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Autore: Frency031194    14/07/2014    1 recensioni
Tra di loro c'era un legame forte che è rimasto nel tempo.
Perchè lui può negarlo quanto vuole, ma una parte di lui era morta con lei.
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Solid Snake/Old Snake, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3: Guilty

Sapeva che Snake sarebbe arrivato a Groznyj Grad,  era un soldato abile e testardo, sarebbe andato fino in fondo, ma lei sapeva che non sempre in una missione le cose vanno come si deve.
Aveva seguito Volgin nella stanza dove avevano rinchiuso Sokolov, per cercare la sua “amante” e invece si era ritrovato Sokolov in compagnia del maggiore.
In pochi sapevano che Volgin era un tipo che amava chiunque, adorava gli uomini quanto le donne, sadico com’era si divertiva nelle sue stanze con chiunque gli interessasse e il maggiore era uno di quelli, uno dei suoi “preferiti”.
Snake era riuscito a metterlo a terra e lei subito era intervenuta combattendo un po’ contro di lui, inutile dire che anche se lui era diventato forte, lei era riuscita a bloccarlo e togliergli quella maschera tenendogli il coltello sulla gola.
Vide Volgin avvicinarsi puntando la pistola al volto di Snake.
<< Ne resti fuori!>>
Spostò in malo modo Snake e con due colpi mise a terra anche Volgin, che si rialzò poco dopo guardandola un po’ intimorito.
<< Capisco perché la chiamano The Boss… cos’era una mossa di Judo?>>
<< No, si chiama CQC, la tecnica base del combattimento ravvicinato, l’ho perfezionata con lui>>
Disse voltando lo sguardo verso Snake ansimante a terra, non potè impedire che Volgin lo prendesse per la collottola guardandolo con un ghigno sadico, mentre le scariche elettriche cominciavano ad attraversare il suo corpo.
<< Ha intenzione di ucciderlo?>>
Quella domanda la fece dando le spalle ai due uomini, non riusciva a guardare, perché il senso di colpa l’assaliva, ma come al solito la sua faccia mostrava indifferenza.
<< Naturalmente, ma prima … voglio fargliela pagare per ciò che ha fatto ad Ivan>>
Cominciò a riempirlo di botte, sentiva i gemiti di dolore di Snake e ognuno di essi era un colpo al cuore, cominciò ad allontanarsi da quella stanza e , anche se non lo poteva vedere, sentì il suo sguardo su di lei e ancora una pugnalata al cuore.
Colpa.
Si sentiva in colpa perché non poteva salvarlo da quell’uomo.
Perché avrebbe dovuto procurargli altro dolore.
Perché lo aveva coinvolto in tutto questo.
Aveva mentito quella sera, quando lui tornò dopo una settimana, gli aveva detto che non si aspettava che la perdonasse quando in realtà sperava che lo facesse.
Colpa.
Era tutto ciò che sentiva in quel momento, persino quando incrociò Ocelot, perfino lui capì, ma non la fermò, perché nessuno dei due poteva fare niente.
Neanche nella sala delle torture, sentiva le due grida di dolore e solo quando sentì una pausa entrò.
<< Non parlerà, è stato addestrato a non arrendersi … è stato addestrato da me>>
<< Questo non va bene, quindi date le circostanze lei mi deve dimostrare che non avete un accordo segreto>>
<< Non si fida di me, vero?>>
Si avvicinò a Volgin minacciosa e lui indietreggiò, lui sapeva bene quanto poteva essere pericolosa.
<< Non dico questo, solo lo dimostri … gli cavi gli occhi, non mi piacciono i suoi occhi azzurri, lei lo ha reso un soldato e ora lo rovini, lo faccia!>>
Ancora una volta, doveva subire, doveva fargli del male, per quanto sarebbe durata quella colpa?
Si avvicinò con il coltello all’occhio di Snake e per la prima volta il suo braccio tremava, fu allora che Tatyana, la fermò e nel profondo tirò un sospiro di sollievo.
Assistette al solito gioco di Ocelot, ma non potè prevedere quello che sarebbe successo, che mentre Ocelot metteva alla prova la ragazza, lei capì che la prossima pistola era quella con il proiettile e ovviamente anche Snake lo capì, ma non avrebbe mai pensato che pur di difendere quella ragazza, lui si mise in mezzo spintonando Ocelot.
Il proiettile però colpì l’occhio destro di Snake e lei non resistette, diede un grosso ceffone a Ocelot.
<< Questo ti basta?>>
Tono atono, ma minaccioso allo stesso tempo e aspettò che si Volgin che Ocelot uscissero prima di sparare ad una gamba di Snake e dargli la sua arma.
<< Corri>>
Disse prima di uscire.
Era un modo per espiare le sue colpe, dargli una speranza per scappare? Non lo sapeva neanche lei, sapeva solo che lui doveva salvarsi, lui era la sua  speranza.
Sperava solo che un giorno, sarebbe riuscito a perdonarla.
 
Angolo Autrice:  Ed ecco finalmente il terzo capitolo! Rivivere questa scena è sempre come la prima volta, orribile.
Vedere Big Boss torturato e anche la scena in cui perde un occhio... bhe per una sua fan è sempre stato brutto, ho odiato moltissimo Volgin e solo dopo il gioco possiamo capire The Boss.
Come sempre mi dedico solo ai suoi pensieri e alle sue sensazioni, quando morirà invece sarà Big Boss il principale protagonista, con però la figura della sua mentore sempre al suo fianco.
Spero sempre che vi piacci, grazie a chi segue questa storia, ai lettori silenziosi e se lasciate una recensione così mi fate sapere cosa vi piace, non vi piace, dove posso migliorare o altro mi fate un grossissimo piacere.
Grazie ancora per averla letta e al prossimo capitolo!
  
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