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Autore: ketyblack    30/08/2008    10 recensioni
Al liceo classico di Osaka non ci vanno le persone comuni, ma solo per persone "speciale", come si ritengono gli studenti di questo ricco istituto giapponese, ma il gruppo dei "Più snob della scuola" sarà travolto da una grande novità che farà cambiare almeno un po' i loro atteggiamenti di fronte ai ceti medi e bassi della popolazione. Ovviamente sarà Sasuke Uchiha, studente appena arrivato dagli Stati Uniti, a dare il via alla "rivoluzione degli atteggiamenti" [PAIRING: Ancora in fase di costruzione sono ben accetti i consigli)
Genere: Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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American Idiot

 

Capitolo 4: Il guaio di essere ricchi

Sulla via di casa Sakura era a dir poco imbestialita: come si permetteva Hinata di rubarle la scena? Che cosa aveva in mente di fare quell’opportunista della Hyuuga, “certo, con quell’aria da cane bastonato che ha sempre è più che normale che Sasuke abbia avuto pietà di lei e per quello le ha chiesto di mostrargli la scuola, in altre circostanze avrebbe sicuramente scelto me, insomma, sono o no la migliore?” pensava Sakura, arrogante, stringendo la borsetta di Chanel ed estraendone fuori le chiavi della BMW parcheggiata appena davanti l’ingresso della scuola. Tutta impettita si mise dritta sul sedile anteriore, specchiandosi nello specchietto retrovisore; così facendo mise in moto e andò a sbattere contro qualcosa…

-         E porca puttana! Ma dove cazzo guardi, Haruno?- quella voce acuta simile ad un ringhio…era di nuovo andata a sbattere contro la Lamborghini di Kiba, era la terza volta in quel mese

-         Scusa, Kiba…non l’ho fatto apposta…stavo…- un ragazzo moro affiancò l’Inuzuka

-         Scusala, era nel mondo in cui comanda lei e la gente fa tutto quello che dice…vero, Haruno?- la rosa lo fulminò con lo sguardo

-         Quello che penso e quello che faccio non credo sia affar tuo, Uchiha…- fece lei, acida, ritornando nell’abitacolo della macchina. Prima di sfrecciare via, si affacciò al finestrino e urlò

-         Inuzuka, tranquillo, domani ti faccio avere un assegno…- e poi partì alla volta di casa

 

Kiba continuava a guardare incessantemente quel bollo proprio sulla fiancata della macchina rosso fiammante. Certo, poteva permettersene quante ne voleva di quelle, ma gli scocciava chiedere di nuovo liquidi a suo padre, poiché avesse già esaurito quelli che aveva sul bancomat solamente per portare fuori una ragazza.

-         Ehi, il danno non è grave, devi solo portarla da un carrozziere e si sistema tutto…- sentenziò il moro tastando la fiancata dell’auto

-         Nessuno ha chiesto niente a te, Uchiha…- ringhiò il ragazzo chiudendo con un gesto secco lo sportello, sfrecciando via, senza aggiungere altro. Sasuke sospirò, non gli sarebbero mai andati a genio quei tizi montanti come la panna, ma chi si credevano di essere? Loro ci erano nati ricchi, non avevano mica faticato per accrescere il loro patrimonio, che branco di idioti che aveva intorno.

-         Si prospetta un gran bel periodo in questa nuova scuola…- sospirò lui, prima di incamminarsi verso casa.

 

Sakura rientrò nella sontuosa villa in cui viveva, come tutti i giorni, da principessa: mollando il cappotto in pelliccia alla domestica, sporcando di impronte il pavimento appena lavato e cerato, insomma, come sempre, fregandosene bellamente degli sforzi altrui, della gente che faceva onestamente il proprio lavoro cercando di mantenere la propria famiglia. Beh, lei quelle persone le trattava come vermi, come esseri inanimati, persone di poco conto “di cui il mondo avrebbe fatto volentieri a meno” continuava a ripetere con ostinazione fin dall’asilo.

Si buttò sull’enorme letto a baldacchino posto al centro della propria camera da letto e accese il portatile, ovviamente non per studiare, quello era bandito: nessuno del gruppo “dei più snob” studiava o apriva mai libro, era un sacrilegio, da nullità. “Solamente quei poveri sfigati senza il becco di un quattrino sono costretti a studiare” ripeteva in continuazione Ino. Però ogni tanto Sakura si fermava a guardare le persone “normali”, con uno stipendio fisso, una famiglia a carico, e le vedeva felici, forse più felici di loro ricchi spocchiosi, una felicità genuina che non ha prezzo. Ecco, una delle cose che faceva veramente infuriare Sakura Haruno era non poter aver qualcosa, odiava le cose senza prezzo, che non si possono comprare con nessuna carta di credito Gold del “papi”.

-         Sakura, scendi è pronto!- la chiamò la merda dalla sala da pranzo.

 

La rosa scese le scale lentamente, poi si diresse nella sala da pranzo. C’era un tavolo lunghissimo, uguale a quelli da banchetto dei castelli, sua madre dall’altro capo del tavolo aveva già cominciato a mangiare. Non la degnò nemmeno di uno sguardo per tutto il pasto. Poi, finita la mousse di fragoline di bosco. La madre arrivò fino al posto della figlia

-         Sakura, papà ha ricevuto l’ultimo estratto conto della tua carta di credito! Ma ti rendi conto che hai speso mezzo patrimonio per un paio di scarpe di Gucci? Ti ho sempre detto che la carta di credito la devi usare per la scuola, i libri e anche qualche svago! Non devi spendere soldi così, tanto perché non hai niente da fare!- la rosa alzò lo sguardo dal proprio piatto

-         E che gliene importa a papà? Tanto di scarpe di Gucci, se voglio, me ne posso comprare anche tra paia al mese…e poi non devi essere tu a farmi la predica! Ti sei vista? Spendi tre volte quello che spendo io per le terme, massaggi e trattamenti di bellezza e ti vesti come una ventenne! Non mi rompere…fammi questo favore, mamma!- la donna andò al piano di sopra, fino alla stanza della figlia, estrasse dalla borsetta di Chanel la carta American Express Gold e la tagliò con un colpo di forbici deciso. A Sakura crollò il mondo addosso: come avrebbe fatto adesso senza soldi? Si sarebbe ridotta a un paio di scarpe nuove al mese, come la gente normale. Non lo poteva permettere, e poi a scuola che avrebbero detto gli altri, non ci voleva nemmeno pensare. E Uchiha? L’avrebbe presa in giro a vita

-         Ridammela, è mia! Mamma, adesso fammene avere un’altra, telefona a papà o fai qualcosa: ce l’ho dalle scuole elementari quella carta, non puoi farmi questo!- stava per mettersi a piangere disperata

-         Proprio per questo io e tuo padre ci siamo resi conto di aver sbagliato, ti rendi conto di quanto tu diventi arrogante ogni anno che passa? Non hai veri amici, Sakura, pensi solo ai soldi…- disse in tono duro la madre, scendendo le scale.

 

Sua madre aveva proprio centrato il punto: era sola, senza nessun amico al mondo, tutti la evitavano; si accorse che gli altri la evitavano non perché, come diceva Tenten “ Si sono accorti che non possono nemmeno passarci vicino, questi morti di fame”, ma perché era una persona orribile, non volevano niente a che fare con lei. Era quello il punto. Quel pomeriggio Sakura non uscì di casa, non andò al solito pub esclusivo con gli altri, i quali considerava amici, ma ai quali interessava solamente frequentare altra gente piena di soldi per non fare brutta figura, per proteggere la propria reputazione. Ma perché Uchiha e Hinata non erano come loro? Perché non si erano adattati al mondo dei ricchi diventando arroganti e superficiali? Forse non erano loro quelli sbagliati, quelli che sbagliavano erano tutti gli altri…”

 

Bene, finalmente, e anche abbastanza presto, sono riuscita a postare il 4° chappy! Grazie delle recensioni ragazzi siete tutti mitici e anche a chi ha mesos la storia tra i preferiti, vi ringrazio di cuore!

 

Lollyna: sì, diciamo che a Sakura sta proprio a pennello essere ignorata da Sasuke, così impara a fare l’arrogante con tutti! Eh sì, Sasuke si sta dando da fare per farsi notare, sta cominciando la sua strategia, attirando l’attenzione di Sakura attraverso Hinata! Grazie della rece! Kiss8!

 

Saku_piccina93: allora, prima di tutto ti dico chiaramente che non sarà una SasuHina, diciamo che preferisco le SasuSaku, quindi tranquilla^^! Spero di essermi fatta perdonare con questo chappy, che, anche se non risolve niente, spero che ti piaccia! Grazie della rece! Kiss8!

 

Kry333: grazie, sono contenta che ti piaccia l’idea e che ti piaccia la mia ficcy…*.* spero di aver aggiornato abbastanza presto e di non averti delusa…grazie 1000 della rece! Kiss8!

 

Kitty1995: felicissima che ti piaccia la mia umile ficcy…grazie grazie! Ma tranquilla sul fatto che non sia una SasuHina non ci sono dubbi…come coppia non mi piace molto, Hinata è solamente il tentativo iniziale di Sasuke per avvicinarsi a Sakura…grazie della rece! Kiss8!

 

_YuNaThEVaMpIrE_: sono contenta che la ficcy ti sia piaciuta dal primo momento in cui l’hai letta, davvero molto felice…per le coppie è sicuro SasuSaku, non sono per niente una fan delle SasuHina, non li vedo bene insieme…grazie della rece! Kiss8!

 

Renny uchiha: grazie dei complimenti! Anche se devo ammettere che Sasuke non è per niente tra i miei personaggi preferiti…anzi…non lo sopporto proprio, ma ho fatto un’eccezione per questa ficcy…e tranquilla è SasuSaku e Sakura cambierà presto, promesso ^V^ grazie della rece! Kiss8!

 

Bene, grazie a tutti anche a chi legge ma non recensisce! Kiss8

 

Ketyblack

  
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