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Autore: Lady Uchiha 23    12/07/2014    5 recensioni
''Deligere oportet quem velis diligere.''
''Bisogna scegliere chi si vuole amare.''
-Marco Tullio Cicerone
[Quinta classificata e vincitrice del premio ''Miglior Triangolo'' al contest "Tre è il numero perfetto!" indetto da Ayumu7 sul forum di EFP.]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sakura, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Naruto Shippuuden
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Mi ricordo che le pareti sembravano 
restringersi intorno,
''Non è facile andare via'' pensavo,
ma io ne ho bisogno.


Capitolo IV - Voglia di volare


Sasuke tornò a casa con un misto di emozioni nuove; una, però, dominava su tutte le altre: la gelosia.
Si era illuso che Sakura provasse ancora qualcosa per lui, nonostante tutto il tempo passato, nonostante tutte le ferite che le aveva procurato.
Ma soprattutto si era illuso di provare qualcosa per lei, di poter aver una vita normale.
Stupidaggini.
Sasuke Uchiha non provava emozioni.

I giorni trascorsero velocemente. La primavera arrivò senza nessun preavviso, portando con sè nuovi colori e odori.
Sakura lavorava senza sosta, accettando di sostituire chiunque.
Lavorare era l'unico modo per non pensare ai suoi problemi.
Ma non avrebbe potuto fare così per sempre.

Quella mattina la ragazza si svegliò di buon umore. Era già un enorme passo avanti, poiché non le capitava da moltissimo tempo. Decise ci andare da Ino.
Dalla sera in cui Sasuke e Naruto erano stati a casa sua non aveva più visto nessuno, neppure la sua amica. Erano passate un paio di settimane, ma fondamentalmente non era cambiato nulla. Era arrivato il momento di chiudere i conti in sospeso.

Dopo un paio di minuti, Ino le aprì la porta. Appena la vide sgranò gli occhi. Poi abbassò la testa e la fece entrare.
-Che fine hai fatto?- chiese Sakura arrabbiata.
-La stessa fine che hai fatto tu.-
-Perché hai detto a Sasuke e Naruto una cosa che avevo confidato a te, la mia migliore amica?- disse ancora la rosa, lasciando scorrere le lacrime che lottavano per uscire.
-Mi spiace, davvero.- disse Ino, sinceramente dispiaciuta.
-Sono venuti da me... Mi hanno chiesto di scegliere.- 
-Sakura, andrà tutto bene.- disse la bionda abbracciando l'amica, cercando di farle capire che l'aveva fatto per il suo bene e asciugandole le guance.

-Devo darmi una mossa, o rischio di perderli entrambi.- pensò a voce alta Sakura -Se solo non avessi un'amica impicciona.-
-L'ho fatto per te.- si giustificò ancora Ino.
-Come devo fare?-
-Dovresti vederli, secondo me.-
-Sasuke non mi perdonerà mai.-
-Avresti dovuto vedere la sua faccia quando gli ho detto che non lo ami e ch...-
-COSA HAI FATTO?!- urlò Sakura.
Ino si coprì il viso con le mani.
-Dopo questo, non mi perdonerà sicuramente.-
-Comunque anche lui ha detto ch...- Ino continuò, ma si fermò all'improvviso: si rese conto che fosse meglio che Sakura non sapesse cosa Sasuke avesse detto.
-Dicevo, hai un motivo in più dimostrargli che lo ami.-
-Non ho ancora scelto, Ino...-
-Avanti Sakura, sappiamo tutte e due che alla fine sceglierai Sasuke!-
La rosa si soffermò su quelle parole. 
Era vero, Sasuke era decisamente ''in vantaggio'', per il semplice fatto che da sempre era innamorata di lui.
Ma il sentimento per Naruto rimaneva ancora un mistero.

Sakura uscì da casa di Ino che era pomeriggio inoltrato. Avevano parlato a lungo, ed erano arrivate alla conclusione che prima di tutto avrebbe parlato con Sasuke, - il più difficile dei due - successivamente sarebbe andata da Naruto. Dopo avrebbero fatto in modo di farli incontrare, per portare la pace anche fra di loro.

La ragazza si incamminò verso Villa Uchiha. I battiti del suo cuore accelerarono ad ogni passo che la avvicinavano a lui. Entrò in casa ma Sasuke non c'era.
-Sempre sfortunata, io.-
Andò in camera da letto, dove spesso avevano sperimentato il loro unico modo di stare insieme. Si sdraiò dove era solito dormire lui e si addormentò.
Sognò che quella semi tragedia fosse già finita. Lei camminava mano nella mano con... 
Non sapeva con chi.
Poteva essere benissimo Sasuke, ma anche Naruto.
Si svegliò di soprassalto, come quando sognava i suoi compagni. Ma la paura si dissipò immediatamente, perché accanto a lei c'era Sasuke.
Neanche stavolta trattenne le lacrime, aveva ben altre cosa a cui pensare.
''Devo parlargli.'' pensò, cercando di farsi coraggio.
-Che ci fai nel mio letto?- chiese freddamente lui.
-Fino a poco tempo fa, non mi pare che ti dispiacesse dividerlo con me.-
Lui fece vagare lo sguardo sulla parete che aveva di fronte. A Sakura invece sembrava che la stanza stesse diventando troppo piccola per tutti e due, così si alzò dal letto.
-Non avresti dovuto.- disse Sasuke, quando lei fu sulla porta.
-Hai presente quante cose non avresti dovuto fare tu? Ma le hai fatte, e io ti ho sempre perdonato. E ti ho amato.-
-Stando anche con Naruto.-
-Ino aveva ragione.- 
Sakura se ne andò correndo. Il cuore non voleva saperne di battere alla sua velocità normale.
Ogni volta che era uscita da quella casa aveva il sorriso sulle labbra.
Quella volta invece se ne andò piangendo, nonostante fosse così complicato lasciare Sasuke.
Avrebbe tanto voluto mettere tutte le parole da parte, abbracciarlo e fargli capire cosa si agitasse nel suo cuore con il solo tocco delle mani. Ma non poteva restare.
Sarebbe stato un errore.

Sasuke si portò le mani alla testa. Non aveva intenzione di trattarla così, ma le parole avevano preso il sopravvento e, in cuor suo, aveva sperato che Sakura l'avesse pregato di tornare con lei.
''Andrà anche da Naruto.'' pensò amaramente, scoprendosi nuovamente geloso.

Sakura aveva bisogno di stare da sola. Sapeva già che con Sasuke non sarebbe stata facile, ma lui le sembrò più arrabbiato di quanto avesse immaginato. La ragazza capiva che il suo comportamento avesse ferito entrambi, ma l'Uchiha ne aveva fatte di tutti i colori, eppure lei era ancora lì.
''Naruto avrebbe tutto il diritto di odiarmi.'' pensò.
Il biondo non l'aveva mai tradita in alcun modo, l'veva sempre sostenuta e aveva mantenuto tutto le promesse che le aveva fatto. E lei?
''L'ho tradito appena Sasuke ha fatto mezzo passo verso di me.''
Ma questo la diceva già lunga.
Non significava forse che amava ancora Sasuke?

''Aveva ragione Ino.'' continuava a ripetere la voce di Sakura nella testa del moro. 
Quindi non lo amava più? O forse non lo aveva mai amato sul serio?
Sasuke si poneva mille domande.
''Non posso lasciarla andare.''

-Cosa devo fare, Ino?- 
-Non avevamo previsto che Sasuke avrebbe avuto una reazione così dura... Ma è sempre un'Uchiha!-
-Così non mi aiuti.-
-Penso che tu debba prima  sistemare le cose con  lui. Non ha senso andare da Naruto.- disse la bionda, riflettendo su cosa fosse meglio fare.
-Lascia passare qualche giorno, poi torna da lui.-
Sakura la guardò con occhi tristi. 

Altri giorni passarono. Ormai la primavera dominava su tutto e a Konoha i cuori sembrano più sereni. Tranne quelli di tre ragazzi.
Naruto decise di uscire. Non gli faceva bene stare rintanato a casa, anche se Hinata lo andava a trovare giornalmente.
''Ma Hinata non è Sakura.'' pensò il ragazzo, imboccando la prima strada che gli si presentò davanti.
Anche Sakura aveva imboccato la stessa strada, ma i suoi occhi erano rivolti verso il basso.
I due ragazzi sbatterono l'uno contro l'altra e alzarono simultaneamente le teste. 
-Sakura...-
La rosa lo guardò negli occhi e si accorse di quanto gli fosse mancato.
L'abbracciò forte e lui inizialmente stentò a ricambiare quella stretta. Ma ai sentimenti non si può dire ''no'', e Naruto lo sapeva bene. La strinse anche lui, poi la prese per mano e la condusse a casa sua. 
Sakura non riuscì a ribellarsi - ma neanche voleva -.
Forse era più giusto chiarire prima con lui. 
Come avrebbe voluto che anche Sasuke l'avesse abbracciata in quel modo...
-Sakura?- disse nuovamente il biondo, attirando l'attenzione della ragazza.
Lei gli sorrise dolcemente e si andò a sedere accanto a lui.
-Come stai?- le chiese.
Era incredibile la dolcezza che lui usava sempre nei suoi confronti.
Se solo anche Sasuke l'avesse usata...
-Io... Sto bene.- disse, mentendo per l'ennesima volta, sempre sulla stessa domanda.
Stavolta Naruto finse di crederle.
-Sakura, sto male.- disse lui, sincero come sempre.
La ragazza si sentì terribilmente in colpa. Naruto non si faceva abbattere mai da niente, neanche la guerra e il pericolo di morte l'avevano spaventato.
Ma ora stava male per lei.
Gli accarezzò una guancia, come se volesse liberargli la mente e il cuore da quella sofferenza.
Ma lui la baciò.
Prima delicatamente, muovendo appena le labbra, poi sempre più a fondo, sfiorandole il viso.
Ogni bacio con lui era una sorpresa, e Sakura gli mise le braccia al collo.
Naruto non aspettò oltre e la sdraiò sul divano, fissandola per capire se poteva andare avanti. Lei gli fece un altro sorriso e si lasciò trasportare dalla dolcezza di quelle braccia che la cingevano, di quelle labbra che le sussurravano parole che neanche avrebbe mai potuto immaginare.
Se solo anche Sasuke gliele avesse dette...
I suoi movimenti erano lenti e delicati, come se avesse bisogno di una continua approvazione. 
-Perdonami.- gli disse Sakura.
Lui le fece un grande sorriso, ma non aveva appreso il vero motivo di quelle scuse, pensando che si riferisse a Sasuke.
Era vero, in fondo, che riguardavano Sasuke: ma la rosa si scusò perché immaginava il moro al suo posto.
Se solo anche Sasuke l'avesse amata...

-Grazie.- disse Naruto, mentre erano abbracciati.
Sakura non rispose, sentendosi imbarazzata e in colpa. Lo aveva illuso.
Forse in quel momento, fra le sue braccia, stava bene.
A tempo debito però il dolore sarebbe tornato, e sarebbe stato ben più grande.
Perché alla fine, Sakura lo sapeva, avrebbe scelto Sasuke.
Non aveva fatto altro che pensare a lui, a ciò che gli mancava per essere perfetto. 
Ma chi la vuole la perfezione?
Nessuno, o perlomeno non Sakura.
Ed ecco che le braccia abbronzate di Naruto diventarono quelle chiarissime di Sasuke, i suoi occhi azzurro cielo si trasformarono in due pozze nere, i suoi capelli biondi in fili di seta scurissimi, e il suo sorriso lasciò il posto ad una bocca che non lasciava trasparire nessuna emozione.
Lei amava quello di Sasuke: quel senso di mistero, quelle emozioni che erano così rare, ma che quando affioravano erano forti e indescrivibili, il fatto di non sapere mai che fine avrebbe fatto con lui. 
Era... eccitante.
Come lanciarsi nel vuoto con una misera corda attorno alla vita a garantirti l'incolumità, e sentire le braccia e le gambe fluttuare per i fatti loro, e la testa che si svuota completamente.
''E' fatta, sto per morire!'' pensi, ma all'ultimo momento la corda fa il suo dovere e ti tira su, tra i comuni mortali.
Per un attimo avevi creduto di volare.
E con Sasuke accadeva la stessa cosa.
Avrebbe potuto ferirla, lasciarla in bilico su un precipizio, dandole infine la spinta per farla cadere giù, avrebbe potuto ucciderla, avrebbe potuto portarla in paradiso, salvarla.
Si addormentarono abbracciati. Sakura sognò ancora di camminare, ma stavolta vide chi le teneva la mano...
Sasuke.

La ragazza si svegliò presto.
Fece vagare lo sguardò sulle pareti e di nuovo avvertì quella sensazione di oppressione, e sentì il bisogno di andare via.
Quello non era il suo posto.
-Naruto...- chiamò piano la rosa, cercando di non svegliarlo di soprassalto.
-Sakura... Che succede?-
-Devo andare...-
-Oh... Va bene.-
Eccola, la differenza sostanziale tra Sasuke e Naruto.
Quando la stessa scena era capitata con l'Uchiha, lui aveva fatto di tutto per trattenerla. La voleva con sé, non gli importava degli altri.
Naruto invece la stava lasciando andare, senza provare a tenerla lì. 
Ma Sakura non lo vide come un gesto di rispetto, quale era.
In realtà non lo considerò proprio. Nella sua mente andavano delineandosi i momenti durante i quali Sasuke le aveva fatto capire che tenesse a lei.
Il moro aveva uno strano modo di comunicare, che non comprendeva quasi mai l'uso della parola. Ma con i fatti... Sì, con i fatti ci sapeva fare.
E, a modo suo, le aveva trasmesso i suoi sentimenti.
Qualcosa si era inevitabilmente mosso dentro Sakura, perché sorrise felice.
-Perdonami.- disse nuovamente a Naruto, ma stavolta il biondo non capì a cosa si stesse riferendo.
Ma l'avrebbe intuito presto.

-Ino! Ino, apri!- urlava la rosa bussando forte alla porta dell'amica.
-Sakura, che ci fai qui?- le chiese la bionda con sguardo assonnato -Sono solo le sei...-
-Non importa! Ho capito...Io ho capito!- disse felice Sakura.
-Fammi immaginare...-
-Sasuke!- dissero nello stesso momento, scoppiando a ridere.

Mentre le due ragazze sorseggiavano del tè, Sakura raccontò quanto era successo.
-Sei davvero sicura?- chiese seria Ino.
-Mi manca l'aria senza di lui...-
-Oh, sapevo che prima o poi saremmo arrivate a questo punto!- disse la bionda alzando gli occhi al cielo.
Poi tornò a guardare l'amica.
Nonostante la strada fosse ancora tutta in salita, lei appariva serena. 
L'amore per Sasuke non era mai stato semplice, aveva dovuto superare molte prove...
E fino ad allora le aveva vinte tutte.
Adesso rimaneva da affrontare la prova finale, quella più difficile.
Ino giurò a sè stessa che avrebbe fatto di tutto per far sì che Sasuke e Sakura potessero stare finalmente insieme.
-Andrà tutto bene.- le disse ancora.
-Ne sono certa.- rispose la rosa, sorridendo.
Ah, l'amore... Può distruggere ma, soprattutto, può far rinascere.
 





*Spazio Autrice*
Penultimo capitolo di questa fic 
a cui tengo molto.
Non ho niente da dire,
aspetto che parliate voi! ;)
Corro a scrivere il capitolo di 
''Voglia di (a)mare''! 
Lady Uchiha 23
  
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