Mi alzai così dal prato verde che si estendeva per tutto il grande giardino ricoperto di vari alberelli e fiori e mi incamminai verso la porta di casa. Appena entrai vidi mio padre al computer che stava svolgendo vari lavori, mia madre che stava preparando un cornetto con la nutella per il mio fratellino piu piccolo, Massimo, e gli altri miei due fratelli in sala che con molta concentrazione stavano guardando i soliti programmi in televisione. Avvisai tutti della notizia ma sembrò sentirmi solo mamma che dopo avermi guardato con uno sguardo triste e deluso, sussurrò mi dispiace con un filo di voce. Visto che in casa sembravano tutti presi a fare qualcosa, decisi di rifugiarami in camera mia che per me era la mia 'casa' visto che c'era tutto quello di cui avevo bisogno. La mia camera era abbastanza grande, appena si entrava si poteva vedere un letto da una piazza e mezza, di fronte al letto c'era un armadio, che da di fuori poteva sembrare apposto ma appena si apriva, un mare di vestiti messi in modo disordinato ti cascavano addosso. La finestra è di lato al letto e aveva il cornicione di legno. Le pareti erano bianche un po rovinate ma io sopra ci avevo attaccato vari posters, foto e lettere. Mi buttai sul letto alto e morbido e mi soffermai a guardare il soffitto bianco che non aveva nemmeno una crepa. Ogni volta che guardavo quel soffito era come se mi perdessi all'interno di esso e poi iniziavo a sognare. Dopo un po mi accorsi che mi mancava qualcosa. La musica. Velocemente mi alzai e mi diressi verso la borsa appoggiata sulla sedia. Tirai fuori le cuffiette, me le infilai facendo partire amnesia dei 5sos e mi ributtai sul letto sentendomi come 'libera'. Adoravo quella canzone, mi faceva pensare ad un sacco di cose ed era proprio quello che stava accadendo quel pomeriggio, non era nemmeno un minuto che avevo le cuffiette alle orecchie ma già mi ero persa nei miei pensieri. Tra una cosa e l'altra si fecero le 10. Mi ricordavo perfettamente che alle dieci e mezza avevo il treno per andate a Milano a vedere il loro concerto,ma ero troppo impegnata a pensare e quindi mi era passato di testa. Mi tolsi le cuffiette mezza insonnolita e poi mi alzai dal letto facendo un grande sbadiglio seguito da uno stiracchio che in un certo senso mi fecero risvegliare. Andai in bagno, mi lavai i denti, mi misi di nuovo la matita, il rimmel, un po di fard e mi pettinai i miei lunghi capelli biondi che io adoravo. Per una volta riuscivo a piacermi, poi sarà stata l'emozione o non so cos' altro ma mi spuntò un grande sorriso. Adoravo quella me sicura che credeva nei sogni e che nessuno poteva buttare giù. Visto che erano le 10.10, volevo esprimere il desiderio ma non ne vidi motivo visto che il mio piu grande sogno si stava per realizzare. Preparai la borsa con tutte le cose che mi sarebbero potute servire, cambio,scarpe, portafoglio,cuffiette. Le cose piu importanti c'erano quindi si poteva partire. Scesi di sotto e diedi un bacio in fronte a mamma, salutai gli altri e mi incamminai verso la stazione.