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Autore: purple eyes    13/07/2014    6 recensioni
Non riesco a credere in quello che mi è successo in meno di un mese. Sono senza un padre, mi sono innamorata di un ragazzo che non ricambia i miei sentimenti e che tra l’altro è lo stesso ragazzo di cui è innamorata la mia migliore amica. Mia madre ha un compagno mafioso e violento che farebbe di tutto pur di arrivare ai suoi scopi. Sono vittima di bullismo... La mia vita fa schifo!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caitlin, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Pattie Malette, Ryan Butler
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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*ascoltate la canzone che vi ho messo sotto nel link, quando ve lo chiedo... E' un consiglio*

Capitolo 33

My life saver...

Scuoto la testa, non riuscendo a credere a ciò che vedo e le lacrime non aiutano dato che iniziano ad appannare la mia vista. Lei è lì, davanti a me con un timido sorriso sulle labbra. I suoi occhi brillano dalle lacrime, mentre le sue mani sono strette in due pugni come se si stesse trattenendo dal fare qualcosa.

Il mio labbro superiore inizia a tremare dall’emozione e in questo momento ci sono così tante parole che vorrei dirle, ma come al solito dalla mia bocca non esce nulla. Faccio un passo avanti insicura se continuare a camminare o meno. Ne faccio un altro in attesa che lo faccia anche lei, ma non si muove.

Inizio a mordermi il labbro, quando capisco che lei non verrà mai da me. Non faccio in tempo a formulare questa frase che sento due braccia avvolgermi il corpo e dei capelli solleticarmi il viso. Rimango immobile con le braccia lungo i fianchi per realizzare se veramente tutto quello che sta succedendo è vero.

Sorrido tra le lacrime prima di stritolarla in un abbraccio dal quale non vorrei più separarmi. Io e la mia migliore amica ci stiamo abbracciando dopo tre settimane che siamo state lontane. Non ci eravamo mai separate così tanto. Stavamo ogni giorno insieme per parlare e se non avevamo niente da dirci trovavamo subito l’argomento, anche quello più stupido.

Rido tra me e me al solo pensiero, mentre inizio a singhiozzare di gioia, seguita subito dopo da lei. Lei è quella persona che non potrà mai sostituire nessuno, nonostante tutti i difetti che per me contribuiscono a renderla perfetta.

Lei è quella persona che mi conosce meglio di chiunque altro, dopo mia madre. Lei è la persona a cui ho detto tutti i miei segreti e le fantasie, anche quelle più inconfessabili. Lei è quella persona che sostituirà sempre la sorella che non ho mai avuto. Lei è quella persona che mi starà sempre vicina nonostante tutti gli errori che faccia. Lei è unica, speciale e mai nessuno potrà sostituirla.

“Forse dovremmo parlare” Mormora, prima di staccarsi, asciugandosi le lacrime con il dorso della mano, mentre io annuisco. “Da sole” Continuo io, guardando gli altri con un sorriso supplicante, incitandoli ad andare in un’altra stanza.

“Su tutti fuori!” Esclama Justin, gesticolando. “Anche tu Ryan” Continua ridacchiando verso il biondo, dato che era rimasto fermo a fissare la mia amica. “Oh… Emh… Si… a dopo” Si congeda facendo l’occhiolino ad Alex, che arrossisce violentemente.

Appena la porta si chiude, mi giro verso di lei a guardarla con un sopracciglio inarcato. “Mi sono persa qualcosa?” Domando con un sorriso malizioso sulle labbra, riferendomi al comportamento di Ryan. Emette un mugugno incomprensibile prima di scuotere la testa e sorridermi innocente.

“Ma io credo di si.” Sussurra. Sospiro prima di fare un cenno sul letto sicuramente di Ryan per sederci. La guardo mordendomi il labbro trattenendo un sorriso che sta per fare capolinea dalle mie labbra. Alex, ridacchia facendo ridacchiare anche me.

“Non posso credere che tu sia tornata” Mormoro, sentendo nuove lacrime uscire dal mio occhio destro, ma tiro sul col naso per cacciarle via. Alex annuisce, prima di fare un sospiro e iniziare a parlare. Tutta questa situazione è strana, ma tremendamente bella, mi sento di nuovo felice.

E’ come se gli altri problemi per me, fossero diventati futili. In questo momento mi importa solo della mia migliore amica. “Quando quel giorno che ero a Londra mi hai chiamata al telefono, ho capito che stavo facendo la cazzata più grande della mia vita. Stavo gettando l’amicizia di una vita per un ragazzo e non hai idea di come mi sia sentita” Si inumidisce le labbra prima di continuare a parlare “Ti ho chiamata in tutti i modi possibili e di quest-“        

“Ti ho già detto che non fa niente, anche io avrei reagito così” Ribatto sorridendo, mentre lei sbuffa non del tutto convinta. “Quel giorno che abbiamo litigato, Justin è venuto da me a parlarmi e mi ha detto che tu non molto tempo fa ti sei tagliata.” Sbianco, stringendo i pugni e vergognandomi di quello che ho fatto, soprattutto ora che lo sa anche la mia migliore amica.

Non sono arrabbiata con Justin per averglielo detto, però sento che avrei dovuto dirglielo io, anche se so benissimo che non l’ho fatto. Non le avevo mai nascosto nulla, nessun problema. Lei c’è sempre stata e sono stata una stupida a pensare che lei non mi avrebbe aiutato, come ha sempre fatto.

“Come cavolo ti è venuto in mente di fare una cosa del genere?” Mi rimprovera alzando leggermente la voce, ma nel suo tono non c’è la rabbia, ma lo stupore e la preoccupazione, mentre io getto lo sguardo sulla carta da parati color azzurro.

“I-io n-non lo so” Balbetto ricordandomi quei giorni, sentendo di nuovo il dolore nel petto.  “La mia vita stava andando a rotoli e non sai cosa è suc-“                                                                    
“Ora lo so, invece” Dice incrociando le braccia, con un’espressione terribilmente seria in volto. Aggrotto la fronte sorpresa, in cerca di spiegazioni.

“Ryan mi ha raccontato tutto e bhè appena ho saputo… Sono venuta qui” Spalanco la bocca dallo stupore, alzandomi dal letto. “Tu sai di Tom e…”                                       
“Esatto Jes” Sospira frustata, passandosi una mano tra i capelli. “E’ terribile” Afferma scuotendo la testa, incredula sicuramente da tutta questa situazione. “E non è tutto” Continua alzandosi anche lei dal letto.

“Ho parlato anche con Justin, appena sono arrivata e bhè mi ha spiegato un po’ di cose… Mi ha detto tutto quello che è successo fra voi due e tutto quello che avete passato” Si siede nuovamente sul letto, cominciando a giocare con il piumone che improvvisamente è diventato più interessante di qualsiasi altra cosa.

“Mi sono sentita male, quando l’ho saputo” Le vado incontro, sedendomi sul letto e prendendole la mano, mentre lei continua ad avere la testa bassa. “Mi sono messa in mezzo tra voi due e-“
                                                                           
“No, Alex quella che si è messa in mezzo tra voi due, sono io e credimi non c’è un giorno in cui io non me ne penta, ma… Non ho potuto evitarlo… Per me lui è tutto e lo amo” Concludo sentendomi in colpa per quello che detto, perché sicuramente lei sarà ancora innamorata di lui e io le sto sbattendo in faccia che lo amo ancora, nonostante tutto.

“Lo so” Dice, mentre io alzo lo sguardo e sul suo viso aleggia un sorriso sincero, dolce. Mi mordo il labbro e l’abbraccio forte ancora una volta, mentre altre lacrime scorrono sul mio viso. “Mi dispiace, mi dispiace” Continuo a ripetere nel suo orecchio, mentre lei mi accarezza i capelli consolandomi.

In questo momento mi sento bene, perché finalmente ho la possibilità di parlare con qualcuno e quel qualcuno è la mia migliore amica. E’ tornata e sento che non se ne andrà mai più. “Non devi dispiacerti” Mi dice staccandosi dall’abbraccio per guardarmi negli occhi, mentre con la mano destra si asciuga le lacrime.

“L’unica cosa che non capisco è il perché tu non me ne abbia parlato… Lo sai che io ti avrei aiutata, avrei fatto di tutto” Annuisco comprensiva, guardandola in quegli occhi blu che hanno sempre ammaliato tanti ragazzi e che ora sono malinconici, delusi e soprattutto tristi.

“Io non ti ho detto nulla, perché Justin, ti aveva appena lasciata, avevi problemi più importanti a cui pensare” Sospiro, mettendomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. “I problemi della mia migliore amica sono importanti” Mi dice facendomi l’occhiolino, per poi darmi un buffetto piccolino sulla guancia.

Sorrido senza accorgermene, per poi ricordarmi di un problema molto importante. “Alex, ma tu…” Deglutisco, prima di continuare la domanda. “Mi hai perdonata?” Domando con timore nella voce, con la paura nel cuore che lei possa darmi una risposta negativa.

La sua espressione cambia immediatamente, mentre mi guarda seriamente negli occhi e la paura e la preoccupazione tornano a far parte di me. “Vedi… Io credo di non essere mai stata arrabbiata con te… Il mio cuore aveva capito che tu non avresti mai potuto farmi del male, anche se non ti nego che ho sofferto molto” Dalle mie labbra esce un leggero sorriso alla prima frase che pronuncia, per poi scomparire immediatamente alla parola ‘sofferto’.

“La mia mente però mi imponeva di non perdonarti… Tutto questo era terribilmente difficile. A giorni mi svegliavo con i sensi di colpa e la voglia di perdonarti, altri giorni, sentivo che quello che ti avevo detto era giusto” Annuisco comprensiva, prima di lasciarla continuare.

“Ma quando sono venuta a sapere tutto quello che è successo, mi sono sentita io nel torto e sentivo che quella che doveva perdonarmi eri tu, per non esserti stata vicina in tutto questo” Mormora tristemente, mentre io inizio a piangere scuotendo la testa facendole capire che tutto quello che sta dicendo non è vero e che sono io quella nel torto, ma proprio mentre sto per parlare lei mi interrompe.

“No Jes, ti prego non ne parliamo più, è finita, adesso siamo di nuovo amiche e non ci separeremo più, promesso?” Domanda, prima che nuove lacrime fuoriescano dai suoi occhi. “Promesso” Sussurro decisa, prima di abbracciarla forte e sfogare tutto il male che c’è in me, tutto quello che ho passato senza di lei. Mi sento come se fossi tolta un peso dal cuore e i sensi di colpa stanno svanendo ad ogni abbraccio che le dò.

“Alex, io vorrei farti una domanda.” Singhiozzo staccandomi dall’abbraccio, mentre lei annuisce aspettando che io parli. “Sei ancora innamorata di Justin?” Domando a brucia pelo, pentendomene subito dopo. Sto per rovinare un momento perfetto, un momento che ho aspettato da tanto, per colpa di una mia stupida domanda.

Non riesco neanche a capire perché gliel’ho fatta, in fondo non cambierebbe nulla, io e Justin non staremo insieme comunque. “Sarò sincera…” Sospira. “Non lo so… Non so se sono innamorata di Justin o se lo sono mai stata. Mi piaceva e anche tanto, ma ho capito che nessuno potrà mai amarlo come lo ami tu, neanche io” Dice sorridendomi sincera.

Il mio cuore si libera di un altro peso e dalle mie labbra fuoriesce un sospiro di sollievo. “E quindi?” Domando con il timore nella risposta. “E quindi siete liberi di fare quel che volete” Mi dice alzandosi dal letto per poi fare un sorriso enorme, seguito subito dopo dal mio. Ma la mia felicità non dura molto, perché purtroppo i problemi non mancano mai.

“Anche se volessi non potrei. C’è Tom che ci minaccia.” Sospiro alzandomi e fronteggiandola mentre lei fa roteare gli occhi al cielo. E’ vero Alex mi ha dato il consenso di stare con lui, ma ci sarà sempre Tom che ci renderà la vita impossibile. Non possiamo rischiare, non possiamo mandare tutto a puttane per il nostro amore. Ci sono in gioco la vita delle persone a me care e io non potrei mai fare loro del male, dovesse costare la mia felicità.

“Jes, porca puttana!” Urla Alex scuotendomi le spalle. “Se tu lo ami veramente te ne freghi di tutti i problemi con quel bastardo, devi rischiare per amore e ora va da lui!” Mi fa un cenno con la mano verso la porta incitandomi a camminare, mentre la vedo sorridere e senza accorgermene lo faccio anche io.

Ha perfettamente ragione, devo dimostrarle che lo amo sul serio. In fondo, l’amore è anche questo. Rischiare per l’altro, abbandonando la paura di restare delusi, affrontare i problemi insieme, senza nessuna esitazione. Sono stata una stupida a non aver rischiato prima, sono stata una stupida ad aver aspettato così tanto, sono stata una stupida ad aver pensato anche solo per un secondo a voler rinunciare a lui.

Scuoto la testa a questi pensieri, prima di abbracciare Alex per la millesima volta. “Grazie” Le sussurro riconoscente. “Vai brutta idiota” Urla dandomi una pacca abbastanza forte sul culo, mentre io rido divertita massaggiandomi il culo, biascicando un ‘ehy’.

Sto per andarmene, quando la sua voce mi blocca. “Ah Jes?” Mi giro verso di lei, in attesa che parli. “Justin mi ha raccontato della chiamata che ha ricevuto, quando quella ragazza lo ha chiamato Bibo” Il mio cuore perde un colpo, ripensando a quella strana persona che mi ha chiamata ben due volte, senza farmi capire nulla.

“E io e Ryan abbiamo pensato di analizzare il tuo telefono… So che è un numero sconosciuto, ma con un po’ di lavoro, potremmo scoprire qualcosa” Annuisco, prima di sfilare il mio telefono dalla tasca e porgerglielo. “Ora vai stronzetta!” Scuoto la testa ridacchiando prima di scendere le scale per andare a cercare Justin. Mi dirigo in cucina, ma non c’è traccia di lui.

“Justin?” urlo nella speranza che lui mi risponda. “Justin?” Ripeto per la seconda volta. Aggrotto la fronte confusa, passandomi la mano tra i capelli. Dove cavolo si è cacciato? Anzi, dove sono tutti? Continuo a chiamarlo, finchè non sento una voce dall’altra stanza. “Justin!” Dico in un sorriso a trentadue denti che scompare subito dopo vedendo Ryan con le braccia incrociate.

“Dov’è Justin?” Domando con il tremore della voce, come se avessi paura di qualcosa. Paura di quello che gli potrebbe succedere. Paura che Tom, gli faccia del male. “Ehy tranquilla” Mormora Ryan mettendomi una mano sulla spalla, capendo tutta la mia preoccupazione dalla mia faccia.

“E’ andato a scuola, dovresti raggiungerlo” Sospiro facendo uscire dall mia bocca un ‘oooh’ sorpreso. Che cazzo ci è andato a fare a scuola a quest’ora? E Simon e Cait invece? Sto per chiederlo a Ryan, quando mi ricordo di una cosa molto più importante.

“Emh Alex ti sta aspettando di sopra” Dico, vedendolo arrossire subito dopo. Non c’è dubbio, Ryan è stra-cotto di Alex. “Oh emh… si vado grazie” Gli do un forte abbraccio da amica, come se lo stessi ringraziando, anche se so che non ci conosciamo bene, anche lui mi ha aiutato.

“Ti ringrazio tantissimo Ryan, sei un amico” Mormoro in un suo orecchio, prima di staccarmi dall’abbraccio. Sorride, prima di farmi l’occhiolino e allontanarsi definitivamente da me. “Ora vai” Ribatte deciso, mentre io annuisco confusa e mi dirigo fuori.

Comincio a correre pensando e ripensando. Sono confusa, è come se Ryan volesse obbligarmi ad andare a scuola per un motivo ben preciso. Io non capisco perché Justin è andato a scuola. Oggi è venerdì e non c’è nessun corso pomeridiano, ma lui non ha mai frequentato corsi pomeridiani. Mi sento strana, ma felice.

Non vedo l’ora di rivedere il suo sorriso perfetto e i suoi occhi profondi così tristi e seri che mi hanno fatto innamorare sin dal primo giorno in cui l’ho visto. Lo amo e non sono mai stata più sicura in vita mia. Entro a scuola rallentando il passo con un sorriso tra le labbra e inizio a vagare con lo sguardo in ogni direzione, notando con mia sorpresa che c’è molta gente.

Aggrotto la fronte stranita da tutto ciò, prima di ricordarmi che oggi c’è la competizione a cui io avrei dovuto partecipare. Scuoto la testa fregandomene di quella benedetta competizione e continuo a vagare in ogni direzione, finchè una mano non mi prende dal polso. “Silverstone lei deve cantare... Tra un po’ tocca a lei!” Esclama la professoressa di musica, iniziando a trascinarmi.

Cooooosa?

Sbarro gli occhi realizzando le parole che ha appena detto e il cuore comincia a galoppare nel mio petto. “Io non devo cantare!” urlo con una nota di spavento nella mia voce. Sono così confusa. Cosa cavolo sta succedendo? “Ci deve essere un errore!” Continuo, cercando di fermarmi, ma lei continua a trascinarmi, finchè non arriviamo dietro le quinte del palco.

“Due minuti e tocca a lei!” Esclama, prima di andarsene. “Aspetti!” le dico intimandole di fermarsi, mentre gira il suo viso come se fosse l’esorcista. Mi ha sempre fatto paura la Smith, ma adesso mi fa più paura un’altra cosa. “Mi dica almeno cosa devo cantare” Supplico gesticolando, mentre sul viso della professoressa appare un sorriso malizioso.

“Lo scoprirà presto” Mormora prima di andarsene e lasciarmi lì come una cogliona. Non è possibile, è un incubo. Io non mi sono mai iscritta a questa cazzo di competizione! Non posso cantare, non conosco neanche una canzone, se non quella che mi ha scritto Justin. Continuo a camminare avanti e indietro con le mani nei capelli disperata, frustata, finchè ad un tratto, nella mia mente non si collegano tutti i fili elettrici.

Ma certo! Ma che bastardi! Lo hanno fatto apposta per farmi cantare e poi hanno detto che qui c’era Justin, così che io venissi qui. Ma non c’è neanche l’ombra di quello stronzo. Scommetto che anche lui era complice, anzi sono sicura che lui è l’ideatore del piano.

Ottimo piano, ma appena finisco questa pagliacciata me la pagheranno tutti e tre. Un momento… Io non farò nessuna pagliacciata, perché me ne vado adesso. Sto per scendere dal palco, quando sento una voce amplificata, sicuramente dal microfono. “Bene, signori dopo questa breve pausa, ritorniamo alla nostra gara. Abbiamo qui sul palco Jessica Silverstone!”

Cazzo!

“Signorina tocca a lei” Esclama la Smith sbucando dalla tenda, mentre a me iniziano a venire gli attacchi di panico, pensando alla figura di merda che farò davanti a TUTTA la scuola. “No io…” Non ho il tempo di ribattere che vengo spinta sul palco e mi ritrovo davanti tutti gli studenti con i genitori che stanno facendo da spettatori.

“Buona sera” Sussurro intimidita con un sorriso forzato sulle labbra. Oh certo buona sera… Ma che cazzo dico? Non ho neanche un cavolo di vestito decente. Indosso un semplice jeans con una maglietta a maniche corte, per non parlare delle condizioni in cui saranno i miei capelli o il trucco sbavato sotto gli occhi.

“Ed ecco a voi Jessica con Overboard!” Spalanco gli occhi e la bocca rendendomi conto di quello che ha detto. Come fa lui a sapere il titolo della canzone se neanche gliel’ho detto? E come faccio a cantare se non ho portato neanche la base della canzone?

Non ho il tempo di rispondermi a queste domande, che una melodia che ormai ho sentito troppe volte, parte inondandomi le orecchie con la sua dolcezza. Il mio cuore batte forte, mentre sento le parole non uscirmi dalla gola e mi sorprendo di tutto questo.

Sono così confusa e non capisco niente di tutto questo. Non riesco a crederci, mi sento svenire e il fiato mancare, ma soprattutto stanno per uscirmi le lacrime dall’ansia, così decido di chiudere gli occhi e non guardare tutta quella gente che mi fissa. Non sento nulla, se non la musica dolce, il respiro sembra essermi ritornato magicamente in corpo, così dopo aver preso un respiro profondo inizio a cantare la prima strofa.
(ascoltate questa canzone: https://www.youtube.com/watch?v=oKF0Wt6lNB4)
 
It Feels Like Weve Been Out At Sea
So Back and forth thats how it seems
And when I wanna talk u say to me
That if its meant to be it will be


Un calore prende il sopravvento nel mio cuore, appena pronuncio queste parole che ho cantato per tanto tempo solo nella mia mente. Apro gli occhi per guardare il pubblico e scovare tra le loro facce qualche espressione delusa, ma nei loro volti c’è solo un sorriso sincero e dolce, così chiudo gli occhi continuo a cantare.

So crazy its this thing we call love
And now that weve got it we just cant give up
Im reaching out for you
Got you out here in the water and I’m

 
Questa canzone sembra stata scritta per me. Questi sono i miei pensieri che non riesco ad esprimere. La musica è ciò che io non riesco a esprimere con le parole. Ho cercato per tanto tempo l’amore, quello vero, quello dei film e pensavo non esistesse, ma mi sbagliavo e ora che c’è non posso farne a meno, anche se sembra tutto così stupido. Siamo diversi, eppure siamo così simili ed è forse per questo che ti amo.
 
I’m overboard
And I need your love to pull me up
I cant swim on my own
Its too much
Feels like im drownin without your love
So throw yourself out to me
My life saver
My LifeSaver
My LifeSaver


Neanche dopo anni, riuscirei a dimenticarti. Con nessuno riuscirò mai a provare i sentimenti che provo quando sono con te. Tu sei l’unico al mondo. L’unico che mi salverà dal mare in tempesta, sarai il mio salvagente e solo con te io mi sentirò sempre fuori bordo. Apro gli occhi per notare le persone spalancare la bocca e non ne capisco il motivo, finchè non sento una voce familiare, anche troppo, cantare la prossima strofa.

Justin.


I never understood you when you say
Wanted me to meet you half way
I felt like I was doing my part
You kept thinkin you were cummin up short
Its funny how things change how I feel


Spalanco la bocca per la sorpresa; Justin sta cantando e le parole dette, anzi cantate da lui hanno un altro effetto. E’ come se stesse cantando per me ed infatti è così. Non ci credo che stia cantando con me. Non credo a quello che sta succedendo. Sono confusa, sorpresa, ma terribilmente felice. Il cuore sembra voglia uscirmi dal petto, mentre lui si avvicina a me con un microfono in mano e la mano tesa verso il mio corpo paralizzato, mentre mi guarda negli occhi lucidi, come se davvero volesse farmi leggere qualcosa nei suoi.

So crazy its this thing we call love
And now that we’ve got it we just cant give up
Im reaching out for you
Got you out here in the water and I’m


La sua mano si posa sulla mia guancia, accarezzando la gota, per poi salire più su e asciugarmi una lacrima che era sfuggita al mio controllo. Stiamo facendo un duetto, stiamo cantando insieme, la nostra canzone che ormai è diventata la mia preferita. Se mi chiedessero il nome del mio cantante preferito, io direi il suo nome. Non importa dire un nome di un cantante famoso, il cantante preferito deve essere colui che con la sua voce ti fa emozionare, tremare il cuore, mandare in gelatina le gambe e lui a me fa questo effetto.

I’m overboard
And I need your love to pull me up
I can’t swim on my own
Its too much
Feels like I’m drownin without your love
So throw yourself out to me
My life saver
My LifeSaver
My LifeSaver


Mi unisco alla sua voce, così pura, priva di imperfezioni, limpida e tremendamente spettacolare. Canto insieme a lui con il corpo tremante. Non ho bisogno di chiudere gli occhi per evitare di guardare il pubblico, cercando un sostegno, perché adesso ho i suoi occhi che mi danno sicurezza, mi danno il coraggio per fare ciò che non ho mai fatto.

Its supposed to be give and take I know
But ur only takin and not giving anymore
So what do I do
Coz I still love you
Your the only one who can save me

Woooahhhhhh
Woooahhhhhh
Woooahhhhhh


Prendo la sua mano stringendola forte scaricando l’ansia, quasi del tutto scomparsa grazie a lui. Non mi importa della gente che ci sta fissando. In questo teatro così mal ridotto, così vecchio mascherato dalle decorazioni in occasione della serata, ci siamo solo io e lui. Non mi importa di stonare qualche nota, perché sono con lui e lui è tutto ciò di cui mi importa.

Im overboard
And I need your love to pull me up
I cant swim on my own
Its too much
Feels like im drownin without your love
So throw yourself out to me
My life saver
My LifeSaver
My LifeSaver


E così concludiamo la canzone guardandoci negli occhi, come se stessimo ancora cantando, come se non ci fossimo accorti della fine della canzone. Rimaniamo in silenzio per qualche secondo, finchè tutti nella sala applaudono e urlano, ma a noi non importa, continuiamo a guardarci, finchè io non sorrido felice e lui mi stringe tra le sue braccia, sollevandomi da terra, facendomi fare un piccolo giro.

Quando sento di nuovo il pavimento sotto i piedi, mi giro in direzione del pubblico, guardando il loro volto felice e alcuni addirittura sono in piedi ad applaudire, tra questi la professoressa Smith. Guardo oltre il pubblico e noto che fuori la porta ci sono Alex, Ryan, Cait e Simon che ci sorridono fieri e applaudono felici, soprattutto Cait e Alex che non fanno che saltare da una parte all’altra, facendomi ridere.

Non mi ero minimamente accorta che fossero venuti, adesso capisco tutti. Forse era questa la sorpresa di cui parlava Justin. “Andiamo via di qui” Mi sussurra in un orecchio.





*SPAZIO AUTRICE*
Ehylaa ragazzeee! Eccomi qui con un giorno di ritardo, ma sono ancora qua! Eh già! (Ok, se cito un'altra canzone di Vasco rossi, Marianna Tulli mi ammazza) Sono riuscita finalamente a pubblicare questo capitolo e spero vivamente che le mie amiche che non sono beliebers abbiano ascoltato la canzone, perchè credo che il capitolo abbia tutto un altro effetto con la canzone. Spero vivamente che via sia piaciuto, perchè ci ho messo il cuore per scriverlo eho fatto di tutto per aggiornare proprio oggi, perciò vorrei chiedervi qualche recensione in più, anche per dirmi le cose che non vanno bene e le cose che devo cambiare, io accetto tutto... Ringrazio comunque tutte le recensioni che ho ricevuto e chi ha messo la storia tra i preferiti-seguiti-ricordati... Spero vivamente di ricevere più recensioni... Nulla, detto questo ci vediamo nel prossimo capitolo che spero di pubblicare presto se ricevo più recensioni.... Baciii
-Mirea xoxo


 
  
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