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Autore: M o o n y G i r l _    11/07/2014    2 recensioni
Calma piatta nella Sala Comune Grifondoro.. Poi, un trambusto.
I Malandrini sono arrivati, portando con loro confusione e chiasso.
Staranno organizzando uno dei loro soliti scherzi? Oh no.
Una festa?
Come reagirà la Rossa dagli occhi da cerbiatta? Tenterà di uccidere, per l'ennesima volta, quel gran figo di Potter, oppure si lascerà andare, una volta ogni tanto?
Grandi cose succedono nel mese di Marzo.
Non sbocciano solo i fiori, ma forse.. Anche l'amore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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“ Alice, Lily, siete sveglie? Tra un’ora dobbiamo andare via! King’s Cross vi aspetta! “
Disse con tono materno la madre di Alice, che entrò nella stanza della figlia, scoppiando poco dopo a ridere nel vedere il caos che regnava.
“ Vedo che siete già sveglie, perfetto. Sistemate le ultime cose e scendete a fare colazione, è tutto pronto. “
Detto ciò, uscì dalla stanza, lasciando sole le due ragazze che continuavano a piegare e sistemare i loro vestiti nei rispettivi bauli; Lily si fermò un attimo e si sedette sul letto dove aveva dormito per tutto il tempo in cui aveva alloggiato a casa dell’amica. Si guardò intorno, poi osservò i suoi vestiti, quelli che indossava: l’uniforme di Hogwarts.
Le mancava quella scuola, le era mancata sin dall’ultimo giorno, e sapere che ci sarebbe tornata presto, la mandava in paradiso. Da quando aveva saputo di essere una strega, Hogwarts era sempre stato il suo rifugio, tutto ciò che più le ricordava casa, i suoi genitori, persino sua sorella, che continuava ad odiarla.
“ Al, te ne rendi conto che questo sarà il nostro ultimo anno? Cioè, poi.. Cosa faremo? Dove andremo? Che ne sarà di noi? “
“ Rossa, ti sembra il caso di fare domande esistenziali alle otto del mattino? Non so cosa faremo, tanto meno dove andremo, però di una cosa sono certa.. Saremo insieme, anche con le altre ragazze, sempre e per sempre. “
Lily prestò attenzione alle parole della ragazza, poi annuì distrattamente, non sapendo bene cosa dire per ribattere; in effetti, nonostante fossero cambiate tante cose durante tutti quegli anni, lei, Alice e le altre, erano rimaste sempre le solite bambine, che si conobbero il primo giorno di scuola, sull’espresso per Hogwarts. Ovviamente un po’ erano cresciute, erano diventate più grandi, più alte, anche più belle.. Insomma, erano diventate più donne.
Quell’estate erano successe tante, anzi troppe cose.. Lei si era fidanzata con Jeremy, il Tassorosso scemo –come lo chiamava Alice- con il quale aveva passato gran parte del tempo lì a Londra, essendo anche lui figlio di babbani. Erano perfetti insieme: entrambi nati babbani, un po’ timidi, lui era dolcissimo con lei, tuttavia a volte non capiva affatto quello che cercava di dirgli, guardandola con fare confuso, però oltre a questo piccolo particolare, erano anime gemelle.
Alice stava ancora con Frank, che ogni tanto era andato a trovarle lì a Londra, accompagnato spesso e volentieri da Peter e gli altri, tranne James.
Sirius inventava ogni volta una scusa nuova per giustificare l’assenza di James, che spesso e volentieri invece di andare a trovare a trovare i suoi amici, era a divertirsi con qualche strega incontrata in giro per il mondo magico.
Lily rifletteva spesso a proposito di ciò che era successo tra di loro, anche se non aveva avuto mai il coraggio di raccontarlo a qualcuno, più per paura di essere giudicata, che per altro, ed ogni volta arrivava sempre a porsi la stessa domanda: se James fosse andata a trovarla, se si fossero visti, se avessero ripreso a parlare, cosa sarebbe successo? Si sarebbero messi insieme, facendo si che lei preferisse James a quel povero di Jeremy? Oppure sarebbe ritornato tutto alla ‘normalità’ ?
Molte notti era rimasta sveglia fino a tardi per riuscire a dare una risposta a questa moltitudine di domande, senza mai trovarne una giusta, però una notte, forse grazie ad un’illuminazione, forse per pura casualità, era riuscita a capire una cosa, forse la più importante: per lei, James, non era mai stato nulla, se non un nemico, che senso aveva sprecare sonno, notti, pensieri, lacrime per una persona che lei avrebbe odiato per sempre? Per lei, James, era un caso chiuso.
Inesistente.
Inutile.
Idiota.
Per lei, James non era nulla, e non sarebbe mai stato nient’altro.
Chiuse il baule con forza, poi attaccò il nastrino con su scritto ‘Proprietà di Lily Evans, casata Grifondoro.’, lo stesso nastrino che avevano anche le altre sue amiche: avevano avuto quest’idea del nastrino quando erano al Secondo Anno, e Marlene non riusciva a distinguere quale fosse il suo baule tra tutti quelli che erano nell’androne del Castello.
Aspettò che l’amica finisse di sistemare le proprie cose, poi insieme a lei scese al piano di sotto, dove le aspettavano i genitori di Alice, che stavano dialogando tranquillamente, mentre facevano colazione; la madre di Alice, non appena le vide, fece loro segno di entrare e di accomodarsi al tavolo con loro, porgendogli poi biscotti al cioccolato e fette di torta.
“ Non so come posso ringraziarvi per l’ospitalità, signori Prewett, davvero. “
“ Ma no, Lily, non ti preoccupare! In fondo, ormai sei di famiglia! “
Lily rise all’affermazione del signor Prewett, portando poi in bocca un altro biscotto al cioccolato bianco che aveva cucinato Missy, la madre di Alice.
La signora Prewett era sempre stata un’ottima cuoca, soprattutto nel campo dei dolci, era un vero portento, anche se spesso tendeva a sminuirsi ed a fare la modesta, proprio come la figlia.
Alice terminò il suo piatto, così come Lily, e si alzò dal tavolo, portando i piatti nel lavabo in marmo bianco della grande cucina di casa Prewett; poi posò una mano sulla spalla del padre e si schiarì la voce, ingoiando l’ultimo boccone di torta con le gocce di cioccolato.
“ Noi andiamo a lavare i denti, ci vediamo qua sotto tra dieci minuti, va bene? “
“ Perfetto, sbrigatevi! Non vorrei arrivaste in ritardo! “
“ Sta’ tranquillo, papà.. Non succederà mai! Lily Evans e Alice Prewett in ritardo? Non è possibile! “
Detto ciò, le due ragazze uscirono dalla spaziosa sala,e salirono le scale del primo piano, parlottando tra di loro.
**
“ James Charlus Potter! Sirius Orion Black! Che diavolo state facendo ancora a letto? Tra mezz’ora dobbiamo andare a King’s Cross! Lo sapete che oggi è il 1° Settembre, e che oggi partirete per Hogwarts, vero? Oppure ve lo siete dimenticati come tutte le cose che vi dico? “
Tuonò minacciosa la signora Potter, aprendo le pesanti tende della stanza di James, dove da ormai un mese dormiva anche Sirius, dopo la sua ennesima fuga da casa Black; tirò via le coperte dai loro letti e li fece rotolare per terra, facendo sbattere ad entrambi il muso.
James si alzò lentamente, sfregandosi con la mano il naso, che era leggermente arrossato sulla punta a causa dell’impatto, poi con voce quasi dall’oltretomba, si rivolse alla madre.
“ Donna, sei per caso impazzita? Stavi quasi per rovinare il mio bel faccino! Non vorrai mica che il tuo povero James rimanga senza fidanzata, eh? Sappi che se dovesis rimanere single, verrò ad abitare da voi, quindi dovrai sopportarmi fino alla fine dei tuoi giorni. “
La donna roteò gli occhi, sbuffando rumorosamente: era una gran bella donna, gambe magre, altezza media, capelli castano scuro, occhi leggermente allungati color nocciola, solita ad indossare abiti grigi oppure color cobalto, ed ovviamente tacchi alti.
James e Sirius si guardarono, poi gettarono uno sguardo disperato verso i loro bauli, che ancora, come al solito, non erano pronti; fermarono la signora Potter per un braccio, e la supplicarono, con occhi da cucciolo – da parte di James- di aiutarli a fare i loro bauli, poiché lei aveva il consenso ad usare la magia anche a casa.
Dopo qualche attimo di silenzio, la donna fece in modo che i due le lasciassero il braccio, tirò fuori la bacchetta e nel giro di due minuti, terminò i due bauli, con tanto di fiocchetto rosso- oro come segno di buon augurio; i due ragazzi sorrisero e corsero ad abbracciare la donna, che nel frattempo stava cercando in tutti i modi di reprimere i propri istinti omicidi nei confronti del figlio e dell’amico, ormia figlio acquisito.
“ Andate a vestirvi, tra dieci minuti andiamo via. Sotto ci sono due pacchetti di cioccorane, fateveli bastare come colazione. “
“ Donna, so che vuoi che manteniamo la linea, ma moriremo di fame! “
“ Poco m’importa, ho detto di farveli bastare. E poi, sull’espresso, non c’è quella anziana signora con il carrello dei dolcetti? Bene, fate scorta per il viaggio lì. Semplice, efficace e rapido. “
Detto ciò, uscì dalla stanza, lasciando quei due scanzafatiche da soli; James si buttò nuovamente sul letto, incapace di muovere alcun muscolo, dopo la notte devastante passata a bere Burrobirra ed a raccontar cazzate con gli altri Malandrini, compreso Frank, che erano riusciti a convincere dopo vari rifiuti da parte del ragazzo.
Sirius lanciò l’uniforme appartenente al ragazzo sul suo letto, e poi iniziò ad infilare i pantaloni neri che già non sopportava più; passarono dieci minuti, e finalmente i due furono pronti, così dopo ripetute urla da parte dei signori Potter, scesero al piano di sotto, con i bauli ed i propri animali.
I signori Potter erano entrambi Auror piuttosto famosi, e tenevano estremamente alla puntualità, al contrario del figlio, che faceva di tutto pur di farsi aspettare dagli altri, inventando scuse assurde ogni volta che accadeva.
**
“ Siamo arrivati a King’s Cross, ragazze! Noi dobbiamo scappare al lavoro, vi dobbiamo salutare adesso. “
Così i genitori di Alice scesero dall’auto ed abbracciarono le due ragazze, che avevano lasciato per un attimo i loro bauli ed i carrelli, per ricambiare il gesto; dopo che i due se ne furono andati, Lily ed Alice si incamminarono rapidamente verso il Binario 9 e ¾.
Attraversato il binario, riconobbero subito Marlene, che stava discutendo con Emmeline, Mary, Remus, Peter e Frank del continuo ritardo dei due boss dei Malandrini.
“ Sono due ritardatari cronici, è più forte di loro.. Devono essere per forza in ritardo. “
“ Esatto, ma non possono pensare che le persone staranno sempre lì ad aspettarli, eh.. Prima o poi, cambieranno. “
“ Lo spero per loro.. Lily! Alice! “
Finalmente si erano accorti di loro, così Marlene e le altre due ragazze corsero loro incontro, sbracciando vistosamente.
“ Ragazze, mi siete mancate tantissimo! Anche se non ci vediamo da una settimana.. “
“ Ci siete mancate anche voi.. Scusatemi un attimo, vado a salutare una persona.. “
Detto ciò, Lily si allontanò dal gruppo, lasciando accanto ad Alice il suo baule, correndo incontro ad una figura che tutti conoscevano bene, anzi benissimo: Jeremy.
Il ragazzo si accorse di lei, e le andò incontro, abbracciandola forte, non appena lei lo ebbe raggiunto.
“ Mi sei mancato tantissimo, Jer. “
“ Anche tu, Lily. “
“ Ma ora potremo stare di nuovo insieme per tutto il tempo che vogliamo, no? “
“ Ovvio, aspettavo questo giorno da ormai quasi due settimane.. “
Lily arrossì improvvisamente, ed avvicinò il viso a quello del ragazzo, lasciandogli un lungo bacio sulle labbra..
Proprio mentre le labbra dei due ragazzi si stavano sfiorando, due personaggi attraversarono il Binario, portando con loro risate e battute idiote.
James e Sirius.
Sirius corse da Marlene, che gli saltò addosso, avvinghiandosi con le gambe alla vita del suo ragazzo, baciandola poi con passione, beandosi di quei baci che tanto gli erano mancati in quei giorni.
“ Dov’è la Rossa? “
Chiese James con fare spavaldo alle ragazze, che all’improvviso sbiancarono in volto e continuavano a guardarsi tra di loro, prese dall’imbarazzo.
“ J-james, credo che sarebbe meglio se tu non sapessi dov’e Lily.. “
Gli suggerirono i Malandrini, ostruendogli la vista, facendo in modo che lui non potesse vedere il felice spettacolo che stava avendo luogo a pochi metri da loro. James aveva sempre avuto un carattere difficile, e per sua sfortuna, non aveva mia avuto tanta pazienza, così ignorò le parole dei suoi amici e li fece scostare con un braccio, spingendoli indietro.
Il ragazzo rimase un attimo sorpreso, ed in parte dispiaciuto, ma non lo diede a vedere, come al solito; si voltò nuovamente verso i suoi amici, con un sorriso smagliante, come se il vedere la Rossa che si baciava passionalmente con quel Tassorosso non gli desse alcun fastidio, non lo toccasse minimamente.. Come se fosse immune a quella situazione.
“ Ah, perfetto.. Mi fa piacere che si diverta, comunque.“
“ James, noi volevamo dirtelo, ma.. “ “ Stop, stop, stop.. Ti fermo prima che tu dica qualche idiozia! A me non importa nulla, sono davvero contento per lei! Comunque, scusate, potremmo rifare l’entrata? Avevo preparato una cosa speciale.. “
Gli altri ragazzi annuirono leggermente spaesati, così ricrearono la scena iniziale, permettendo a James di fare la sua entrata di scena.; il ragazzo tornò indietro sui suoi passi e si nascose dietro una delle colonne, lasciando gli altri in sospeso.
“ Ma che diamine vuole fare? “
“ Aspetta e vedrai.. Prova questa scena da due giorni. “
Disse Sirius con tono scocciato, rimanendo a fissare la colonna, anche se sapeva benissimo cosa sarebbe successo poco dopo.
Qualche altro secondo di attesa, poi coriandoli, festoni, e trombette, che provocarono un gran casino.
“ Heeeei, ragazzi! Il fantastico James Potter è qui! Mi siete mancati tutti! No scherzavo, non volevo nemmeno venire stamattina.. Ma quella brava donna di mia mamma ha pensato bene di buttare giù dal letto me ed il mio fedele amico canino, Sirius! “
“ Hai rifatto la battuta? Era diversa l’ultima volta che l’hai provata. “
“ Lo so, ma mi sembrava giusto raccontare ai miei carissimi amici come sono andate veramente le cose, facendo in modo che ci compatissero e che ci acclamassero come vincitori. Che ne pensi? “
“ Rimani sempre matto per me, sappilo. “
Tutti insieme scoppiarono a ridere, fin quando una piccola ‘fiamma’ si aggiunse a loro, sbucando dal nulla.
“ Di che parlate, ragazzi? “
“ Di quanto James sia stupido.”
“ E megalomane. “
“ E vanitoso. “
“ E.. beh, è James, questo dice tutto. “
“ Ottimo argomento, direi! “
“ Ciao anche a te, Rossa! “
“ Ciao, Potter. “
“ Come mai questo tono freddo? Il Tassorosso ti ha detto di starmi lontano? Ma se sono un bambino tanto dolce, carino ed affettuoso! “
“ Tono freddo? Credo tu abbia frainteso, questo è il mio solito tono, e no, mi dispiace, ma al mio ragazzo non importa di te, per lui, proprio come per me, sei.. Come dire? Invisibile.”
Quell’ultima parola ferì un po’ l’orgoglio di James, che rimase in silenzio, senza ribattere all’affermazione della ragazza, che ricordava diversamente. Più dolce, più sensibile, più amichevole, persino con lui.
Notando quanto fosse strana quella scena, Marlene e Sirius si scambiarono un paio di sguardi, poi presero entrambi la parola, cercando di sviare l’argomento, o comunque di parlare d’altro.
“ Ragazzi, questo sarà il nostro ultimo anno! Dovrà essere perfetto, dovremo ricordarlo per sempre! “
“ Ovvio, Mar! “
“ Concordo pienamente! Ma ho una domanda da farvi.. Cosa farete dopo che finiremo di andare a scuola? Cioè, cosa succederà dopo? “
“ Io, James e Frank diventeremo Auror, abbiamo già deciso. “
“ Io diventerò insegnante. “
“ Io credo che aprirò un atelier di alta moda a Diagon Alley, insomma, qualcuno deve pur creare i vestiti per le serate importanti, per i matrimoni. “
“ Io credo lavorerò al Ministero, non so.”
“ Stupendo. Rimanete solo voi tre, Lily, Alice ed Emmeline, e Peter.. Cosa farete dopo? “
“ Anch’io al Ministero, ne sono certa. “
“ Probabilmente anche io, cerco di diventare Auror, ma al massimo farò la segretaria del Ministro! Mi piace scrivere. “
“ Io credo che farò l’Auror, oppure cercherò lavoro a Diagon Alley. “
“ Io.. Non lo so. “
“ Non lo sai? Devi decidere Lily, insomma.”
“ Lo so, ma ho le idee confuse. Ho bisogno di tempo.. “
“ Si vede che hai le idee confuse, Rossa cara. “
Disse all’improvviso James, sorridendo amichevolmente, mentre la Rossa diventava del colore dei suoi stessi capelli in volto; prima che riuscisse a ribattere, il capotreno urlò di salire in carrozza, poiché l’Espresso sarebbe partito dopo qualche minuto.
Tutti i ragazzi corsero a prendere i loro bauli ed iniziarono a salire sul treno; Lily stava per entrare nella cabina insieme alle altre ragazze, quella che avevano occupato dal Primo Anno quando si sentì tirare da dietro, così si voltò: era James.
Sbuffò, poi sorrise e gli fece segno di continuare con il capo, chiedendosi come mai l’avesse fermata.
“ Che ti succede, Lily? “
“ Non osare chiamarmi Lily, Potter. Io non ho nulla, piuttosto sei tu quello strano, qui. “
“ Non puoi prendere in giro anche me, che ti succede? “
“ Potter, lasciami, o giuro che ti schianto contro la colonna ed Hogwarts te la sogni. “
“ Quest’estate sei cambiata troppo.. Sei diversa. Dov’è finita la Lily che ho baciato qualche mese fa? Quella fragile, che stava per crollare, ed ha lasciato che il suo peggior nemico l’aiutasse.. “
“ Baciato? Nei tuoi sogni! Tra me e te, Potter, non ci sarà mai nulla. Devo tornare dalle ragazze, mi staranno cercando. “
“ Come sospettavo, non ricordi nulla di quella sera.. Beh, meglio così. Sappi che questo è solo l’inizio. “
“ Inizio? Potter, non ci sarà mai un inizio tra di noi.. MAI! Hai capito? Adesso, lasciami. Addio. “
James la lasciò andare, così lei chiuse le imposte della cabina insieme alla tenda; il carrello con i dolciumi era a qualche passo di distanza da lui, si avvicinò e si schiarì la voce.
“ Hai bisogno di qualcosa, caro? “
“ Compro uno di tutto. “
“ Sei parecchio affamato, James ! “
“ Già, affamato.. “
  
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