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Autore: Chigaku    14/07/2014    4 recensioni
«Mi presento.
Il mio nome è Alex Houston e ho quasi 17 anni.
Seth Lauren.
È il nome di quello che si potrebbe definire, il mio “babysitter”.
È imbarazzante pensare di averne uno alla mia età, ma nell'attesa di poter vivere autonomamente mio padre lo ha assunto per farmi da balia a tempo pieno.»
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Routine
Salgo le lunghe scale a chiocciola e percorro vari corridoi fino alla mia camera.
Chiudo la porta a chiave e faccio scorrere l'anta dell'armadio a specchio.
Mi spoglio e mi infilo un paio di boxer a righe di Armani e una maglietta nera degli AC/DC.
Raccatto da terra un joystick e mi butto stancamente sul letto matrimoniale che troneggia al centro della stanza.
Mi siedo a gambe incrociate sulle lenzuola color indaco e accendo l' x-box, sperando di attenuare un po' la collera.
Gioco a Mortal Kombat per poco più di un'ora, quando tra i versi di dolore dell'avversario alle prese con una fatality, distinguo un bussare alla porta.
-Alex, apri.-
-Fottiti.-
-Guarda che te lo chiedo solo per rispetto della privacy, perchè lo sai benissimo che ho la chiave.-
Getto con irritazione il joystick su un prezioso tappeto persiano e incurante vado ad aprire all'uscio.
-Cosa vuoi?- domando, guardando Seth con aria annoiata.
-Voglio che la smetti di comportarti da bambino e che cominci a mettere la testa a posto.-
-La vuoi smettere di farmi la predica? Sei ripetitivo.- gli rispondo, tornando a giocare davanti alla tv.
Lui entra e si siede alla mia destra -Non ti sto facendo la predica; voglio solo che tu mi ascolti quando ti parlo e che ti impegni nello studio. Lo dico per te.- spiega in tono serio.
-Ma va'. Cosa ti frega di me? L'importante è che ti paghino e che io non muoia di fame, no?-
-Al contrario di quello che pensi, mi stai più a cuore di quanto credi.-
-Stronzate.-
-Lo so che anche se viviamo insieme da molto tempo mi vedi ancora come un estraneo, ma io vorrei che passassimo più tempo assieme.-
-Ma tu non hai una vita? Una ragazza? Degli amici? Devi stressare proprio me?- dico continuando a giocare.
Lo sento sospirare e il materasso si sbilancia per un momento mentre lui si alza ed esce dalla stanza.
Figurati se mi va di passare più tempo con quello lì.
Non abbiamo assolutamente niente in comune.

~

Mi siedo sul divano di pelle sfinito.
Quel ragazzo è davvero infantile e ultimamente rapportarsi con lui è sempre più difficoltoso.
È esasperante dover discutere ogni volta per fargli capire come dovrebbe comportarsi.
Sono al corrente della sua triste situazione familiare ed è per questo che, anche se non lo do a vedere, gli sono molto affezionato.
Però proprio perchè tengo a lui non voglio trattarlo troppo coi guanti di velluto.


Mentre mi massaggio le tempie suona il campanello, quindi controvoglia raggiungo il videocitofono per vedere chi è.
Vedendo il migliore amico di Alex nel piccolo schermo bicromatico accendo il citofono -Ciao Kevin, ti apro.-
Aziono per l'apertura il cancello automatico al margine del giardino e lo vedo entrare salutando la telecamera.
Vado quindi al portone d'ingresso e lo schiudo, vedendomelo arrivare incontro.
-Ciao Seth! Alex è in camera sua?- chiede con un po' di fiatone per la corsa lungo il viale.
-Sì, prego entra.- mi sposto per farlo accedere al pianerottolo.
-Grazie mille! A dopo!- ringrazia precipitandosi su per le scale e sparendo in un soffio.
Kevin è un ragazzo amichevole e con un ottimo senso dell'umorismo, anche se spesso è troppo euforico e va sempre di fretta.
Ritorno al lungo divano, mi risiedo e accendo la tv; non c'è nulla di interessante quindi la spengo e mi incammino verso la mia stanza per studiare in pace.


Dopo quasi 2 ore di studio alla scrivania sento l' iPhone vibrare nella tasca dei jeans, quindi lo estraggo e leggo il nome sul display: Ashley.
-Pronto?-
-Ciao amore! Come stai?-
-Non c'è male, tu?-
-Tutto bene, grazie! Stasera posso venire lì da te? È tanto che non studiamo insieme!- sussurra in modo malizioso.
-Non so Ashley, lo sai che c'è Alex.-
-Oh ma dai. Lui è piccolo, andrà a letto presto! Non se ne accorgerà neanche!-
-Mhmm... E va bene, però vieni sulle 11, non prima.-
-Ok, ci vediamo stasera! Ti amo!-
-Sì anch'io. Ciao.- attacco e sospiro.
Io e Ashley stiamo insieme da quasi 4 mesi.
È una ragazza magra e formosa, con i capelli castano chiari e gli occhi nocciola.
Mi si era dichiarata ad un corso facoltativo all'università e siccome era carina ho pensato che non sarebbe stato male averla come fidanzata.
È già stata qui alla villa, ma tutte le volte che viene sono in ansia.
Se potessi andrei io da lei, ma non riesco a lasciare Alex da solo un attimo, perchè quel ragazzo anche se non vuole rendersene conto, dipende da me in tutto e per tutto.
Inoltre, come se non bastasse, lui ed Ashley non si sopportano e tutte le volte che si incontrano l'aria si gela.
Spero che vada tutto liscio.

~

Sono ancora attaccato alla console, l'unica differenza è che adesso anche il mio amico Kevin sta giocando con me.
Siamo seduti per terra e comincia a farmi male il culo, quindi mi alzo e mi stiracchio lasciando perplesso il biondo.
-Beh? Non giochiamo più?- chiede guardandomi dal basso.
-No, ho le chiappe che sono diventate una padella.-
-E allora che si fa?- domanda alzandosi a sua volta.
-Facciamoci un tiro... Ce le hai le paglie?- dico mentre apro la parete a vetri per andare in terrazzo.
-Sempre!- Kevin mi raggiunge e infila la mano nella grande tasca dei jeans larghi, tirandone fuori la busta con l'erba e le cartine.


Siamo entrambi appoggiati con i gomiti alla ringhiera del terrazzo e siamo alla terza canna; tiro dal filtro e la passo al mio amico.
Mentre faccio uscire il fumo dalle narici, per la poca voglia di aprire la bocca, sento la voce di Seth provenire dalla sua camera.
Kevin mi guarda interrogativo e io mi porto l'indice alzato sulla bocca per dirgli di fare silenzio.
Origliamo il suo discorso continuando a fumare e quando finalmente chiude la chiamata inizio a sbuffare.
-Che palle! Stasera viene Ashley, non la posso proprio vedere quella sgualdrina.- mi lamento gettando la cicca sul pavimento.
La spengo schiacciandola con il piede nudo e insieme al biondo torno dentro.
-Come mai si sente Seth dalla terrazza?-
-Lui non lo sa, ma la parete esterna della sua stanza è praticamente di cartapesta, quindi si sente tutto. La cosa peggiore è che quando è con quella gallina della sua ragazza io sento anche da qui dentro.-
Vedo Kevin riflettere e rabbrividire -Che schifo, dovresti dirglielo!-
-Sì lo so, ma è imbarazzante...-
-In effetti. Allora facciamo che stasera rimango qui con te, così ti faccio compagnia e ti distrai un po', ok?- mi propone sorridente.
Evvai, ci speravo -Perfetto! Però ti serve la roba di scuola per domani...-
-E chi ha detto che ci voglio andare?- mi fa l'occhiolino.
Sorrido, allettato dalla tacita proposta.
-Allora buco, è deciso.-

~

Mi rigiro tra le coperte e schiudo lentamente gli occhi.
Vengo investito in pieno dalla luce solare e subito serro le palpebre infastidito, ma poi decido che è ora di svegliarsi.
Mi giro su un fianco e scorgo la mia ragazza completamente svestita, ancora addormentata vicino a me.
Il più silenziosamente possibile scosto la coperta, mi alzo facendo cigolare le molle e mi infilo repentino un paio di boxer e una canottiera bianca.
A passo felpato, per non svegliare neanche Alex, vago per il corridoio diretto in cucina.
Mi auguro con tutto il cuore di non aver fatto troppo baccano stanotte perchè anche Kevin si era fermato a dormire.
Mi arresto davanti al frigorifero e afferro la bottiglia di preparato per frittelle, imburro una padella ed inizio a versare il liquido.
Guardo l'orologio e constato che sono le 6.51, devo darmi una mossa.


Finalmente ho finito di preparare la colazione.
Vedo che sono le 7.02 e ne approfitto per mangiarmi una mela alla svelta, mentre salgo le scale per andare a svegliarli.
Busso alla porta della camera -Alex, Kevin, sveglia! È ora di colazione!-
Non ricevo nessuna risposta, quindi dopo un altro tentativo fallito, abbasso la maniglia ed entro.
Li trovo addormentati sul tappeto davanti al televisore ancora acceso, uno steso a faccia in giù sul tappeto e l'altro con le ginocchia al petto.
Sono stati svegli fino a tardi, ti pareva. Eppure lo sanno che devono andare a scuola.
Forse sono io ad essere troppo inquieto? Io al liceo non facevo così.
Scrollo le spalle e centro il cestino nell'angolo con il torsolo di mela -Ragazziii, svegliaaa!-
Entrambi si riscuotono di scatto e si stropicciano gli occhi stiracchiandosi.
-Che... Che ore sono?- chiede Alex con voce impastata dal sonno.
-Le 7 passate, quindi vestitevi e poi giù a mangiare!- do le direttive e li lascio da soli, tornando in camera mia.


-Ashley, svegliati.- sussurro scuotendola piano.
-Mhmmm... Che c'è?- biascica ancora mezza addormentata.
-È ora di colazione, vestiti.- lei sospira e pochi secondi dopo scatta giù dal letto.
Fortunatamente non è una di quelle persone che faticano ad alzarsi la mattina presto.
Insieme a lei anch'io mi vesto; indosso una giacca a maniche corte a quadretti rossi sopra alla canotta bianca che avevo già e mi infilo un paio di jeans neri lunghi.
Infine calzo un paio di All Star bianche e insieme alla mia fidanzata scendo in sala da pranzo, dove i due ragazzi si stanno già abbuffando.
-Seth sei troppo bravo con le frittelle! Sono favolose!- dice Kevin, sputacchiando avanzi un po' su tutta la costosa tovaglia.
-Grazie Kevin, sono contento che ti piacciano.- rispondo cortesemente, sedendomi al tavolo.
Lancio una particolare occhiata ad Alex, lui sa cosa vuol dire.
-Ciao Ashley.- dice con tono obbligato.
-Ciao bamboccio.-
-Ashley...- la riprendo sospirando.
-Bamboccia sarai te, microcefala che non sei altro!- risponde giustamente Alex che era stato provocato.
-Hai voglia di litigare anche oggi, eh stronzetto?- lo stuzzica ancora lei.
-Io non attacco briga con le zoccole, avete già abbastanza problemi senza che ci pensi io.-
Ashley si allunga sul tavolo facendo tremare tutto -Ma come ti permetti?? Giuro che adesso ti-
-Basta!- sbotto spingendola di nuovo sulla sedia -Fatela finita! Perchè dovete sempre fare così? Non vi vergognate davanti a Kevin?-
Lui dal canto suo ha continuato a mangiare ininterrottamente come se nulla fosse, ma sentendosi chiamato in causa alza la testa confuso.
-Adesso finiamo di mangiare, poi voi filate a scuola e tu a casa.- mi rivolgo un'ultima volta alla ragazza che mi guarda dispiaciuta.

~

-Avete preso i libri?-
-Sì.-
-L'ombrello?
-Sì.-
-Il telefono?-
-Sì.-
-Il portafogli?-
-Seth, abbiamo preso tutto! Non ti preoccupare!- esclamo irritato.
-Mh, ok. Ci vediamo per pranzo, non fate tardi.-
Seth è la persona più pallosa che esista sulla faccia della terra, forse avrei dovuto scegliere una di quelle vecchie governanti zitelle.
Raccatto due caschi appoggiati sul tavolo degli attrezzi da lavoro e porgo a Kevin quello rosa di Hello Kitty.
-Mi prendi in giro, vero?- commenta rigirandoselo tra le mani come se fosse un qualche manufatto alieno.
-Ho solo quello, mi spiace ma dovevi portarti il tuo!- gli spiego sogghignando.
-Questa me la paghi...- sbuffa contrariato prima di infilarselo.
Saliamo tutti e due sullo scooter, io alla guida e lui dietro, premo il pulsante d'apertura sulla parete e la porta del garage si alza gradatamente.
Appena lo spazio mi sembra sufficiente premo l' acceleratore e sgommiamo via, verso il centro commerciale.





[Reflections]
Heilà!
Allora questo è il primo capitolo ufficiale!
Spero che non sia monotono... ma avevo bisogno di inquadrare un po' i rapporti!

Grazie a tutti voi che seguita questa storiella!
Fatemi sapere cosa ne pensate se vi va
 
◕ ¸ ◕

Chigaku 
 
 
   
 
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