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Autore: _Diane_    31/08/2008    8 recensioni
Conan Edogawa, alias Shinichi Kudo, deve fare una volta per tutte luce sui misteri più oscuri di un'organizzazione che crede di conoscere, ma della quale in realtà conosce meno di niente. E tornare adolescente, per rimettere a posto la sua vita, una volta per tutte.
Ran Mori si è stufata delle bugie di un certo "detective"; dopo aver scoperto chi è in realtà il caro bambino che ha gentilmente ospitato in casa, è decisa ad indagare, senza farlo sapere a Shinichi.
Tutto questo potrebbe apparire come la trama portante di una storia, ma in realtà fa parte di uno sfondo di misteri, bugie, tradimenti e ricatti che Conan, Ran, Heiji e gli altri non immaginano nemmeno....
{{Seguito della fiction: SHINICHI-EDOGAWA.}}
---> Pubblicato 6° Capitolo: Un passato oscuro <---
Genere: Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Shinichi Edogawa & Conan Kudo'
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Conan-Kudo
{Seguito di Shinichi-Edogawa}

File 6: Un passato oscuro


-Non credevo che le voci che avevo sentito fossero vere…. Ma questa foto lo dimostra. Quindi potrebbe essere davvero che…-
Conan, preso dal momento, si era seduto di fronte ad Agasa, sul divano dal quale si era alzato.
-…che…-
Lo esortò Conan, affinché proseguisse. Aveva come l’impressione che gli avrebbe rivelato qualcosa che avrebbe cambiato per sempre la sua vita, lo si avvertiva anche dalla tensione del momento.
-…che tu e Heiji Hattori, siete in realtà fratelli. Fratelli gemelli.-
Conan ebbe un attimo di esitazione. Contò fino a dieci, convinto che magari si sarebbe svegliato dall’incubo.

-C-Cosa?-

Disse la voce di Conan. No, non solo la sua… Hattori, proprio al suo fianco, aveva urlato nel suo esatto modo. Conan ed Heiji si osservarono, per un istante che parve un’eternità, entrambi sbalorditi.
-Ma tu… Non eri a letto con la tua Kazuha?-
-Come faccio a dormire di fianco ad una che russa, me lo spieghi?-
Agasa cadde quasi dalla sedia, sconcertato. Scoprivano che probabilmente erano fratelli, e nonostante questo, parlavano di cose tanto futili?
-Ma è tutto qui quello che avete da dire?!-
Disse Agasa, meravigliandosi lui stesso di aver alzato il tono di voce, per farli tacere.

-Ok ragazzi, lasciate che vi racconti degli avvenimenti che accaddero prima che voi due nasceste. Come sapete, abito qui da molto tempo… Ciononostante, villa Kudo che sorge qui vicino è più antica, molto più antica. Varie generazioni si sono succedute nel tempo, o almeno questo è ciò che ho sempre pensato. Feci la conoscenza di Yusaku quando lui aveva pressappoco sulla ventina d’anni. Era un ragazzo sempre disponibile, molto testardo e troppo avventato. Comunque sembrava che la cosa più bella che gli fosse capitata nella vita fosse la sua ragazza…. Non era ancora tua madre Shinichi, ma anche se non la vidi mai e non seppi mai il suo nome, tutti dicevano che fosse una bella ragazza, molto facoltosa. Non so neppure dire dove abitasse…. So solamente che un giorno Yusaku decise di andare a vivere con lei, all’improvviso. Non ebbi modo di salutarlo.
Passarono i mesi, più di un anno, nel quale non ebbi una sola notizia di lui. So solo che un freddo inverno sentii il campanello della porta suonare, e quando aprii la porta riconobbi non con poca fatica Yusaku, il volto più allungato ed adulto, un paio di occhiali e lo sguardo più severo. Un paio di chiacchere bastarono però a farmi capire che sotto sotto era ancora il ragazzo allegro e burlone di una volta.-
Agasa prese fiato, continuando a guardare Shinichi e Heiji attenti davanti a lui, che l’ascoltavano attenti, senza perdere una sola sillaba di quel discorso.
-Non seppi mai per quale motivo, ma quando provavo a chiedergli spiegazioni, quando tentavo di scoprirne di più su dove era stato e con chi in quel lungo periodo, lui cambiava discorso o accennava qualche cosa campata in aria.
Tutto tornò alla normalità, da quel giorno. Yusaku tornò a vivere tranquillo nella sua villa, trovando però un nuovo passatempo; quello dello scrittore. Fino ad allora si era limitato a venerare i romanzi di Conan Doyle e di altri scrittori di gialli, mentre in quel momento sembrava aver trovato l’ispirazione necessaria a diventare uno scrittore di fama internazionale.
E così fu. Divenne famosissimo in breve tempo per i suoi romanzi coinvolgenti ed affascinanti, veniva chiamato ovunque per tenere convention, partecipare a concorsi o presentare i suoi libri. Proprio così conobbe Yukiko, l’esuberante madre di Shinichi che lo conquistò subito. Fu amore a prima vista, e dopo appena qualche mese, Yusaku chiese in sposa Yukiko. Le nozze furono bellissime! E subito dopo i due innamorati partirono per la loro luna di miele, che divenne un giro del mondo sia per lavoro, che per piacere. Sentivo Yusaku spesso, ma non mi aveva messo al corrente di una cosa importante… Yukiko era rimasta incinta. Lo seppi più tardi.
Un giorno un uomo venne a bussare alla mia porta. Era vestito in maniera elegante, portava un cappello scuro in testa coordinato al resto del vestiario… Mi chiese di Yusaku. Ovviamente, non gli risposi, anche dopo che insistette dicendo che voleva fargli le felicitazioni per il parto della moglie appena avvenuto... L’uomo si allontanò, mentre io rimasi turbato; Yusaku era diventato padre e non me l’aveva detto?! Feci velocemente il giro degli ospedali, alla fine in una clinica privata molto nascosta e piccola trovai tuo padre. Ebbene, prima di entrare nella struttura vidi un’auto scura, una Porche che si allontanava a gran fretta. All’epoca non ci feci molto caso… Quanto vidi Yusaku e Yukiko erano entrambi felicissimi, stringendo il loro figlio tra le braccia. Un figlio a cui ebbero dato il nome di Shinichi. Tuttavia, mentre i due mi fecero provare a tenere in braccio il bambino, vidi Yukiko con lo sguardo perso lontano, un’espressione troppo seria e triste per una donna forte come lei… Vidi che strappava una foto.-
Agasa girò la foto che teneva ancora in mano verso i due giovani detective.
-Una foto che potrei giurare assomigliare molto a questa.-
Il racconto del professore aveva lasciato Shinichi ed Heiji impietriti… Nella stanza scese un silenzio assordante.
Conan pensava che era impossibile che i suoi genitori avessero avuto rapporti con l’organizzazione che l’aveva ridotto in quella maniera. Eppure quell’uomo agghindato come loro… Quella porche… I suoi genitori lo avevano sempre scoraggiato a cercare quegli uomini; Conan aveva sempre pensato che fosse per il suo bene e basta. Ma se suo padre e sua madre avessero avuto contatti con “loro”, cosa sarebbe potuto cambiare?
Heiji invece fissava quella foto. I suoi genitori lo avevano sempre amato, magari qualche volta erano un po’ burberi, ma…. Era sicuro di essere loro figlio. Di essere nato ad Osaka e di non aver alcun legame di parentela con Shinichi Kudo.
Il primo a rompere il ghiaccio fu Conan, rivolgendosi proprio all’amico seduto al suo fianco.
-Sembra la follia di un pazzo, eppure diverse cose tornano nel racconto di Agasa…-
-Cioè mi stai dicendo che siamo gemelli?! – Disse Hattori, scaldandosi.
-Ehi, sto solo dicendo ciò che penso, calma…-
-No, non è vero! Sono le teorie di uno scienziato pazzo che pensa che io abbia vissuto nella menzogna per diciassette anni! Ti rendi solo lontanamente conto…-
-Ehi, ragazzi…- Cercò di intromettersi nel discorso Agasa, inutilmente. Conan continuò alzando la voce a sua volta… Non riconosceva più l’amico che era sempre stato allegro e ironico.
-Sono solo ipotesi, supposizioni! Secondo te mi fa piacere pensare che l’organizzazione che mi ha ridotto così avesse legami con la mia famiglia?!-
-Pensa ciò che vuoi… Però lasciami fuori! Io non sono e non voglio essere tuo parente, neanche lontano, capito?!-
Conan abbassò lo sguardo, furente. In qualche modo, stavano perdendo la lucidità che contraddistingueva ogni bravo detective e che li avrebbe aiutati molto in quel momento a chiarire le cose. Hattori si era già alzato, forse per andarsene.

-Esiste sempre una, e una sola verità… - Mormorò Conan, a testa bassa.
-Cosa?- Disse Heiji che nella foga di volersene andare non aveva neanche prestato attenzione.
-Dicevo che esiste sempre una verità. Una sola. Il compito di un detective e far sì che questa, per quanto dolorosa o apparentemente incredibile, venga a galla.-
-Sto dicendo- riprese Conan, alzandosi e facendo qualche passo a testa bassa verso Heiji –che non so quanto ci sia di vero in questa storia, né tantomeno cosa significhi quella foto.-
Conan alzò lo sguardo, trovando subito quello di Hattori.

-Sto dicendo che mi piacerebbe trovarla insieme, questa “verità”.-
Hattori guardò Conan per un lungo attimo, poi si voltò, salì le scale e tornò a dormire nella stanza con Kazuha. Conan, dopo che Heiji chiuse la porta, sprofondò nuovamente sulla poltrona, respirando profondamente. Sentiva lo sguardo di Agasa fisso su di lui.
-Che c’è?- Disse, senza troppi giri di parole, sorridendo.
Anche il volto di Agasa si allargò, facendo nascere un altro sorriso.
-No, nulla.-
Conan rimase in silenzio, portandosi le braccia vicine al corpo. Poi riprese a parlare, una punta evidente di ironia nelle sue parole.
-Ora non mi dirai che sei mio fratello gemello anche tu, spero…-
Agasa si lasciò sfuggire una risata.
-Da cosa l’hai scoperto, dal mio neo sul fondo-schiena?-
-Mah, tu il mio fondo-schiena non l’hai mai visto…-

Momento di silenzio.

-Sei sicurissimo, Shinchi?- Chiese sempre sorridendo Agasa, mentre si alzò da dove era seduto per rimediare una coperta per loro due.
-Ora dormiamo, è meglio.-
Concluse Conan, spegnendo le luci. Stranamente, tutti i pensieri che aveva per la testa si dispersero rapidamente, conducendolo dritto-dritto tra le braccia di Morfeo.




**********************



Commenti dell'autrice:

Dopo un interminabile periodo in cui sono sparita dalla faccia della terr... anzi, di EFP, rieccomi di nuovo in azione! I'm back!! XD Non so a chi possa importare, ma morivo dalla voglia di dirlo... ^^
Bhè, anche se ho avuto un po' da fare nel frattempo, non ho dimenticato le mie fiction lasciate a metà. Soprattutto questa, la mia più lunga mai scritta su Conan! In realtà il capitolo che avete appena finito di leggere (se non l'avete fatto, perchè state leggendo ciò? D:)doveva essere più lungo, ma non ho resistito a pubblicarlo ora. Vi ho lasciato con il fiato sospeso nello scorso capitolo, dopo la sconcertante notizia che... Che i miei personaggi preferiti di DC sono fratelli. Fratelli gemelli!!!

Ok, ringrazio di cuore feferica, AmyGoku e Scriback che hanno recensito lo scorso capitolo; spero di rivedervi ancora tra i miei lettori, anche se è passato un po' di tempo!
Recensioni e commenti sono sempre i benvenuti, ormai lo sapete!

Ciaooooo!
_Diane_
   
 
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