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Autore: tucatua    14/07/2014    4 recensioni
E se non tutto fosse accaduto davvero?
E se persone che si credevano morte fossero invece vive?
Silenzi,amarezze,delusioni e scoperte.
Katniss sarà di nuovo sconvolta dopo tutte quelle scoperte?
Come reagirà?
E se Finnick,Gale,Peeta non fossero le persone che si crede?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 17.

Pov Peeta.

Respiro rumorosamente mentre cerco di realizzare le parole davanti a me,per qualche assurda ragione vorrei correre via,lontano.

Indietreggio fino al muro,poi mi lascio scivolare per terra.

Non è possibile.

"E' vero?" chiedo in direzione dei medici.

"Si signore" dicono annuendo.

"Lei come sta?" domando ancora.

"Non bene di certo" dicono ovviamente.

"Posso vederla?"

Vedo Gale che mi guarda storto ma non mi interessa,può intromettersi fino ad un certo punto nella mia vita.

"Si,ma non la disturbi troppo.." risponde serio il più anziano dei tre medici.

Apro la porta bianca,Katniss è sdraiata e guarda il soffitto,anche da qua posso vedere delle lacrime scenderle sulle guancie.

E per la prima volta dopo tanto tempo piango anche io.

Piango perchè ho paura,ho paura di cosa potrà accadere adesso,qual'è il mio destino?

Mi avvicino lentamente a lei che non mi ha ancora notato.

Quando poi poggio una mano sul lettino,lei si tira su,e mi fissa per attimi infiniti.

Giuro di poter leggere tutto quello che passa nei suoi occhi,stupore,felicità,disperazione,amarezza e rabbia,vedo sopratutto rabbia.

Rimango semplicemente li,immobile a fissarla.

L'unica cosa che mi risveglia è il suo schiaffo,che mi arriva chiarissimo.

"E' colpa tua Peeta,solamente colpa tua!" mi dice piangendo ancora più forte.

Annuisco,incapace di dire qualsiasi altra cosa.

Ha ragione,solamente io posso dirmi responsabile di questo fatto.

"Io..io..sono un mostro Katniss..vorrei uccidermi se ne avessi il coraggio" mormoro.

"Vattene" dice sdraiandosi di nuovo.

Rimango fermo li,i miei piedi non hanno intenzione di muoversi.

"Va via!" urla ancora.

Lentamente,un passo alla volta,mi avvicino all'uscita.

Ho un peso sopra al cuore che non si potrà mai sfare...

Sei un cretino,un grandissimo cretino Peeta Mellark.

-

Le valigie sono pronte,il treno mi aspetta.

Passo davanti casa di Katniss e lascio una busta sotto la porta.

Non potrei mai parlare,in queste condizioni non ne sarei mai in grado.

Ancora una volta Peeta scappa,scappa dai problemi e dalle paure...

Pov Katniss.

Sono a casa mia,o meglio,sono da tre giorni rinchiusa nella mia camera,adesso il mondo mi fa ancora più schifo,tutto quello che vedo mi fa schifo.

Non ci posso ancora credere,o meglio,non ci voglio credere.

Ancora spero che tutto sia un brutto sogno,adesso io mi sveglio e tutto finisce,dico a me stessa,tirandomi l'ennesimo pizzicotto.

L'ho perso,ho perso il mio bambino.

Troppo stress e ansia,insieme a tutto quel pianto,hanno portato ad un aborto naturale.

Non voglio crederci,voglio morire,voglio lanciarmi da una rupe con un sasso al collo...

Dopo due giorni di isolamento in camera mia decido finalmente di uscire da camera mia.

Scendo lentamente i gradini,uno ad uno,come se potessi morire così,nel limbo della disperazione.

Prendo del caffe,devo svegliarmi...poi noto una busta bianca che sbuca dalla porta.

Per un momento credo di lasciarla li,poi mi avvicino e la prendo.

Non c'è nessun mittente e nessun destinatario.

Apro la busta ed estraggo due fogli,scritti in calligrafia piccolissima,che riconosco subito,Peeta.

Mi avvicino al fuoco che scoppietta nel camino,voglio bruciarla.

Qualcosa dentro di me mi frena,voglio leggerla prima.

Mi siedo sulla rossa poltrona di fronte a me,e incomincio a leggere.

"Cara Katniss,

probabilmente questa lettera adesso stà bruciando nel fuoco,o è andata dritta nel cestino,ma se per caso,tu dovessi leggerla,leggila tutta e con attenzione.

La cosa principale che devi sapere è che ti amo,anche quando ci siamo incontrati nel bosco,avrei voluto dirtelo,ma c'è un motivo che adesso ti spiegherò. Quando ci siamo dati quella pausa,ti ho seguita,ho visto che andavi da Finnick e non ho capito più niente,ho avuto paura che tu potessi tradirmi,così sono corso da Annie,la mia mente delirava e il mio corpo non seguiva più i miei comandi,il mio cuore non aveva potere decisionale in mezzo a quel caos di emozioni,non ero io,ecco la spiegazione. E non ero io davvero,oh diamine non avrei mai fatto una cosa del genere. Poi sono scappato,e piano piano mi sono calmato,il mio cervello è tornato a funzionare e mi sono reso conto di quello che avevo appena fatto.

Ti giuro Katniss,volevo uccidermi,poi tu mi hai trovato,sapevo che non potevo restarti nascosto,tu mi consci troppo bene. In quell'arco di tempo ho pensato che dovevo proteggerti,proteggerti dal pericolo più grande,Io.

Così ho pensato e pensato e ho capito che forse dovevo starti lontano.

Io forse non tornerò mai più lo stesso,e non voglio che tu stia con me per obbligo o cosa,mi sono allontanato,ferendoti e mi sento ancora troppo in colpa. Ho continuato a cercare una soluzione,e l'ho trovata. Andare via,andare via dal dodici,per pensare.

Per ritrovare me stesso.

E scusami adesso se non ti dico dove sono andato,ma non voglio che tu mi cerchi o mi trovi,devo capire chi sono e cosa voglio e quando l'avrò fatto,tornerò e se tu mi vorrai ancora,se mi avrai aspettato per tutto il tempo che mi sarà necessario,io ti sposerò,ti bacerò,ti amerò come mai,ti amerò per sempre. Ti amo anche adesso Katniss,e mi manchi già.

Sono un mostro,mi dispiace fino alla morte della perdita di nostro figlio.

Non ti dico a presto,perchè non so quanto tempo servirà...non voglio mentirti ancora.

Ti basti sapere che ti amo,per sempre tuo.

Peeta.

 

  
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