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Autore: Free__Hugs    15/07/2014    1 recensioni
Una storia.
Una madre con due figli.
Un viaggio verso un sogno.
Una ragazza e quattro amiche.
Un unico grande amore, anzi cinque, ma con un'infinità di problemi.
Genere: Fluff, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 15

“Facciamo così, vado un attimo in cucina, vi preparo due cioccolate calde e poi torno per continuare la storia, che ne dite?” chiedo a Liam e Hope, che senza esitare un momento accettano la mia proposta.

Scendo rapidamente la rampa di scale, facendo ben attenzione a non cadere, non vedo l’ora che mio marito torni a casa, ho una splendida notizia da dargli, cioè almeno secondo me lo è.

Così mentre inizio a preparare le due tazze di cioccolata ne approfitto per chiamarlo.

“Ehi, amore, a che ora torni oggi?” Non riesco ad evitare quel tono mieloso che ormai da anni si impossessa di me ogni volta che devo parlare con lui.

“Ehi, devo ancora stare per un po’ a lavoro, ma penso che per le 21 sarò già a casa, come mai me lo chiedi?” mi risponde.

“Niente di che mi mancavi, non posso fare una semplice telefonata al mio meraviglioso e fantastico marito?

“Cosa sono tutti questi complimenti? Ammettilo, ti serve qualcosa, ormai ti conosco” entrambi scoppiamo a ridere, ma subito dopo gli rispondo:

“Nulla che io voglia dirti per telefono, ci vediamo a casa”

“Ok, per stavolta ti salvi, ora vado, ma quando torno mi devi dire tutto, intesi?” Ci salutiamo ancora una volta e subito dopo mi avvio verso la stanza dei piccoli, dopodiché porgo loro le tazze e mentre iniziano a sorseggiarle riprendo la storia.

p.o.v  Giovanna (ragazza)

“Forse dovresti smetterla di guardarlo” Non mi sono nemmeno resa conto del fatto che Chantal si sia avvicinata a me, ero troppo impegnata a osservare Niall da lontano mentre parla con alcuni amici.

“Ehm, di che parli?” rispondo, facendo palesemente finta di non capire a che cosa si riferisca.

“Di Niall. Non smetti di guardarlo nemmeno per un secondo, vai a parlarci”

Chiudo il mio armadietto e intanto ci avviamo verso l’aula di storia.

“Non è così semplice, ormai sono giorni che non ci guardiamo nemmeno, cioè, che non mi guarda nemmeno.”

Sono piuttosto abbattuta per questa cosa, sembra quasi che di me non gli sia mai importato nulla, si comporta come se non esistessi.

“Perché questo è quello che vedi tu. Dai, proprio non te ne accorgi? Entrambi non volete altro che tornare come una settimana fa.”

“Chi ti ha detto che è ciò che voglio?” Brava Giovanna, non lo pensi nemmeno tu, come potresti anche solo credere di convincere gli altri.

“Semplicemente perché ti conosco, e ti manca.”

Decido di cedere e di darle ragione.

Nel frattempo iniziano le lezioni e io non riesco a fare a meno di pensare a lui e a quanto si sia avvicinato a Giorgia, che al contempo è arrabbiata con me perché pur avendo visto tutto non le ho detto nulla di Luca e Emily, e ora i due si stanno aiutando a vicenda, o almeno è quello che ho sentito dire in giro.

Perché effettivamente non riesco a immaginarmi Niall davanti alla televisione su un divano con una maxi vaschetta di gelato al cioccolato mentre guarda un film romantico insieme a Giorgia insultando i due protagonisti e il loro amore, credo ci sia di più, molto di più.

Non ho idea di come Giorgia abbia fatto a scoprirlo, magari è stato proprio lui a dirglielo, e per consolarsi a vicenda escono insieme e si stanno innamorando.

Quanti  viaggi mentali che riesco a fare.

Ma ho troppa paura, ho troppa paura che tutto questo accada veramente.

Mi hanno tagliato fuori dalle loro vite e Giorgia posso anche accettare che l’abbia fatto, dopotutto aveva il diritto di sapere, ma Niall no.

Cosa gli ho fatto? Ancora sto cercando di capire il suo comportamento durante la sera del mio compleanno, a quando mi ha lasciata lì sola sotto al portico, non avrei mai pensato che un litigio, se posso chiamarlo in questo modo,  così banale avrebbe distrutto un rapporto come il nostro. Evidentemente era destino.

E poi ammettiamolo, sono gelosa, incredibilmente gelosa.

“Che ne dite di andare a cena solo noi cinque stasera? Abbiamo parecchie cose da raccontarci.” Propone Giulia, mentre aspettiamo che arrivino anche i ragazzi in mensa.

“Io sono con Louis mi dispiace.” Risponde Gaia, i due si frequentano da un po’ ormai, e da quello che mi ha raccontato finora la ragazza va tutto a gonfie vele, sono persi l’uno per l’altra.

“Io mi vedo con Liam.” Dice Chantal.

“Frena, frena, frena, cosa vuol dire che ti vedi con Liam?! Per quanto ancora pensavi di tenercelo nascosto? Oh mio dio, dove ti porta? Da quanto vi sentite? Ti piace molto?” Quando Gaia inizia non si ferma più. Siamo abbastanza protettive tra di noi, e poi, chi se lo sarebbe mai aspettato, cioè, io per lo meno non sospettavo assolutamente nulla.

“Beh, me l’ha chiesto stamattina a francese, condividiamo il corso, quindi tecnicamente non ci sentiamo e non vi ho tenuto nascosto nulla, non so dove voglia portarmi e forse potrebbe iniziare a piacermi” ammette arrossendo.

“Sono contenta per voi.” Non mi sfugge questa nota di delusione di Giulia e sembra anche parecchio irritata, poi le parlerò, perché si sta sicuramente per scatenare l’impensabile, ho un certo presentimento, di nuovo.

“Ah comunque mi sono dimenticata, non ci sono nemmeno io, fate finta che non abbia proposto nulla” Aggiunge poi.

“Non ci sarei stata in ogni caso, mi dispiace”  Dice Giorgia.

“Come mai? Esci con Horan?” La stuzzico io, una volta tanto dovrei starmene zitta.

“No. Ma anche se dovessi, ti darebbe qualche problema? Siamo amici!”

“Il punto è questo! Anche io ero sua amica, ma ovviamente devono sempre preferire tutti, e quando dico tutti intendo nessuno escluso, te a me!” Non ce la faccio più, inizia a farmi male la testa, potrebbe scoppiare da un momento all’altro, e sento già le lacrime agli occhi.

Io non riesco a reggere situazioni del genere, non sono fatta per queste cose.

“Calmati, non ho intenzione di rubarti il fidanzatino, credimi.”

“Non siamo fidanzati, e lo sai bene”  In questo momento vorrei saltarle addosso.

“Allora, fai una cosa, o mi lasci in pace, o ti decidi ad andargli a parlare, perché lui non fa altro che chiedermi cose su di te per sapere come stai, e sinceramente mi sono stancata di fare da intermediario.”

“Beh, ti lascio un ultimo messaggio allora, digli che deve venire lui a parlarmi, perché anche lui sa bene quanto io sia orgogliosa.”

“Se proprio vuoi che glielo dica va bene. Ma ti stai rovinando da sola.”

“Cosa vuoi dire con questo? E poi perché mi aiuti? Pensavo ce l’avessi con me” Sono confusa, lei sa qualcosa, sta cercando di farmelo capire, ma non riesco a cogliere il messaggio.

“Perché a differenza tua io l’orgoglio l’ho messo da parte, e ho cercato di vedere la situazione dal tuo punto di vista, e ti ho perdonata. E ora se non vi dispiace, la pausa pranzo sta per finire, e io devo ancora andare in biblioteca a cercare un libro per la prof di spagnolo.”

E proprio mentre Giorgia se ne va, arrivano gli altri.

Ma io sono abbastanza sconvolta e confusa, soprattutto confusa per tutto quello che mi ha detto lei, e rimango lì a fissare il mio pranzo per tutto il tempo, in balia delle mie emozioni.

 

 

Ti va di parlare?” Lou si è appena affacciato alla porta mentre sono intenta a fare i compiti.

Anche se effettivamente non li sto facendo, troppo impegnata a decidermi sul da farsi.

“E’ successo qualcosa?” gli chiedo preoccupata.

“A me no, ma a te sì!” Nel mentre si avvicina al letto e si sdraia accanto a me, entrambi osserviamo il soffitto, dopo qualche minuto mi decido a parlare.

“Non è come credi, io sto bene, davvero.”  Gli dico sorridendo, ma ho paura che questo sorriso sembri più una smorfia.

“Sai, io ho un potere, riesco a capire quando le persone mentono, e tu lo stai facendo. Problemi di cuore?”

“Non lo so nemmeno io Lou” Ecco, questa è una mezza  verità, perché sono sempre stata abituata a reprimere questo genere di sentimento, e dentro di me voglio continuare a negare che mi piaccia, anche se ormai l’ho ammesso, voglio convincermi del contrario.

“E’ per qualcuno che conosco immagino” E’ veramente bello da parte sua che si preoccupi così tanto per me.

“Forse…” E arrossisco, gli ho praticamente dato conferma ora.

“E fammi indovinare, questa persona è bionda, ha gli occhi azzurri,è mancina proprio come te, suona la chitarra, sacantare è irlandese e si chiama Niall”

“Quanti poteri hai?! Non solo capisci quando uno mente ma riesci anche a leggere le persone! O almeno qualcosa del genere, perché hai colpito nel segno”  Ed entrambi iniziamo a ridere.

“Beh, in effetti ho varie qualità” Mi regge il gioco.

Continuiamo a parlare per un po’ e mi confido con lui, so di potermi fidare completamente.

Durante la chiacchierata mi ha dato vari consigli, ma ha usato anche la frase più ad effetto e a mio parere più inutile di tutte “segui il tuo cuore”.

E poi esce dalla stanza, mi ha lascia lì da sola su quel letto cercando di capire cosa il mio cuore vuole che io faccia, fino a quando non mi addormento nella speranza che il nuovo giorno mi dia delle risposte.

Sono passati altri quattro giorni, e io e Niall ci stiamo allontanando sempre di più.

Tutto questo è una tortura.

Lui era la persona con cui avevo legato di più in questo posto e mi sta lasciando sola.

Io gli ho mostrato di volergli bene, e inizio anche a dubitare che lui me ne abbia voluto davvero, insomma, sembra non pensarci nemmeno un momento a tutto quello che abbiamo passato, sta andando avanti come nulla fosse, e intanto dal mio punto di vista è come se io fossi ancora ferma su quel portico.

Ma oggi le altre hanno deciso di fare quella famosa cena, e io non ho assolutamente intenzione di perdermela, devo decisamente distrarmi un po’.

 

Mi sto preparando per la serata, quando sento il campanello suonare e sono costretta ad andare ad aprire io perché sono usciti tutti.

Scendo rapidamente le scale e una volta aperta la porta mi ritrovo la persona che meno mi sarei aspettata di vedere.

Colin è proprio davanti a me e sembra agitato.

“Giovanna, so di essermi comportato nel modo sbagliato l’altro giorno e sono passato per chiederti scusa”

“Scuse accettate.” E poi inaspettatamente scatta in avanti e mi abbraccia.

“Colin, ascoltami, sono contenta che tu sia venuto qua a scusarti, ma non voglio altri problemi mi dispiace.” Lo respingo immediatamente.

“Ok, ti capisco, mi basta il fatto che tu mi abbia perdonato, non sarò più un peso per te tranquilla”

“No, ma non sei un peso, solo che il tuo arrivo mi ha reso le cose un po’ difficili e quindi spero tu possa capirmi.”

“Certamente, ma almeno fammi fare un’ultima cosa, poi non mi rivedrai più”

“Cosa vorresti fa-“Non mi permette nemmeno di finire la frase che si avventa sulle mie labbra.

Non penso abbia compreso bene ciò che gli ho detto al locale e oggi e soprattutto non si deve permettere di baciarmi contro la mia volontà.

“Smettila. Ora vai via per piacere.” Il mio tono è duro, e no, non penso di essere troppo severa con lui.

Intanto però mentre lui se ne va, vedo una testa bionda con un giglio in mano dietro di lui e tutto si ferma, compreso il mio cuore.

Si gira per andarsene, ma non ho intenzione di fare lo stesso errore di quella sera, così vado da lui e gli afferro un braccio per costringerlo a girarsi.

“Potevi dirmelo che uscite insieme comunque.”  Ho il fiato sospeso e non so cosa dire.

“E come? Mi eviti da giorni ormai, e comunque non avrei avuto nulla da dirti considerando che non lo frequento, è venuto qui per scusarsi, ma mi ha baciato, di nuovo, e di nuovo io l’ho respinto perché non è ciò che voglio.”  

“Perché dovrei crederti?”

“Perché non ti ho mai mentito, e perché mi manchi troppo e ho bisogno di te.”  Ormai ho le lacrime agli occhi, questa situazione è troppo pesante.

“Farò un atto di fede, e spero tu lo abbia mandato via, per sempre, non potrei sopportare di vederti un’altra volta con quello.”  Questa frase mi lascia spiazzata ma poi sorrido, come ormai non facevo da giorni e non posso fare altro che abbracciarlo e ringraziarlo per essere tornato da me.

E poi realizzo che tra queste braccia io mi sento a casa.

 

#SPAZIOAUTRICE

Ehilà, per una volta come potete vedere sono stata di parole e ho pubblicato dopo solo due giorni.

Modestia a parte sono fiera di me :’), ma tralasciamo l’orario perché sicuramente non è quello più  adatto per pubblicare un capitolo, forse.

Cooomunque, qua succedono un po’ di cose e la storia inizia un pochino a complicarsi, ma non riuscivo a far litigare Niall e Giovanna per troppo tempo, insomma, non sono così crudele.

Cercherò di coinvolgere un po’ di più tutti i personaggi, e infatti per ora possiamo vedere:

Una Gaia e un Louis pazzi l’uno per l’altro, aww.

Una Chantal interessata a un Liam e una Giulia gelosa.

Un Harry scomparso dalla circolazione, in effetti non scrivo di lui da un po’, e chissà se prova ancora qualcosa per Giorgia, che intanto ha perdonato (*cough* forse *cough*) Giovanna.

E poi un Niall e una Giovanna con troppi problemi, decisamente.

Un beso a todas, ciòò :*

  
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