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Autore: LauraPalmerBastille    13/07/2014    9 recensioni
“Dei Percy,sei così ottuso.”-dice,mentre il suo sguardo si perde negli occhi color verde mare del più grande.
“Non capisco Nico,cosa intendi?”-risponde,e sembra quasi che un piccolo sorriso di sfida sia comparso sulle sue labbra.
“Questo.”-si affretta a dire,prima di poggiare la sua bocca su quella di Percy.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jason Grace, Nico di Angelo, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I had a crush on Percy.

Pernico/Percico?

Il silenzio è calato nella stanza. Percy alza lo sguardo verso Jason, e il suo sopracciglio guizza immediatamente verso l'altro nell'incontrare l'espressione confusa del biondo.
È stato un litigio stupido e privo di senso, e lui lo sa.
Non è nella sua indole litigare con le persone che gli sono affianco, ma è forse per il ricordo ancora fresco del bacio tra Jason e Nico, o per il fatto che loro sue siano così uniti, che alla prima occhiata di sfida dell'altro Percy ha sentito la rabbia montargli dentro.
Ed è stato stupido, lo sa.
Soprattutto è stato stupido litigare su questi argomenti con Nico presente.
Percy sbuffa rumorosamente, lisciandosi i capelli mori.
“Senti, Jason, mi dispiace. Non dovevo attaccarti in quel modo e--”
“Non fa niente.”-lo interrompe, e il suo viso sembra quasi più rilassato -”solo, voglio sapere che intenzioni hai con lui.”
Percy boccheggia per un secondo, preso alla sprovvista. Poi le sue labbra si muovono decise, ammettendo quello che da tempo vorrebbe ammettere, ma che non ha avuto il coraggio di dire.
“Io voglio stare con Nico.”-confessa. Sgrana gli occhi, perchè non può crederci di averlo detto veramente. Di averlo finalmente ammesso.
Un sorriso spontaneo compare sulle sue labbra, e anche su quelle di Jason sembra di scorgerne uno.
“Bene.”-risponde con tono più rilassato il biondo-”e ora cosa avrai intenzione di fare?”
“Non lo so...”
Le mani del moro finiscono nuovamente tra i suoi capelli, lisciandoseli. È nervoso, perchè in pochi minuti sta prendendo decisioni che prima non avrebbe avuto il coraggio di prendere.
“Sicuramente, non puoi continuare ad illuderli entrambi.”-borbotta Jason, con tono nuovamente acido.
“Andiamo Jason, lo so! So che non posso continuare così ma... è difficile.”
Percy sente un peso sullo stomaco. Vorrebbe che ci fosse una soluzione facile per questa situazione, ma non c'è. Odia far soffrire le persone, soprattutto se questi sono suoi amici. E ha cercato di rimandare la sua decisione il più possibile, ma non può scappare all'infinito.
E ora deve scegliere.
O Nico, o Annabeth.
Il fatto, è che lui già sa con chi vuole e può stare. Con chi si immagina una vita futura, solo non sa come dirlo all'altro.
“Consigli?”-chiede il moro, scrollando le spalle con fare stanco. Jason lo scruta con sguardo duro e le labbra aggrottate. Poi socchiude gli occhi, e sospira rumorosamente.
“Per prima cosa, Jackson, vai da lui. Adesso ha bisogno di te.”
E Percy non se lo fa ripetere due volte. Esce fuori dalla casa del biondo correndo, e cercando di scorgere un paio di occhi scuri in mezzo alla notte.

**

Nico rientra dentro il suo appartamento con il cappuccio che gli copre gran parte del viso,e le mani affondate nei suoi soliti jeans neri.
Sente il sangue ribollirgli nelle vene, mentre ripensa a quelle stupide allusioni che il suo migliore amico e la sua cotta avevano appena fatto su di lui. Con lui presente, per di più!
Si butta sul divano, prendendosi la testa tra le mani.
Perchè nella sua vita non c'è mai nulla di semplice? Perchè non poteva innamorarsi di un ragazzo con il suo stesso orientamento sessuale, senza una super-fidanzata affianco e che lo ricambiasse? Perchè?
Ovvio, perchè la vita si diverte a prenderlo in giro ogni santo giorno.
Alza il viso di scatto, quando lo stridio del campanello gli percuote le orecchie. Apre la porta con rabbia, perforando con il suo sguardo di fuoco Percy che, col suo solito meraviglioso sorriso, lo fissa da fuori la porta.
“Ciao.”-inizia il moro,con tono nervoso-”Posso... Posso entrare?”
Nico butta un'occhiata veloce al suo appartamento perfettamente pulito, come al solito. Cerca di non far caso al bruciore che si è soffermato sulle sue guance, e annuisce.
Percy fissa per qualche attimo le gote arrossate del più piccolo, ed inizia a martoriarsi il labbro inferiore con i denti mentre entra dentro l'appartamento.
E prima che Nico possa nemmeno richiudere la porta, la grande mano dell'altro si ancora sul suo polso, fermandolo.
“Percy?”-annaspa il moro, posando il suo sguardo su quel piccolo tocco. Sente la pelle bruciare nel punto in cui il più grande lo sta toccando, ma non gli fa male.
Gli piace.
E il suo cuore sta battendo più forte del previsto.
Poi la mano di Percy lo strattona verso di sé, e Nico ritrova il suo viso sui pettorali dell'altro. E sente le braccia del più grande circondargli le spalle, in questo goffo abbraccio che fa andare a fuoco il viso del più piccolo.
Dal canto suo, Nico rimane immobile. Le braccia stese lungo i fianchi, e il labbro inferiore stretto tra i denti. Ha paura che Percy possa sentire il battito frenetico del suo cuore, che minaccia pericolosamente di uscire dal petto.
E la stretta in cui è avvolto lo tranquillizza. È per questo che, sospirando, socchiude gli occhi e si abbandona a quel piccolo contatto con il ragazzo che ama da anni.
Sente il respiro caldo del più grande sui suoi capelli,e un brivido caldo gli sale per tutta la schiena.
Quando le mani di Percy scivolano sulla sua schiena, sciogliendo questo piccolo contatto, Nico sente quasi freddo.
“Mi dispiace, Nico.”-ammette il moro, mordendosi il labbro inferiore nervoso.
Il più piccolo sospira nuovamente, e scrolla le spalle.
“Sei un idiota, Jackson, e non mi stancherò mai di ripetertelo.”
Percy scoppia in una risata liberatoria, e Nico non può non pensare che il suo sorriso è qualcosa di splendido. Chiude finalmente la porta e si dirige in cucina.
“Oggi niente succo,mi spiace.”-dice, aprendo il frigo e infilando il viso dentro. Lo richiude posando sul tavolo una bottiglia d'acqua.
Percy sorride, e gli rivolge un'occhiata divertita.
“Dillo che te li sei bevuti tutti te,Di Angelo.”-gli risponde cercando di imitare la sua voce cupa. Nico alza un sopracciglio, squadrandolo da testa a piedi.
“Taci, Jackson. Le tue imitazioni fanno pena. Io ho la voce decisamente più sensuale.”
“Oh, si. La tua voce è decisamente più... come hai detto tu? Ah, si. Sensuale.”
Il più piccolo alza gli occhi al cielo,sbuffando.
“Ciao sono Percy e amo i pesci. Il mio film preferito è alla ricerca di Nemo, anche se ho quasi diciotto anni.”-lo imita, con la voce più alta e ridicola che riesca a fare.
Percy lo fissa per qualche secondo con aria offesa, poi scoppia in una fragorosa risata. Ride così forte che quasi non cade dalla sedia.
Nico, dal canto suo, nasconde un sorriso dietro i suoi capelli scuri.
“Accidenti, Nico. Mi hai fatto uguale!”-ride il più grande, portando una mano sulla testa del più piccolo e scompigliandogli i capelli, come solito a fare.
“Peccato che non fosse un'imitazione. È la verità.”-borbotta Nico, versandosi dell'acqua nel bicchiere.
“A proposito di 'alla ricerca di Nemo', so che stasera lo mandano in--”
“No, Jackson.”-lo interrompe brusco il più piccolo.
Sul viso di Percy appare un sorriso furbo,e i suoi occhi si accendono di una scintilla strana.
Nico non distoglie il suo sguardo dall'acqua che sta sorseggiando tranquillamente, ma sente lo sguardo del più grande perforargli la schiena.
“Percy, ho detto di no.”-ripete, lanciandogli un'occhiata veloce. Quando incontra il suo sguardo scaltro quasi non si strozza con l'acqua che sta bevendo.
Ha passato anni a fissare in silenzio Percy, e ormai conosce ogni piccola sfaccettatura di lui. Ogni suo movimento sa a cosa corrisponde, ogni suo gesto a che emozione vuole esprimere.
E questo sorriso, Nico lo sa, non porta sicuramente a nulla di buono. O forse si?
“Niiico?”-cantilena il più grande, alzandosi piano dalla sedia.
“Percy, non ti azzardare nemmeno.”
“E... se io mi azzardassi, invece?”
Il più piccolo sente le guance andargli a fuoco, ed il cuore minacciare di risalirgli su per la gola. Osserva Percy che piano si alza dalla sedia e, con quel sorriso furbo stampato sulle labbra, avvicinarsi a lui di soppiatto.
Prima che lui possa nemmeno provare a scappare, o roba del genere, sente i pettorali del più grande premere contro la sua schiena, facendolo irrigidire immediatamente.
“Tu sai che io non posso dire di no a 'alla ricerca di Nemo', vero?”-gli sussurra dritto nell'orecchio.
Nico cerca di mantenere la mente lucida. Ogni volta che il corpo di Percy è decisamente troppo vicino al suo, va in tilt.
“Odio quel film,Jackson. E poi è tardissimo, sicuramente sarà già finito.”-cerca di controbattere, avvicinandosi al tavolo per allontanare i loro corpi.
Si,decisamente troppo vicini.
Non che la situazione gli dispiaccia, sia chiaro. Ma sente già le gambe tremargli, e sicuramente crollare lì di fronte a lui è la sua ultima prospettiva per la serata.
Percy capta la sua insicurezza e, da bravo disturbatore che è, ridacchia piano, per poi avvicinarsi ancora di più al più piccolo, cingendogli la vita con le braccia.
Nico sussulta immediatamente, appena le braccia del più grande lo avvolgono.
“Non è ancora finito, in realtà.”-sussurra di nuovo Percy.
E Nico si ritrova a stringere i denti, e ancorare le mani sul bancone della cucina per mantenere i nervi saldi. Il suo corpo è scosso da spasmi di calore, e le solite farfalle nello stomaco sembrano aver tirato su il tendone per il circo nella sua pancia.
“Cosa non ti è chiaro della parola 'no', Jackson?”-chiede, cercando di non far notare la voce che gli trema.
“Bene, lo hai voluto te.”
“Eh? Io non ho voluto proprio...”-cerca di dire, ma la stretta delle braccia di Percy si stringe sulle sua vita.
“Percy, NO!”
Nico sente le braccia del più grande sollevarlo, e i suoi piedi che non toccano più un pavimento solido. Percy ha caricato il suo piccolo corpo sulle sue spalle, e Nico si ritrova a stringere la maglia del più grande tra le sue mani per sorreggersi.
Prova ad urlare, ma le risate del più grande riempiono tutta la stanza.
“Questa è violazione di persona, Jackson!”-urla, dando qualche pugno sulle larghe spalle del moro.
Poi la sua schiena tocca qualcosa di morbido, che lui associa al divano. Quando alza il viso, scopre invece di essere nella sua scura e lugubre stanza.
Percy lo sovrasta, con quel sorriso furbo che ancora gli incorona il viso.
“Sei ancora deciso a non volerlo guardare?”-chiede, assottigliando gli occhi in chiaro segno di sfida.
“Assolutamente si.”
“Bene! Questo significa che dovrò costringerti!”
“Cos--”
Prima che Nico possa anche solo alzarsi, Percy si stende con decisamente poca delicatezza sulle gambe del più piccolo, bloccandolo. Sente i pettorali del più grande a contatto con le sue cosce, e le sue guance arrossiscono quasi immediatamente.
Ringrazia gli Dei di aver dipinto la sua stanza di nero, e il fatto che sia notte.
“Percy, non puoi obbligarmi a guardarlo!”-soffia, alzando gli occhi al cielo.
“Non è quello che sto facendo?”-ridacchia il più grande, afferrando il telecomando e accendendo la piccola tv che Nico ha in camera sua.
Il film, grazie agli Dei, è iniziato già da venti minuti. Ma questo non toglie a Nico un'altra ora di insopportabili pesci parlanti e urletti di gioia di Percy.
Sbuffa rumorosamente, poggiando la testa al muro.
“Questa me la paghi cara, Jackson.”
Percy stacca per un momento gli occhi dal cartone, e li punta in quelli scuri del più piccolo. Nico rimane paralizzato da quello sguardo così gioioso e... perfetto.
Il più grande gli rivolge uno dei suoi sorrisi più dolci, facendo arrossire immediatamente il più piccolo. Poi riporta il suo sguardo alla tv.
“Ah! Qui è quando Dory e Marlin incontrano gli squali! Shh... è il mio pezzo preferito.”-lo zittisce il più grande, con un sorriso ebete stampato in faccia. “Io sono squalo buono, non un automa divoratore di pesci!”-recita poi Percy, insieme agli squali nel cartone.
“Percy, ma cosa..?”
“Shhh... Se voglio cambiare questa immagine di me, devo prima cambiare me stesso. Dai, con me Nico! I pesci sono amici, non cibo.
Il più piccolo lo fissa per qualche secondo perplesso, poi scuote la testa con un piccolo sorriso sulle labbra.
“Sei proprio un idiota, Jackson.”

**

I titoli di coda iniziano a scorrere sullo schermo nero, e Percy spegne la piccola tv stropicciandosi gli occhi.
È davvero tardi, e già sa che sua madre la mattina dopo gli farà una sfuriata. 
Prova ad alzarsi dalle gambe del più piccolo, ma un leggero peso sulle schiena glielo impedisce. Si volta di poco, e la scena lo intenerisce.
Nico è addormentato sulla sua schiena, con le braccia sotto la testa e la schiena ricurva in una posizione decisamente scomoda.
Un sorriso dolce gli appare sulle labbra, e vorrebbe osservare Nico dormire sempre. Sembra così indifeso, così maledettamente bisognoso di protezione.
Scivola via dalla sua presa, cercando di non svegliarlo.
Poi le sue mani scivolano lentamente sotto le braccia del più piccolo, per sollevarlo da quella posizione scomoda. Si ritrova il corpo addormentato di Nico tra le sue braccia, e un moto di affetto gli si scatena nello stomaco. Sente un calore salirgli per tutta la spina dorsale, perchè vorrebbe rimanere con quel ragazzo per sempre.
È strano, lo fa sentire così bene. Così … giusto.
Lo poggia con delicatezza sotto le coperte, e rimane per qualche secondo a fissarlo. 
Si chiede, involontariamente, se Annabeth sarebbe mai rimasta fino a notte fonda a guardare con lui quel cartone.
E non trova risposta.
Non la trova, perchè con lei non gli ha mai nemmeno sfiorato l'idea di proporle di guardarlo insieme. Invece con Nico è filato tutto così... spontaneo?
Agisce senza pensare con lui, si sente sé stesso. E all'improvviso sa cosa deve fare.
Se lo sente dentro.
Si china sul viso del più piccolo, lasciandogli un piccolo e delicato bacio sulla fronte. Indugia su quella pelle più del dovuto.
Chiude gli occhi, respirando l'odore di casa che quel ragazzo emana.
Poi si alza, e si volta per andarsene.
Ma prima che lui possa anche solo muovere un passo, una gracile presa lo afferra per il polso. Percy si volta, ed incontra lo sguardo assonnato del più piccolo.
Il suo viso sprofonda nel morbido cuscino, e ha gli occhi socchiusi.
“Dove stai andando?”-chiede, con voce impastata.
“è tardi Nico. Dovrei tornare a casa, mia madre mi ucciderà.”-sussurra, come per non volerlo svegliare ancora di più.
“No...”
“Cosa?”
“Non te ne andare.”-dice, stringendo con più forza la presa sul suo polso-”Rimani qui con me.”
Percy lo fissa. E di nuovo quel moto di protezione gli si attorciglia intorno alle viscere.
“Okay.”-cede alla fine, con un sorriso tenero sulle labbra. Anche Nico sorride, lasciando la presa su Percy. Si sposta nel letto per creare lo spazio all'altro.
Percy si leva frettolosamente la maglia, e senza staccare lo sguardo dal viso addormentato del più piccolo, si stende sotto le coperte.
Non fa in tempo a muoversi nel letto, che le braccia di Nico circondano il petto del più grande, attirandolo in un dolce abbraccio. Percy rimane per qualche attimo sorpreso, e fissa il viso di Nico poggiato sul suo petto. Poi avvolge le sue braccia intorno al corpo del più piccolo, ricambiando l'abbraccio.
E, prima di addormentarsi, sente uno strano calore avvolgergli il corpo.
E gli piace. Si, gli piace.
**
Note dell'autrice:
Okay, non sono cucciolosissimi?
Questo capitolo è più corto degli altri, e sicuramente c'è meno azione, MA C'è PIù PERNICO!:D
Poi, per avvertirvi, questo è il penultimo capitolo.
Dopo di questo vi sarà solo l'ultimo e l'epilogo finale. Purtroppo, anche questa ff sta per finire c.c
Come ultima cosa, vorrei ringraziare davvero di cuore: CrazyFangirl; Pussi_cat; FoxFace00; serena_stylinson; Katie86; Valeria_Jackson00; Ainsel; per le vostre recensioni.
Davvero grazie mille. Mi spiace di non aver risposto (purtroppo non riesco a fare più cose insieme) ma ho letto tutte le vostre recensioni e le ho apprezzate davvero tutte.
Grazie,davvero.
E grazie anche a chi legge la storia in silenzio.
Al prossimo capitolo. Un bacione,LauraPalmerBastille '°'

  
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