venuto a farsi pestare poco fa? Guarda che non mi interessa se sei una femmina, non mi faccio problemi per ridurti come lui o peggio.
Mar sbuffò sorridendo sadica: -Sai, è buffo- disse –Nemmeno io mi faccio problemi a massacrare le femminucce!
A quel punto Bass si alzò di colpo dalla sedia, colpito nell’orgoglio: -Che cos’hai detto? Ripetilo, se ne hai il coraggio!
Ma ormai Mar si era lanciata e non si spaventava più: -Con piacere, femminuccia!
Bass gonfiò il petto e si scagliò con un urlo verso di lei, che prontamente fece apparire un portale davanti una sua mano e un altro davanti all’altra, da dove tirò fuori due strani oggetti circolari che teneva grazie a dei manici al loro interno e che presentavano diverse punte sui bordi che avevano l’impressione di essere molto pericolose.
  -Dimmi chi ti ha ordinato di usare quel calmante!- gli intimò Mar, parando davanti a se le armi.
  -Mai!- sbraitò l’altro dando un pugno ad una di queste.
Mar sorrise decisa: -Bene, se è questo che vuoi...- si mise in posizione d’attacco –Si balla!

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Cabina del Capitano e Mar:

Mar: Muahahahahah, si è messo contro la riccia sbagliata!
Si, si, lo sappiamo, Mar. Chiedo perdono, avrei dovuto aggiornare ieri, ma la connessione mi hal lasciato in tredici e perciò eccomi qui. Se non avete capito come sono fatte le armi di Mar (sicuramente, visto che come li ho descritti non si capisce un'emerita ceppa) vi basti cercare "Axel Kingdom Hearts" su Google immagini, in teoria sarebbero le stesse armi che lui tiene in mano... Mlml Axel *Q* 
Mar: Marta. Basta.
Si, giusto. Ora vi lascio, stasera c'è Elementary e devo passare tutto il pomeriggio a fangirlare fino alle nove in attesa che cominci, non posso essere disturbata.
Fatemi sapere cosa pensate del capitolo, vi saluto affettuossammenntte (?)
Don't touch the cinnamon!
BD & Mar

P.S. Il prossimo capitolo arriverà giovedì 24 e non 17, perchè sarò al campo estivo con gli scout. Scusate per l'inconveniente.  
  
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