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Autore: LadyIce9    11/07/2014    6 recensioni
Cosa sarebbe successo se il giovane Tom Riddle, invece di essere nato negli anni quaranta, fosse nato negli stessi anni dei suoi mangiamorte più famosi? Se avesse conosciuto fin da bambino Bellatrix Black, Rodolphus Lestrange, Lucius Malfoy e anche Severus Piton, Lily Evans e i malandrini? Sarebbe cambiato qualcosa in lui o sarebbe comunque diventato il mago più cattivo e spietato di sempre? Questa storia si propone di spiegarvelo, senza modificare nessun personaggio e nessun contenuto della storia originale....
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mangiamorte, Severus Piton, Sorelle Black, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Lily/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Ricordo di Bellatrix, Hogwarts 1973

 

Era inverno e nevicava.

Severus Piton si trovò catapultato nell'androne di Hogwarts, in mezzo a una folla esaltata di ragazzini sui tredici anni, tutti presi a chiacchierare e a fare del baccano. Passarono pochi secondi quando due giovani serpeverde si focalizzarono dal nulla davanti ai suoi occhi, iniziando improvvisamente parlare.

“...che palle, ti ho detto che non voglio venirci!” esclamò sgarbatamente una inconfondibile ragazzina mora, con un cipiglio scocciato e arrogante

“Ma dai Bella! Non fare l'idiota, non puoi voler restare qui sul serio, non è possibile!” piagnucolò inquieto un bel ragazzino alto e moro, che Severus non riuscì a riconoscere

Ai due si aggiunse dal nulla un altro ragazzino, ma questa volta biondo e ben vestito, anche lui di bell'aspetto e molto più altezzoso e consapevole del primo

“È vero Black” esclamò indifferente “per una volta che possiamo uscire da questa topaia è da stupidi voler rimanere”

Bellatrix si girò di scatto e lo fulminò con lo sguardo “ti ci metti anche tu, Malfoy? Hogsmade mi ripugna, è un villaggetto ridicolo e pieno di mezzosangue, se voi volete mischiarvi a loro e farvi vedere in quel villaggio pulcioso fate pure, ma non costringete me ad andarci! Chiaro?”

Il ragazzo moro che Severus non riconobbe fece una smorfia insofferente

“Ma dai Bella! I mezzosangue ci sono anche qua, non ha alcun restare qui solo per questo, e poi ci divertiremo, potremo andare alla testa di porco e scolarci del whisky incendiario...”

La piccola Bellatrix alzò gli occhi al cielo con fare teatrale

“ Rodolphus ho detto che non vengo, punto”.

 

Il ricordo cambiò bruscamente luogo e tempo, e dal giardino iniziò a prendere forma la Sala Grande del castello, inusualmente vuota.

C'erano infatti pochissimi studenti, alcuni intenti a fare i compiti, altri a giocare a scacchi e divertirsi. Severus andò verso il tavolo dei Serpeverde e riconobbe Bellatrix, simile a come era poco prima, seduta di fronte e a nuovo ragazzino, molto pallido e moro, che stava seduto dritto e impettito.

Aveva lo sguardo basso e sembrava estremamente concertato in quello che stava facendo, cioè scrivere in bella grafia su un quadernetto.

eccolo qua...” pensò il professore irritato, guardando il giovanissimo Tom Riddle.

“ Tom?” esclamò d'un tratto la giovane Bellatrix, guardandolo tra i capelli

“Che vuoi?”

“ehm, no niente...” gli rispose esitante “stavo solo pensando che ormai stiamo facendo i compiti da più di due ore, e io mi sarei rotta di fare pozioni”

Tom alzò le spalle “e allora cambia materia”

“Perchè non facciamo una pausa veloce?” gli disse sorridendo, avvicinando timidamente una mano verso di lui “ Possiamo andare fuori a fare una passeggiata”

Lui finalmente alzò lo sguardo e si degnò di guardarla

“Black, se volevi tanto fare delle passeggiate potevi andare ad Hogsmade con gli altri, invece di restare e scocciare me”

A quelle parole lei annuì subito, e si immerse imbarazzata nel libro di pozioni, con il viso rosso nascosto dalla sua massa di capelli neri.

Severus guardava i due con attenzione, ma soprattutto osservava interessato il giovanissimo Tom Riddle, cercando di scorgere in lui qualche segno dell'uomo che sarebbe diventato.

Per prima cosa notò con disappunto che era bello già a quell'età e che stava a sedere tanto dritto e composto da sembrare una statua, in pieno contrasto con Bellatrix che invece era acasciata nel tavolo.

Ma a parte questo sembrava normale, forse un po' troppo pallido e serio, ma normale. Perfino gli occhi erano diversi, non erano rossi e appuntiti come li aveva adesso, ma erano scuri, neri come i capelli.

Dopo un momento incalcolabile, Tom lanciò uno sguardo furtivo alla ragazzina che gli dava le spalle e le parlò incolore, alzandosi in piedi all'improvviso

“Io ho finito. Ciao.”

“Eh? A- anche io! Ho finito anch'io...” disse concitata, buttando malamente i libri nella borsa “aspettami!”

Tom continuò a camminare indifferente, senza neanche voltarsi o senza rallentare il suo passo, mentre si vestiva per andare fuori all'aperto. Bellatrix continuò a seguirlo faticosamente, cercando in contemporanea di mettersi il cappotto e di impedire ai libri di cadere.

“Nessuno ti ha chiesto di seguirmi” le disse acido senza neanche guardarla, facendola arrossire di nuovo

“Oh.. ehm, scusa, se ti do fastidio me ne vado”

“Fai come ti pare”

Severus guardò Bellatrix sorridere di nascosto e affiancarsi a Tom, che continuava imperturbabile a camminare e a guardare davanti a sé. Malgrado avessero la stessa età, Tom sembrava più grande di lei, e non solo per l'altezza: il suo modo di parlare e e le espressioni serie erano più consone a un adulto che a un ragazzino di tredici anni.

Ora si trovavano fuori nel cortile innevato.

Li guardò stando alle loro spalle, i due stavano camminando a passo svelto, distanti l'uno dall'altra mentre Bellatrix era tutta occupata a parlare, anzi a sparlare, di quanto fosse brutta e grassa Molly Prewett.

Severus fece un bel respiro, l'immagine di quei due ragazzini gli fece improvvisamente ricordare di come anche lui e Lily i primi anni di scuola passeggiassero insieme, e di come fosse sempre Lily a parlare, sempre felice e spensierata, proprio come Bellatrix in quel momento. Ricacciò indietro quel ricordo, non era quello il momento di essere sentimentali.

Riddle la interruppe inaspettatamente, aiutandolo così a tornare alla realtà,

“ Perchè non sei andata a Hogsmade con gli altri?” le chiese serio, sempre senza guardarla

Bellatrix lo guardò spaesata

“Non mi andava” gli rispose con nonchlanches “ non mi interessano quei villaggetti ridicoli e babbanofili, pieni di mez.. di babbani

“Ah...”

“e tu? perchè non sei andato?”

“Come perchè, Black?” le disse turbato, fermandosi si colpo “ Non ho il permesso, non lo sapevi?”

“Oh, davvero?” mentì, con un'espressione di finta sorpresa “ no, non lo sapevo” .

Ripresero a camminare, Severus li guardò entrambi, Bellatrix aveva un sorrisetto compiaciuto, mentre lui manteneva un' espressione seria e pensierosa, quasi preoccupata.

“Tom posso chiederti una cosa io?” esordì Bellatrix titubante

“tanto me la chiedi comunque”

Bella sorrise “niente di che, volevo sapere..ecco..”

“allora?”

L'incertezza della ragazzina catturò la sua attenzione,era raro infatti vedere una come lei insicura per qualcosa

“Volevo solo sapere che cosa scrivi sempre su quel tuo.. su quel libro nero”

Severus guardò interessato il ragazzo, che si irrigidì vistosamente

“di quale libro stai parlando, Black?” le rispose lui calmo, anche se dal suo sguardo traspariva una certa sorpresa “e comunque sia, io non scrivo né leggo nulla che potrebbe mai interessare a una stupida oca come te, quindi non ficcare il naso nelle mie cose e fatti gli affari tuoi”

“come?” gli rispose risentita, arrossendo vistosamente “ Io non sono... e poi chi ti dice che non mi interessa? A me piacciono quelle cose esattamente come a te”

“quelle cose?” ripetè lui sorridendo, fingendo di non capire “si può sapere di che diavolo stai parlando? ”

Bellatrix lo guardò male, scocciata dalla sua ipocrisia e rispose abbassando la voce e facendosi più vicina

“Sai benissimo di cosa parlo... E non hai nessun bisogno di fingere con me, Tom”

la ragazza si avvicinò ancora di più e Severus quasi temette che i due iniziassero a sbaciucchiarsi, ma lei continuò

“Anche a me piacciono...anche io voglio imparare e conoscere tutto, dalle formule più banali a quelle più potenti, voglio sapere tutto e diventare una vera strega forte e invincibile, e so che vale anche per te. Scrivi di arti oscure in quel quaderno, vero?”

Arti oscure?” ripetè Tom scandendo incredulo le parole “Bellatrix ma come ti...”

“ ti puoi fidare di me” continuò lei rapida, con gli occhi grandi e sfavillanti “io l'ho capito, tu non sei come gli altri.. e io voglio esattamente ciò che vuoi tu, io sono come te, siamo uguali io e te”

Passo falso, il ragazzo sgranò gli occhi e fece un'espressione incredula misto furiosa, in pieno contrasto con i suoi lineamenti delicati e addolciti dalla neve

“Cosa hai detto? Io sarei uguale a te? A te?” le disse, guardandola con disgusto “ Ma come osi? Tu non mi conosci, non sai proprio niente di me, come ti permetti di paragonarmi a te, a te che non sei altro che una una stupida e inutile femmina?”

A quelle parole, Severus si aspettò che la ragazzina scappasse via, magari con i begli occhioni pieni di lacrime, ma invece Bellatrix non solo rimase lì, ma addirittura gli si avvicinò ancora di più, così vicina che quasi avrebbe potuto sfiorarlo, e gli fece un sorrisetto malizioso e inadatto per la sua giovane età.

Il ragazzo arrossì lievemente, senza riuscire a nascondere lo stupore e il turbamento dai suoi occhi.

che schifo” pensò Severus vedendo che la giovane Bellatrix manteneva quell'espressione provocante con una naturalezza innata “già così giovane e già così sgualdrina..”

“Che cosa.. che cosa stai facendo?” le chiese Tom con un filo di voce, imbarazzato e arrabbiato allo stesso tempo

“Tu che cosa vuoi che faccia?”

Crepare” le rispose di getto, saettando lontano da lei e sentendo per la prima volta una strana e bruciante sensazione all'altezza del basso ventre..

Bellatrix allora alzò vistosamente gli occhi al cielo e fece per andarsene, lasciandosi sfuggire un sonoro “che palle” prima di allontanarsi. Tom però le gridò da dietro furioso e imbarazzato come non lo era mai stato finora

“Dove diavolo credi di andare, Black?! Io non ho ancora finito con te!”

Lei girò la testa e ribattè ironica, bloccandosi

“Come vuoi, capo” .

Severus ridacchiò, vedere lei che lo prendeva in giro così non aveva prezzo, benchè fossero solo due tredicenni.

“Io...” cominciò Tom con rabbia, senza sapere bene cosa dire “Tu non ti devi permettere di parlarmi così e di farmi queste cose, chiaro?”

“Queste cose? Cioè cosa?gli chiese maliziosa, sapendo perfettamente cosa volesse dire

Tom arrossì più di prima “uh..prendermi in giro”

“Ma io non ti prendo in giro” gli sussurrò seria ma divertita, avvicinandosi parecchio “Non lo farei mai, voglio solo...come dire..”

Il suo sguardo fisso e infuocato finì la frase per lei, Bellatrix si alzò sulle punte e inclinò il viso per baciarlo, ma il ragazzo appena capì le sue intezioni la spinse via con forza, facendola quasi cadere a terra

“Ma cosa credi di fare?!” esclamò furibondo “Fallo di nuovo Black e io giuro che ti faccio così tanto male che arriverai a supplicarmi di ucciderti piuttosto che continuare a sopportarlo, chiaro?”

Il tono basso e gelido con cui il ragazzo pronunciò quella minaccia fece passare al professore la voglia di scherzare, mentre Bellatrix lo guardò in modo strano, e Severus, che da sempre era stato un ottimo osservatore, colse una chiara nota di ammirazione nel suo sguardo.

“Davvero? Perchè cosa mi faresti?” lo provocò lei a bassa voce, avvicinandosi nuovamente al ragazzino

“ fidati che non lo vuoi sapere” si avvicinò anche lui in segno di sfida, il rossore nel suo viso aveva lasciato il posto a un pallore vampiresco.

Bellatrix lo guardava attentamente, l'ammirazione e l'attrazione che provava verso di lui adesso erano palesi nel suo sguardo scuro e dopo un po' di esitazione gli chiese nuovamente, sorprendendolo

“Invece lo voglio sapere... fammi vedere”

“No”

“E dai, solo un attimo” insistette, pervasa dall'eccitazione

“Smettila”

“Ti prego, To..” la ragazza non potè finire la frase perchè si accasciò a terra, urlando per il dolore, stringendo forte i pugni e contorcendosi disperatamente.

Severus guardò la scena allibito, un fiume di domande riempì la sua testa

poveretta.. ma cosa le starà facendo? Una sorta di cruciatus non verbale? Ma ha solo tredici anni non poteva esserne capace...senti come urla, possibile che nessun professore la senta? Dov'è Silente? Che sguardo dannato..” pensò riferendosi a Tom che era concentrato e divertito sulla povera ragazza, “ è proprio lui, si...”

finalmente Bellatrix smise di urlare e rimase per terra raggomitolata sulla neve con il respiro affannato e gli occhi lucidi dal dolore. Tom la guardava dall'alto con viva soddisfazione, e piegandosi un pochino verso di lei, le sussurrò

“Contenta ora?”

lei con uno sforzo immane alzò la testa verso di lui, i suoi capelli umidi di neve le ricaddero pesantemente sugli occhi, e, invece di scappare, urlargli contro, piangere o qualsiasi altra reazione confacente alla situazione, gli sorrise.

E i loro contorni presero a sfuocarsi.

  
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