Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Dorando    12/07/2014    3 recensioni
Mi chiamo Dora, ho 16 anni e vivo con la mia matrigna e le sue due figlie: Elisabeth e Sylvia, loro hanno 17 e 19 anni.
Mio padre si chiamava Joseph, era un uomo fantastico, mi diceva di lottare sempre, è l' uomo più importante della mia vita, la mamma lo tradì ed io andai a vivere con lui. Vivemmo da soli per due anni, poi si risposò con Pamela che aveva avuto già 2 figli. Mi ricordo ai primi momenti che erano tutte e 3 così dolci e così carine con me, io raccontavo tutto alle mie sorelle e Pamela era una vera e propria mamma per me.
Poi però con la morte di mio padre, misero fine alla loro recita e diventai per loro una SCHIAVA in tutti i sensi [...]
-QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON CONTRADDIRMI EH? EH?!? ADESSO FILA! IL RAGAZZO DI TUA SORELLA VERRA' A MOMENTI, E LA CENA LA CUCINERAI TU!-
[...]
-Ma perché devi fare tutto tu? Perchè dopo aver cucinato per 4 persone non ti unisci a cena con noi? Perché guardi le tue sorelle e tua madre come se avessi paura?-
MODERN CINDERELLA.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
DELUSIONI
DORA’S POV
Sento qualcuno sussurrarmi delle cose all’orecchio mentre lentamente mi alzo, non con la solita sveglia, stranamente.
Vedo un Harry sorridente di fronte a me. Che bel risveglio. Sorrido anch’io.
Aspetta un secondo, che ci fa Harry in casa mia?
Corruccio la fronte facendo mente locale:
La chiamata di Zayn, io che vado a casa di Harry e facciamo pace, Titanic, i genitori di Harry, le botte, Harry che mi medica e rimane a dormire… la punizione… la punizione… LA PUNIZIONE!
-Harry, che ore sono?- Chiedo preoccupata alzandomi col busto.
-Le 7.00- Dice con un sorriso di chi la sa lunga.
-COSA? Perché non mi hai svegliato? E perché sei ancora qua?- Oddio, io questo lo ammazzo.
-Sono qua perché andremo a scuola insieme, non ti ho svegliato perché… beh, guardalo coi tuoi occhi- Aggrotto la fronte nuovamente, uscendo dal letto mi faccio trasportare da lui.
Quello che vedo mi fa rimanere a bocca aperta. Spalanco gli occhi dalla sorpresa. Il pavimento è lucido, le finestre sono pulite, tutto ciò che era per terra ora non c’è più, i piatti sono lavati, le cose tutte in ordine.
Vado avanti aprendo le varie porte, e la condizione delle stanze è la stessa del salotto.
Apro i vari cassetti, TUTTO in ordine. Vado nella sala pranzo e vedo la colazione già preparata per Pamela, Sylvia ed Elisabeth.
-Ma cos…? Chi è stato?- Chiedo girandomi verso Harry ancora interdetta.
Che questo sia tutto un sogno? No, non è possibile una cosa del genere.
-Indovina- Dice fiero di… vedermi contenta?
-Tu?- Annuisce.
-Non ci credo- Mi metto le mani davanti alla bocca per la sorpresa.
-Perché… tu hai… come… io non… ma… e quindi… tu… OMMIODDIO!- Frasi sconnesse escono dalla mia bocca.
-Traduzione?- Chiede ironico.
-Pensavo che dopo la giornata di ieri tu non avessi voglia di alzarti per pulire tutta la casa da cima a fondo, e quindi ci ho pensato io- Spiega come se fosse una cosa normalissima.
Di istinto lo abbraccio, stritolandolo il più possibile.
-Non ci credo, sei veramente capace di una cosa del genere?- Domando retorica.
-Io… non so come ringraziarti, Harry, veramente- Dico appena mi stacco.
-Piccola, non devi farlo. Questo è il minimo- Prima che io possa ribattere mi precede.
- Ora andiamo a prepararci per scuola, va bene?-
-Ma sono le 7! Ce n’è di tempo!-
-Sì, ma noi andiamo a fare colazione da Starbucks-
Mi spiega. Lo guardo meglio e vedo che è già vestito.
-Come hai fatto a vestirti?- Chiedo confusa.
-Sono tornato a casa...- Spiega il riccioluto.
-Dai, vai a vestirti, io ti aspetto qui-
Annuisco e salgo di sopra, per la prima volta mi preparo con calma e non “in fretta e in furia” come mio solito.
Quando finisco di vestirmi nemmeno mi trucco, non è da me e scendo.
-Ma quanto cazzo ci hai messo?- Si lamenta subito il ragazzo.
-Eh oh, sono una donna- Mi difendo io.
-Dai, zitta e andiamo- Mi trasporta in macchina. Il sole, anche se fioco, è un po’ più potente degli altri giorni, dato che siamo ai primi di giugno. Tra poco la scuola finisce.
In macchina mi sento in dovere di dirgli una cosa.
-Harry…- lo chiamo.
-Dimmi-
-Grazie-
Dico sincera.
-Grazie? E di cosa?- Chiede confuso.
-Di tutto… io non so come sdebitarmi, veramente. Mi sento così inutile in confronto a te,  cioè… non so come spiegarmi… tu mi tratti come una principessa e… anche quello che hai fatto sta mattina, non so come ringraziarti- Dico con difficoltà e anche un minimo di imbarazzo. Volge un attimo lo sguardo verso di me per poi volgerlo nuovamente alla strada.
-Mi basta la tua presenza, e questo fidati che è tanto. Il fatto che tu non te ne sia andata, non ti sia stufata, okey? Non dire queste idiozie, non devi ringraziarmi- Annuisco poco convinta. Con la sua approvazione o no, io organizzerò qualcosa. Avviso Niall con un messaggio di non venirmi a prendere.
Arriviamo in poco tempo, dato che Starbucks non è poi così lontano da casa mia.
Scendiamo e appena scendo dalla macchina mi sento tirare per un braccio e prima che io me ne accorga sono sulle labbra di Harry.
Appena ci stacchiamo chiedo:
-E questo perché…?-
-Perché ancora non mi avevi dato il buongiorno- Spiega tranquillamente.
Mi arriva un messaggio. Sblocco lo schermo con la convinzione che sia Niall, ma quello che vedo mi fa corrucciare la fronte.
Sconosciuto.
Apro il messaggio.
<Mmmh… vedo che tu e Styles vi state divertendo. Godetevi questi momenti, perché tra poco sarà tempo di lacrime ;)> Quel messaggio mi spaventa e non poco. Rimango a fissare lo schermo mentre mi viene un groppo in gola. Chi è? Forse uno scemo che si diverte a fare scherzi? Può essere… mi guardo subito intorno alla ricerca di qualcuno di sospetto, che stia usando il cellulare o che mi stia guardando, ma vedo le solite persone intente a fare le solite cose.
-Dora… ci sei?- Mi accorgo che Harry sta cercando in tutti i modi di richiamarmi.
-Mmmmh… sì sì- Sorrido, cercando di farlo sembrare un sorriso vero.
Credici, credici, credici. Mi ripeto.
-Dora, che succede?- Chiede incupendosi leggermente.
Cazzo. Troppa furbizia.
-
Non succede nulla- Dico facendo la finta annoiata e dandogli così il segnale di non fare più domande.
-Uhm… farò finta di crederci… entriamo dai- Mi prende la mano e entriamo.
Arriva, fortunatamente, IL cameriere che ci chiede le ordinazioni.
-Volete ordinare?-
-Certo, per me un caffè, grazie, e per te?-
Chiede rivolgendosi a me. UN CAFFE’?
-Per me una cioccolata, grazie-
-Arrivano subito- Dice prima di andare verso il bancone.
- Ti sei preso un caffè?- Mi lamento io disgustata.
-Cosa c’è di sbagliato nel caffè?- Chiede sorpreso e confuso.
-Che fa schifo! Io non capisco come fate, non lo sopporto il caffè-
-Che vuoi? Mi serve energia, e poi è buono- fa il labbruccio, il perché non lo so.
Gli do’ una spallata ridendo.
-Stupido- Mi arriva subito un messaggio e mi irrigidisco immediatamente.
Prendo il cellulare titubante sotto lo sguardo confuso di Harry. Tiro un sospiro di sollievo quando leggo il nome Niall.
<Come?! Con Harry?! Ma non avevate litigato? Ma tu non mi dici mai niente, vero?> Sorrido e rispondo.
<Scusa irlandese, hai ragione. Ti spiegherò tutto dopo. Ora sono da Starbucks con Harry. Hola!>
Ripongo il cellulare nel taschino e rivolgo lo sguardo a Harry. E’ con un sopracciglio alzato e col labiale sta dicendo “Whaat?” (Coosa?)
Faccio una risatina.
-Okey, adesso tu mi devi spiegare il perché della tua reazione da quando è arrivato il messaggio fino ad adesso-
-Quale reazione?- Chiedo innocente facendo finta di non sapere niente.
-Quando hai letto il messaggio sei rimasta ferma, immobile, come se ti avessero buttato dell’acqua ghiacciata addosso, poi hai preso il cellulare come se fossi in un film di spie, appena hai guardato lo schermo hai sospirato, e poi hai sorriso- Mannaggia a lui.
-No, è che pensavo che Niall fosse già arrivato e che non l’avessi avvisato…- Invento la prima balla che capita. Da quand’è che sono così brava a mentire?
-Ah, capisco…- Dice tranquillamente. Non si è accorto della bugia, Dora, fai progressi!
Arrivano le ordinazioni e tra una risata e una sorsata, finiamo di mangiare.

Più tardi, a scuola
Scendiamo dalla Range Rover, siamo in ampio anticipo, nemmeno i ragazzi sono arrivati. Iniziamo a camminare trattenendoci dal tenerci la mano. Pochi studenti fanno avanti e indietro, sono quasi tutti secchioni o secchione. Noto che molte ragazze un po’ più riservate, che appena notano Harry guardarle distolgono lo sguardo o arrossiscono.
Non avevo mai notato che Harry fosse così desiderato dalle ragazze.
-Non pensavo fossi così desiderato…-
Non so se essere felice o meno.
Dovrei essere felice perché tra tutte quelle belle ragazze ha scelto me, ma dovrei essere gelosa perché hanno tutte l’occhio sul mio ragazzo.
-Come?- Chiede confuso.
-Sì, hai tutte le ragazze della scuola ai tuoi piedi. Non vedi come ti guardano?- Fa spallucce.
-Dovresti ritenerti fortunata allora, sei con Harry il grande e figo Styles- Dice con fare teatrale. Ridacchio prima di tirargli una spallata.
-Vedo che l’umiltà non è il tuo forte- Ridiamo all’unisono.
Vedo Harry farsi sempre più cupo guardando dietro di me. L’ho detto o no che è bipolare? E ora che gli prende?
Sento qualcuno toccarmi la spalla, mi giro e vedo un Alex sorridente, gli sorrido anch’io, prima che il mio sorriso diventi falso e imbarazzato ricordandomi di Harry dietro di me.
-C-ciao Alex!-
-Hey, bellissima- Arrossisco. Non è come quando mi danno nomignoli Harry, Zayn o Niall, con lui non ho tutta quella confidenza.
-Dimmi…- Lo incito.
-La prof. ha anticipato l’interrogazione a oggi, non sarebbe meglio andare a ripassare?- Spalanco la bocca.
In questa settimana ci siamo visti il più possiile, dato che Harry non c’era e quindi non si creavano storie. E’ migliorato di molto, però mancava qualcosina. Adesso riesce a fare un discorso con un tedesco, anche se ogni tanto con la velocità a parlare fa cilecca e balbetta molto spesso…
-Uhm… sì, arrivo subito- Mi rivolgo ad Harry.
-Amore… Harry, non ti dispiace se andiamo a ripassare, vero?- Dico lanciandogli uno sguardo che non ammette repliche.
-Devo dire la verità?- Chiede più cupo che mai. Lo guardo malissimo.
-Okey, okey, va bene- Si arrende. Sorrido vittoriosa.
-Forza, Alex. Andiamo- Lo incito. Mi trasporta tenendo il braccio nella parte più bassa della schiena. Quel gesto mi imbarazza, e non poco.
C’è un momento di confusione, non capisco più niente e prima che io possa realizzare qualsiasi cosa Harry è sopra Alex che lo prende a pugni. Mi metto ad urlare a squarcia gola.
-Harry, fermati!-
-Basta, Harry, così lo uccidi!- Non so cosa fare, mi sento di troppo. Non posso separarli, non ho la forza. Che faccio ora?
-Harry, ti prego, smettila!- La mia voce si fa più disperata, ma al contrario delle altre volte Harry non si ferma. E’ accecato dalla rabbia, tanto da avere le orecchie tappate anche per la sua ragazza.
Non voglio che Alex si faccia male per colpa mia. Mi guardo disperatamente intorno ma non c’è gente che possa aiutarmi. Mi metto a correre verso l’entrata per vedere se qualcuno c’è.
Con mia gran fortuna vedo Louis e Liam entrare, corro subito verso di loro.
-Louis, Liam!- Li chiamo e si girano confusi. Sul viso di Liam appare un sorriso che scompare non appena vede la mia faccia preoccupata.
-Vi prego, dovete aiutarmi!- Ho il fiatone.
-E perché dovremmo aiutarti?- Chiede acido Louis, per poi ricevere uno schiaffetto sulla spalla da parte di Liam. Corruccio la fronte. Da quando Louis è così antipatico? Non ci faccio molto caso, ritornando alla situazione attuale.
-Non c’è tempo! Harry sta uccidendo Alex di botte-
 -Cosa?- Dicono sorpresi all’unisono prima di dirigersi velocemente al nostro solito posto. Harry è ancora lì, nella posizione in cui l’avevo lasciato. Non ci credo, quello non è il mio ragazzo. Quello non è Harry, quello è un mostro.
Liam e Louis si precipitano su di Harry e lo levano da Alex tenendolo per le braccia. La scuola ha incominciato a riempirsi. Mi guardo attorno e vedo tutti che guardano la scena.
Mi precipito su di Alex inginocchiandomi. E’ messo malissimo. Gli esce sangue dal naso, e ha lividi per tutta la faccia.
Mi metto le mani davanti alla bocca per lo stupore. E’ stato proprio Harry a farlo? Gli prendo il viso tra le mani esaminandolo bene.
-Oddio, Alex- Dico sul colmo dello stupore.
-Mi dispiace. E’ colpa mia, oddio scusami. Causo solo danni- Sussurro veramente dispiaciuta. E’ sul serio colpa mia. Harry l’ha picchiato per me. Sono io il bagolo in mezzo.
-N-non… non hai fatto niente- Dice a stento prima di tossire. Con le pochissime forze che ha cerca di sforzare un sorriso, ma fallendo miseramente.
-Ti porto in infermeria- Dico prima di alzarmi. E ora come faccio a sollevarlo?
Con un tempismo perfetto arrivano Zayn e Niall correndo col fiatone.
-Dora, cos’è successo?- Chiede Zayn mettendosi le mani sui fianchi cercando di recuperare energie. Niall invece è piegato sulle ginocchia, mentre respira a stento. Devono aver fatto un’assurda corsa, ma chi li ha avvisati?
-Vi spiego dopo. Ora aiutatemi a portarlo in infermeria, per favore- Dico allarmata. Annuiscono prima di mettersi al lavoro, e con il mio aiuto portarlo in infermeria.

HARRY’S POV
Quel fottuto bastardo mi ha provocato.
Volete sapere cos’è successo? Mentre lui e Dora se ne andavano io ho pensato Ma no, magari è cambiato, magari non ha nessuna cattiva intenzione. In quell’esatto momento ho avuto la prova che sta pianificando qualcosa, si è girato e col labiale ha mimato un “vendetta”. Da lì non ci ho più visto dalla rabbia, e ho fatto ciò che mi è venuto istintivo. Okey, sì lo so, ho sbagliato, dovevo controllarmi… però ho paura, paura per Dora. Lei non sa a cosa va in contro. Lui e la sua banda a quest’ora dovrebbero stare in un solo posto: Il carcere.
No, non è un esagerazione. E’ anche divertente da un certo punto di vista, gente che ruba, rapina, rapisce, spaccia, e a volte anche uccide che viene a scuola.
Vi state chiedendo perché nessuno li ha mai denunciati? In realtà qualcuno l’aveva fatto… Cole, mi sembra si chiamasse. Quando l’hanno rapinato ha fatto denuncia immediatamente, però ora non si sa dove sia, può essere scappato per via di qualche minaccia… o chi lo sa? Magari anche ucciso.
Ecco perché Sharon è scappata, solo io so la sua corrente abitazione. Ci siamo lasciati promettendoci di non dimenticarci l’uno dell’altro, di rimanere in contatto… la relazione a distanza ha funzionato per 1 o 2 mesi. Finché non abbiamo deciso di chiudere, dato che la cosa era ridicola.
Si può dire che Sharon è stato il mio primo vero amore. Se n’è andata per colpa di Alex, Alex e le sue minaccie, Alex e le sue perseguitazioni, Alex e le sue manie da stalker. E’ sempre colpa di Alex. Ora vuole portarmi via anche lei, Dora, ma non glielo permetterò, io non glielo permetterò.
***
Sono sul muretto della scuola quando vedo arrivare Louis e Liam. Gli ho già spiegato cos’è successo, mi hanno già fatto la predica e, fortunatamente, non me la faranno di nuovo.
-Hei, che hai?- Chiede Liam vedendo la mia brutta faccia.
-Dora… chissà cosa penserà di me ora- Louis sbuffa e lo guardo confuso.
-Non le sta molto simpatica Dora…- Mi spiega Liam.
-Non è che non mi sta simpatica, io la odio!- Quasi urla. Faccio una smorfia totalmente incredula.
-Sicuro che stiamo parlando della stessa Dora?- Mi rivolgo a Louis.
-Certo, quella Dora che ha rovinato tutto il gruppo e che ha escluso me e Liam da tutte le attività e tutte le uscite, che tutti voi ammirate come se fosse una dea, e per cui Liam soffre perché…- Liam lo interrompe pestandogli il piede e facendomi un sorrisino colpevole.
I sorrisi di Liam di solito mi fanno sempre stare meglio, ma questo mi fa solo che preoccupare. Che mi nascondono?

DORA’S POV
Sono sulla sedia accanto alla porta dell’infermeria dove sta Alex.
Arrivano Zayn e Niall. Loro sanno già cos’è successo, ma una domanda mi sorge spontanea.
-Chi vi ha chiamati?-
-Louis…- Risponde Niall.
Annuisco. Si mandano uno sguardo d’intesa.
-Dora, dovremmo… parlarti di una cosa…- Comincia Niall intimorito.
-Ah, ditemi…-
-Però in privato, qui i muri hanno le orecchie- Specifica Zayn.
-Ma Alex…- Cerco di ribattere per poi essere interrotta.
-Ci vogliono circa trenta minuti per la ristabilizzazione di un paziente- Mi spiega Niall.
-Okey, allora… andiamo- Dico scrutante. Sono strani, più strani del solito, come se avessero paura, timore di qualcosa. Ma di cosa? Mi sto preoccupando.
Mi guidano fino allo sgabuzzino per poi chiudere la porta a chiave.
Mi spavento leggermente.
-E’ per non essere disturbati- Spiega Niall.
Mi spavento di più spalancando gli occhi.
-Mentre parliamo- Specifica Zayn tranquilizzandomi.
-Cosa volevate dirmi? Devo preoccuparmi?- Chiedo.
-Sì… no… dipende- Dice Niall.
-Vogliamo parlarti di Alex- Spiega Zayn.
-Sì?- Li incito ormai impaziente.
-Devi stare lontana da lui, Dora- Dice duro Niall.
-Ommioddio, Harry vi ha fatto il lavaggio del cervello?- Chiedo sorpresa.
-Non stiamo scherzando, Harry ha… ha ragione- Dice Zayn.
-Possibile che tu non sappia chi è Alex Thompson?- Chiede stufo Niall.
-Quelle sono tutte cazzate che girano per i corridoi!- Dico iniziando ad innervosirmi.
-Lui è pericoloso!- Urla Zayn.
-PERICOLOSO? MI PRENDETE PER IL CULO? LA STESSA PERSONA CHE ERA LA FUORI E CHE VENIVA MENATA DA QUELLO CHE DOVREBBE ESSERE IL RAGAZZO PIU’ DOLCE DEL MONDO? L’AVETE VISTO IN CHE STATO ERA? E LO DEFINITE PERICOLOSO?!? QUI L’UNICO PERICOLOSO E’ IL VOSTRO CARO MIGLIORE AMICO- Urlo lasciandoli interdetti, per la prima volta.
-Niall, dammi la chiave- Lui nega il consenso.
-DAMMI QUELLA CAZZO DI CHIAVE!- Lui titubante me la consegna e io esco a passo felpato il più arrabbiata possibile.
Sto saltando la prima ora, ma sinceramente non me ne frega un cazzo. Sono così arrabbiata, devono per forza giudicare un libro dalla copertina, solo perché è misterioso automaticamente diventa la persona più pericolosa del mondo. Fanculo a tutti.
Non c’è anima viva, sono tutti in classe. Sbatto addosso una persona che non avevo notato, non mi giro nemmeno per chiedergli scusa, finché non mi sento prendere un polso, alzo lo sguardo e vedo Liam. Sinceramente ora come ora non me ne frega un cazzo se capisce che ho un problema o no, non mi voglio nemmeno sforzare per un sorriso.
-Hei, che hai?- In un altro momento avrei risposto nulla, ora no, ho bisogno di sfogarmi.
-Tutti mi stanno deludendo in un modo o nell’altro. Harry che si mette a fare il serial killer da un momento all’altro, ora Niall e Zayn che si mettono a farmi la predica e a dirmi cazzate tipo “guarda  che Alex è pericoloso”- Dico scimmiottandoli in malomodo.
-E io? E io ti sto deludendo?- Chiede con finta voce da bambino. Non so perché ma mi viene da sorridere.
-No, tu no- Dico sincera.
-Vedi che ti ho fatto sorridere?- Dice contento. Annuisco ridacchiando.
-Non capisco perché ce l’abbiano tutti con Alex.
Harry quando tiriamo fuori l’argomento “Alex” diventa pazzo, tanto che una volta mi ha pure tirato uno schiaffo.
Zayn e Niall non sono mai stati così severi con me, tu sai perché?-
Chiedo speranzosa.
-Non so tutti i dettagli perché sono l’ultimo arrivato, però so che è perché ti vogliono bene. Tutti ce l’hanno con Alex perché hanno la stessa paura: quella di perderti­- Le sue parole mi colpiscono. Forse non avrei dovuto reagire così… insomma, ho urlato contro Niall, la persona più dolce del Mondo, e Zayn, quella che ha mostrato più affetto.
-Non può essere solo per quello… che ci sia qualcosa sotto?-
-Questo non lo so…- Confessa Liam sincero.
Mi rattristo.
-Però ti prometto che indagherò- Mi dice Liam.

Sulla storia
Ciaoooo, ragazze. Ho pubblicato questo capitolo dopo due giorni per farmi perdonare del mese di negligenza. :(
Allora… vi piace? Sono andata più sul semplice, questi sono capitoli preparativi, che comunque servono per la storia.
Una persona mi ha chiesto di far capire il livello vendicativo di Alex, ecco fatto. Da qui in poi si entrerà in un aspetto della storia criminale (sì, ne passano proprio di tutti i colori) fino a quando ritorneremo coi piedi per terra (?)
Personale
L’altra volta mi sono dimenticata di chiedervi, siete andate al concerto? Io finalmente ce l’ho fatta, gli ultimi 5 minuti mia sorella ha comprato i biglietti da un “tuttofare” fuori dallo stadio. Sono così felice…
Mi dispiace tanto per quelli che non sono andati, vi capisco, ma il Never Say Never è reale, credeteci, io ne sono la prova, era un caso perso quello del concerto da settembre fino agli ultimi cinque minuti <3
Domande
Provate a rispondere nelle recensioni
-Di chi è il messaggio anonimo?
-Osservando bene dove si parla di Sharon, che è successo tra Alex, Harry e Sharon?
-Che problemi ha Louis con Dora?
-Liam che nasconde?

-Cosa farà Alex per vendicarsi?
-Liam non sa sulserio niente oppure non può dire niente?


Grazie ragazze per seguirmi sempre, vi amo <3
Ciaoooo <3
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Dorando