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Autore: Tay66    14/07/2014    2 recensioni
Il malvagio re pretendeva che i giovani fossero condotti al castello nudi e incatenati. Quando essi giungevano al cospetto del re, egli prosciugava le loro anime e la loro energia, e con i corpi ormai privi di anima ne abusava a suo piacimento.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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๑ l'inizio del viaggio ๑

13 Dicembre

Terra dei maghi

Castello del re

La stanza del trono era immensa, il pavimento era in marmo verde bottiglia e faceva contrasto con le pareti bianche decorate con motivi ornamentali geometrici oro, il trono era al centro della stanza ed era una grande sedia con lo schienale e il sedile rivestiti di morbido velluto verde, i manici d'oro terminavano con una testa di gufo dove al posto degli occhi erano incastonati due smeraldi.

La stanza era illuminata da un grosso lampadario di cristallo d'oro, che regalava grande luce alla stanza, le pareti presentavano delle grandi finestre da cui entravano i chiari raggi della luna.

Arthur aveva avuto modo di osservare bene Matthew mentre parlava, come aveva notato era un bel ragazzo, poco più alto di lui, con dei capelli biondi e dei profondissimi occhi viola, erano davvero belli a parer suo, però purtroppo erano nascosti da un paio di occhiali dalla fine montatura.

Mattthew aveva detto di essere nato nel regno dei maghi, ma di aver vissuto lontano dalla città, preferendo i monti al trambusto del villaggio. Arthur aveva semplicemente annuito, ascoltando il suo discorso, riuscendo a capire come mai non avesse mai incontrato l'altro nella scuola di magia.

"Invece tu, da quello che ha detto il re, sei uno dei nuovi prodigi di questo regno?"

Arthur sbatté leggermente le palpebre, arrossendo poco dopo alla domanda dell'amico

"Beh..diciamo che me la cavo, ma c'è gente molto più esperta di me"

"Quali sono i tuoi poterei di base?"

"Diciamo che riesco a padroneggiare quasi completamente i quattro elementi"

"E' qual'è l'elemento con cui hai più affinità?"

"Umm...direi l'acqua, tu invece?"

"Io purtroppo so solo padroneggiare il fuoco"

"Se vuoi ti posso insegnare qualche incantesimo sugli latri elementi?"

"Davvero lo faresti?"

"C-certo...i-infondo siamo c-compagni d'avventura no?"

Dire che era arrossito come un peperone era un eufemismo.

"Si hai ragione siamo compagni d'avventura ed è giusto aiutarci a vicenda"

"E' così che si comportano due veri amici" a parlare era stato il re.

Il sovrano si avvicinò e li guardò con serietà

"Ragazzi tra poco arriveranno i vampiri e con loro anche il prescelto, quindi dobbiamo andare ad accoglierli"

All'improvviso la stanza si fece buia, ma era possibile distinguere gli oggetti grazie ai raggi della luna.

"Credo che siano arrivati" disse il re lievemente irritato dall'intrusione dei vampiri.

Arthur si girò per guardare Matthew, ma non lo trovò, si voltò di scatto ma andò a sbattere contro qualcosa.

All'improvviso il suo cuore cominciò a battere all'impazzata.


 

13 Dicembre

Terra dei maghi


 


 

Francis si sentiva sciocco ad ammetterlo, ma si sentiva un po' come uno dei rappresentati più importanti del suo regno ad essere scortato dal suo re e dalle sue guardie.

Il viaggio era stato breve, infondo la terra dei maghi confinava con quella dei vampiri.

Erano arrivati al palazzo del re, si trovavano difronte alle finestre della sala del trono, anche se ad una certa distanza per colpa della luce. Si girò per guardare il suo re, che con un sorriso malizioso, sfrecciò davanti a lui entrando nel palazzo e volando fino al lampadario spegnendo tutte le luci, il tutto ad una velocità che riuscì a sconvolgere persino Francis.

Grazie ai suoi occhi da vampiro riusciva a vedere bene al buoi.

Il suo re fece un cenno come per invitarli ad entrare, e fu così che Francis e le guardie entrarono.

La stanza era grande, si appoggiò ad una finestra mettendosi una mano sul naso.

Sangue.

C'era sangue fresco.

Ma non comune sangue, bensì il suo preferito 0 negativo.

Preso da un istinto più forte di lui si mosse veloce verso il possessore di quel sangue.

Quando lo sentì vicino aprì la bocca pronto a morderlo ma quel qualcuno andò a battere contro il suo petto, facendolo barcollare e con il rischio di cadere se non si fosse aggrappato alla schiena dell'individuo.

Quando riprese l'equilibrio posò la mano sul collo dell'altro sentendo il cuore pulsare ad una velocità impressionante, curioso di vedere chi fosse il possessore del suo gruppo sanguigno preferito abbassò lo sguardo quel che bastava per incontrare qualcosa che gli fece sgranare gli occhi.


 

Arthur sentì la mano del vampiro sul proprio collo, preso dal panico cominciò a pensare a quale incantesimo usare per stordirlo.

Alzò il viso da quello che doveva essere il petto dell'altro, cercando di guardarlo ma con quel buio non riusciva a scorgere niente di umano.

"Elwood richiama all'ordine i tuoi vampiri, prima che decida di fare un incantesimo e trasformali in cenere" la voce del re tuonò forte alle sue spalle.

"Va bene vecchio brontolone"

Con un gesto il re richiamò i vampiri.

Arthur sospirò di sollievo e con un gesto brusco prese la mano dell'altro spostandola, ma al contatto con quella sentì una scossa in tutto il corpo.

All'improvviso nella stanza comparve una fioca luce, che gli permise di esaminare il suo quasi assassino.

Era un uomo alto, magro, con le spalle larghe e due braccia muscolose, i capelli erano biondi e gli solleticavano il collo ma la cosa che più lo colpì erano gli occhi, erano due pozzi di mare, che lo fissavano. Senza motivo arrossì e decise di sfogarsi urlando contro lo sconosciuto.

"Ma sei malato pezzo di idiota?Mi stavi per uccidere capisci?UCCIDERE"

Francis osservò il ragazzo, trovandolo bellissimo, era bassino e magro, aveva i capelli biondi, delle folte sopracciglia sotto cui spiccavano due meravigliosi occhi verdi.

Ma era possibile avere gli occhi di quel colore? Questo si domandava mentre con una faccia da ebete fissava lo sconosciuto.

La domanda dell'altro lo svegliò dai suoi pensieri, come era possibile che una creatura così bella avesse una voce così stridula ed acuta.

"Cosa?" domandò confuso

"Ma sei stupido o cosa?Mi stavi per mordere vile codardo"

"Ehy io non sono codardo"

"Certo hai ragione..aspetta ricordami chi è che stava sfruttando il buio per uccidermi perchè mi sfugge" urlò l'altro

"Calamti io volevo.."

"Tu cosa?"

Francis fu quasi scioccato di sentirsi dire certe cose.

"Oh Byrne,ma per caso quel ragazzo è tuo parente?" chiese il re dei vampiri indicando Arthur

"No, ma se continua così potrebbe diventarlo" rispose in maniera scherzosa guardando quasi con fierezza la scena.

"Questo vuol dire che voi maghi siete inospitali e aggressivi"

"Elwood mi pare che sia stato il tuo ragazzo ad aggredire il mio e non il contrario"

"Vabbè lasciamo stare, comunque chi dei due è il prescelto?"

"Il ragazzo silenzioso. Voi due adesso finitela e venite qui"

I due ragazzi si voltarono verso il re dei maghi, decisero di andare verso i sovrani ma non prima di essersi guardati male un ultima volta.

"Complicati questi maghi vero?" chiese giocoso Elwood a Francis

"Abbastanza signore"

"Ti dovrai abituare alla sua presenza"

"E' lui il prescelto?" chiese allarmato

"No è quello lì silenzioso"

"Chi?"

"Piacere io sono Matthew" disse un ragazzo tendendogli la mano.

Era un ragazzo carino, alto, magro, con un taglio di capelli simili ai suoi (ma i suoi erano più belli) e due occhi viola veramente belli.

"Piacere Francis, il tuo compagno d'avventure" disse ammiccando, facendo arrossire l'altro.

"Comunque Elwood anche lui andrà con loro" disse il re di maghi indicando Arthur

"Perchè?" chiesero in sincronia sia il re che il vampiro

"Si da il caso che Arthur sia il miglior allievo della scuola di magia, sarà lui ad aprire gli scrigni che contengono le reliquie di Cornelius"

Tutti si voltarono verso il re, anche il mago nominato.

"Io dovrei aprirli?"

"Certo Arthur, hai un grande potenziale devi solo imparare ad usarlo"
"Sei sicuro Byrne?"

"Certo"

"Beh, caro Francis ti toccherà sopportare anche l'altro maghetto"

"Mio Dio"

"Non è che io sia contento di passare del tempo in tua compagnia sia chiaro"

"Non temere me lo hai fatto capire benissimo"

"Bene adesso sono più tranquillo"

"Una cosa Sire" disse il vampiro voltandosi verso il suo re

"Dimmi pure"

"Questo qui" disse in maniera brusca rivolta verso il mago con cui aveva litigato "Possiede il mio GSP"

I vampiri avevano avuto la brillante idea di inventare un codice per poter dire alcune cose senza che gli altri abitanti delle terre potessero capire. Il GPS era il gruppo sanguigno preferito.

Il re rimase qualche minuto a pensare al da farsi.

"Mi dispiace Francis ma dovrai trattenerti per il bene della missione" il monarca parlò con una voce così seria che il suo secolare rivale rimase spiazzato

"Come volete Sire"

"Comunque come faremo a trasportare i pezzi?" chiese Matthew, fino ad allora dimenticato

"Un incantesimo per rimpicciolire le reliquie sarà più che sufficiente" rispose Byrne

"Ma io non so.."

"Non ti preoccupare Matthew, ci penserà Arthur"

"Adesso Byrne devo salutarti, io e le mie guardie dobbiamo tornare al castello, ma è stato un piacere vederti vecchio brontolone" detto questo Elwood scomparve insieme ai suoi seguaci.

"Quindi tu sei Francis?"

"Si Sire"

"Ti avverto, che sei farai del male ad uno dei miei ragazzi, ti riduco in cenere capito?" il re lo minacciò guardandolo in maniera truce

"Certo chiarissimo"

"Bene. Portate qui la reliquia" ordinò il monarca.

Dalla porta entrarono due guardie, una di loro con in mano uno scrigno oro e verde.

"Arthur vieni qui"

Il ragazzo si avvicinò al suo sovrano.

"Devi dire "Daf ne Ket" Chiaro?"

Arthur annuì e prese lo scrigno in mano, si schiarì la voce e lanciò l'incantesimo

"Daf ne Ket" lo scrigno si aprì e ne uscì una potente luce, Francis fu costretto ad indietreggiare coprendosi il volto.

All'interno si trovava la lingua di Cornelius

"Adesso rimpiccioliscila"
"Pico de fex"

La lingua diventò piccolissima.

Il re la mise dentro uno scrigno più piccolo

"Questo devi custodirlo bene, hai capito Matthew?"

"Certo mio re"

"Mi dispiace dirvelo, ma dovrete partire adesso. I vampiri non posso viaggiare di giorno."

"Grazie di tutto Sire"

"Non ringraziarmi Arthur, siamo noi a dover ringraziare voi" detto questo dalla porta entrarono tutti i lavoratori e le guardie del re e si inchinarono di fronte ai tre ragazzi.

I cuori battevano all'impazzata.

Le menti erano affollate di pensieri.

Vivere o morire.

La missione era appena iniziata.


 


 


 

Angolo dell'autrice:

Ciao a tutti.

Ecco qui il nuovo capitolo, spero vi piaccia.

Ringrazio tutti coloro che leggono la mia storia e quelli che recensiscono.

Ringrazio nuovamente Lady White Witch, che è per me fonte di ispirazione e di innumerevoli consigli.

Baci a tutti.

Tay66


 


 


 


 


 

 

  
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