Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: PhoenixAinsel    31/08/2008    3 recensioni
[UN NUOVO CAPITOLO DOPO LUNGA ATTESA] La potenza dell'Imprinting...E quel che ne può scaturire quando ad averlo è Jacob Black. Ma come potrebbe prenderla se il suo imprinting fosse la migliore amica di Bella Swan ai tempi di Phoenix?
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ossessione

Tremava e singhiozzava ancora tra le braccia del giovane Licantropo, quando questi varcò nuovamente la porta della sua stanza. Aveva ancora avvolta la coperta attorno al bacino, ma non si premurò di sostituirla con altro. In quel momento stringeva Liz con una forza ed un ardore che parevano incredibili anche a Lui.
L’aveva appena trovata e per poco non l’aveva perduta.
Lei era ancora stretta al suo collo, lo serrava in una morsa stretta, celando il viso sulla sua spalla sinistra.
Durante il tragitto che li riportava a La Push, Jake aveva spiegato a Liz ogni cosa che gli sembrasse rilevante riguardo la sua condizione. Tuttavia nulla menzionò in merito ai Vampiri, se non alcune informazioni stringate inerenti solo al Neonato che li aveva aggrediti. Lei aveva continuato a singhiozzare, senza smettere, confusa e turbata, sconvolta per quanto ora si vedeva costretta ad affrontare e che non le sembrava possibile fosse reale. Il Lycan per tutto il percorso aveva continuato a stringerle la mano, riducendosi a cambiare con la sinistra le marce per non farle mancare il suo contatto. Ed ora che erano li nella sua stanza al sicuro, il Licantropo sospirò di sollievo.
Respirò profondamente, gonfiando l’ampio petto nudo e bollente. La sorreggeva ancora stringendone i glutei con una sola mano; per lui il peso di Liz era poco meno di un inezia.
Richiuse la porta con la mano destra e rimase in piedi, divaricando leggermente le gambe. Portò la mano sulla nuca di lei, posando le dita sulla zona occipitale della testa. Lei rabbrividì, singhiozzando ancora.
Jacob avanzò ancora nella stanza raggiungendo il letto, ancora disfatto da prima, ma rimanendo in piedi. La destra scivolò sul crine di Liz e ne afferrò una ciocca che si attorcigliò alle dita per poi portarsela alle nari.
“Sai di buono, Elizabeth” sibilò roco.
Lo sfarfallio si accese nuovamente nel suo stomaco e serrò il collo muscoloso del Lycan spostando la testa, celandola nel suo collo. Inspirò profondamente il profumo muschiato del ragazzo e rilasciò l’aria con lentezza mormorando “Grazie…per avermi salvata…” singhiozzò “non volevo ti ferissi, perdonami ti supplico…”
Jacob scosse il capo.
“Te l’ho spiegato, noi Licantropi guariamo in fretta”.
“Ma c’era tutto quel sangue io…Dio credevo fossi morto...mi sono…”
“Shhh” sibilò lui zittendola. “Sei sconvolta, hai scoperto troppe cose, troppo in fretta e nel modo sbagliato, ma devo ancora spiegartene una…” mormorava, continuando ad assaporare il profumo dei capelli di Liz, ebbro. Lasciò scivolare la mano dal collo di lei alla schiena, sostenendola e la inclinò, poggiando un ginocchio sul materasso, stendendola con delicatezza al centro del suo letto. La ragazza lasciò andare Jake e strinse le braccia attorno al torace mentre si volgeva sul fianco destro dando le spalle a lui ed alla porta. Lui scese il ginocchio e con ancora indosso solo la coperta si stese al suo fianco. Si volse anche lui nel medesimo modo in cui s’era messa lei. Sostenne il proprio capo con il braccio destro e col sinistro andò a cingere il ventre di lei, sfiorando in parte anche la pelle nuda che sbucava dalla maglietta di Liz, corta sulla pancia. Con un movimento rapido la attrasse a se, la schiena di lei contro il petto ed il torace di lui.
Liz chiuse gli occhi. Il calore di Jacob era quasi insopportabile. Sentiva sempre più forte il languore che non l’aveva abbandonata un solo secondo da quella mattina in cui lo aveva incontrato. Ed ora che percepiva il fiato di lui dietro l’orecchio e sul collo, si sentiva impazzire. Fremeva, tremendamente, e contemporaneamente aveva paura.
“Liz”. Lei sussultò contro la sua pelle; Jake espirò e riprese a parlare ancora roco nel tono “I Lupi Quilleute non hanno soltanto le caratteristiche che ti ho elencato prima, hanno un'altra particolarità tremenda. Si chiama Imprinting.” Deglutì facendo una pausa e poi riprese, iniziando a sfiorare con i polpastrelli di anulare e mignolo il pezzo di pelle nuda che aveva trovato sul ventre di Liz. “ Noi, troviamo così la nostra compagna di vita… nel momento stesso in cui la vediamo per la prima volta; non saprei spiegarti come, ma sentiamo che è lei. È una scarica elettrica di potenza disumana, un vuoto improvviso a cui non ci si può opporre e che si riempie solo quando guardiamo lei.” Un'altra pausa “Quando guardo te…”
Liz spalancò gli occhi ed iniziò a tremare: “I..I…Io?” domandò tornando a chiudere gli occhi ed a schiudere le labbra. Il tocco di Jake, così caldo sulla pelle nuda del suo ventre, era una tortura devastante per il cervello già confuso di Elizabeth, che ora faticava a ragionare lucidamente.
“Si…” sibilò lui al suo orecchio “ Tu” si umettò le labbra appena con la punta della lingua “…Tu sei il mio Imprinting…Tu sei mia…” concluse lui lasciando che la lingua fuoriuscisse ancora dalle labbra schiuse andando a lambire il lobo dell’orecchio sinistro di lei, che gemette all’istante. La mano che sfiorava il ventre piatto della ragazza si insinuò sotto la maglietta iniziando a salire, sfiorando l’addome fin sotto i seni. Il Licantropo socchiuse gli occhi e spostò il braccio destro da sotto la propria testa. Lo fece passare, senza trovare impedimento alcuno, sotto il torace di lei e la sua mano si richiuse sul seno sinistro della ragazza che sospirò muovendo appena le gambe.
Il cervello di Elizabeth era completamente andato, fulminato, bevuto fino all’ultimo sorso.
Sentiva solo l’odore di Jacob, sentiva solo il calore di Jacob e percepiva l’eccitazione di Lui montare, appiccicata a lui per com’era.
Impudico lui abbandonò l’addome seminudo di lei per far scivolare la mano, lentamente, giù, sul basso ventre, e poi ancora sull’anca; La sua palma adesso sfiorava la sua coscia di e raggiunse il ginocchio prima di risalire verso l’interno ancora più lentamente. Si passò la lingua sulle labbra di nuovo, inspirando ancora il profumo dei capelli di Liz, perduto anche lui, del tutto, mentre le premeva il corpo contro per farle sentire quanto eccitato fosse e quanto la desiderasse. La mano risalì ancora, lenta e vagabonda, e raggiunse il centro del piacere di Elizabeth che mugolò divincolandosi contro di lui, fremente, ansante, mentre la sua pelle iniziava a ricoprirsi di sudore, sia per il contatto con il Licantropo che per l’eccitazione.
Una mossa repentina e la tirò sopra di se. La coperta che ne celava i genitali scivolò rivelando l’eccitazione di lui. Si tirò a sedere e Liz si sedette a cavalcioni, premendo la propria intimità, ancora ricoperta dai pantaloncini, sopra quella di lui, strusciandovisi sopra, mentre ne cingeva il collo e con le labbra ne andava a lambire il deltoide, alternando piccoli baci a morsi lievi che provocavano un ringhio immediato e sordo del petto di Jake. Le mani di lui scivolavano sul corpo di lei, lievi e desiderose. Giunsero alla base della schiena e afferrarono la maglietta, che tolse aiutato anche da Liz che rispondeva ai suoi desideri. La gettò di lato e nascose il viso nel collo di lei passandovi sopra la lingua e posandovi baci lievi, risalendo fin alle labbra schiuse di lei che, ansante, le premette contro quelle di Jacob, dapprima delicatamente, poi con foga crescente, lasciando che anche la lingua si unisse alla sua, allacciandosi in un bacio più profondo. Jake ringhiava, sommessamente, voglioso. Le sue mani scivolarono lungo la schiena nuda di Liz, che premeva contro il suo petto i seni nudi e sodi, e raggiunsero i glutei afferrandoli a piene mani, scivolando poi lungo le gambe, sfregandole e tornando ancora verso i glutei, spingendo il bacino della ragazza contro il proprio.
Continuò a baciarla. La voleva, lì, adesso, Dio se la voleva, si sentiva impazzire, e non gli fregava assolutamente che suo padre dormisse nella stanza accanto. Staccò le labbra da quelle di Liz e le schiuse appena. Prese fiato appena un attimo.
Ma il suo cervello scollegato e annegato nell’eccitazione, diede alla lingua il comando più sbagliato del mondo, in quell’istante.
“Bells, ti voglio…” sibilò senza nemmeno accorgersene.
Liz si bloccò all’istante, irrigidendosi subito.
“Bells?” sibilò…”Bells…Bella…Jake tu..” Lo guardò negli occhi ed anche Jake in quell’istante parve riprendere il controllo di se, rendendosi conto dell’errore appena commesso. Sbiancò.
Bella, la sua Ossessione.
“Merda!” Esclamò rabbioso, scostandosi da lei di scatto. Liz afferrò la coperta che lui aveva perduto, coprendosi il seno e spostando lo sguardo altrove, verso la porta, imbarazzata e umiliata.
Jacob le diede le spalle per lunghi minuti, silenzioso. Finché non percepì nuovamente i suoi singhiozzi e si volse appena guardando oltre la propria spalla, rendendosi conto che Liz si era rannicchiata nella coperta e sul cuscino, e piangeva.
Andò alla finestra e la spalancò, frantumandone il vetro, che cadde come una pioggia di cristalli sul pavimento. Urlò di rabbia, grande, profonda, tremenda. E si gettò oltre la finestra proprio mentre si stava trasformando.
Liz ebbe appena il tempo di volgersi al suo urlo per vedere la sua coda fulva sparire oltre ciò che restava della finestra distrutta.
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: PhoenixAinsel