Day two: cuddling somewhere.
Sherlock amava la domenica sera.
In realtà sarebbe stato illogico preferire un semplice arco di tempo che, per giunta, si ripeteva settimanalmente.
Nonostante ciò, aveva le sue buone ragioni.
Adorava la malinconia che inspiegabilmente avvolgeva le strade, rendendole silenziose.
Quasi una copia della forzata quiete che manteneva, spesso con difficoltà, nel suo mind palace.
Quello che però preferiva sopra ogni cosa, era John.
Il biondo si raggomitolava nella sua amata poltrona con una tazza di tè, perdendosi in pensieri profondi e indecifrabili, volgendo il suo sguardo al mondo esterno.
E, per il consulente investigativo, era splendido avere qualcosa di così complesso da poter osservare.
Era fin troppo semplice dedurre la vita e le attività del medico.
Eppure, li, con gli occhi persi nel vuoto, diventava il più indecifrabile degli enigmi.
Il suo enigma.
A volte si raggomitolava di fianco a lui.
Ascoltava le lamentele di John su un fantomatico qualcuno che avrebbe potuto osservarli.
Prontamente Sherlock gli dava dell’idiota.
E poi lo circondava con le braccia.
Decisamente, amava la domenica sera.
Angolo autrice.
Ed eccoci qui alla seconda flash *^* volevo rigraziare tutti quelli che hanno recensito o messo tra i seguiti, Grazie mille :3
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