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Autore: Panda01    14/07/2014    3 recensioni
La guerra è ormai finita, Sasuke è tornato a Konoha e ha ripreso la sua quotidianità. Finchè un giorno, di ritorno da una missione, un avvenimento bizzarro e misterioso lo costringerà a fare i conti con il passato e con i suoi sentimenti.
Dal primo capitolo:
Il giovane vide accanto a sè la borsa degli strumenti che ogni ninja, degno di quel nome, portava appresso, si affrettò a prenderla e a cercare l'oggetto che avrebbe dato risposta a tutti gli atroci dubbi che gli stavano bombardando la mente: uno specchio.
Con timore porto l'oggetto all'altezza del viso, alzò lo sguardo lentamente, sembrava quasi aver paura di ciò che avrebbe visto. Prese coraggio e finalmente guardò lo specchio e ne vide l' immagine riflessa: chi diavolo era quel marmocchio?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
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Sakura, accompagnata dal piccolo Haruki, si diresse verso la piazza principale dove avrebbe incontrato i propri amici.

Giunti a destinazione, dopo un paio di minuti la rosa riuscì a riconoscere la chioma bionda e ribelle di Naruto affiancata da quella corvina di Hinata.

La ragazza prese la mano del bambino e cominciò ad avventurarsi nella giungla di persone che affollavano la piazza. La sua stretta era talmente ferma che Sasuke non sarebbe riuscito a perdersi nemmeno se ne avesse avuta l’intenzione, nonostante il palmo di lui fosse imperlato di gocce di sudore, di cui l’Uchiha non riusciva a darsi una spiegazione.

Finalmente raggiunsero i due amici che se ne stavano l’una accanto all’altra, rivolgendosi le spalle inermi e senza proferire parola.

- Ragazzi, siamo qui! – gridò Sakura nella loro direzione, tralasciando da parte la strana aria che correva tra i due.

- Sakura-chan! – le corse incontro Naruto – Siete arrivati finalmente! Abbiamo aspettato una vita! Non è che hai preso il vizio del maestro Kakashi eh? –.

- Le donne ci mettono sempre molto a prepararsi no? – replicò la ragazza un po’ distrattamente, mentre la sua attenzione veniva attirata dall’espressione di Hinata, che sembrava essere quasi sollevata dal loro arrivo.

“Avranno litigato?” si domandò l’Haruno mentre salutava l’amica.

- Wow! Sei splendida Hinata! – si complimentò poi con lei, cercando nello stesso tempo di tirarle un po’ su il morale.

La mora indossava anche lei un kimono simile a quello di Sakura, ma il suo era nero, valorizzato da dei bellissimi girasoli color giallo canarino. L’abito fasciava il suo corpo perfettamente, mettendo in evidenza le curve generose di cui lei si vergognava tanto.

“È proprio bellissima” riflesse tra sè e sè Sakura, che si trovò un po’ invidiosa del fisico dell’amica, “Io al suo confronto sono piatta come una tavola” sospirò tristemente, ancora tra i suoi pensieri.

-G.. grazie – la mora arrossì vistosamente – tu.. sei stupenda con quel kimono – le rispose con un sorriso.

Sasuke se ne stava in disparte senza parlare con nessuno, guardava la scena senza esprimersi con aria annoiata, aspettando che i tre finissero di chiacchierare.

Non aveva la minima voglia di uscire con loro e tanto meno di andare a fare uno stupido picnic tutti insieme sotto i ciliegi, ma doveva reggere il gioco e recitare la sua parte per non farsi smascherare e doveva aspettare che Kakashi e Tsunade scoprissero qualcosa.

 

- Dove sono gli altri? – cercò di informarsi Sakura notando l’assenza di Ino, che era uscita di casa un’ora prima di loro.

- Si sono già avviati verso il parco, Ino voleva avere il posto migliore – le rispose la mora.

- Oh.. Allora sarà meglio che ci affrettiamo a raggiungerli se non vogliamo fare una brutta fine! –.

I tre ragazzi risero di gusto alla battuta della rosa, anche se dentro di loro sapevano che Ino avrebbe potuto davvero fargliela pagare cara per il ritardo, e di certo la cosa non allettava nessuno.

 

Il gruppetto si incamminò verso il parco, dove erano cresciuti alti e maestosi una cinquantina di ciliegi, che in quel periodo fiorivano colorando tutto il paesaggio di rosa. Il sole splendeva alto nel cielo privo di nuvole quel giorno e tutto ciò contribuiva a rendere il luogo ancora più paradisiaco.

Il posto era già stato assediato da innumerevoli comitive che avevano avuto la loro stessa idea, la confusione era molta, si potevano sentire ad ogni angolo voci che litigavano per rivendicare il posto sotto ad un ciliegio addocchiato precedentemente. Ma una era la voce che sovrastava tutte le restanti e che continuava a sbraitare imperterrita e minacciosa: quella di Ino.

 

- Non avvicinatevi capito?? Questo posto è nostro! È di Naruto!.. Si hai capito bene cara, Naruto Uzumaki, l’eroe! – la giovane strillava a squarcia gola inveendo contro chi la guardava con disapprovo, mentre il suo ragazzo, alquanto imbarazzato, cercava di farla calmare.

- Non c’è bisogno che usi il mio nome.. Tu da sola riesci benissimo a farli allontanare ancora di più – rise Naruto.

La bionda ignorò completamente le sue parole – Finalmente siete arrivati! È un’eternità che vi aspettiamo! Venite, venite, è già tutto pronto.. – li fece accomodare.

- Ragazze state benissimo! – esordì Ino inverosimilmente gentile – Anche se non quanto me! – sghignazzò poi abbandonando ogni modestia e sfoggiando il suo kimono giallo rocoperto di rose rosse. I suoi capelli legati in una treccia ricadevano sulla sua spalla ed erano decorati con tanti fiori, che aveva accuratamente scelto dal negozio di famiglia. Al lato della testa portava un fermaglio.

Sasuke spalancò leggermente gli occhi dalla sorpresa: che diavolo ci faceva quel fermaglio in testa ad Ino?

Era lo stesso che quella vecchia signora gli aveva lasciato il giorno del compleanno di Sakura e che poi quella medesima sera lui aveva abbandonato sul tavolino all’ingresso di casa della ragazza.

Ma certo, sicuramente Ino l’aveva trovato e se ne era impossessata.. infondo quella era anche casa sua.

D’altro canto cosa gliene importava a lui? Non avrebbe nemmeno voluto darglielo quel regalo, l’aveva lasciato lì solo perchè era inutile e fastidioso, come del resto lo era Sakura per lui.

Tuttavia non riusciva a non storcere il naso vedendolo sui capelli della bionda.

 

Una figura familiare si avvicinò al gruppo, indossava una ridicola tuta verde e i suoi capelli ricordavano tanto una scodella capovolta.

- Ciao ragazzi! – esordì salutandoli – Sakura-chan come stai? – si rivolse alla ragazza mettendosi nella sua solita posa da ragazzo figo: braccio destro teso in avanti, mano chiusa ad eccezione del pollice, occhiolino e sorriso a trentadue denti con tanto di stellina.

- Lee-san! Anche tu qui? – gli sorrise la rosa di rimando.

- Hey Mr. Sopracciglia! – gridò Naruto, sovrastando i saluti dei suoi compagni e rischiando di rendere sordi tutti quelli che erano nelle vicinanze.

- Sono venuto insieme al mio team.. Siamo laggiù – indicò con il dito un grande albero non tanto lontano.

- È da tanto che non ci vediamo! Sei sempre in missione! – proseguì Sakura continuando a rivolgere il suo sorriso radioso a Rock Lee.

Di nuovo quello stupido sorriso stampato in faccia”.

- Eh già, è un peccato.. – ammise il ragazzo – ma uno di questi giorni recuperiamo!.. Che ne dici di un gelato? Offro io ovviamente – le propose in seguito, tutto esaltato al sol pensiero di poter passare del tempo con lei.

- Allora ci conto.. – replicò la rosa continuando ad avere la stessa espressione allegra di poco prima.

Il ragazzo corse via più veloce della luce, sembrava essere entusiasta e soddisfatto, aveva la stessa espressione di chi aveva appena toccato il cielo con un dito.

- Lee-san! Stai andando dalla parte opposta.. – lo avvertì Hinata, ma il giovane ninja era già con la testa tra le nuvole, troppo preso da chissà quale assurda scommessa con sé stesso, per poterla sentire.

 

- Sakura-chan non è giusto! – esordì Naruto, dopo l’uscita di scena di Rock Lee.

La ragazza lo fissò con un’espressione dubbiosa – Che cosa? – gli domandò non riuscendo a capire.

- Non è giusto che quando ero io a chiederti di uscire mi rifiutavi sempre! E invece a Mr. Sopracciglia hai detto subito di sì!! – continuò il biondo cominciando a gridare.

Il volto di Hinata si oscurò, mentre Sakura ed Ino rimasero scioccate da quelle parole.

Possibile che Naruto fosse così ottuso da dire qualcosa del genere davanti alla propria fidanzata?

A quanto pareva sì.

Persino Sasuke, per quanto fosse negato su tutto ciò che riguardava i sentimenti umani, poteva riconoscere l’errore commesso dall’amico

 

Il solito dobe..

 

sospirò a bassa voce facendo attenzione a non farsi sentire da nessuno.

- Non è giu.. – Naruto non riuscì a finire la frase che due pugni ben assestati gli colpirono il volto come dei pezzi di metallo vengono attratti dalla calamita, Sakura ed Ino erano intervenute per evitare l’imminente disastro, ma ormai il latte era già stato versato. Hinata se ne stava lì, in silenzio, con lo sguardo abbassato e l’espressione malinconica.

- Hahaha.. ma che dici Naruto? – tentò di smorzare la tensione nell’aria, che poteva essere tagliata con un coltello – Noi usciamo sempre insieme, siamo tutti amici no? – fece poi con una risatina, cercando con gli occhi lo sguardo di Ino per chiederle supporto.

- Si infatti! Non siamo forse tutti qui adesso? – intervenne la bionda in soccorso all’amica.

- No.. io non intendevo ques.. – le parole di Naruto vennero nuovamente interrotte dai destri delle due ragazze.

- Certo che intendevi questo! Che altro sennò.. – affermò la rosa che cominciò a ridere, la sua voce faceva trapelare il suo disagio ed ormai anche un pizzico di isteria, mentre il biondo si massaggiava il viso ormai ridotto uno straccio.

Come poteva Naruto non aver ancora compreso la situazione e la pericolosità delle sue parole? Era davvero una testa quadra.

- Forza forza cominciamo a mangiare! – esultò Ino provando a cambiare discorso. Il suo suggerimento fu ascoltato di buon grado e la situazione sembrò stabilizzarsi. I ragazzi parlavano del più e del meno gustando le delizie preparate la sera prima dalle tre fanciulle e godendosi il panorama offerto dalla natura.

 

Una volta finito il banchetto, decisero di andare tutti insieme a girare per le bancarelle che erano state allestite per le strade del villaggio.

Naruto continuava a fermarsi ad ogni chioschetto che vendesse del cibo, ingurgitava piatti come se fosse stato a diugiuno per un’intero mese, nonostante avesse mangiato solo poco prima, il suo stomanco sembrava essere un buco nero che risucchiava qualsiasi cosa commestibile gli capitasse sotto tiro.

Quando finalmente si ritenne sazio, iniziò ad attaccare i baracchini che organizzavano giochi, sfidando ad ogni occasione il piccolo Haruki, che con il carattere che si ritrovava non riusciva a resistere alle sue provocazioni e ardeva dalla voglia di dargli una bella lezione.

- Giochiamo a quello! – gridò Naruto indicando un’insegna con riportate le scritte : Kingyo sukui.

A fianco della bancarella vi era un’immensa vasca piena di pesci rossi che nuotavano veloci. Naruto si avvicinò e chiese subito al proprietario di farlo giocare, quest’ultimo gli porse un retino rotondo con la parte centrale in carta di riso, chiamato ‘poi’, con cui il ragazzo avrebbe dovuto pescare i pesci.

Il biondo si mise subito all’opera sicuro delle sue capacità, ma appena infilò il retino in acqua la carta di riso si strappò lasciando un grande buco proprio al centro dell’oggetto. Il giovane, testardo com’era, chiese al signore un’altro poi, ma la scena precedente continuava a ripetersi.

Dopo una quindicina di minuti e una cinquantina di retini rotti, solo due pesci avevano trovato posto nel suo contenitore e Naruto cominciava a demoralizzarsi, anche perchè dopo i primi momenti di esaltazione tutti avevano perso ormai le speranze e avevano rinunciato ad incitarlo. Solo Haruki stava lì a fissarlo ancora, ma il suo viso non era certo quello di chi cercava di incoraggiarlo, al contrario il suo sorriso lo stava schernendo.

- Provaci tu se ci riesci! – gli gridò tutto d’un fiato puntandogli il dito contro.

- Tsk – fu la sua risposta, mentre si stava per girare.

- Cos’è hai paura? - lo canzonò.

Sasuke Uchiha non aveva paura.

Chiese un retino al proprietario e si posizionò di fronte alla vasca come aveva fatto poco prima il suo amico, anche lui immerse l’oggetto in acqua e con velocità fulminea riuscì subito a prendere il primo pesciolino, che ripose nella sua ciotola.

Il ragazzo non riuscì a trattenere un sorriso di soddisfazione, anche se in quel corpo era ancora migliore di Naruto.

- La fortuna del principiante – biascicò il biondo.

Lo spirito di Sasuke si infervorì e la tentazione di sconfiggere l’Uzumaki cresceva sempre di più in lui, mise di nuovo il retino in acqua, ma questa volta quello si ruppe.

- Hahahahahahahaha – Naruto scoppiò in una fragorosa risata, che diede sui nervi al moro – Te l’avevo detto! La fortuna del principiante! –

Sasuke continuò a provare più volte, ma tutto ciò che riuscì a fare fu raggiungere il livello del compagno.

- Voglio provare anche io – parlò la voce di Sakura alle loro spalle.

Tsk. Ma cosa vuole fare? Non riuscira a prenderne nemmeno uno”.

La rosa si fece consegnare un retino e si appropinquò alla vasca piena di eccitazione. Si ripiegò le lunghe maniche del kimono e si apprestò ad immergere il retino in acqua.

Con delicatezza poggiò il poi sulla la superficie dell’acqua e rimase inerte ad aspettare il momento giusto per passare all’azione. La tensione cresceva con il passare del tempo e i passanti incuriositi dall’immobilità della fanciulla si fermavano per assistere alla scena.

Quando un pesce passò sopra il retino, Sakura alzò il poi velocemente con agilità e precisione, la gente non ebbe nemmeno il tempo di esultare che il pesce rosso era già nel suo contenitore.

- Ahhh! – gioì la rosa insieme ad Hinata ed Ino che battevano le mani in preda all’eccitazione.

“Tsk” pensò Sasuke “Cosa vuoi che sia un solo pesce”.

Sakura volle provarci di nuovo, si rimise in posizione e attese ancora. Questa volta fu molto più veloce ed anche il secondo pesce finì nella sua ciotola.

Il pubblicò esultò, ma lei era già pronta per il terzo round. Riappoggiò il retino in acqua ed attese.

“Non è possibile!” rimuginava tra sé e sé Sasuke mentre il terzo pesce rosso finiva nel contenitore della giovane kunoichi.

Più ci provava e più diventava esperta, dopo soli cinque minuti era riuscita già a prendere dieci pesciolini senza mai aver rotto la carta di riso del poi.

- Dovevamo aspettarcelo da uno dei migliori ninja medici.. La tua precisione e la tua agilità sono straordinarie – affermò una voce proveniente dalla folla che si era creata alle spalle dei ragazzi.

Sakura si voltò verso di essa – Maestro Kakashi! – lo chiamò sorridendogli e arrossendo leggermente per i complimenti.

L’uomo la incitò a continuare il gioco e dopo aver salutato il resto della combriccola, che tornò a guardare l’impersa della rosa, si avvicinò a Sasuke.

- Dobbiamo parlare – gli disse sottovoce.

I due si allontanarono senza farsi notare e cominciarono a discutere.

 

Alla fine il poi utilizzato da Sakura si strappò dopo aver sostenuto il peso del diciottesimo pesce rosso. – Hai combattuto bene – affermò la ragazza guardando la sua arma distrutta. Il proprietario della bancarella le porse un peluche a forma di gatto, il premio per chi aveva raggiunto quota dieci pesci con un solo retino.

I ragazzi si allontanarono dalla bancarella e continuarono agirare per le bancarelle.

- Dov’è andato Haru? – domandò Sakura cominciando a preoccuparsi.

- Ah.. l’ho visto prima con il maestro Kakashi – le rispose Hinata rassicurandola.

“Che ci fa con il maestro?” si chiese la ragazza dubbiosa “Saranno diventati amici..” si rispose poi da sola mentre un sorriso le compariva in volto.

- Hey fronte spaziosa – sentendosi chiamare da Ino si ridestò dai suoi pensieri.

- Allora che farai? Ci uscirai insieme? – la interrogò con un’espressione che la diceva lunga sulle sue intenzioni.

- Con chi scusa? – fece finta di non capire.

- Con Rock Lee! – le rispose incalzandola sempre più.

- Certo – replicò senza esitazioni lasciando di stucco le due amiche – Siamo amici no? – aggiunse facendo sospirare la bionda.

- Dicevo come appuntamento... infondo, se tralasciamo il taglio di capelli e quell’orrenda tuta verde, Lee è proprio un bravo ragazzo.. - Hinata concordò con le parole di Ino.

- E poi così potresti dimenticarlo una volta per tutte – proseguì la Yamanaka sempre più seria.

In fondo avevano ragione, anche lei si era già ripromessa di dimenticare l’Uchiha e di smettere di aspettarlo inutilmente, probabilmente uscire con qualcuno le avrebbe fatto solo bene.

- Ci penserò su –.

In quel momento Sasuke tornò al loro fianco dopo aver parlato con Kakashi, le ragazze erano talmente prese dai loro discorsi che nemmeno si accorsero della sua presenza.

- Ah già! Hinata è successo qualcosa tra te e Naruto? Avete per caso litigato? – la rosa invitò l’amica ad esporre le sue preoccupazioni.

Ecco la solita impicciona” la giudicò Sasuke.

La mora negò, ma Sakura sapeva che c’era qualcosa che non andava. Quel giorno la giovane Hyuga le era parsa triste e malinconica e lei era determinata a scoprirne il motivo.

- Siamo tue amiche.. puoi dircelo Hinata – si intromise Ino appoggiando la causa di Sakura.

- È solo che... che insomma... – esitò la ragazza – credo che Naruto non mi voglia bene.. – il suo viso si rabbuiò.

Le due compagne trattennero a stento una risata, non perché la stessero prendendo in giro, ma perché a volte l’innocenza e l’ingenuità della mora erano disarmanti.

- Non ti preoccupare - certo era vero che spesso e volentiri il biondo usciva con delle affermazioni del tutto sbagliate, ma ovviamente non lo faceva con cattiveria, era solo che non pensava molto prima di aprire bocca.

- Naruto ti vuole bene, ed anche tanto -.

 

Delle braccia cinsero la vita di Ino da dietro e la strinsero, Ichiro e Naruto erano tornati dalla loro escursione per le restanti bancarelle non ancora visitate, mentre le regazze si erano fermate a riposare.

In quel momento si accorseso anche della presenza di Haruki, che se ne era rimasto in silenzio e per caso si era ritrovato a sentire i loro discorsi.

Sakura guardò Ino ed Ichiro che si abbracciavano ed andavano d’amore e d’accordo. Lei sembrava così contenta e solare, ultimamente lui si era comportato molto bene nei confronti della bionda, non la faceva più soffrire come prima.

La rosa era lieta per loro, finalmente la sua amica aveva trovato la felicità.

Il suo sguardo incrociò quello di Ichiro, lei gli sorrise e lui fece lo stesso, infondo era un bravo ragazzo.

“Ti affido Ino... abbine cura” gli disse nella sua mente.

 

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Ecco un nuovo capitolo!

Scusate il ritardo, ultimamente ho avuto molto da fare e le parole non mi venivano... comunque questo capitolo è un po’ più lungo.

Spero che continuiate a leggere questa storia perché presto le cose si movimenteranno, ma non vi dico altro!

Il disegno è il famoso fermaglio del capitolo 2 che ritroviamo in testa ad Ino!

Recensite se volete, mi fa piacere sapere che ne pensate..

Per ora è tutto, alla prossima!!

Panda01

 

 

 

  
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