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Autore: chialovegood    14/07/2014    2 recensioni
Sono passati alcuni mesi dalla guerra magica. Hogwarts è stata ricostruita e i tre protagonisti sono tornati a scuola. Le lezioni riprendono, ma si verranno a scoprire nuovi particolari su una delle studentesse della scuola. Fred non è morto. I serpeverde non sono cambiati di una virgola,sopratutto una ragazza...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: Movieverse | Avvertimenti: PWP, Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Durante la notte prima di quella che sarebbe stata la giornata più orribile della mia vita non riuscii a chiudere occhio.
Non capivo il perché Ron e Fred non erano con noi a cena.
Potevo capire Fred, che non si sentisse a proprio agio a sedersi con me e il mio ragazzo (se potevo ritenerlo tale dopo l’”incidente”) nello stesso tavolo.
Ma Ron non avrebbe saltato un pasto per nessuna ragione al mondo.
Forse mi stavo facendo troppi film mentali. Era solo una casualità, di sicuro. Fred mi aveva promesso che non gli avrebbe detto nulla.
E Fred mantiene sempre le sue promesse, almeno spero...
Dopo quella notte passata a guardare il soffitto immaginando le ipotesi plausibili di quello che poteva essere accaduto la sera precedente mi convinsi che mi stavo preoccupando troppo e che era tutta un’assurda casualità.
Ginny non era in camera quando mi sveglia così decisi di scendere in sala grande da sola.
Quando entrai nella sala comune di Grifondoro mi sentii un po’ troppo osservata rispetto al solito.
Alcuni mi ignoravano guardandomi con  la coda dell’occhio, altri si voltarono al mio passaggio e alcuni mi guardarono come se fossi Voldemort in persona.
Strano.
I grifoni non mi avevano mai guardata così, che avessi qualcosa tra i capelli?
Che fosse successo qualcosa a Ginny?
Mi parve di sentire “Che sgualdrina”, ma fui sicura di essermi sbagliata.
Non avevo fatto colazione e sicuramente la mia mente mi stava giocando qualche brutto scherzo.
Entrai in classe e salutai la professoressa McGranitt.
“Allora Hermione com’è andata la tua prima lezione da insegnante di ripetizioni?” disse scherzando.
“Bene signora McGranitt. Ci sarà molto lavoro da fare.”
Dissi sorridendo, ripensando al fatto che il giorno prima avevamo fatto trenta minuti scarsi di lezione e il tutto si era colmato con un bacio nei corridoi.
Gli altri alunni entrarono in classe.
 Mancava Fred all’appello, infatti il banco vicino a me era vuoto, ora ci avevo preso l’abitudine.
Prima che arrivasse lui non me ne accorgevo nemmeno di chi fosse vicino a me.
Adesso ne sentivo la mancanza, sentivo l’assenza del suo odore.
Qualcuno aprì la porta appena la professoressa iniziò a spiegare. Sapevo perfettamente chi era, e lo aspettavo con ansia.
Mi girai di scatto con un grande sorriso sulle labbra come se dietro alla porta ci fosse una grande sorpresa di cui solo io potevo godere.
Ma quel sorriso non durò tanto,infatti appena Fred si avvicinò al mio banco notai che aveva qualcosa di strano, nascondeva il viso e sembrava stanco.
Appena seduto si scusò con la professoressa, ma non mi salutò.
“Fred cosa succede?” gli bisbigliai.
Si voltò e rimasi di stucco. Aveva un occhio viola.
“Mio dio Fred chi diavolo ti ha conciato così?”
Forse urlare nel bel mezzo della lezione non era una grandissima idea. L’insegnante mi guardò stranita.
“Tutto a posto signorina Granger?” mi disse.
“Certamente. Signora McGranitt potrei uscire un attimo con il mio compagno? Dovremmo discutere riguardo a una cosa..”
Non feci in tempo a finire la frase che Fred si alzò dalla sedia incazzato nero senza dire nulla e uscì. Guardai implorante la professoressa.
“Vai cara.” Mi sorrise.
Amai la preside in quel momento. Aveva capito tutto. Come se mi avesse letto nel pensiero e ci fossimo capite al volo.
Volai fuori dalla classe ma riuscii a cogliere la frase di Clarabella che diceva chiaramente alla sua amica,
“Guardala come corre dal suo amante. Li ho visti ieri come si baciavano in corridoio”
Prima di uscire dalla classe però dovevo regolare i conti.
 Fred mi aveva dato la forza di superare gli ostacoli che incontravo quando mi aveva raccontato quella storia.
“Furnunculus!” urlai contro quella vipera.
La sua faccia si ricoprì di bolle.
Guardai la professoressa McGranitt che mi fece un occhiolino e sorrise divertita come a dirmi che avrebbe fatto lo stesso se avesse potuto.
Si mise a urlare ma non avevo tempo da perdere con lei.
Dovevo seguire Fred e capire cosa fosse successo. Lo vidi correre per il corridoio e gli urlai contro.
“Fred aspetta!”
Corsi più veloce che potevo, inciampai più volte nella tunica e alla fine caddi a terra.
Si voltò e mi corse incontro.
“Hermione!”
“Fred cos’è successo? Chi diavolo ti ha conciato la faccia in quel modo?”
Mi guardò con quei suoi occhioni dolci mentre mi rialzavo.
“Guardati, sei caduta e pensi ancora a me”
“Io...”
“Sto bene tranquilla”
“No! Non stai bene! Guardati la faccia idiota!” gli toccai l’occhio.
“Ahi!”
“Scusa... Ti fa tanto male?” –Che domanda idiota Hermione..—
“Un po’..”
“Ora mi dici chi è stato”
“No, Hermione veramente lascia perdere.”
“Fred.. a me puoi dirlo.. ricordi?”
Gli presi la mano. Lui mi guardò come se fossi un’ aliena.
“Ecco.. Promettimi che non andrai in escandescenze come tuo solito”
“Promesso.. Hei!Io non vado mai in escandescenze!”
“Ahahahah ok scusa! Ecco.. Vedi ieri sera qualcuno deve aver detto a Ron che cose è successo e bhe.. si è infuriato e mi ha tirato un pugno. Io ho cercato di spiegargli ma non voleva sentirne allora abbiamo iniziato una bella rissa.. Abbiamo smesso solo perché sono arrivati Harry e George”
“IO LO AMMAZZO! Come ha potuto! Tu non c’entri nulla!”
“Hermione calmati non fa niente.”
“Fred.. Non puoi dire così. È colpa mia. Questa cosa l’ho iniziata io e la devo finire io.”
La prima ora era ormai finita e sapevo che ad ogni cambio d’ora Ron tornava in sala comune per prendere i libri.
Mi alzai e mi diressi verso la nostra sala comune lasciando Fred da solo.
“Hermione dove stai andando?”
“Devo regolare questa questione.”
 
Entrai in sala comune dove c’erano Ginny, Harry, Ron e alcuni Grifondoro.
Sbattei la porta entrando e i ragazzi si dileguarono come conigli. Sapevano cosa era successo la sera prima e vedere il prefetto Granger arrabbiata era come scatenare la terza guerra magica.
Ero furiosa e pronta a usare ogni tipo di fattura per fargliela pagare.
Trovai una forza che mai avevo avuto.
“RONALD WEASLEY COME HAI POTUTO?”
“Come scusa?”
“Come ti sei permesso?”
“Non gli ho fatto nulla”
Quell’idiota si permetteva anche di fare il supponente ora.
“Nulla? Un occhio nero è nulla per te?”
“Da quando ti interessa di Fred eh? Da quando vi vedete? E da quando vi BACIATE nei corridoi? No dimmelo perché questo pezzo me lo sono perso!”
“Tu cosa ne sai? Tu non ci sei stato come c’è stato lui! Brutto idiota!”
Mi avvicinai e gli tirai una sberla. Ginny e Harry mi guardarono sbalorditi.
“Herm..” disse Ginny guardandomi.
“Ginny... io non so cosa mi è preso.. “
“Lo so io che ti è preso! Miseriaccia tu non sei a posto!” ribatté Ron.
“A davvero? Tu non sai niente di me!” gli risposi.
“Io so tutto! Clarabella mi ha detto tutto! Ti ha visto! Non negare l’evidenza!”
“Zitto brutto idiota! Eri così impegnato a farti i fatti tuoi che non ti accorgevi nemmeno che stavo uno schifo per come mi giudicano gli altri!”
“A te non ti è mai importato di cosa gli altri pensano di te. Piantala di trovare giustificazioni”
Lo schiantai contro il muro.
“Perché tu invece lo sai non è vero?” gli risposi poco gentilmente.
Me ne andai con le lacrime agli occhi mentre Harry mi seguiva.
Mi nascosi da tutto e da tutti fino a quando non mi trovò sulle rive del Lago Nero.
“Hei Herm..” Disse stando bene attento a cosa diceva.
“Anche tu sei venuto a farmi la predica Potter?”
“No è che non pensavo che tu avessi tutta quella forza. Prima.”
“Già, non pensavo di averla neppure io”
“Sai che io non credo molto alle voci di corridoio ma non posso fare a meno di non chiedertelo... È vero che hai baciato Fred?”
“Io.. Bhe non posso mentire al mio migliore amico.. Si Harry. Puoi odiarmi se vuoi.”
“Io non ti odio Herm. Sei la più grande amica che si possa avere”
“Se certo..”
“Dico davvero. Non direi mai il contrario. Ti ricordi quando Bellatrix ti torturò a Villa Malfoy? Tu ti sei sacrificata per noi!”
“Io tengo a voi. A te, a Ginny, a Ron... A tutti voi.”
“Vedi? Non per questo devo odiarti”
“Sono stata stupida”
“Non se hai seguito il tuo cuore. Vedi non sempre bisogna seguire la razionalità”
“Non provo più nulla per Ron. Sì, gli voglio bene come amico. Forse quel bacio nella camera dei segreti è stata una cosa un po’ impulsiva..”
“Vedi? Però non te ne sei pentita! Ok, la vostra storia non è durata per tutta la vita ma ora hai capito cosa vuoi”
“Un altro Weasley?” ci mettemmo tutti e due a ridere.
“Giusto!”
“Hermione passione rossi”dissi.
Il sarcasmo mi usciva naturale.
“Posso farti un’altra domanda Herm?”
“Certo Harry.”
Avevo un po’ paura di tutte quelle domande.
“Ti importa davvero di cosa dice la gente di te?”
“Abbastanza..”
“Abbastanza da non mangiare?”
“Tu come..?”
“Hermione non ti vedo quasi mai a pranzo o a cena. E quando ci sei non mangi nulla. Ti vedo nei corridoi. Non hai più forze in quel corpo.”
“Me l’ha detto anche Fred..”
“Cosa provi per lui?”
“Io credo che sia l’unico a capirmi veramente. Tutti sono stati tristi, ma non così come lui. Lui mi ha fatto capire che non sono sola. Certo ci vorrà del tempo per farmelo capire, ma inizia a piacermi quest’idea di non dover affrontare tutto da sola. Sapere che posso confidare su qualcuno”
“Io ci sarò”
“Anche io!”
Ginny stava origliando dietro a un albero e ora se ne spuntava fuori così.
“Grazie ragazzi”
“Certo Herm che sei sorprendente!”
“Ginny!” la rimproverava Harry.
Ginny si sedette di fianco a me.
“Herm io sono con te. Qualunque scelta tu farai. Ovviamente Harry ha preso la Weasley migliore” disse facendo volteggiare i suoi capelli con una mano.
“Come farei senza di te rouge?”
“Senza di me? Oh bhe.. Non rideresti mai!”
“Ragazze, non voglio interrompere il momento bellissimo però ci sono delle lezioni da fare..”
“Giusto signor Potter e vedo anche che ha bellamente saltato la mia lezione!”
La professoressa McGranitt si trasformò dalla sua forma felina alla sua forma umana.
“Professoressa!” urlammo in coro.
“Buongiorno ragazzi. Per questa volta sarete giustificati. Sapete, è da circa due secoli che non si vedevano così tante storie d’amore interessanti come le vostre. Ovviamente c’è sempre in mezzo  Potter,Granger e un Weasley. Non cincischiate ora! A lezione!”
“Grazie Minerva!” urlai tornando in classe mentre si trasfigurava in un gatto.
“Da quando sei così in intimità con lei Herm?” mi chiese Harry sconvolto.
“Storia lunga!” gli risposi separandomi da loro per arrivare alla torre di astronomia.
 
Quando finimmo le lezioni io e Ginny ci accordammo di vederci per un caffè.
Uscita dalla lezione di pozioni stavo tornando in sala comune per posare i miei libri e per prepararmi ad un’altra lezione di ripetizioni.
Tra i corridoi incrociai Ron che mi guardava storto e cercava di corteggiare una serpeverde che non vidi nemmeno. Non ero gelosa.
Però era una cosa stupida.
Forse non sapeva accettare il fatto che non c’era mai stata molta alchimia tra noi. Litigavamo spesso e volentieri per piccole cose, a volte anche per futili motivi.
E ora se l’era presa a morte per un bacio.
È vero, non sarò stata nominata”Fidanzata dell’anno” ma forse era stato meglio così.
Una rottura era quello che mi serviva per ragionare un po’ su me stessa.
Girai l’angolo per attraversare il prato quando guardai Clarabella e la sua combriccola. Mi  fulminò con gli occhi e sfoderò la bacchetta verso di me.
“Impedimenta!” urlò lei.
“Stupeficium!” Ribattei e fermai l’incantesimo.
Ma prima che potesse ribattere lanciai un altro incantesimo.
“Aguamenti!”  sotto le sue scarpe apparve una chiazza d’acqua che la fece scivolare a terra.
“Tu stupida mezzosangue!”
“Fiera di esserlo!” ribattei.
Stavo per andarmene, avevo evidentemente vinto quella sua stupida sfida.
Ma mai abbassare la guardia.
“Ora basta! Locomotor Mortis!”
Sentii le mie gambe unirsi. Non sapevo cosa fare.
Non riuscivo più  a muovere un solo muscolo così caddi a terra e persi la bacchetta.
“E ora signorina Granger se permette vorrei finire il mio lavoro!” disse lei avvicinandosi a me.
“Non oseresti vipera!”
“Levicorpus”
Una forza invisibile mi prese la caviglia e mi girò a testa in giù. Tutte le sottoposte di Clarabella iniziarono a ridere divertite da quello spettacolo.
Non era possibile.
Mi sentivo morire dentro.
Ero diventata uno spettacolo da baracconi.
Intanto quella serpe continuava a farmi levitare come una palla da Quiddich.
Su e giù, su e giù. Mi venne quasi da vomitare. 
Ad un certo punto sentii una voce gridare il contro incantesimo.
“Liberacorpus!”
Caddi a terra con la schiena. 
“Hei brutta scema lasciala stare!” gridò il mio salvatore.
Guardai chi era. Fred.
Non mi aspettavo che sapesse un contro incantesimo per quella fattura.
“Oh guarda chi c’è il principe azz.. rosso della “bella” signorina Granger. Cosa vuoi Weasley? Non ti sono bastati i pugni di tuo fratello?”
“Zitta cagna che non sei altro!”
“Rimangiatelo subito!”
“Neanche tra un secolo!”
“L’hai voluto tu Fred Weasley! Stupeficium!”.
Sentii Fred che si schiantava contro il terreno. Cercai di rialzarmi ma non ce la feci.
Così iniziai a gattonare per recuperare la mia bacchetta.
“Tu! Brutta vipera bionda! Confundus!” Disse rialzandosi a fatica.
Per sfortuna di Fred quella streghetta da quattro soldi sapeva parare bene tutti i colpi così andarono avanti per un paio di minuti.
Ad un certo punto Clarabella fatturò Fred con un Pietrificus Totalus. Cadde a terra e la serpe si mise a ridere soddisfatta.
Dentro di me un fuoco di odio e rabbia incendiava tutto. Trovai la forza per alzarmi e le urlai con tutta la voce che avevo in corpo.
“Hei Clarabella. Cosa succederebbe se non avessi più  quel faccino e quel corpicino che ti ritrovi addosso?”
“Ancora in piedi Granger?”
“Sempre” chiusi gli occhi, mi concentrai e ripassai tutti gli incantesimi che conoscevo finché non trovai quello adatto.
Mi spuntò un sorrisino quasi malvagio sulle labbra.
“Engordio!” le urlai.
L’incantesimo la colpì in pieno, ma non successe nulla.
Per il momento.
“Tutto qui quello che sai fare? Eppure dicono che sei la studentessa più brillante della scuola”
“Lo vedremo”
“Insolente babbana! Conf..” non fece in tempo a lanciare l’incantesimo che le sue mani si ingrandirono. Così come le sue braccia, le sue gambe e la sua faccia.
Ogni sua parte del corpo si ingrandì.
Andai a spietrificare Fred che mi abbracciò calorosamente e si mise a ridere vedendo la situazione di Clarabella.
“Un po’ mi dispiace” dissi.
“Non dovresti.”
“Annullamentis” dissi e allungai la mia bacchetta nella sua direzione.
Ritornò come prima, ma quegli incantesimi avevano raggruppato un paio di studenti come pubblico. Anche dei serpeverdi.
Fred mi aiutò ad alzarmi quando a un certo punto fummo fermati da alcuni ragazzi.
“Hei Weasley perché non te la prendi con quelli della tua stazza al posto di toccare le nostre ragazze?” Non era nulla di buono quello che stava per accadere.
Così intervenni.
“Voi tornate nella vostra sala comune immediatamente!”
“Taci Prefetto perfetto Granger. Non stiamo parlando con te.”
“Hermione.. Levati per favore. Non voglio che tu sia coinvolta.”
“Fred..” non feci in tempo a dirgli nulla che uno dei tre si era già accanito su di lui.
Gli aveva tirato un destro che lo aveva steso a terra. Urlai dallo spavento.
“No! Fermi!”
“Hermione chiama Harry!”
Fred cercava di rialzarsi a gattoni.
“Va bene!”
Stavo piangendo a vederlo così.
“Cos’è hai bisogno di rinforzi? Non ti basta solo quella troietta?”
“Taci idiota!” e Fred gli tirò un pugno di risposta.
Iniziai a correre ma mi maledissi ad aver lasciato solo il ragazzo a cui mi ero così tanto affezionata.
Trovai Harry ma avevo così tanto fiatone che non riuscivo a parlare.
“Harry!..Fred!..Serpeverdi!.. Pugni!.. Corri,ora! Nel nostro corridoio!”
“Hermione! Cosa?”
“Va ho detto!” così si smaterializzò.
Ginny che era lì mi guardò stranita.
“Non ho tempo per spiegare andiamo!” e ricominciai a correre prendendola per la mano.
Non pensai a smaterializzarmi, non avevo le forze fisiche per farlo e Ginny non sapeva farlo ancora bene tra i corridoi di Hogwarts.
Arrivammo quando tutto era ormai quasi finito.
Sentimmo le voci di alcuni professori così le serpi se la diedero a gambe mentre noi ci smaterializzammo nella nostra camera.
Fred aveva una ferita sulla spalla e la faccia gonfia di pugni.
Harry accompagnò fuori Ginny che era abbastanza traumatizzata e gli chiesi di restare con lei fuori in sala comune.
Intanto presi la mia inseparabile borsetta e cercai delle pomate.
“Accio pomata!”
Gli misi il disinfettante sulla faccia per sgonfiare i bernoccoli e srotolai le garze senza riuscirci.
“Maledizione! Maledette garze!”
Non riuscivo a smettere di piangere. Era tutta colpa mia, ancora una volta.
Fred si svegliò preso da una fitta di dolore.
“Fred! Mio dio come stai? O-Ora ci sono qua io e-e andrà tutto a posto te lo prometto. Ok?”
Non riuscivo a smettere di piangere e le mie mani tremavano come foglie.
Mi voltai per prendere altre garze quando mi prese le mani e le mise sul suo cuore.
“Hermione.. Guardami.”
Mi voltai verso di lui. Allungò le mani per prendermi il viso.
Mi asciugò le lacrime. Era così bello avere ancora il suo profumo così vicino.
“Avvicinati” mi disse.
Avvicinai la mia faccia  al suo viso.
“Fred mi dispiace così tanto..”
“Shh.. zitta. Non fa niente” mi mise un dito sulle labbra e ne disegnò il contorno con i pollici.
Poi si avvicinò ancora di più, chiudemmo gli occhi insieme e mi baciò.
Una delle mie lacrime cadde sulla sua guancia.
Ci staccammo un attimo e leccò via la goccia.
“Hai le lacrime salate.. sarà perché negli occhi hai il mare..” e mi baciò ancora, e ancora, e ancora.
Non ne avevo mai abbastanza di quei suoi baci.
Così dolci e salati allo stesso tempo.
Come se fosse una contraddizione vivente. Un bacio amabile e passionale.
Tutto insieme.
E io amavo quel bacio.
Amavo lui, ma non potevo dirglielo perché avevo paura,tanta paura.
Ero stanca.
Lui riprese le forze e andò in bagno a sciacquarsi. Gli medicai la spalla.
Ma mentre lo facevo sentivo una passione irrefrenabile scorrere in me.
Lo volevo. Volevo fosse solo mio.
Esitai. Non riuscivo a toccare quella bellezza impalpabile.
Le farfalle mi logoravano lo stomaco.
Quando ebbi finito appoggiai la mia testa sulla sua spalla. Assaporai appieno il suo odore.
Lo abbracciai.
“Herm io ti..”
Non feci in tempo a finire di ascoltare quella frase.
Mi ero addormentata sulla sua schiena. Sentii che si girava e appoggiava la mia testa sul pavimento.
Si alzò mi prese in braccio e mi adagiò leggermente sul mio letto. Mi baciò leggermente le labbra, quasi a sfiorarle.
“Buonanotte mio dolce petalo di rosa” disse.
AUNGOLO AUTRICE:
Ed eccoci ritrovati come promesso! Sono sbalordita da tutte queste visite! Non pensavo di arrivare a certi traguardi e sono felicissima. Qualcuno odierà Ron. Ma tutto sommato sono felice anche di questo capitolo. E voi? Cosa ne pensate? Suggerimenti? Trovate qualcosa di sbagliato? Ditemi cosa vi piace e cosa no e farò in modo di accontentarvi tutti! 
Peace.
-Lovegood
  
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